I Forum di Amici della Vela

x xlion

oltre ai costi di trasporto si devono mettere in conto altre spese ? ( dogana , IVA , ecc )
grazie

Questo sistema non è male.
Il tubo ruota di 360 gradi.
L'inclinazione del pannello è regolabile con due pomelli da piatto a verticale.
In questo modo segui sempre e comunque il sole.


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Citazione:lorenzo.picco ha scritto:
x xlion

oltre ai costi di trasporto si devono mettere in conto altre spese ? ( dogana , IVA , ecc )
grazie

Provo a risponderti io : se leggi la loro pubblicità c'è scritto che tenteranno di diminuire le spese di dogana (nostra)dichiarando un costo più basso . la cifra esatta la sapremo solo quando l'amico Xlion riceverà quanto ordinato . Ciao

ok e grazie ...
aspettiamo in rispessoso silenzio ...

Eccomi. Allora, per quanto concerne il regolatore ho scelto il wrm15 della western perchè costa poco di più del tracer da 20 A (8 euro credo), ma mi è stato consigliato da un altro adv che l'ha acquistato. Se avessi preso il pannello da 100w (che però mentre decidevo e aspettavo altri amici per l'ordine è terminato) avrei preso il tracer da 10 A che costa molto meno.
Per le spese saprò dire appena arriva (il tracking mi dice che per ora è ancora a Los Angeles).
Vi tengo informati.. Ma attenzione, mi sa che stanno finendo e sul web non ho trovato niente di simile a quel prezzo!

Mi hai messo in allarme così l'ho comprato anch'io e pagato adesso con Pay-Pal €295,1 trasporto compreso (ma eventuali tasse di importazione escluse) .Teniamoci in contatto Walter
Ecco , comprato anche il regolatore Western137+10 di spedizione . Ora aspettiamo la consegna per le prove . Buonanotte perchè l'ora è tarda .

Citazione:aljaba49 ha scritto:
io l'anno passato ho fatto così: pannello flessibile (1,40x0,70) fissato con velcro ad un pannello alveolare in policarbonato; al pannello in policarbonato ho fissato 4 (2 per ogni lato lungo) basi per snodo stick da optimist (quelli neri flessibili che si smontano in 3 pezzi) ed ho praticato due fori vicino alle basi stick ( a circa 5 cm. dal bordo) nei quali ho passato una cima da 4 che fuoriesce dal retro del pannello per circa 50 cm.; la parte vera e propria degli snodi l'ho fissata alle estremità di 2 stick da optimist; alla falchetta ho fissato 4 basi per snodo stick (2 a dritta e 2 a sinistra); il pannello è collegato con un cavo che consente di posizionare il pannello fino a prua dell'albero.
LA MESSA IN OPERA: si lega il pannello (nodo parlato che si realizza comodamente con una mano) alla draglia superiore con le cime che fuoriescono dal lato posteriore del pannello e si armano i due stick inserendoli nelle basi (sia sul pannello che sulla falchetta)... fatto.
Devo dire che è un sistema molto affidabile (gli snodi da stick sono indistruttibili a quelle sollecitazioni), flessibilissimo (puoi dare praticamente tutte le inclinazioni che ti vengono in mente, sfruttando draglie alte e basse ed ogni altro possibile appiglio; puoi fissare il pannello sotto al boma, verticale, obliquo... come ti piace) ultrastabile e sempre esposto al meglio.
Certo quando entri in porto o quando navighi sbandato (e magari cambi mura con vento sostenuto) devi avere un'attenzione in più...
Quest'anno ho montato un roll bar perchè ho raddoppiato il pannello (e perchè dopo 5 mesi di togli e metti in giro per la Grecia il mio 2° mi ha diffidato...).

Caro amico aljaba49 mi è un po' fumato il cervello nel tentativo di costruirmi un'immagine del tuo manufatto , ora vedo che sei di Ravenna e probabilmente sei a Marinara o al CVR o al RYC : siccome anch'io tengo la barca lì non potresti illustrarmi 'de visu' ciò che hai progettato ? ti mando il mio tel.con messaggio personale e, se ti va ci si può incontrare . Ciao ....Walter

E' vero, da qualche parte il cavo deve passare. Ma una cosa è mettere un passacavo sulla tuga sotto lo sprayhood in posizione relativamente protetta, altra cosa è fare un buco sul passavanti o forare un candeliere e cercare di entrare da li. Peraltro entrando dalla tuga si è già assai vicini al carteggio o alle batterie ed anche la installazione interna è più agevole.

