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Versione completa: carena da portare a zero???
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Ciao a tutti, vi chiedo un consiglio/informazione. La mia barca ha 14 anni (ma ce l'ho solo da 2) e nessuna velleità di fare regate o cose del genere ma solo comoda crociera. Ogni anno faccio fare carena e il cantiere dove vado mi dice che dopo un po' di anni bisognerebbe riportare a zero la carena togliendo tutta l'antivegetativa e rifare il trattamento con prime ecc. Premetto che non credo che il cantiere che fa carena stia tanto li a grattare....immagino che dopo una lavata si metta a dare l'antivegetativa sopra a quella esistente togliendo con lo scalpellino le parti che di fatto vengono via da sole.... voi cosa dite? MI dice che per fare il lavoro bisogna tenere la barca a secco per un mese.....e se semplicemente in occasione della prossima carena gli facessi grattare via un po' di strato????
Grazie
Se la porti a zero, poi val la pena di aspettare un pò, farla asciugare per bene e fare un ciclo di epossidica.
Io l'ho fatto 2 stagioni fa quando ho fatto una bella manutenzione straordinaria a tutto lo scafo e al motore, ma, col senno di poi, forse non lo rifarei e aspetterei un altro pò.
in teoria è vero, ha ragione il cantiere
non dici quando è stata l'ultima volta che hai 'pelato' tutta l'antivegetativa dalla carena.
diciamo che ogni 10 anni circa, riportare alla luce il gelcoat dello scafo sarebbe una buona cosa.
detto questo, sulla serietà del cantiere a farti un lavoro come si deve non mi pronuncio. Per carità, magari sono bravi ed onesti. Te comunque - se decidi di far fare il lavoro - PRIMA di dare il via per l'antivegetativa, dovresti dire a chiare lettere al cantiere che vuoi vedere la carena pulita.
vuoi vedere vuol dire che devi andare in piazzale e vedere.
ovvio che se ti fidi ciecamente del cantiere, allora cambia tutto. Ma questo lo sai solo te
per il primer eccetera, il discorso è diverso.
premesso che devi comunque pelare la carena, poi dovresti fare una misura di umidità.
questo perché se dai valori letti hai troppa umidità, devi senz'altro aspettare a fare il trattamento, dovresti aspettare che la vetroresina sia asciutta, ed in questo caso un mese è poco.
comunque un qualunque perito sarà in grado di leggere il valore relativo di umidità, e consigliarti di conseguenza.
BV
Ho da tre anni una barca trentenne, sto portando l'opera viva a zero, ti assicuro che è un lavoraccio. Per ora ho fatto bulbo e timone, usando sverniciatore e rotorbitale.
Prova a vedere quanta av è presente, non avrei alcuna fretta a portarla a zero, io lo faccio solo per dare la coppercoat.
Forse converrebbe farla sabbiare, in una giornata è pronta e se uno fa un po di conti magari tra sverniciatori, ore, veleni respirati ecc forse forse conviene.
Bah, tutto è nella oppinione. La carena a zero si rende necessaria quando gli strati di avg
sono troppi e si sfaldano. L'epossidica è un po' meno permeabile e servirebbe a prevenire
eventuali processi osmotici ma se dal 98 non è successo niente hai ottime probabilità che
continui così...In effetti le barche di quel periodo non sembrano più tanto soggette, grazie al
miglioramento di materiali e procedure. Per portare a zero la carena, dopo 12 anni, io ho usato
l'anno scorso con molta attenzione una raschia ben affilata, lavoro pesante e delicato, ma sabbiare,
sverniciare o discare hanno l'effetto di rendere il gelcoat più poroso, incidendo la sua superficie liscia.
Le osservazioni di Francidoro sono perfettamente condivisibili, aggiungo che dare un trattamento 'antiosmosi'
su una carena non perfettamente asciutta è controproducente come mettersi l'impermeabile sui vestiti
fradici.424242
Comunque o vai a controllare ogni passo del lavoro o ti affidi a un perito, o hai cieca fiducia nel tuo cantiereCool
Se ti è possibile chiedi comunque un paio di preventivi indipendentiWink
Mia brutta esperienza di molti anni addietro su barca vecchia di diciotto anni: per motivi di tempo quell'anno non ce la facevo a fare io carena come faccio sempre ed allora pensai di approfittarne dando incarico ad un 'esperto ed onesto' verniciatore di riportare la carena a nudo. Purtroppo il tipo esagerò di brutto con l'abrasione (rotoorbitale) graffiando malamente tutto il gel coat. Morale, l'anno successivo, all'alaggio, la barca era piena di bolle di osmosi che fino allora non aveva mai presentato.
