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Versione completa: Dove posizionare il fusibile in linea ?
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sono alle prese con l'impianto elettrico. 12v da caricabatteria a mammut dove si collegano tutte le utenze compresa la batteria e tutte con due cavi.

dove metto il fusibile in linea?? per convenzione, vedi auto con massa negativo comune sul telaio, andrebbe sul positivo.

forse mi ricordo male ma gli elettroni migrano dal negativo verso il positivo.

se fosse vero non sarebbe meglio metterlo sul negativo visto che interromperebbe prima l'alimentazione??
Mettilo dove riesci a metterlo meglioWink

Tenendo presente che:
1)la morsettiera di mammut nel salino dura poco,
2)il fusibile in linea nel salino dura poco,

Se puoi/sai stagnare i terminali dei fili durerà un poco di più (anche se nel punto di saldatura il filo si indebolisce un poco...)
il fusibile mettilo sul positivo
sempre sul positivo
Sul +
ma soprattutto in un posto facilmente accessibile
Sembra banale, ma ho visto fusibili nascosti in posti impossibiliCool
grazie. mi interessava un perché


poi capiremo se mettere il fusibile sul positivo sia una convenzione oppure una necessità.
se unitamente alla linea da proteggere corrono altri cavi, sarà bene proteggere il medesimo polo (probabilmente positivo) con cui sono state protette le altre linee per evitare che possano andare in contatto polarità diverse entrambe non protette

nel caso invece la linea da proteggere sia completamente e sicuramente isolata dal resto, diversamente dal caso automobilistico dove il negativo corre tramite la carcassa metallica e di conseguenza l'unico modo per evitare cortocircuiti è proteggere il ramo positivo, qui, secondo me, non farà alcuna differenza (credo che la velocità di cui parli sia quella della luce)
Dal punto di vista fisico (elettrico) non vi e' alcuna differenza sul proteggere con fusibile il conduttore positivo o il negativo, talora si arriva (per apparati isolati da massa e delicati) a proteggere entrambi i conduttori.
La protezione sul lato positivo e' quindi una convenzione presumibilmente nata dal fatto che storicamente per evitare corrosioni anodiche (ovvero che sono indotte dalla corrente di polarita' positiva) si ritenne opportuno collegare il polo negativo alla massa metallica dei mezzi mobili (auto, imbarcazioni, ecc.) in modo che se il conduttore positivo dovesse per qualche ragione disperdere la parte metallica verrebbe ad avere una polarita' che non puo' innescare fenomeni dannosi (e' il concetto base che guida i sistemi di 'protezione catodica attiva' contro le corrosioni galvaniche). E' stato dimostrato che, mediamente, questa logica circuitale non da' in realta' sempre i benefici attesi ma l'uso e' rimasto.
E' universalmente ritenuto opportuno mantenere la convenzione di porre i fusibili principali (o l'unico fusibile) sul conduttore positivo per ragioni di compatibilita' (omogeneita' di progettazione e sicurezza contro i cortocircuiti secondo il principio ricordato da Giampaolo.p) con le apparecchiature facenti parte dell'impianto perche' e' facile constatare che praticamente tutte seguono questo principio. L'utilizzatore di correnti piu' forti (all'avviamento) e' il motore che, salvo casi rarissimi di cui ho solo sentito parlare ma non ho mai visto, ha il negativo collegato alla massa e vuole quindi i fusibili (difficile fare altrimenti) sul positivo. L'alternatore dello stesso motore e' il generatore di corrente piu' forte ed e' collegato con la stessa logica.
Citazione:Cloudbuster ha scritto:
...
2)il fusibile in linea nel salino dura poco,
...
Mettilo in curva e ogni tanto giralo!Wink
Vedi come dura di più4242

Domanda: ma esistono i fusibili in curva, di traverso, a Y, a T(variabile sempliciotta di quelli a Y), carpiati, in parallelo, sincronizzati.....????4242
Citazione:Messaggio di mckewoy
...
se fosse vero non sarebbe meglio metterlo sul negativo visto che interromperebbe prima l'alimentazione??
Mi ricordi mia zia che, avendo letto dei danni che potevano fare, aspettava sempre di aprire il microwave qualche secondo, dopo averlo spento, per permettere alle microonde di depositarsi...
SmileSmileSmile
dopo aver spento il micro-onde sono andato a cercare nel libro degli asinelli ( Google ).

http://www.galois.it/drupal/materiali/sc...ttrica.pdf

ma anche dopo aver letto non ho capito dove metterlo[:246][:246][:246]
Citazione:IanSolo ha scritto:
Dal punto di vista fisico (elettrico) non vi e' alcuna differenza sul proteggere con fusibile il conduttore positivo o il negativo, talora si arriva (per apparati isolati da massa e delicati) a proteggere entrambi i conduttori.
La protezione sul lato positivo e' quindi una convenzione presumibilmente nata dal fatto che storicamente per evitare corrosioni anodiche (ovvero che sono indotte dalla corrente di polarita' positiva) si ritenne opportuno collegare il polo negativo alla massa metallica dei mezzi mobili (auto, imbarcazioni, ecc.) in modo che se il conduttore positivo dovesse per qualche ragione disperdere la parte metallica verrebbe ad avere una polarita' che non puo' innescare fenomeni dannosi (e' il concetto base che guida i sistemi di 'protezione catodica attiva' contro le corrosioni galvaniche). E' stato dimostrato che, mediamente, questa logica circuitale non da' in realta' sempre i benefici attesi ma l'uso e' rimasto.
E' universalmente ritenuto opportuno mantenere la convenzione di porre i fusibili principali (o l'unico fusibile) sul conduttore positivo per ragioni di compatibilita' (omogeneita' di progettazione e sicurezza contro i cortocircuiti secondo il principio ricordato da Giampaolo.p) con le apparecchiature facenti parte dell'impianto perche' e' facile constatare che praticamente tutte seguono questo principio. L'utilizzatore di correnti piu' forti (all'avviamento) e' il motore che, salvo casi rarissimi di cui ho solo sentito parlare ma non ho mai visto, ha il negativo collegato alla massa e vuole quindi i fusibili (difficile fare altrimenti) sul positivo. L'alternatore dello stesso motore e' il generatore di corrente piu' forte ed e' collegato con la stessa logica.

