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Versione completa: Pretorien di Wauquiez la rinascita
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Avevo promesso di parlare dei lavori di ristrutturazione che sto facendo per riportare in condizioni un Pretorien di Wauquiez del 1981 che ho comprato all'inizio di quest'anno, volevamo farne un pò un 'case history' che servisse per far capire a cosa si andava incontro in un caso del genere, ma non ho mai trovato il tempo, in realtà sono anche ben indietro sui lavori.
La barca l'ho acquistata in secca in cantiere a La Spezia.
Abbandonata alla boa da qualche anno e molto poco usata e trascurata negli ultimi 5/6 anni dall'ultimo proprietario.
E pensare che quando è stata venduta nel 2001 la barca era in ottime condizioni ed era stata acquistata dall'attuale proprietario da un amico a 115 milioni di lire ( quasi 60000 euro...)
E' il classico caso che sconsiglio qui su ADV perchè i costi del recupero superano quasi sempre il valore di rivendita della barca rimessa a posto, sopratutto di questi tempi in cui si può trovare in vendita quello che si vuole a prezzi che con un eufemismo si possono definire 'interessanti', per chi compra ovviamente.
Ma tant'è il Pretorien è la barca che cercavo, una barca molto valida, vedi scheda che ho fatto nella sezione di Mondo Barche:
http://forum.amicidellavela.it/showthrea...+Pretorien
e così ho cacciato L'importo concordato con il venditore, con una riduzione di 6000 euro per la scoperta della umidità elevata all'opera viva dopo la perizia fatta da Zerbinati, e la barca è diventata mia.

Lavori principali da fare:

Esterno:
- trattamento anti osmosi completo, il precedente trattamento epossidico fatto nel 1994, dopo tanti anni in acqua e con acqua in sentina stava sbollando.
- Sartiame ancora originale da sostiuire integralmente
- avvolgifiocco originale funzionante, ma dato che si toglieva l'albero ho preso l'occasione per sostituirlo preventivamente con uno recente.
- coperta con l'antisdrucciolo verniciato grigio da rifare.
- specchio di poppa rovinato sui bordi e segni di una botta sotto la falchetta da sistemare.
- teak pozzetto invecchiato, rovinato, ma recuperabile
- drizze tutte da sostituire
- paranco scotta randa da sostituire.
- qualche bozzello da sostituire, attacchi sul boma di wang e scotta randa consumati.
- wang con paranco tessile d'epoca
- boccaporti goiot con plexiglass invecchiato da sostituire
- portello d'ingresso in teak rovinato, da sistemare.
- salpa ancore da provare, attualmente non funzionante.
- Whinch in ordine, quelli delle scotte fiocco sono Lewmar 44 self tailing, ma sotto dimensionati per un genoa di ca 50 mq.
- vele: erano ancora belle e di ottima veleria prima di essere abbandonate issate per anni, ora il genoa ha tutta la zona della balumina bruciata dal sole, si era sfilacciata la banda UV, il costo della sistemazione è troppo alto e non giustificato, ci vuole un genoa nuovo, la randa è da riparare in alto la relinga, la userò per provare la barca, ma è da sostituire a breve.

- Interni:
Qui l'incuria ha fatto si che per anni la sentina rimanesse piena d'acqua (entrava dall'albero passante) e morchia quindi puzza che ha impregnato un pò tutto e in alcuni punti ci sono le vernici da riprendere, i paglioli sono da riverniciare e tutte le componenti cromate: cerniere porte, rubinetti, manopole dei rubinetti, specchi sono da sostituire.
Fortunatamente gli interni sono in teak di ottima qualità e hanno resistito a questo abbandono.
- vecchia cucina ENO originale funzionante, ma sporca e rovinata, da sostituire.
- rivestimenti cuscineria di buona qualita, ma sporchi da paura, (lavati sono tornati in buone condizioni).
- impianto idraulico, tubi e pompe da rivedere
- impianto elettrico da controllare, alcune utenze non funzionanti.
- batterie 2 recenti ma piccole, da rivedere come il caricabatteria d'epoca
- frigoboat funzionante da ricaricare
- riscaldamento Webasto da controllare

Strumentazione:
- qui va meglio c'è un signor pilota automatico raymarine e anche la strumentazione vento, log, eco è recente tutta raymarine, c'è solo un gps vecchio del 1999 che sarà da affiancare con uno più moderno.

Motore:
E' un volvo penta del 1987 modello 2003 tre cilindri 28 hp.
E' stato completamente rifatto tre anni fà e da allora ha 50 ore di moto, è ancora in rodaggio, non ho potuto provarlo, speriamo in bene.
Piede poppiero e elica a due pale fisse, qui c'è la membrana del piede da sostituire.
Vano motore con pannelli isolanti che in alcuni punti si stanno disfacendo, da sistemare e in parte sostituire.

Il RINA e le dotazioni di sicurezza sono da rifare, ultimo RINA fatto nel 2006.

Gommone e motore fuoribordo recenti e in ordine.

