Catena poco scorrevole e conseguente incastro nel barbotiin quando calo.
Catena zincata calibrata del 10 età 10 anni lunga 50 mt che ha lavorato fino a oggi in modo corretto. In pratica é possibili trattaria con qualche prodotto per ripristinare la scorrevolezza tra le maglie?
Ho letto già tutti i post con la 'ricerca'
Controlla il barbotin, se si consuma la sede delle maglie, le stesse tendono a puntarsi. Che la catena sia zincata, o arrugginita, cambia poco sulla scorrevolezza. La discesa è manuale o elettrica? Suppongo manaule.
Hai lo stesso problema in risalita e non va nel pozzo?
... ti sei talmente stressato a pensare a cosa voler fare da grande che a 17 anni ti sei già 'retired'
non è che l'incastro in discesa è dovuto ad un eccessivo arrotolamento della catena su se stessa per cui si inceppa nel passaggio prima del barbotin ?
a me succedeva così. cominciava ad arrugginirsi e le maglie non si 'scioglievano' bene salendo dal pozzetto verso il barbotimn (ho un pozzetto ancora molto basso per cui non c'è 'peso' che agevoli lo scioglimento).
poco dopo ho sostituito la catena.
quando mi sono stufato di incazzarmi con la catena che si incasinava,ho buttato via tutto e l'ho messa inox :mi chiedo ancora perche' non l'abbia fatto prima !
Citazione:aries 3 ha scritto:
quando mi sono stufato di incazzarmi con la catena che si incasinava,ho buttato via tutto e l'ho messa inox :mi chiedo ancora perche' non l'abbia fatto prima !
... ma non è un po' meno adatta ?
http://fbyachting.it/doc/Mondo_Barca_cat...grilli.pdf
perlomeno così dicono.
Hai ragione Sergiolino, le maglie rimangono attorcigliate .iIn effetti le maglie sono molto ruvide. Speravo ci fosse un qualche trattamento fa fare per 'rigenerarle'
Citazione:RIKKASAN ha scritto:
Hai ragione Sergiolino, le maglie rimangono attorcigliate .iIn effetti le maglie sono molto ruvide. Speravo ci fosse un qualche trattamento fa fare per 'rigenerarle'
Per caso ormeggiavi il 747?
dico una cosa stupida, ma hai provato a dare tutti e 50 mt di catena in modo da stendarla come si fa con la cordina dell'acqua?
Citazione:timeout ha scritto:
dico una cosa stupida, ma hai provato a dare tutti e 50 mt di catena in modo da stendarla come si fa con la cordina dell'acqua?
Esatto! L'ideale è, ogni tanto, se hai fondale, calare tutta la lunghezza, lasciare raddrizzare e poi issare per cavare tutte le volte.
Meglio ancora e dove non c'è fondale, come in alto adriatico, levare l'ancora, calare tutta lunghezza e trascinarla, meglio a marcia indietro, su un fondo sabbioso: oltre a cavare tutte le volte si pulirà benissimo (effetto sabbiatura).
Una volta il Glenant suggeriva di metter la catena immersa in olio molto denso(tipo Sae 90 come l'olio di cambio), lasciarla scolare e poi metterla in un sacco di yuta o carta per tutto l'inverno.
In primavera la si porta a bordo e l'olio addensatosi lubrificherà per tutta la stagione la catena senza lasciare residui.
Te lo vendo come me lo ricordo
Citazione:Maro ha scritto:
Una volta il Glenant suggeriva di metter la catena immersa in olio molto denso(tipo Sae 90 come l'olio di cambio), lasciarla scolare e poi metterla in un sacco di yuta o carta per tutto l'inverno.
In primavera la si porta a bordo e l'olio addensatosi lubrificherà per tutta la stagione la catena senza lasciare residui.
Te lo vendo come me lo ricordo
Evviva l'ecologia.
Citazione:timeout ha scritto:
Citazione:Maro ha scritto:
Una volta il Glenant suggeriva di metter la catena immersa in olio molto denso(tipo Sae 90 come l'olio di cambio), lasciarla scolare e poi metterla in un sacco di yuta o carta per tutto l'inverno.
In primavera la si porta a bordo e l'olio addensatosi lubrificherà per tutta la stagione la catena senza lasciare residui.
