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Versione completa: Una macchina che ci aiuta per il teak...
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Citazione:zappaman ha scritto:
Citazione:Capitanmano ha scritto:
Citazione:Maro ha scritto:
Tutto, o quasi, ma non l'idropulitrice. Neanche con cautela, anche se lavori in un autolavaggio!Wink
Anche io ti sconsiglio l'idropulitrice: rischi di fare danni.
La rotoorbitale va bene però considera che deve essere un lavoro una tantum, praticamente solo per riportare a zero la gomma, perché se fatto spesso in poche volte ti mangi via mezzo teak.
Invece è sufficiente per portare via molto efficacemente il legno cosiddetto morto uno spazzolone piuttosto morbido e acqua.
Quindi secondo il tuo giudizio un getto d'acqua (del quale è stato regolata l'inclinazione e la pressione) ha un potere abrasivo superiore al rotorbitale ?
Ma ci hai mai provato ?
P.S. non uso una lancia da cantiere navale o da autolavaggio ma un'umile idropulitrice casalinga ... (c.a. 100 €) e la uso regolarmente dopo i danni fatti con il rotorbitale e simili ...
Se non sei convinto continua pure con lo spazzolone e a primavera col rotorbitale il ponte è tuo ...
Buon Vento
Ora ad ognuno le proprie certezze.
Ne riparliamo tra un paio di stagioni.

Buon vento! by Mario . . . . .
Vecchi politicanti... Phorconi, phorconi!
OK OGNUNO HA LE SUE CERTEZZE.......Ma, forse, con un po' di esperienza si potrà dire pregi e difetti di ciascun sistema in modo da poterne sapere qualcosa di più prima di fare la spesa:

ROTORBITALE, GETTO D'ACQUA, PULITORE KENT, RIGENERANTE WOODY Blush Blush Blush
Molte cose insieme:
Teak sporco o scurito: spugnetta morbida o spazzola morbidissima e tantissima acqua (al massimo detergente poco aggressivo, neutro)
Teak macchiato: acido citrico o limone, spazzola morbidissima e tanta acqua
teak profondamente solcato e consumanto, con sika sporgente dai comenti
(attenzione, questo è spesso il risultato di spazzole troppo dure adoperate nel senso della venatura o dell' impiego di una idropulitrice nel senso della venatura): si porta via l'eccesso di gommatura dai comenti e si leviga con una buona rotorbitale e carte a grana sempre più fine (60 . 80 . 120)

Pialletto: IMHO mai ( o se il teak è da buttare ed è spesso almeno 12 mm), una volta nella vita, con il rischio di un risultato cattivo nei punti angolati o di difficile accesso.

Idropulitrice: Ci ho rovinato il teak di una delle mie prime barche e da allora la ho messa via, la impiego solo sulla catena, sulla plastica o per pulire elica e carena.
Per esempio nelle ferramenta o negozi di nautica che trattano i prodotti KENT

http://www.kenteurope.com/it/shop/viewfa...3&type=Mar
Come fate ad usare un pialletto sul teak? Il pialletto necessita di una entrata e di una uscita... mica potete sollevarlo a meta'...
Citazione:Williwaw ha scritto:
Molte cose insieme:
Teak sporco o scurito: spugnetta morbida o spazzola morbidissima e tantissima acqua (al massimo detergente poco aggressivo, neutro)
Teak macchiato: acido citrico o limone, spazzola morbidissima e tanta acqua
teak profondamente solcato e consumanto, con sika sporgente dai comenti
(attenzione, questo è spesso il risultato di spazzole troppo dure adoperate nel senso della venatura o dell' impiego di una idropulitrice nel senso della venatura): si porta via l'eccesso di gommatura dai comenti e si leviga con una buona rotorbitale e carte a grana sempre più fine (60 . 80 . 120)

Pialletto: IMHO mai ( o se il teak è da buttare ed è spesso almeno 12 mm), una volta nella vita, con il rischio di un risultato cattivo nei punti angolati o di difficile accesso.

Idropulitrice: Ci ho rovinato il teak di una delle mie prime barche e da allora la ho messa via, la impiego solo sulla catena, sulla plastica o per pulire elica e carena.


Riporto per brevità
Molte cose insieme:
Teak sporco o scurito: spugnetta morbida o spazzola morbidissima e tantissima acqua (al massimo detergente poco aggressivo, neutro) ma come lo diamo? sempra a ginocchioni :col mal di schiena..... Blush Disapprovazione
Teak macchiato: acido citrico o limone, spazzola morbidissima e tanta acqua Come sopra? o c' è un altro sistema 'senza olio di gomito'? Blush Disapprovazione
teak profondamente solcato e consumanto, con sika sporgente dai comenti
(attenzione, questo è spesso il risultato di spazzole troppo dure adoperate nel senso della venatura o dell' impiego di una idropulitrice nel senso della venatura): si porta via l'eccesso di gommatura dai comenti e si leviga con una buona rotorbitale e carte a grana sempre più fine (60 . 80 . 120) L'eccesso di gommatura l'avrei già asportato ora però è lo sporco che mi preoccupa e la paura di consumarlo (è del 1990 quindi 22 anni di onorato servizio....) Blush

