La corretta tensione da dare alle sartie te la deve indicare il velaio che ti ha venduto le vele, che insieme alle vele avrebbe dovuto consegnarti anche una tabella con il giusto tiro per ogni range di intensità di vento.
Ad ogni modo, se non sei convinto del corretto lavoro di settaggio delle sartie, una prima verifica basilare che puoi fare anche da solo e senza attrezzatura è innanzitutto controllare che l'albero sia dritto ed a piombo.
Quando sei fermo all'ormeggio in una giornata di vento scarso puoi procedere tesando la drizza randa alla base dell'albero per controllare che sia dritto (confronti ad occhio la drizza in tensione con la canaletta della randa, per vedere se sono sovrapposte o se ci sono offset).
Poi verifichi che la testa d'albero sia centrata ed a piombo: utilizzando la drizza randa come metro, misuri la distanza tra testa d'albero e un punto qualunque dello scafo, più esterno e verso poppa possibile, per poi verificare che al punto simmetrico rispetto all'asse longitudinale dello scafo corrisponda la stessa lunghezza. (ad esempio puoi considerare le basi di due candelieri opposti e simmetrici)
Se questa prima verifica ti da esito positivo, allora non ti rimane che uscire e verificare la curvatura dell'albero sotto carico.
Quello che devi controllare è che la curvatura non presenti flessi. Se l'albero si deforma a 'S' allora è da sistemare.
Se invece presenta una curvatura dolce e progressiva, e sempre sullo stesso lato, allora sta funzionando bene.
La giusta deformazione, ovvero la curvatura, dipende dalla vela che stai utilizzando.
Una randa grassa necessità di più deformazione di una randa magra, per la quale l'albero dovrà sempre curvarsi, ma ovviamente di meno.
Fatte queste prime due verifiche, sei a buon punto, ed alla ricerca dell'optimum.
'Dieci nodi, andatura di bolina, l'albero è dritto, la sartia bassa sottovento è lenta'.
Bene, se la bassa è solo lenta, e non in bando, allora questa sembra essere la perfetta regolazione per quello specifico range di vento, ovvero dagli 8 ai 12 nodi. Ne deduco che chi ti ha tesato le sartie abbia considerato come 'zero' proprio questo range di vento, come del resto è prassi e consuetudine fare (il range 8-12 nodi è quello medio che ti ritrovi più di frequente).
Se dai maggiore tensione alle sartie (tesando contemporaneamente basse ed alte nello stesso rapporto, che di solito è 1:2, ovvero un giro di tornichetto alle basse corrisponde a due giri alle alte) riduci la deformazione dell'albero, lo rendi più rigido, e quindi la barca ti diventa meno potente ma più stabile, il che ti risulta comodo per venti più intensi.
In altre parole, nel tuo caso, stai settando le sartie per range di vento oltre gli 8-12 nodi.
Se ti conviene o meno farlo, questo lo puoi sapere solo tu
Se non hai nessuna voglia di applicarti con tabelle e arridatoi, non hai regate in programma, e di conseguenza non te ne frega niente del mezzo nodo in più o in meno di velocità con vento leggero, allora puoi anche considerare la scelta di tenere la barca perennemente settata e pronta per venti più forti.
Se invece ti interessa la performance, allora lascia la regolazione che ti hanno fatto, procurati quella tabella di cui ti parlavo prima, un tensiometro, e i diagrammi polari della barca per confronto.