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Versione completa: Regolazione sartie
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Dopo mesi ieri finalmente il trasferimento a casa.
Durante la veleggiata, per la verità quasi completamente senza vento,
ho avuto modo di provare Sagitta e le regolazioni al nuovo albero appena fatte.
Durante un bordo di bolina con una decina di nodi di vento o poco meno, nonostante la barca andasse piuttosto bene, mi sono accorto che la sartia bassa sottovento era molla, quasi in bando.
Per la verità anche durante la navigazione a motore con la sola randa su (per stabilizzare) avevo notato una certa 'mollezza' delle sartie basse.
Chessifà?
Le sartie si regolano: tese all'occhio e lente alla mano. Quando vai di bolina o al traverso mettiti alla base dell'albero e traguarda verso la testa: l'albero deve essere dritto, le sartie sopravvento tese, le sartie sottovento lente ma non lasche, anche lo strallo di prua non deve essere troppo arcuato. Altra avvertenza: a barca in porto la tensione deve essere tutta uguale.
La cosa più semplice e' verificare di bolina che l'albero sia dritto. Se si' recuperare l'imbando poi virare e fare lo stesso sulle altre mura. Se invece vuoi approfittarne per verificare anche la simmetria verticale del l'albero (cosa che andrebbe fatta) la procedura e' un po' più articolata, cerca che qualche filo dove è descritta in questo forum lo trovi.
Citazione:LiberaMente ha scritto:
La cosa più semplice e' verificare di bolina che l'albero sia dritto. Se si' recuperare l'imbando poi virare e fare lo stesso sulle altre mura. Se invece vuoi approfittarne per verificare anche la simmetria verticale del l'albero (cosa che andrebbe fatta) la procedura e' un po' più articolata, cerca che qualche filo dove è descritta in questo forum lo trovi.

Potresti spiegare meglio questo passaggio ?
Oppure qualche guru del Forum, potrebbe spiegare meglio la procedura da seguire una volta rimontato l'albero sulla barca ?
Thanks
La corretta tensione da dare alle sartie te la deve indicare il velaio che ti ha venduto le vele, che insieme alle vele avrebbe dovuto consegnarti anche una tabella con il giusto tiro per ogni range di intensità di vento.

Ad ogni modo, se non sei convinto del corretto lavoro di settaggio delle sartie, una prima verifica basilare che puoi fare anche da solo e senza attrezzatura è innanzitutto controllare che l'albero sia dritto ed a piombo.
Quando sei fermo all'ormeggio in una giornata di vento scarso puoi procedere tesando la drizza randa alla base dell'albero per controllare che sia dritto (confronti ad occhio la drizza in tensione con la canaletta della randa, per vedere se sono sovrapposte o se ci sono offset).
Poi verifichi che la testa d'albero sia centrata ed a piombo: utilizzando la drizza randa come metro, misuri la distanza tra testa d'albero e un punto qualunque dello scafo, più esterno e verso poppa possibile, per poi verificare che al punto simmetrico rispetto all'asse longitudinale dello scafo corrisponda la stessa lunghezza. (ad esempio puoi considerare le basi di due candelieri opposti e simmetrici)

Se questa prima verifica ti da esito positivo, allora non ti rimane che uscire e verificare la curvatura dell'albero sotto carico.
Quello che devi controllare è che la curvatura non presenti flessi. Se l'albero si deforma a 'S' allora è da sistemare.
Se invece presenta una curvatura dolce e progressiva, e sempre sullo stesso lato, allora sta funzionando bene.
La giusta deformazione, ovvero la curvatura, dipende dalla vela che stai utilizzando.
Una randa grassa necessità di più deformazione di una randa magra, per la quale l'albero dovrà sempre curvarsi, ma ovviamente di meno.

Fatte queste prime due verifiche, sei a buon punto, ed alla ricerca dell'optimum.
'Dieci nodi, andatura di bolina, l'albero è dritto, la sartia bassa sottovento è lenta'.
Bene, se la bassa è solo lenta, e non in bando, allora questa sembra essere la perfetta regolazione per quello specifico range di vento, ovvero dagli 8 ai 12 nodi. Ne deduco che chi ti ha tesato le sartie abbia considerato come 'zero' proprio questo range di vento, come del resto è prassi e consuetudine fare (il range 8-12 nodi è quello medio che ti ritrovi più di frequente).
Se dai maggiore tensione alle sartie (tesando contemporaneamente basse ed alte nello stesso rapporto, che di solito è 1:2, ovvero un giro di tornichetto alle basse corrisponde a due giri alle alte) riduci la deformazione dell'albero, lo rendi più rigido, e quindi la barca ti diventa meno potente ma più stabile, il che ti risulta comodo per venti più intensi.
In altre parole, nel tuo caso, stai settando le sartie per range di vento oltre gli 8-12 nodi.