Naturalmente non sapevo niente del disastro che aveva combinato perché vidi la barca quando era già con su l'antivegetativa.
Ho fatto il lavoro questo autunno, per rimuovere consistenti croste di vecchie AV.
Tutta la carena é stata sabbiata 'leggermente' poi il lavoro é stato rifinito a mano nei punti dove erano rimaste incrostazioni che la sabbiatura non aveva eliminato.
Il bulbo in piombo invece é stato sabbiato più energicamente e successivamente stuccato con stucco epossidico, lisciato e trattato con una speciale vernice/primer.
La barca é stata poi lasciata asciugare per circa tre settimane (ma alla misura non aveva alcuna traccia di umidità già da subito).
Dopo di che é stato fatto un trattamento epossidico completo ed é stata data l'antivegetativa.
SOno soddisfatto del levoro .... si doveva fare!
la condizione della tua carena dipende da quello che è stato fatto in occasione delle periodiche antivegetative nei 14 anni precedenti. Comunque grattando in qualche punto si può avere un'idea dello spessore degli strati vecchi.
Levare tutto non è complicato, è solo faticoso, si deve usare un raschietto particolare (che si usa a tirare) in 2 max 3 giorni si fa, poi leggera scartavetratura, primer e antivegetativa, una settimana al massimo.
Secondo me. 1) Il cantiere ha ragione (più la tieni in secco e più asciuga - anche in inverno) 2) Se lo fai fallo bene (intendo tutta e fino al gel coat). Occhio se decidi di farlo da solo prepara l'Arnica gel....Smile
Il cantiere ha ragione.
Altro discorso è la qualità/onestà del lavoro.
Portare lo scafo a gelcoat è un lavoro facile ma pesante. Gli sverniciatori all'acqua aiutano ma poi vai giù di rotorbitale. La sabbiatura è una scorciatoia, per far presto.
Sui tanti vecchi strati di AV si lavora bene con il raschietto, a mano. E' un lavoraccio. Io usai un Sandvik col pomello per lavorare a tirare e fare la giusta pressione. Ci vuole mano perchè si rischia di graffiare il gelcoat. Molto meglio il processo con sverniciatore (all'acqua) e roto.
Poi una volta col gelcoat a vista misura l'umidità, controlla i passascafo e prese a mare e valuta se passare antiosmosi, ovviamente lo scafo deve restare nudo per un po', così puoi anche controllare i lavori.
Io ho usato più volte il gelshield 200 international ma ci sono tanti prodotti da passare per approfittare della situazione.
ciao!!! io ho fatto quest'esperienza dopo 20 anni di antivegetativo su consiglio del cantiere di cui mi fido molto, ti dico solo che su un gozzo di 7,40 metri sono usciti 70 kg di materiale di risulta, il lavoro l'ho fatto in inverno quindi con tutto il tempo davanti ed il risultato è stato ottimo, ho guadagnato quasi 1 nodo di velocità, ridotto leggermente i consumi e con mare piatto si sente la barca scivolare nettamente meglio nell'acqua.... un lavoro che va fatto!!!
un nodo su 20 per una barca a motore è qualche decimo su una barca a vela.
Comunque concordo, se fatto senza far danni al gelcoat è un lavoro da fare ma senza nessuna fretta.
Perplessità !
Togliere la vecchia antivegetativa 'se ben ancorata' se non devi cambiare tipo di antivegetativa e non hai velleità di fare regate ...
perchè farlo?
Forse perchè la carena nuda quando è in secco si asciuga prima ? Ma guadagnare 'diciamo' un mese di navigazione invernale ( 3 -5 uscite) giustifica un lavoro comunque :complesso, faticoso e/o costoso e con risultati incerti ?
Se dopo questi anni l'osmosi non è comparsa ... non andrei a 'sfrugugliare' la carena.
Poi ognuno ...
Buon vento
In genere dopo 10 anni, se ci sono croste, dislivelli e sfogliature con un raschietto della Stanley largo, smussati gli spigoli delle lamette, in 2 week end si fa una barca di 12m, salvo che dopo non avete la forza di guidare e di usare il mouse per 3 gg (Però avrete uno smalto sottounghia multicolore invidiabile). Mi raccomando occhiali e mascherina, sennò diventate dei puffi (il blu va sempre di moda).
