buonasera amici ADV,la mia barca ha circa 30 anni e non ha mai avuto problemi di osmosi (almeno credo),dopo circa 2 anni e mezzo ho alato per fare carena e ad occhio sembrava tutto a posto,al momento di calarla in acqua il cantiere tra lo scherzo e il semiserio mi faceva notare delle impronte sulla carena, tondeggianti, della grandezza dei 2 euro, molto rasate di spessore quasi inesistente (per questo parlo di impronte e non di bolle)non più di una decina,e qualcuna anche sulla pala del timone.Ho cominciato a preoccuparmi ed ho letto sul forum tutto quello che era possibile leggere,col risultato che ora ho le idee molto confuse.C'è chi dice di non preoccuparsi,alla prossima volta se ci sono delle bolle,apri,lavi,stucchi e stai a posto altri 30 anni,qualche personalità autorevole del settore dichiara che l'osmosi è una invenzione dei cantieri per spillare soldi ai diportisti,qualcun'altro dichiara che per l'osmosi mai nessuna barca è andata a fondo,altri hanno fatto trattamenti tra l'altro costosissimi,nel mio caso potrebbe superare il valore della barca,altri l'hanno fatto da sè con ottimi risultati,a questo punto non so più a chi credere e cosa devo fare,intanto la barca è stata rimessa in acqua e se ne parla tra qualche anno,ma il mio dubbio è:è un inizio di osmosi?e se si come comportarsi?ringrazio per le risposte e i consigli che mi darete...bv ps-avevo anche scattato delle foto col cellulare,ma non le trovo più...
L'unico caso di affondamento per osmosi e' noto sul finto boaton waler. Ovvero il Dory 13. Che se lo lasciavi in ascua si riempiva d'acqua, molti casi a me noti di amici modaioli che lo avevano comprato.
A parte i casi limite l'osmosi deriva da un lamiato non compatto e pieno di micro bolle d'aria che tendono a riempirsi di acqua di mare perche' la salinita' tende a bilanciare quella contenuta nel laminato o al di la'.. Principio inverso del dissalatore.
In parole povere non esiste barca di quell'eta' che , se lasciata sempre in acqua , non abbia un minimo di osmosi.
Chiaro che alcuni scafi ne hanno minima parte ,perche' ben costruiti, e altri sono delle spugne.
Direi che da una stagione ad un altra non direi che si possa affondar eo peggiorar una situazione gia' esistente al punto tale da non dormir la notte.
Il consiglio e' quello di verificare bene la prossima stagione il da farsi.
La barca che sta da sempre in terra in inverno e in acqua d'estate difficilmente puo' avere l'osmosi, quelle che da anni stanno a terra solo per il carenaggio sicuramente sono molto piu' soggette.
Esempio. Se qualcuno avesse intenzione di comprare un vecchio bertram a Miami di quelli belli di 30 anni fa, state certi che avra' la carena distrutta perche' in Florida le barche navigano sempre e tutto l'anno stanno in mare. La solita barca comprata in italia probabilmente sara' sana . Perche' difficilmente sara' stata in acqua 30 anni.
Saluti
se all'allaggio non si notavano bolle /impronte / segni vari riferibili all'osmosi, come è potuto accadere che la carena con barca sul piazzale abbia assorbito dell'acqua, che a lungo andare potrà provocare l'osmosi [?]
mi sembra che il cantiere ha lanciato un richiamo, ''tra lo scherzo e il semiserio'', per avere il prossimo anno un pollo disposto a sborsare per il preventivo trattamento dell'osmosi
Ehi Franco facci vedere le foto ....ti devo sempre una birra ....spero presto!
Il fatto che l'osmosi sia una balla inventata dai cantieri mi fa venire in mente quelli che negano che vi sia mai stato l'olocausto.
Posso dirti che i produttori di resine e di gelcoat per sperimentare la resistenza all'osmosi usano fare un test chiamato 'Test Amoco',dove un campione di vtr+gelcoat viene messo con acqua distillata e mantenuto a 60°C e l'osmosi arriva sempre,è solo questione di tempo(si parla di alcune/diverse centinaia di ore di test)
.