Se ti conviene o meno farlo, questo lo puoi sapere solo tu Big Grin
Se non hai nessuna voglia di applicarti con tabelle e arridatoi, non hai regate in programma, e di conseguenza non te ne frega niente del mezzo nodo in più o in meno di velocità con vento leggero, allora puoi anche considerare la scelta di tenere la barca perennemente settata e pronta per venti più forti.
Se invece ti interessa la performance, allora lascia la regolazione che ti hanno fatto, procurati quella tabella di cui ti parlavo prima, un tensiometro, e i diagrammi polari della barca per confronto.
La barca di nanni non è un platu per fare le regatine e se ce vento non deve avere per forza 400 kg. a bordo per tenerla dritta. La vela è un'oppppppinione.-
Ok grazie come al solito.
Farò l'esperimento consigliato da ares (in navigazione poichè in banchina senza vele l'albero è centrato perfettamente)
In effetti ho mandato una mail al 'rigger' che mi ha risposto testualmente 'è giusto che le sartie sottovento siano in bando, nessuna paura.
I cavi hanno comunque un aggiustamento, puoi dare un paio di giri di arridatoio ad ogni sartia bassa'.
Non ho capito però l'intervento di bullo.....Spiegamelo dai!!!Cool.
Come ti è stato scritto da altri, se non fai regate e non cerchi l'optimum, penso che la tua base di partenza sia la centratura dell'albero perfetta con la giusta curva dello stesso. L'importante è che non abbia la contropancia, ovvero una curva parziale o totale verso poppa, ma solo verso prua (rake, pre-bend e altre terminologie)come tutti gli alberi che vedi sui pontili.
Una volta che trovi questa conformazione giusta, fermala in modo che tutti gli aridatoi non si muovano più (occhio che se non lo fai il solo vibrare del motore può allentarli) nel modo che ti viene più comodo e da allora aggiusta solo in sincronia, cioè se togli per esempio un mezzo giro fallo per parte, in modo che sei sempre dritto.
Se controlli le tensioni una regola abbastanza generale, chiaramente variabile da armo ad armo, è che le D1 abbiano la metà tensione delle alte, e le D2 ne abbiano un quarto; ma chiaramente dipende da barca a barca.
Citazione:ares3.sailingteam ha scritto:
La corretta tensione da dare alle sartie te la deve indicare il velaio che ti ha venduto le vele, che insieme alle vele avrebbe dovuto consegnarti anche una tabella con il giusto tiro per ogni range di intensità di vento.

Ad ogni modo, se non sei convinto del corretto lavoro di settaggio delle sartie, una prima verifica basilare che puoi fare anche da solo e senza attrezzatura è innanzitutto controllare che l'albero sia dritto ed a piombo.
Quando sei fermo all'ormeggio in una giornata di vento scarso puoi procedere tesando la drizza randa alla base dell'albero per controllare che sia dritto (confronti ad occhio la drizza in tensione con la canaletta della randa, per vedere se sono sovrapposte o se ci sono offset).
Poi verifichi che la testa d'albero sia centrata ed a piombo: utilizzando la drizza randa come metro, misuri la distanza tra testa d'albero e un punto qualunque dello scafo, più esterno e verso poppa possibile, per poi verificare che al punto simmetrico rispetto all'asse longitudinale dello scafo corrisponda la stessa lunghezza. (ad esempio puoi considerare le basi di due candelieri opposti e simmetrici)

Se questa prima verifica ti da esito positivo, allora non ti rimane che uscire e verificare la curvatura dell'albero sotto carico.
Quello che devi controllare è che la curvatura non presenti flessi. Se l'albero si deforma a 'S' allora è da sistemare.
Se invece presenta una curvatura dolce e progressiva, e sempre sullo stesso lato, allora sta funzionando bene.
La giusta deformazione, ovvero la curvatura, dipende dalla vela che stai utilizzando.
Una randa grassa necessità di più deformazione di una randa magra, per la quale l'albero dovrà sempre curvarsi, ma ovviamente di meno.

Fatte queste prime due verifiche, sei a buon punto, ed alla ricerca dell'optimum.
'Dieci nodi, andatura di bolina, l'albero è dritto, la sartia bassa sottovento è lenta'.
Bene, se la bassa è solo lenta, e non in bando, allora questa sembra essere la perfetta regolazione per quello specifico range di vento, ovvero dagli 8 ai 12 nodi. Ne deduco che chi ti ha tesato le sartie abbia considerato come 'zero' proprio questo range di vento, come del resto è prassi e consuetudine fare (il range 8-12 nodi è quello medio che ti ritrovi più di frequente).
Se dai maggiore tensione alle sartie (tesando contemporaneamente basse ed alte nello stesso rapporto, che di solito è 1:2, ovvero un giro di tornichetto alle basse corrisponde a due giri alle alte) riduci la deformazione dell'albero, lo rendi più rigido, e quindi la barca ti diventa meno potente ma più stabile, il che ti risulta comodo per venti più intensi.
In altre parole, nel tuo caso, stai settando le sartie per range di vento oltre gli 8-12 nodi.

