Ma se comprassi un pannello solare per casa magari con un inverter 'grid connected' da 600 W, potrei detrarre il 50% ?
Anche se flessibile e guarda caso proprio adatto per la barca ?
Potrei usarlo d' estate sulla barca e negli altri mesi a casa potrebbe ridurmi la bolletta ...
Citazione:Messaggio di Giada0959
Ma se comprassi un pannello solare per casa magari con un inverter 'grid connected' da 600 W, potrei detrarre il 50% ?
Anche se flessibile e guarda caso proprio adatto per la barca ?
Potrei usarlo d' estate sulla barca e negli altri mesi a casa potrebbe ridurmi la bolletta ...
600 watt mi sa che è un bel tappeto... hai un catamarano?
Ma noo ...
pensavo un 135 W flessibile.
A casa potrei fargli un supporto in alluminio e lo appoggio in giardino.
In barca sulle draglie o sopra il bimini con un archetto (tanto e' leggero)
A casa non servirebbe a molto (il risparmio e' piccolo) a meno che non ne affianco altri.
Il vantaggio e' avere lo sconto-energia anche per il pannello della barca.
L' inverter grid e' quello che in genere si trova per queste cose (impianti volanti da ufficio o casa)
L'impianto per casa (appena installato e ripeto cio' che mi risulta) e' ammesso alla detrazione solo dopo visita ispettiva dell'Enel (o altro ente autorizzato) che rilascia una certificazione dell'installazione e deve essere permanentemente collegato alla rete elettrica e non puo' poi piu' essere modificato senza informarli e averne autorizzazione. Non mi pare quindi possibile spostare semplicemente il tutto da un luogo all'altro mantenendo il diritto alla detrazione, mi si corregga se ho capito male.
Forse ho capito male io.
Dai siti che reclamizzano gli inverter piccoli grid connected (es. il portale del sole) mi era parso che un impianto di max 1 KW di potenza fosse equiparato ad un semplice elettrodomestico per cui senza tanti problemi fosse possibile immettere nella propria spina di casa un carico inferiore ai propri consumi.
In ogni caso secondo me una volta fatta l' ispezione non sarebbe difficile prelevare un pannello per portarselo in barca.
Sempre che sia adatto.
Poi alla fine delle vacanze lo metti a posto.
No, hai capito giusto ma ti manca la sola informazione che l'impianto per godere della detrazione deve essere lasciato stabilmente nel luogo in cui si e' dichiarata l'installazione perche' solo in quel luogo e' stato garantito un contatore elettrico bidirezionale (il minimo per la procedura semplificata degli impianti sotto a 1KW) che e' condizione necessaria per il corretto uso (senza danni) dell'impianto.
Poi, fuori dalle regole, si puo' fare tutto (anche andare contromano in autostrada ....) ma si deve essere consci di cio' che si fa e che lo si fa assumendosi tutte le responsabilita' eventualmente derivanti.
A parte queste considerazioni tecnicamente se l'impianto in cui si trasferisce il sistema solare non e' collegato alla rete elettrica per evitare danni ad un contatore non idoneo (ma ricordo che gli inverter 'Grid connected' si disattivano se manca la rete principale) o se si trasferisce solo il pannello la cosa funziona ma credo sia una faccenda piuttosto macchinosa smontare e rimontare un grosso pannello ogni volta che si va e si torna in barca.
Considerata la necessita' di un secondo inverter se si vogliono i 220V e la modesta potenza richiesta da una barca non trovo che sia un cosi' grande vantaggio economico (senza considerare che e' forse meglio che il pannello se ne stia a casa a fornire corrente che viene scalata dalla bolletta).
Perdonami se insisto ...
Non c'e' bisogno del bidirezionale.
In pratica se i miei consumi di casa fissi sono 400 W per il frigorifero e poco altro potrei mettere 2 pannelli flessibili da 135 W e l' inverter grid (in effetti anche piu' piccolo del 600W).
In quel caso a casa produco 270 W e li detraggo dai 400W che consumo.
L' esempio e' quello dei pomodori: il mio consumo e' 10 pomorodi al giorno, ne produco 4, ne devo comprare solo 6.
L' impianto con 2 flessibili montati a baionetta a terra su supporti in alluminio puo' essere smontato in parte (1 pannello).
L' inverter e l' altro pannello rimane li' (e continua a lavorare quando sono in vacanza)
Quando torno lo rimetto a posto.
Giada, sbaglio o se per caso consumi meno di 270Kwh, la differenza tra i kwh prodotti e quelli consumati ti viene comunque addebitata in bolleta in assenza di contatore bidirezionale?