Quindi,sarà più probabile trovare una barca con osmosi ai Caraibi dove l'acqua è sempre calda e, al contrario, in Scandinavia dove oltre ad essere fredda le barche vengono spesso alate 6 mesi all'anno per via del ghiaccio.
BV
Citazione:Ivan61 ha scritto:
Ehi Franco facci vedere le foto ....ti devo sempre una birra ....spero presto!
buongiorno Ivan,ti chiamo dopo per quella risposta,le foto le ho fatte ma non so per quale magia tecnologica non me le ritrovo sul cellulare...BV
scrive Jarife: 'Il fatto che l'osmosi sia una balla inventata dai cantieri mi fa venire in mente quelli che negano che vi sia mai stato l'olocausto'. Condivido!
Occhio cmq a 'qualche personalita' autorevole del settore'. Non voglio sapere chi sia, ma ti suggerisco di far sempre (come anche in campi diversi dalla nautica) le opportune differenziazioni: es.: un famoso regatante o un noto attrezzista, sicuramente sanno tutto sulla regolazione delle vele o sui carichi di una drizza, ma non e' detto che sappiano tutto anche di chimica degli scafi, anzi, per loro lo scafo e' un 'dato', visto che possono intervenire solo sul resto. Poi orecchiano qualcosa, la ripetono a pappagallo, con fare autorevole e....eccoti fregato!
Diversi anni or sono ,mi pare Jeanneau fece causa alla Dupont ,per colpa di una fornitura di resine che procurarono osmosi in serie sulle loro barche. Se qualcuno si ricorda ,fu un caso mondiale. In quel periodo ero socio in un cantiere nautico ,tenevo la barca sul Magra e il responsabile del cantiere mi chiamo' ,chiedendo i che cosa si potesse fare di un 38 piedi ,neanche tanto vecchio ,appena acquistato usato da ragazzi milanesi ,ovviamente buggerati Ebbene sotto al gelcoat il cancro dell'osmosi aveva lavorato in modo incredibile : tutto il tessuto della stratificazione veniva via con le sole unghie ,friabile esattamente come poliuretano espanso . L'ordine disperato dei ragazzi fu di procedere per cercare di eliminare il marcio ,trovare il buono per procedere a nuova laminazione. Inutile dire che in certe parti si arrivò a trovare i madieri ,e lo scafo ,pure appoggiato sul bulbo ,spanciava in un modo pauroso. La barca fu rifatta alla belle e meglio e credo venduta,ma io stesso non avrei mai pensato che l'infiltrazione d'acqua marina potesse distruggere in quel modo subdolo tanto spessore. Pericoloso? In quel caso se la barca avesse sostenuto navigazioni lunghe e faticose ,perdere il bulbo non sarebbe stata una notizia. Ora mi dicono che con normali resine isoftaliche il problema non esiste !
Nei primi anni 90, l'ANADI, accordo voluto dall'UNIORIAS che prevedeva un albo di periti specializzati in nautica, ci mandò una segnalazione avvertendoci che vi era una serie di barche non ricordo se Jeanneau o Beneteau, mi sembra il primo, che erano devastate dall'osmosi
Per quanbto ne so, vennero tutte sostituite dal cantiere
se qualcuno ha dubbi sull'osmosi basta fare un salto in cantiere e vederne sgocciolare una e gradirne l'odore,
Anch'io avevo dubbi se Jeanneau o Beneteau ,ma ricordo benissimo che lo stemma era la rosa dei venti e quindi Jeanneau. Era l'estate del 1992 e forse per il ritardo Jeanneau non sostitui' un bel niente ,tanto che la barca fu venduta in sordina e nn la vidi piu'. Piuttosto nn pensavo di vedere danni tanto devastanti da ' mangiare letteralmente ' una carena intera ma ricordo benissimo che la colpa fu addossata tutta alla Dupont per la qualita' igroscopica delle resine di quel tempo.