http://www.animatedknots.com/clovehalfhi...dknots.com
Segnalo questo nodo a tutti coloro che addugliano le scotte del genova lasciandole armate sui winch; oltre a lasciare sempre in tensione il sistema del self tailing, spesso si liberano facendo srotolare il genova con tutte le conseguenze del caso.
Con questo nodo, invece, si è al sicuro. Lo posto perchè ho notato che nessuno lo usa.
Direi che è il parlato, che tutti usiamo per i parabordi
Ottimo! Interessantissimo anche il sito. Grazie.
Di solito più che per la scotta del genoa si usa quando usi un winch per una cima d'ormeggio.
O almeno io l'ho sempre usato per quello.
Anche se cerco di evitare di usare i winch per gli ormeggi
Citazione:Messaggio di TestaCuore
addugliano le scotte del genova lasciandole armate sui winch;
Interessante,
ma una domanda, visto che si tratta di winch (non conosco la traduzione per bollard) e non di bitte in banchina,
pensate sia importante il senso di rotazione dei primi due giri semplici attorno al winch ? [?]
Perché nel disegno li fanno in senso antiorario, che non è il senso normale di utilizzo, a tirare, di un winch.
C'è una logica in tutto questo, ed è importante rispettarla,
oppure è causale e sarebbe indifferente il senso di rotazionecon cui noi andiamo a fare questo nodo?
Citazione:cavallone ha scritto:
Citazione:Messaggio di TestaCuore
addugliano le scotte del genova lasciandole armate sui winch;
Interessante,
ma una domanda, visto che si tratta di winch (non conosco la traduzione per bollard) e non di bitte in banchina,
pensate sia importante il senso di rotazione dei primi due giri semplici attorno al winch ? [?]
Perché nel disegno li fanno in senso antiorario, che non è il senso normale di utilizzo, a tirare, di un winch.
C'è una logica in tutto questo, ed è importante rispettarla,
oppure è causale e sarebbe indifferente il senso di rotazionecon cui noi andiamo a fare questo nodo?
Dipende se la vuoi tenere in bando o se la vuoi cazzatta, se la vuoi cazzatta devi farlo nel senso del winch
winch=verricello , bollard=bitta
poi li fa duecento volte sopra e sotto ma non è che ci sia bisogno: si fanno 3-4 re giri attorno alla bitta/winch, poi in genere basta passare una volta 'sotto' la cima e riportare la volta a cappello sul winch, toh due se uno vuole proprio essere sicuro
non è male, è utile anche per esempio con i bittoni navali si riesce a bloccare la cima in frettissima
Citazione:rob ha scritto:
poi li fa duecento volte sopra e sotto ma non è che ci sia bisogno: si fanno 3-4 re giri attorno alla bitta/winch, poi in genere basta passare una volta 'sotto' la cima e riportare la volta a cappello sul winch, toh due se uno vuole proprio essere sicuro
non è male, è utile anche per esempio con i bittoni navali si riesce a bloccare la cima in frettissima
Si infatti, per il 'nostro' scopo bastano 2
Interessante. Dovrebbe essere il nodo che disperatamente cercò di insegnarmi nella sua lingua un diportista greco all'ormeggio a Porto Vathi a Itaca. C'era un ventone 'della Madonna', la mia ancora stranamente teneva molto bene e lui, non del tutto sicuro della sua, voleva a tutti costi fissarsi per sicurezza quasi a poppa della mia. Alla fine gli ho dato il permesso di farlo lui.[:102] Sono passati quasi 25 anni ma penso sia questo.
Quando uso il winch come bitta e mi secca strozzare la cima di ormeggio nel self tailing, la passo attorno al tamburo e poi ci faccio due mezzi colli. Semplice e veloce.
ma non è il nodo che si fa con una cimetta al termine di una scotta o drizza o cima d'ormeggio per evitare che i trefoli si sfilaccino? almeno io me lo ricordo così
il nodo parlato non è sicuro neppure sulla bitta ( nel caso, io aggiungo un paio di colli ganciati )
se proprio devi farlo sul winch, forse è meglio fare questo
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Direi che è quello che in alpinismo si chiama mezzo barcaiolo e viene utilizzato anche come discensore d'emergenza.
In teatro (sono macchinista teatrale) è conosciuto come nodo a strozzo o nodo al mantegno.
È il nodo più comodo per legare una cima in tensione e regolare la tensione, si scioglie sempre con facilità anche dopo essere stato fortemente assuccato.