Pialletto: IMHO mai ( o se il teak è da buttare ed è spesso almeno 12 mm), una volta nella vita, con il rischio di un risultato cattivo nei punti angolati o di difficile accesso. OK... già fatto Wink

Idropulitrice: Ci ho rovinato il teak di una delle mie prime barche e da allora la ho messa via, la impiego solo sulla catena, sulla plastica o per pulire elica e carena. GIUSTO Condivido...ma forse sarà uscita nel 2013 una macchina a spruzzo, tipo leggero vapore o simili che agisca delicatamente? Smile
Teak sporco o scurito: spugnetta morbida o spazzola morbidissima e tantissima acqua (al massimo detergente poco aggressivo, neutro)

ma come lo diamo? sempra a ginocchioni :col mal di schiena..... Blush Disapprovazione

Se ne trovi una che abbia le setole morbidissime puoi provare una spazzola rotante di quelle per il lavaggio auto, da connettere alla manichetta dell'acqua in banchina
Teak macchiato: acido citrico o limone, spazzola morbidissima e tanta acqua [b]Come sopra? o c' è un altro sistema 'senza olio di gomito'? Blush Disapprovazione

[b]Come sopra


teak profondamente solcato e consumanto, con sika sporgente dai comenti
(attenzione, questo è spesso il risultato di spazzole troppo dure adoperate nel senso della venatura o dell' impiego di una idropulitrice nel senso della venatura): si porta via l'eccesso di gommatura dai comenti e si leviga con una buona rotorbitale e carte a grana sempre più fine (60 . 80 . 120)

L'eccesso di gommatura l'avrei già asportato ora però è lo sporco che mi preoccupa e la paura di consumarlo (è del 1990 quindi 12 anni di onorato servizio....) Blush

Se è solcato non puoi fare a meno della levigatura, per quanto dolce e ben fatta. Lo sporco residuo eventuale lo fai come sopra

Pialletto: IMHO mai ( o se il teak è da buttare ed è spesso almeno 12 mm), una volta nella vita, con il rischio di un risultato cattivo nei punti angolati o di difficile accesso. OK... già fatto Wink

Idropulitrice: Ci ho rovinato il teak di una delle mie prime barche e da allora la ho messa via, la impiego solo sulla catena, sulla plastica o per pulire elica e carena. GIUSTO Condivido...ma forse sarà uscita nel 2013 una macchina a spruzzo, tipo leggero vapore o simili che agisca delicatamente? Smile
[/quote]

Il concetto stesso di idropulitrice è quello di un getto potente di acqua a pressione, che stacca lo sporco ed,

Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI . aggiungo io, il legno tenero fra le fibre
Scusate era tutto in disordine

Williwaw ha scritto:


Teak sporco o scurito: spugnetta morbida o spazzola morbidissima e tantissima acqua (al massimo detergente poco aggressivo, neutro)

ma come lo diamo? sempra a ginocchioni :col mal di schiena..... Blush Disapprovazione

Se ne trovi una che abbia le setole morbidissime puoi provare una spazzola rotante di quelle per il lavaggio auto, da connettere alla manichetta dell'acqua in banchina
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Teak macchiato: acido citrico o limone, spazzola morbidissima e tanta acqua
Come sopra? o c' è un altro sistema 'senza olio di gomito'? Blush Disapprovazione

Come sopra

teak profondamente solcato e consumanto, con sika sporgente dai comenti
(attenzione, questo è spesso il risultato di spazzole troppo dure adoperate nel senso della venatura o dell' impiego di una idropulitrice nel senso della venatura): si porta via l'eccesso di gommatura dai comenti e si leviga con una buona rotorbitale e carte a grana sempre più fine (60 . 80 . 120)

L'eccesso di gommatura l'avrei già asportato ora però è lo sporco che mi preoccupa e la paura di consumarlo (è del 1990 quindi 12 anni di onorato servizio....) Blush

Se è solcato non puoi fare a meno della levigatura, per quanto dolce e ben fatta. Lo sporco residuo eventuale lo fai come sopra

Pialletto: IMHO mai ( o se il teak è da buttare ed è spesso almeno 12 mm), una volta nella vita, con il rischio di un risultato cattivo nei punti angolati o di difficile accesso.

OK... già fatto

Idropulitrice: Ci ho rovinato il teak di una delle mie prime barche e da allora la ho messa via, la impiego solo sulla catena, sulla plastica o per pulire elica e carena.

GIUSTO Condivido...ma forse sarà uscita nel 2013 una macchina a spruzzo, tipo leggero vapore o simili che agisca delicatamente? Smile


Il concetto stesso di idropulitrice è quello di un getto potente di acqua a pressione, che stacca lo sporco ed,aggiungo io, il legno tenero fra le fibre
Questa mi sembra una buona idea per evitare di chinarsi......cosa ne dite?