Te lo vendo come me lo ricordo
Evviva l'ecologia.
Timeout, rifletti!
Oliare la catena serve a prolungarne la vita utile, e a rimandare l' acquisto di una nuova tesa di catena.
Questo porta grandi benefici ecologici, perchè estrarre dalle miniere il materiale ferroso (non tutto il ferro viene riciclato), fonderlo, zincarlo, più tutte le operazioni di trasporto di materie prime, semilavorati e prodotto finito ha un costo energetico ed ecologico altissimo.
In confronto, un po' di consumo e di dispersione nell'ambiente di lubrificante ha un costo modestissimo.
L' operazione di oliare è quindi ecologicamente virtuosa.
Volendo possiamo utilizzare olii di origine vegetale -oltre a quelli alimentari di basso costo possiamo utilizzare anche i lubrificanti biodegradabili per le catene delle motoseghe- ma, ripeto, anche utilizzando olii minerali, peraltro più efficaci, l' operazione è virtuosa.
Spesso, comportamenti che in apparenza hanno un segno, a una valutazione più approfondita dimostrano di avere il segno opposto; è per questo che un superficiale buon senso può essere una guida pericolosa.
Ciao Stefano,
concordo che dietro ad una maglia di catena ci sia una lavorazione che abbia già provocato la sua parte di inquinamento, ma consigliare l'utilizzo di oli anche vegetali per avvivare una catena, non è detto che abbia ripercursioni inverse e il segno ri diventa negativo.
Diciamo che a fine stagione, quando si pensa di non utilizzare la barca, lavare abbondantemente con acqua dolce la catena assicura una vita più lunga alla stessa. Accorgersi che sia arruginita, vuol dire aver dimenticato che tra le attrezzature c'è la linea di ancoraggio.
Ciao Danilo,
certo che il risciacquo con acqua dolce a fine stagione, e sopratutto l' adozione del pagliolino suggerito molte altre volte da RMV2605D fanno parte della buona manutenzione della catena.
Ma questa resterà comunque in un ambiente umido.
Allora il suggerimento di oliare la catena, o nel modo che Maro ci riporta dai Glenans, oppure direttamente nella cala catena come a volte ho fatto io con barca a terra, è un passo ulteriore e non alternativo: chi lo adotta non si è certo dimenticato che tra le attrezzature c'è la linea di ancoraggio.
Ribadisco: sopratutto oliandola con oli vegetali di scarso pregio, lo stratagemma, se riesce a prolungare anche di poco la vita della catena, è secondo me fortemente virtuoso da un punto di vista ecologico, malgrado che a qualcuno possa apparire scandaloso.
Anche senza andare a computare i Joule necessari a fondere un quintale di acciaio (che sono tanti, pur essendo solo una piccola parte dell' energia incorporata nella nostra catena), pensiamo sempicemente alla grande sproporzione tra il costo monetario di qualche litro d' olio e quello di una tesa di catena. E pensiamo che il costo monetario, pur sommariamente e con i dovuti distinguo, è indicativo anche dell'impatto ambientale di un manufatto...
Io volevo solo dire, in riferimento all' intervento di Maro e al tuo, che spesso quel che appare non è, visto che la problematica specifica me la ero già posta in occasione di ungimenti della mia preziosa catena Aqua 7 ad alta resistenza e altrettanto alto costo.
Saluti scivolosi.
a proposito di catena, avevo trovato un video davvero molto interessante (almeno per me) su come venga fatta la catena, all'inizio è la catenella del bagno, poi dal minuto 1:40 fa vedere come si faccia il catenone tipo ancora, maremma che macchine
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Grazie Rob, il video è più che interessante... è proprio bello; dietro il lavoro delle macchine utensili si capisce la genialità dei loro creatori.
Vederlo e rivederlo mi ha dato lo stesso piacere che può darmi l' ascolto di un brano di buona musica.
Tra le tante cose, mi ha affascinato la possente semplicità, la precisione e l' efficacia dell' uso della corrente elettrica nelle saldature delle maglie.
Video di questo genere andrebbero proiettati nelle scuole.
Doge 49 la risposta #279; si ormeggiavo un 747 ed ora ho problemi di catena.