Io sul sun-odyssey, entrato dalla tuga, mi trovo sotto il cielino di una cabina di poppa. Da li il percorso agli staccabatterie, a fianco dei quali ho installato il regolatore ed il display del medesimo su apposita scatola elettrica, è cortissimo, meno di 3 m, agevole e perfettamente nascosto senza praticare buchi, ad eccezione di uno che porta il cavo di uscita dal regolatore alla parte morsetti dello staccabattterie.

Sulle draglie il flessibile a mio avviso soffre e deve essere sostenuto anche in qualche modo al centro.
Naturalmente all'ancora in rada il problema dell'ingombro non si presenta, ma negli ormeggi stretti sì. Più di uno mi ha detto che dopo una breve esperienza sulle draglie ha preferito spostare il tutto su apposito roll-bar o sulla tuga.

Citazione:Mozart72 ha scritto:
E' vero, da qualche parte il cavo deve passare. Ma una cosa è mettere un passacavo sulla tuga sotto lo sprayhood in posizione relativamente protetta, altra cosa è fare un buco sul passavanti o forare un candeliere e cercare di entrare da li. Peraltro entrando dalla tuga si è già assai vicini al carteggio o alle batterie ed anche la installazione interna è più agevole.

Io sul sun-odyssey, entrato dalla tuga, mi trovo sotto il cielino di una cabina di poppa. Da li il percorso agli staccabatterie, a fianco dei quali ho installato il regolatore ed il display del medesimo su apposita scatola elettrica, è cortissimo, meno di 3 m, agevole e perfettamente nascosto senza praticare buchi, ad eccezione di uno che porta il cavo di uscita dal regolatore alla parte morsetti dello staccabattterie.

Sulle draglie il flessibile a mio avviso soffre e deve essere sostenuto anche in qualche modo al centro.
Naturalmente all'ancora in rada il problema dell'ingombro non si presenta, ma negli ormeggi stretti sì. Più di uno mi ha detto che dopo una breve esperienza sulle draglie ha preferito spostare il tutto su apposito roll-bar o sulla tuga.

Verissimo se lo metti a centro barca ma io lo installerei a prua , proprio subito dopo il pulpito , così anche con barche affiancate non viene urtato e non da fastidio . Per il collegamento,come ho già scritto, userei la linea di alimentazione del salpaancore (che è surdimensionata per questo uso e mi arriva esattamente allo staccabattere) entrando dal gavone dell'ancora col regolatore posizionato all'interno della barca dove sono alloggiati i relè delsalpa ancore . suggerimenti ? ciao da walter

lupodifosso, la tua soluzione mi pare molto interessante.

La linea di alimentazione del salpa ti arriva allo staccabatterie lato utenze e non lato batterie, vero? In questo caso, a meno di non lasciare sempre in posizione on lo staccabatterie, quando sei assente, il pannello non ti mantiene la carica del gruppo servizi. Questo è forse l'unico problema della tua soluzione.

Il regolatore vicino ai relè del salpaancore va sicuramente bene, se si trovano in posizione comoda per leggere i dati di ricarica. Oppure ci metti un display remoto che ti porti in una posizione comoda per le letture.

Citazione:Mozart72 ha scritto:
lupodifosso, la tua soluzione mi pare molto interessante.

La linea di alimentazione del salpa ti arriva allo staccabatterie lato utenze e non lato batterie, vero? In questo caso, a meno di non lasciare sempre in posizione on lo staccabatterie, quando sei assente, il pannello non ti mantiene la carica del gruppo servizi. Questo è forse l'unico problema della tua soluzione.

Il regolatore vicino ai relè del salpaancore va sicuramente bene, se si trovano in posizione comoda per leggere i dati di ricarica. Oppure ci metti un display remoto che ti porti in una posizione comoda per le letture.