Quando ho un pò di tempo vedo di postare qualche foto ed entrare più in dettaglio sui singoli lavori.
...Pegaso!....alla fine ti sei tirato su una bella rogna pure tu! Cool.Spettacolare il Pretorien.... Buon lavoro,non mollare....

Quando passi dalle mie parti fatti sentire...La Contessa è in acqua, operativa....
Aspettavo tue nuove!!!!
Buon lavoro Paolo e buon divertimento!
Non vedo l'ora di vedere alcune foto, è una barca stupenda il pretorien.
Spero anche che tu la metta in acqua per poi dare delle opinioni.

Buon lavoro.
Allora vediamo di metterci qualche foto.
Iniziamo da quelle fatte al primo incontro in Cantiere a La Spezia.
Innanzitutto le foto della carena e dell'opera morta.
Strati di antivegetativa che si scrostano, morchia, sporco e botte sull'opera morta.



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Ho fatto controllare lo scafo a Zerbinati, nessuna delaminazione, spessori di vtr notevoli, umidità eccessiva in molte zone, abbiamo scrostato delle zone dai vari strati di antivegetativa e abbiamo trovato il precedente trattamento antiosmosi che in alcuni punti sbollava.
A questo punto ho deciso per una soluzione totale.
La barca è stata disalberata ( lo dovevo fare comunque per cambiare il sartiame) e portata in capannone.
Tutto il vecchio trattamento è stato asportato mettendo a nudo la vtr, che abbiamo trovato in ottime condizioni, nessun danneggiamento o cratere dovuto ad osmosi.
A questo punto abbiamo istallato delle stufe e dei deumidificatori sotto la barca chiudendo tutto con della plastica.
Prima di iniziare il peeling sono intervenuti sull'opera viva, avevo fatto una prova su una piccola zona e avevo visto che il gelcoat originale ( 32 anni ) era ancora in buono stato quindi è stato riverniciato solo lo specchio di poppa e dove aveva preso la botta in alto sulla fiancata, per il resto l'opera morta è stata solo lucidata e il risultato è stato spettacolare.
Io sono del parere che, fin che si può è meglio evitare di riverniciare lo scafo, costa un casino e non dura mai come il gelcoat originale.

La barca con la vtr a vista:


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Portata in capannone dopo la sistemazione dell'opera morta, notare la brillantezza del gelcoat:

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segue...
Per fare questi lavori ci vuole una base di partenza sana!!! e così é
Citazione:andante ha scritto:
Per fare questi lavori ci vuole una base di partenza sana!!! e così é

Certo, Waquiez quando c'era ancora il sig Wauquiez costruiva in maniera solida, sovradimensionata usando i migliori materiali, senza tanto badare ai costi, l'unico problema delle barche francesi degli anni 80 è la facilità al presentarsi dell'osmosi per vie delle nuove resine introdotte in quel periodo.
Effetti ben più gravi sui Beneteau, meno sui Waquiez che venivano stratificati con molta più attenzione e usando dei matt a tessuto più fine, ma compatto che favoriva una corretta impregniazione, infatti tolto gli strati di epossidica abbiamo trovato lo scafo in perfette condizioni.
Adesso, rifatto il trattamento almeno per altri vent'anni, avendo l'accortezza ogni tanto di tenerla un pò fuori dall'acqua e senza acqua in sentina, posso star tranquillo e avendolo visto, controllato e fatto esaminare dal perito sono più che tranquillo.
Per non parlare poi dell'attacco del bulbo e delle sartie e dell'irrigidimento della zona dove e appoggiato l'albero che è collegata con una centina robustissima all'attacco delle sartie.
E che dire del gelcoat vecchio di 32 anni, lo spessore era tale che lo abbiamo tutto carteggiato con una carta fine per togliere tutta la morchia e le macchie di anni di incuria e poi lucidato, sembra nuovo.
Dei lavori del genere su una barca che ha più di trent'anni vale la pena di farli solo con barche progettate e costruite con tutti i sacri crismi.
Alla fine si ha una barca strutturalmente solida, provata in tantissime traversate oceaniche, ma con le attrezzature, gli impianti, la strumentazione rinnovate, pari a quelle di una barca recente.
Diciamo che fra un Pretorien rimesso a Nuovo e un...Bavaria... di qualche anno, nonostante la miglior abitabilità del Bavaria, scelgo il Pretorien senza esitazione, anche a pari prezzo.
Non riconosco il cantiere di La spezia ma dove si trova la barca?..
Ciao Pegaso,
da armatore entusiasta di un altro Pretorien seguo con interesse i tuoi lavori di restauro.

Come ricorderai la mia è in condizioni decisamente migliori ma alcuni interventi li ho fatti / dovrò fare anche io.