Quando le croste sono secche vengono via benone e non si segna il gelcoat. Finitura con rotorbitale leggera.Poi se la carena è asciutta (fatela misurare bene) potete fare il ciclo preventivo con il numero di mani giuste.
I punti più difficili dove eliminare l'antivegettiva sono dove in genere ci sono le fasce del travel o zona tacche, perchè li è più compressa e dura.
Alternative: sodablasting o con soda o farina di avena oppure sverniciatori, ma costano tanto e ci vuole tempo e se avete tante mani, non finite più.
E' classico per i cantieri dare mani di antivegetativa sopra ad altre,prima o poi il cliente chiederà di togliere tutto,visto lo spessore non più agrappante.Per chi dà antivegetativa autolevigante, a fine stagione dovrebbe esserne rimasta ben poca.A quel punto un cantiere 'serio' dando una carteggiata 'seria'da la sua antivegetativa ed il lavoro è fatto.Se tutto questo non accade ogni anno,si trova ad avere spessori,croste ed altro in carena.Purtroppo questa è la verità.Allora?Pretendere e verificare ogni anno che si fa carena,che la stessa sia carteggiata bene,tanto nel loro preventivo hanno considerato anche questo,ma se non controlli,arriva il problema di cui stiamo parlando.Riconfermo, i cantieri seri lavorano come ho descritto e non ci saranno problemi neanche dopo 10 anni o più.
Personalmente,se vedo qualcuno avvicinarsi alla mia barca con qualsiasi attrezzo manuale o elettrico che sia,come minimo gli sparo!I vecchi strati di AV.che si sfaldano,vanno tolti con apposito sverniciatore (es.Acquastrip Veneziani)trattando non più di 0.5-0.8 mq. per volta.Losverniciatore si applica al tramonto,si lascia lavorare la notte,e al mattino con l'idropulitrice e acqua calda,avrete il piacere di vedere il gel-coat della carena brillare come quello delle fiancate!Se poi avete tempo per fare un trattamento antiosmosi,prima di dare la prima mano ,opacizzate la carena con carta a umido grana 120 (a mano,mi raccomando..)e quando avrete finito,dormirete sonni tranquilli per gli anni a venire! B.V.
Citazione:tanza ha scritto:
Personalmente,se vedo qualcuno avvicinarsi alla mia barca con qualsiasi attrezzo manuale o elettrico che sia,come minimo gli sparo!I vecchi strati di AV.che si sfaldano,vanno tolti con apposito sverniciatore (es.Acquastrip Veneziani)trattando non più di 0.5-0.8 mq. per volta.Losverniciatore si applica al tramonto,si lascia lavorare la notte,e al mattino con l'idropulitrice e acqua calda,avrete il piacere di vedere il gel-coat della carena brillare come quello delle fiancate!Se poi avete tempo per fare un trattamento antiosmosi,prima di dare la prima mano ,opacizzate la carena con carta a umido grana 120 (a mano,mi raccomando..)e quando avrete finito,dormirete sonni tranquilli per gli anni a venire! B.V.
Ma per la mia barca occorrerebbero 40 tramonti. Credi che si possa applicare su superfici più ampie?
bv
avete mai sentito parlare di sabbiature?
io le faccio e uso una sabbiatrice della IBIX,
sabbio con garnet
(sabbia finissima )o bicarbonato di sodio..
potete vedere qualche video su youtube 'ibix sabbiature nautiche'oppure
'sabbiare carena barca' non ricordo il link esatto ,ce una barca rossa nella prima immagine,cmq qualcosa appare.
la vita è semplice, non stai li a rognare con sverniciatori eccc eccc...!!!
che ne pensate di questo sistema???
Il cantiere che mi faceva il lavoro sopradescritto,si regolava sulla superficie da trattare in base alla capacità del boiler dell'acqua calda (in verità un pò piccolino..),comunque in una settimana mi ha rimesso il gel della carena uguale a quando era uscito dallo stampo!Ora non sòdi che nave stai parlando,la mia barca era un 36 piedi e quindi probabilmente preparava superfici più ampie ogni volta,anche se a me sembravano relativamente piccole. B.V.
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