I dati di tensione li leggo facilmente col voltmetro collegato alle batterie , per quanto riguarda la corrente penso di mettere un diodo schottky collegato tra la linea del salpa( ma a valle dell'interruttore che la seziona )e che va in parallelo al carica batterie che appunto fa transitare la sua corrente attraverso lo shunt . Mi rendo conto che non è facile farsi lo schema basandosi su quel che ho scritto . Ora il problema è trovare un diodo che porti almeno 15A meglio 20A ad un costo accessibile . Qualcuno mi può dare indicazioni ? Grazie fin d'ora :)per quanto riguarda la mia assenza , se non sono presente , voglio dire se sono a casa a 200KM di distanza ,le batterie sono rigorosamente staccate perchè non mi fido . Mai visto un'auto che prende fuoco perchè va in corto il diodo raddrizzatore dell'alternatore ? Capita di rado ma capita e io non rischio l'incendio della mia barca e di chissà quante intorno , e poi se io non ci sono non ho utenze che assorbono e quindi il problema non si pone . Ciao e grazie per lo scambio di pareri e punti di vista . Walter

Ecco risolto anche il problema del diodo schottky , trovato questo su E.Bay
40A 60V Schottky Diode New SOLAR/WINDPOWER BLOCKING DIODE , quello che mi ha fatto decidere è la bassa caduta di tensione 350mV , ne ho controllati parecchi ma erano tutti da 650mV a 950mV, questo si mangia meno di tutti e di conseguenza , necessita di una minore dissipazione circa 3,5W con una corrente di 10A . Da domani sono a bordo e non mi rimane che attendere l'arrivo dei materiali.Buona notte a tutti gli amici

Io ho utilizzato questa soluzione. Il bimini e' piccolo e, quindi, solitamente sempre aperto. Al bisogno i pannelli si possono smontare in pochi secondi e riporre sotto una delle cuccette. Totale 160 watt.

Dino.




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Caro Dino 73 la tua soluzione è indubbiamente la migliore e la più pulita , ma io non ho il bimini (a farlo fare occorre un mutuo) e quindi devo arrangiarmi alla meno peggio .Ciao

la soluzione dei pannelli a prua credo sia ottima nella condizione di ormeggio, anche se la sicurezza che nessuno li urti durante la manovra in porto io non l'avrei. In navigazione la vedo dura: la prua è in ogni caso la parte più bagnata della barca e in navigazione a vela il pannello soffre di sicuro. Se poi, quando si naviga a vela, il pannello si ripone non ne vedo più una grande utilità.

Citazione:aljaba49 ha scritto:
la soluzione dei pannelli a prua credo sia ottima nella condizione di ormeggio, anche se la sicurezza che nessuno li urti durante la manovra in porto io non l'avrei. In navigazione la vedo dura: la prua è in ogni caso la parte più bagnata della barca e in navigazione a vela il pannello soffre di sicuro. Se poi, quando si naviga a vela, il pannello si ripone non ne vedo più una grande utilità.

Quello che dici è genericamente corretto , però in porto uso la rete a 220V perchè ho il condizionatore e l'ice maker , per cui il pannello lo userei solo per il frigo in rada dove mi fermo il 70% del tempo delle vacanze , per quanto riguarda la navigazione , visto che posso scegliere ,la mia è difficilmente bagnata perchè navigando quasi sempre col vento al giardinetto (e magari sotto gennaker profittando del maestrale croato )in un mare calmo non spruzza affatto , in questo caso il pannello lo terrei interno alla prua che tanto il gennaker cambia di mura fuori dallo strallo e non da fastidio . Comunque ottime osservazioni che possono far riflettere chi naviga in modo diverso . Ciaoo

Citazione:dino73 ha scritto:
Io ho utilizzato questa soluzione. Il bimini e' piccolo e, quindi, solitamente sempre aperto. Al bisogno i pannelli si possono smontare in pochi secondi e riporre sotto una delle cuccette. Totale 160 watt.

Dino.

Dino,

Che pannelli sono?

BV
Casper

Ciao Dino
Mi piace la tua soluzione,vorrei farla anch'io mi potresti mandare alcune foto?
Grazie

su una barca piccola, si parla di un pannello fotovoltaico di potenza
e dimensioni ridotte, necessrio per tenere in carica di tampone la batteria.
non certo per richieste di potenza da crociera o necessario anche in navigazione.
è conveniente utilizzare un pannello movibile da togliere quando si naviga

Ciao,

Il pannello e' Freesolar Flex 40.

Massimo, domani faccio delle foto e poi te le invio!

Dino.