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Versione completa: impianto ex novo, ci provo
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gavone molto ampio dedicato con

quadro elettrico da cantiere munito di salvavita bipolare e prese shuko + in linea da 220V.
all'interno del quadro una morsettiera per 12V

due frigobox peltier 220-12V

una batteria servizi da 100Ah.

( una batteria motore da 62Ah )




impianto 220V


dalla colonnina al salvavita bipolare e poi alle prese


dalle prese 220V ai due frigobox

dalle prese 220V alla ciavatta nel quadrato

dalle prese 220V al caricabatteria


impianto 12V

dal caricabatteria alla morsettiera


dalla morsettiera alla batteria servizi

dalla morsettiera alla presa stagna nel pozzetto per autopilota

dalla morsettiera alla presa stagna nel pozzetto per ecofish

dalla morsettiera al VHF

dalla morsettiera al GPS

dalla morsettiera alla ciavatta nel quadrato


( la batteria motore lavora closed loop con il motore fuoribordo per l'avviamento e la ricarica e non viene interessata )

le batterie si staccano dai morsetti.


sbagliato qualcosa??
allora, io farei cosi':

1) impianto 220v e 12v il piu' possibile separati, se puoi usare quadri diversi e' meglio

2) visto che hai il fuoribordo con avviamento manuale per emergenza, per me non ha senso complicarsi la vita sezionando l'impianto in due motore/servizi, con la servizi che e' una AGM hai probabilmente spunto sufficiente per andare tranquillo anche in avviamento.

3) tra fuoribordo e batterie io metterei (e ho messo) uno staccabatterie bipolare, un'ulteriore sicurezza contro dispersioni e correnti vaganti.

4) mettere e togliere i morsetti tutte le volte non mi sembra pratico (e sicuro in caso di emergenza), io uno staccabatterie generale facilmente accessibile lo metterei.

5) nel quadro un fusibile (meglio se automatico) per ogni utenza

Wink
I frigo a peltier, buttali via.
Si ciucciano un sacco d'energia,
senza riuscire a raffreddare n'à birra.

Mode serio ON
Per via teorica danno una differenza di temperatura di 64 C°
(zona calda - zona fredda), ma realmente al massimo garantiscono una differenza di 24 C°.
Citazione:alx ha scritto:
allora, io farei cosi':

1) impianto 220v e 12v il piu' possibile separati, se puoi usare quadri diversi e' meglio

perchè??

2) visto che hai il fuoribordo con avviamento manuale per emergenza, per me non ha senso complicarsi la vita sezionando l'impianto in due motore/servizi, con la servizi che e' una AGM hai probabilmente spunto sufficiente per andare tranquillo anche in avviamento.

80W di generatore mi tranquillizzano per una batteria motore sempre carica. in emergenza c'è l'AGM ( ho scartato le gel )

3) tra fuoribordo e batterie io metterei (e ho messo) uno staccabatterie bipolare, un'ulteriore sicurezza contro dispersioni e correnti vaganti.

vedi punto 4

4) mettere e togliere i morsetti tutte le volte non mi sembra pratico (e sicuro in caso di emergenza), io uno staccabatterie generale facilmente accessibile lo metterei.


non è un disturbo. si stacca solo prima di lasciare la barca. sono sei anni che lo faccio

5) nel quadro un fusibile (meglio se automatico) per ogni utenza

vero. previsto fusibili in linea su tutte le utenze ( sul positivo? ).
Wink

grazie per le dritte, Carlo
Citazione:Temasek ha scritto:
I frigo a peltier, buttali via.
Si ciucciano un sacco d'energia,
senza riuscire a raffreddare n'à birra.

Mode serio ON
Per via teorica danno una differenza di temperatura di 64 C°
(zona calda - zona fredda), ma realmente al massimo garantiscono una differenza di 24 C°.

i frigo peltier non sono dei frigo. sono dei frigo box, nel senso che se ci metti la roba fredda te la mantengono fredda.

bisogna riempirli bene e lasciarli con la 220 fino a che si parte.

per un giorno bevi roba fredda aiutandoli magari con i ghiaccioli portati da casa. dal secondo giorno ci sono questi:




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non hai idea di quanto siano comodi.


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Citazione:mckewoy ha scritto:
Citazione:alx ha scritto:
allora, io farei cosi':

1) impianto 220v e 12v il piu' possibile separati, se puoi usare quadri diversi e' meglio

perchè??

e' una buona norma di sicurezza, per evitare che in caso di malfunzionamenti alla 220V (esempio cavo che si sfila da una presa, o guaina danneggiata) ti trovi la corrente alternata nell'impianto 12V


2) visto che hai il fuoribordo con avviamento manuale per emergenza, per me non ha senso complicarsi la vita sezionando l'impianto in due motore/servizi, con la servizi che e' una AGM hai probabilmente spunto sufficiente per andare tranquillo anche in avviamento.

80W di generatore mi tranquillizzano per una batteria motore sempre carica. in emergenza c'è l'AGM ( ho scartato le gel )

ok, ma se metti solo la AGM semplifichi e rendi piu' efficiente (ad esempio nella ricarica) l'impianto, tanto 2 batterie separate non servono a niente avendo il fuoribordo anche con avviamento manuale...


3) tra fuoribordo e batterie io metterei (e ho messo) uno staccabatterie bipolare, un'ulteriore sicurezza contro dispersioni e correnti vaganti.

vedi punto 4

4) mettere e togliere i morsetti tutte le volte non mi sembra pratico (e sicuro in caso di emergenza), io uno staccabatterie generale facilmente accessibile lo metterei.


non è un disturbo. si stacca solo prima di lasciare la barca. sono sei anni che lo faccio

boh, contento te, io preferisco toccare il meno possibile le giunzioni di potenza... una volta stretti bene i morsetti li ricopro di vasellina che li protegge da ossidazioni e dispersioni

5) nel quadro un fusibile (meglio se automatico) per ogni utenza

vero. previsto fusibili in linea su tutte le utenze ( sul positivo? ).

yessss

Wink
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