Se ti conviene o meno farlo, questo lo puoi sapere solo tu Big Grin
Se non hai nessuna voglia di applicarti con tabelle e arridatoi, non hai regate in programma, e di conseguenza non te ne frega niente del mezzo nodo in più o in meno di velocità con vento leggero, allora puoi anche considerare la scelta di tenere la barca perennemente settata e pronta per venti più forti.
Se invece ti interessa la performance, allora lascia la regolazione che ti hanno fatto, procurati quella tabella di cui ti parlavo prima, un tensiometro, e i diagrammi polari della barca per confronto.

La tua spiegazione e' molto utile.
Potresti spiegare anche come agire per correggere eventuali difetti (tipo offset allineamento, centraggio testa d'albero, ecc.) ?
Grazie 1000 !!!!
ciao ares,
potresti suggerirmi come fare a raddrizzare la punta dell'albero?

la parte in alto tira un po' a destra
Citazione:Messaggio di Nanni64
Dopo mesi ieri finalmente il trasferimento a casa.
Durante la veleggiata, per la verità quasi completamente senza vento,
ho avuto modo di provare Sagitta e le regolazioni al nuovo albero appena fatte.
Durante un bordo di bolina con una decina di nodi di vento o poco meno, nonostante la barca andasse piuttosto bene, mi sono accorto che la sartia bassa sottovento era molla, quasi in bando.
Per la verità anche durante la navigazione a motore con la sola randa su (per stabilizzare) avevo notato una certa 'mollezza' delle sartie basse.
Chessifà?

C'è un vecchio detto che dice: bassa tesa poca resa. Smile
ciao
Comunque anche se non devi regatare, io due dati di tensione di ogni sartia per le fasce di intensità del vento me le farei fare e poi con un tensiometro ci metti 5 minuti a controllare e 15 a regolare il tutto.
Citazione:LiberaMente ha scritto:
La cosa più semplice e' verificare di bolina che l'albero sia dritto. Se si' recuperare l'imbando poi virare e fare lo stesso sulle altre mura. Se invece vuoi approfittarne per verificare anche la simmetria verticale del l'albero (cosa che andrebbe fatta) la procedura e' un po' più articolata, cerca che qualche filo dove è descritta in questo forum lo trovi.

Penso ci sia un sistema più preciso di quello indicato.

Si prova di bolina sui due bordi verificando (avvitando poi svitando), quanti giri occorrono a dx e sx per togliere l'imbando, per esempio tre a dx uno a sx. totale 4 Quindi 4:2= 2 e si danno due giri per parte ai tornichetti.
Sarò una zucca, ma non ho ben capito come funziona. Mi interessa xchè dovrò a breve tirar giù l'albero per alcune sistemazioni.....quindi...
Ti riferisci al mio sistema od alla regolazione generale?
mi riferivo al tuo sistema
Scusami, cercherò di essere più chiaro, ma come molte cose più facile a farsi che a descrivere....

Comunque, partiamo: in bolina riscontri che le basse vanno in bando sottovento su entrambi le mura, normalmente quell'imbando può (deve) essere recuperato. Per fare la cosa giusta normalmente io agisco così. Mure a dx in bolina, tolti gli eventuali blocchi (coppiglia, vite ecc) all'arridatoio della bassa di sx, quella sottovento, avvito a mano, non essendoci carico, l'arridatoio fino a quando viene. Memorizzo o scrivo quanti giri ho dato. (diciamo tre). Svito fino a tornare alla situazione iniziale, in pratica ritolgo tre giri.

Viro e faccio lo stesso su mure a sx. Diciamo che da questa parte posso recuperare solo due giri. 3+2= 5
A questo punto do due giri e mezzo all'arridatoio sul quale sto operando adesso. Torno di nuovo su mure a dx ed avvito due giri e mezzo su quell'arridatoio. e blocco il tutto.
Perché faccio così? Perché se io tiro subito i tre giri, poi quando andrò a virare su mure a sx avrò già modificato la tensione delle sartie e sulle altre mura avrò una reazione diversa.(non più due giri di imbando ma magari uno solo, ma avrò anche 'stortato' l'albero nella parte delle basse. Intervengo così anche sulle intermedie.
Grande Ale.....
Ciò che dici è Sacrosanto....![:7]
Aleufo non mi torna...
Per me nel tuo esempio devo dare un giro da una parte e due giri dall'altra .
Comunque darei sempre una trsguardata all'albero anche perché talvolta l'estruso non è dritto e ti falsa le tensioni
Già Tiger e se fosse 1,5 ed 1? Giusto in ogni caso traguardare.
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