Ciao Ian,
Con orgoglio ti presento uno di quei rarissimi casi...
Triumph Bonneville 650cc. anno 1963
positivo a massa sul telaio...
fusibile sul negativo...!!!
Che ci vuoi fare... loro 'erano' Inglesi...!!!
CoolCoolCool

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Citazione:mckewoy ha scritto:


dopo aver spento il micro-onde sono andato a cercare nel libro degli asinelli ( Google ).

http://www.galois.it/drupal/materiali/sc...ttrica.pdf

ma anche dopo aver letto non ho capito dove metterlo[:246][:246][:246]
<font face='Impact]E V V A A A I I I I I I ![color='Impact]


[:16]Big GrinBig GrinSmiley14Smiley14TongueTongue[:39][:39][:250][:250][:258][:258][:263][:263][:261][:261][:16]
(non ho capito... ma ti sostengo lo stesso!)
Citazione:giampaolo.p ha scritto:
se unitamente alla linea da proteggere corrono altri cavi, sarà bene proteggere il medesimo polo (probabilmente positivo) con cui sono state protette le altre linee per evitare che possano andare in contatto polarità diverse entrambe non protette

nel caso invece la linea da proteggere sia completamente e sicuramente isolata dal resto, diversamente dal caso automobilistico dove il negativo corre tramite la carcassa metallica e di conseguenza l'unico modo per evitare cortocircuiti è proteggere il ramo positivo, qui, secondo me, non farà alcuna differenza (credo che la velocità di cui parli sia quella della luce)

grazie della dritta, mi sembra inconfutabile buon senso.
poiché il VHF ha già il fusibile in linea sul positivo anche le altre utenze andranno sul positivo.

@IanSolo. grazie per l'accenno alle galvaniche, su una barca d'acciaio vanno sempre tenute in conto.
per quanto riguarda batteria motore e generatore, trattandosi di un motore fuoribordo i collegamenti sono 'closed loop' e non coinvolgono la barca.


sentite maaa...generatore da 80w, cos'è una dinamo oppure ( dubito ) un alternatore oppure qualcos'altro??

questo secondi voi ( primo me ) cos'è??



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era sulla barca tra batteria e motore fb 2T
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..gli elettroni nel circuito circolano dal + al - , all'interno del generatore invece dal - al +
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No, e' il contrario, avendo carica (convenzionale) negativa gli elettroni si spostano verso il positivo, il generatore si incarica poi di riportarli dal ramo positivo a quello negativo per renderli nuovamente disponibili. Per non dilungarmi in spiegazioni che qualcun altro ha gia scritto :
http://www.francescopoli.net/Classe_V_fi...rrente.pdf (pag.4)
http://itisaeronauticaviterbo.com/wp-con...-n-523.pdf (pag.11).

La corrente e' solo convenzionalmente definita come flusso dal polo positivo al negativo, la ragione di questa convenzione e cio' che accade in realta' secondo le teorie piu' accreditate non e' veramente rilevante ai fini di questa discussione.
Non c'e' nessun motivo per pensare che vi sia differenza ad avere il sistema di protezione (fusibile) collegato ad un polo piuttosto che all'altro, il flusso di corrente all'interno di un filo puo' essere immaginato come una fila di sfere (i portatori di carica) una a contatto dell'altra all'interno di un tubo (il filo) che le costringe a stare allineate, se con una calamita facciamo scorrere le sfere (supponendole di ferro) all'interno del tubo (supponendolo non magnetico) vedremo scorrere tutte le sfere assieme pure se la nostra azione avviene in un solo punto e lo scorrimento si arrestera' ovunque nello stesso istante in cui il tubo verra' strozzato (interruttore aperto o fusibile saltato) in qualsiasi punto cio' avvenga.

Mckewoy,
quell'oggetto e' presumibilmente il raddrizzatore (gruppo di diodi) necessario a rendere continua la corrente in uscita dal generatore del motore per poterla utilizzare per la ricarica della batteria. Verifica sul manuale del motore (se lo hai) che tipo di corrente viene fornita dal generatore.

Gourmet,
perfetto l'esempio, era frequente che i produttori anglosassoni di mezzi a motore usassero indifferentemente le due filosofie circuitali fino all'avvento delle autoradio che richiedendo, per via delle valvole, di avere a comune il polo negativo hanno comportato l'adozione dello standard oggi diffuso di avere il negativo come ritorno, oggi con i transistori e' irrilevante ma lo standard e' rimasto (oltretutto soddisfa anche i requisiti richiesti da chi la ritiene soluzione utile nei confronti della corrosione).
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