Puo' succedere che vi siano periodi di assorbimento nullo perche' il frigorifero e gli altri apparecchi non utilizzano continuamente l'energia (il termostato fa 'attaccare e staccare' il motore secondo la necessita'), in quei periodi l'energia prodotta dall'impianto solare si presenta ai capi del contatore dal lato casa e se questo non e' del tipo adatto non so cosa puo' accadere.
Ammesso che non si danneggi se il contatore non e' bidirezionale come fa a calcolare quanto fornito alla rete quando non e' presente un 'autoconsumo' almeno pari all'energia prodotta (nel qual caso non serve alcun calcolo) ?
E' chiaro, come gia' detto, che tecnicamente una parte dell'impianto (un solo pannello come ipotizzi) puo' essere trasferita senza problemi ma la domanda e' se ne vale la pena, secondo me no perche' il costo del pannello si ripaga meglio fornendo l'energia all'Enel (o chi per esso) che risparmiando il costo di un modesto pannello per la barca a parte il traffico di monta e smonta.
Citazione:1978marcello ha scritto:
Giada, sbaglio o se per caso consumi meno di 270Kwh, la differenza tra i kwh prodotti e quelli consumati ti viene comunque addebitata in bolleta in assenza di contatore bidirezionale?
Se consumo meno dei 270 W prodotti il contatore mi addebita la differenza.
Se consumo di piu' me li scala.
Capisco che la cosa non possa convenire tanto ma i flessibili costano e cosi' risparmio il 50% (lo scalo dalle tasse che pago gia' in abbondanza)
non c'e' una sottrazione, corrente prodotta e corrente consumata
ma si aggiunge un contatore (piombato e controllato) per la corrente prodotte da te' ,che viene pagata piu' di quanto
paghi quella consumata,(SCAMBIO SUL POSTO) da qui l'incentivo del GSE ( il vecchio contributo)
l'impianto deve essere certificato dal GSE e controllato anche dall'agenzia delle Dogane
bisogna anche tenere un registro vidimato
almeno nel mio caso che non e' un abitazione privata
Umberto
In un'abitazione privata e' piu' semplice, non c'e' un registro e il contatore utilizzato e' unico (bidirezionale appunto) che viene installato in sostituzione del monodirezionale esistente, il prezzo per scambio sul posto e' uguale a quello di acquisto perche' viene conteggiato in KW e non in denaro e c'e' un recupero fiscale dell'investimento fino al 50% del valore dell'impianto a dedurre ripartito in 10 quote annuali di pari importo dall'IRPEF dovuta.
Un contatore monodirezionale non puo' accreditare i KW prodotti dall'impianto perche' per proteggere da presenza non voluta di energia sulle linee durante i lavori di manutenzione che richiedano assenza di corrente l'apparecchio scollega dalla rete (e richiede ripristino manuale) se sente produzione di corrente sul lato in cui dovrebbe avere solo utilizzo. Il contatore bidirezionale non ha la funzione di intervento protettivo appena citata e conta sul fatto che l'abbia l'inverter, questa e' la principale ragione che richiede una certificazione d'impianto.
piu' che chiaro
chiarissimo.
Umberto
Io ho un amico, che poi è anche un ADV, che a casa ha installato una quarantina di Mq di pannelli, lavorio eseguito dalla Beghelli, e a lui, la corrente che immette in rete viene pagata quasi tre volte quella che acquista, inoltre Beghelli ha installato un affare che trasmette in Wireless in tempo reale ad un PC la situazione tecnico-economica, quanto sta producendo in quel momento, il totale giornaliero ecc.!
Citazione:Messaggio di Giada0959
Ma se comprassi un pannello solare per casa magari con un inverter 'grid connected' da 600 W, potrei detrarre il 50% ?
Anche se flessibile e guarda caso proprio adatto per la barca ?
Potrei usarlo d' estate sulla barca e negli altri mesi a casa potrebbe ridurmi la bolletta ...
non sono sicuro che ciò che vorresti fare sia al 100% in regola con la normativa. E nel dubbio, qui si chiude. Se poi avrai notizie chiare e certe sulla liceitá della cosa, ti prego di farmelo sapere via MP e sarò felice di riaprire.
Si, fino a qualche tempo fa per i privati (per le aziende e' diverso) l'incentivo era dato ripagando la corrente fornita piu' di quella consumata con una detrazione fiscale molto minore, ora l'incentivazione e' cambiata e i nuovi impianti possono solo usufruire (ancora per poco se non rinnovano) della detrazione fiscale del 50% in 10 anni e dello scambio a pari valore.
Il tuo amico e' riuscito a rientrare nel periodo di validita' della vecchia incentivazione e nel suo caso sarebbe ancora meno vantaggioso fare cio' di cui si sta qui discutendo visto quanto gli pagano l'energia prodotta.