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Caro Gian,
io sono sicuro che tu non hai mai sentito parlare dell' acido ossalico, e di conseguenza mai provato, eppure in altre discussioni
a proposito del teak, se ne è parlato molto ..
io lo uso da anni e ti garantisco che il risultato è ottimo ( e con poca fatica )
poi per quanto riguarda ad evitare di chinarsi non c'è problema puoi usare la spazzola che più fa al caso tuo
ciao
Smile
Dimenticavo di dire che non occorre nessun utensile elettrico per la ordinaria manutenzione,
al limite un pò di carta vetro da 100/120 per rifinire
Citazione:faber ha scritto:
Caro Gian,
io sono sicuro che tu non hai mai sentito parlare dell' acido ossalico, e di conseguenza mai provato, eppure in altre discussioni
a proposito del teak, se ne è parlato molto ..
io lo uso da anni e ti garantisco che il risultato è ottimo ( e con poca fatica )
poi per quanto riguarda ad evitare di chinarsi non c'è problema puoi usare la spazzola che più fa al caso tuo
ciao
Smile
Acido ossalico? Effettivamente mai sentito! Puoi inserirmi il link della discussione oppure dirmi dove si trova e come si usa, quali sono gli effetti che se ne ricavano?
GRAZIE MILLE
(3333 messaggi? li gioco al lotto?? Big Grin)
Io uso la linea teak wonder con spazzola non tropo dura e sono sempre soddisfatto del risultato ottenuto
Ciao skippervela, vai in Google e digiti amici della vela acido ossalico e trovi tutte le info che cerchi dove si trova quanto costa come si usa
. Buona domenica.RB
Citazione:redstar ha scritto:
Ciao skippervela, vai in Google e digiti amici della vela acido ossalico e trovi tutte le info che cerchi dove si trova quanto costa come si usa
. Buona domenica.RB
GRAZIE, ho visto....
Quanto prodotto pensi che ci voglia di acido ossalico?

E per questi quanti litri?

http://www.kenteurope.com/it/shop/viewfa...3&type=Mar

http://www.dragtimes.com/video-viewer.ph...84&feature


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Arrivato ieri l'ACIDO OSSALICO.....mannaggia che velocità....merito della crisi.?...

costo da 'COOLOREAMICO.COM' per tre confezioni da 1 kg. euro (compresa IVA e trasporto) 23,79 (trasporto euro 10,86 sigh)

Ma ci si può stare no?

Ora non vedo l'ora di provare ...poi vi so dire.....GRAZIE INTANTO PER LA DRITTA

Ma, scusatemi, un'altro consiglio dagli esperti in manutenzione: Qual'è lo spazzolone più giusto? Ne ho un paio di vecchi....

Avete da postare qualcosa che si acquista via internet con le setole adatte?
Ciao skipperVELA,

scusami se non ho risposto alle tue domande, ho letto solo ora ...
sono contento che hai trovato l'acido ossalico, vedrai che avrai un risultato ottimo..

per quanto riguarda lo spazzolone i migliori sono quelli in saggina, (attento a non schizzare tutto attorno devi lavare subito con acqua)
ma vanno bene comunque tutti quelli che non abbiano setole troppo morbide

devi comunque dotarti anche di spugnette che grattano tipo quelle che si usano per i piatti
Big GrinBig Grin
Ho comperato l'acido ossalico al mercatino del Raduno Nazionale dello scorso anno, più per curiosità che per necessità. L'ho provato sulle panche in teak della mia barca, con buoni risultati. Ha sostanzialmente un effetto sbiancante. Se tu hai, come qualcuno ha detto, il teak bruciato in superficie da asportare, non so se l'acido ossalico ti risolva il problema. Io comunque ho fatto così: Ho bagnato il teak. Ho sparso la polvere e leggermente strofinato. Ho atteso un quarto d'ora e poi sciacquato con la pompa in gran quantità
Citazione:faber ha scritto:
Ciao skipperVELA,

scusami se non ho risposto alle tue domande, ho letto solo ora ...
sono contento che hai trovato l'acido ossalico, vedrai che avrai un risultato ottimo..

per quanto riguarda lo spazzolone i migliori sono quelli in saggina, (attento a non schizzare tutto attorno devi lavare subito con acqua)
ma vanno bene comunque tutti quelli che non abbiano setole troppo morbide

devi comunque dotarti anche di spugnette che grattano tipo quelle che si usano per i piatti
Big GrinBig Grin
Ho sentito spesso dire, anche qui nel forum, che le setole in seggina rovinano il teak e che bisogna usare spazzole morbide : tipo sentire sulla pelle se da fastidio o meno per rendersi conto.
Qualcuno ci da una dritta? GRAZIE
Qualche sito internet?
io al contrario di Ulisse47, sciolgo un poco di polvere di acido ossalico direttamente in una bacinella di acqua (se calda ancora meglio)
inizia con 50 grammi in un paio di litri di acqua, se hai paura di rovinare il teak usa una spugnetta ruvida per i piatti..
ti renderai subito conto di quanto materiale devi togliere e poi proseguirai a tua discrezione con spazzole più o meno morbide
se non provi non ti rendi conto

posta ( se puoi ) delle foto prima e dopo, saranno senz'altro utili ad altri AdV che vorranno usare il tuo stesso sistema per pulire il teak con poca fatica

ciao
SmileSmile
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