Ti giro il link di un altro armatore innamorato del suo pretorien che ha documentato tutti i lavori con immagini, magari possono servire.
http://svvalerosorefitpage.shutterfly.com/
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Nonostante abbia trascurato il povero Pretorien, in effetti quest'inverno ho preferito sciare, finalmente ho fatto la prima navigazione.
Abbiamo lasciato il porto dell'Assonautica di La Spezia che ci ha ospitato fino ai primi di maggio per raggiungere l'ormeggio, chiamiamolo definitivo nel Marina di Salivoli.
In inverno con calma ho:
-Posizionata la nuova cucina Techimpex, tutta inox
-Montato un nuovo caricabatteria elettronico e sostituita una batteria
- rifatto completamente l'impianto 220 V internamente e cambiando la presa esterna con una professionale.
- completata la sostituzione o il miglioramento delle attrezzature di coperta
- rifatto l'impianto idraulico sia in cucina che in bagno, popmpe etc.
sono diventato matto perchè non arrivava l'acqua dai serbatoi, poi dopo varie prove ho scoperto dove era il problema.
- sistemato perdita da un serbatoio inox dell'acqua, era il gruppo del sensore di livello, dove alcune viti spanate non tenevano.
-montato easy jacks e easyback risistemato
Più altre piccole cose varie.

Il trasferimento a Salivoli purtroppo è stato fatto tutto a motore, fra venti leggerissimi e calma piatta.
Ho provato a usare le vele ma con 5/6 nodi c'era poco da fare, non potevo permettermi di andare a max 4 nodi, comunque c'è stata una sorpresa positiva, la randa che temevo fosse rovinata e da cambiare invece si è rivelata di buon taglio (Quantum) e ancora in perfetta forma, solo sporca per il periodo passato, anni, nell'easy bag, abbandonata, è quasi un miracolo.
Anche l'elettronica funziona, il pilota Raymarine ci ha guidato impeccabile, solo il gps non funziona più bene, però era un vecchio Garmin con schermo in bianco e nero, che era comunque destinato alla sostituzione.
Il motore, un Volvo Penta 2003, rifatto dopo 3500 ore (poche) e con 85 ore al nuovo contaore, ci ha portato senza problemi a 2200/2300 giri a destinazione.
Ci abbiamo messo 12 ore da La Spezia a Salivoli a una media di ca 6,5 nodi ( sono ca 80 mg).
Quello che mi ha colpito è la manovrabilità della barca in marcia indietro, nonostante il timone su skeg e un elica a due pale fisse, è neutra all'inserimento della marcia e perfettamente manovrabile.

Adesso devo continuare, siamo sempre in "working in progress".
prossimi lavori:
- sosituzione dell'insonorizzazione vano motore
- verniciatura dei paglioli
- verniciatura della coperta
- devo montare rubinetto con pompa a mano in cucina ( finalmente l'ho comprato)
e poi devo attaccare con le parti in teak del pozzetto, sopratutto quelli che rivestono il paramare dove sono montati i whinch.
Parlando poi dei winch, i due del genoa sono Lewmar self tailing, ma solo 44, che con un genoa di 52 mq sono sottodimensionati, ci vorrebbero almeno 2 48, se vedete 2 Lewmat 44 in vendita nel mercatino sapete perchè.
Bene, come vedete come restauro va un pò per le lunghe e non è una cosa da manuale come quello di Avel, ma così mi tengo occupato per qualche anno, almeno, a voler vedere i lavori in barca non sono mai finiti e poi a vederlo riprendere vita ci si affeziona...

Ecco qua il Pretorien nella sua nuova sistemazione a poco più di mezz'ora dalla mia casa toscana
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Bello, complimenti. Gli interni come sono?
Barca stupenda. Ne ho una ormeggiata vicino alla mia e ogni volta resto stupito di quanto luccica il gelcoat (originale) dell'81. Complimenti ottima scelta e gran bei lavori fatti. Anche io adoro le barche anni ottanta.
Bellissima, merita una nuova vita!
Per curiosita', quanto tempo hai impiegato per fare asciugare lo scafo?
(17-05-2014 16:01)pulce75 Ha scritto: [ -> ]Per curiosita', quanto tempo hai impiegato per fare asciugare lo scafo?
l'abbiamo tenuta in capannone da febbraio a luglio, poi abbiamo iniziato fare il trattamento anti osmosi.
Tieni comunque conto che la vtr non era stata minimamente intaccata, non aveva tracce di osmosi, come si vede dalle foto, quello che aveva sbollato era il precedente trattamento epossidico.
(16-05-2014 21:28)pulce75 Ha scritto: [ -> ]Barca stupenda. Ne ho una ormeggiata vicino alla mia e ogni volta resto stupito di quanto luccica il gelcoat (originale) dell'81. Complimenti ottima scelta e gran bei lavori fatti. Anche io adoro le barche anni ottanta.

Veramente ha stupito anche me, se confronti le foto di come era quando l'ho comprata e le confronti con le foto nel capannone dopo la lucidatura è incredibile, sembra rivernivciata e invece è il gelcoat originale dell'81, anche la coperta non ha segni, le classiche ragnatele di stress, non scricchiola nè flette, il sandwich e perfettamente integro.
Insomma c'è cantiere e cantiere, sopratutto a quell'epoca la qualità costruttiva poteva variare molto, non c'era uno standard qualitatvo uniforme in produzione nei vari cantieri.
(17-05-2014 17:39)pegaso Ha scritto: [ -> ]
(16-05-2014 21:28)pulce75 Ha scritto: [ -> ]Barca stupenda. Ne ho una ormeggiata vicino alla mia e ogni volta resto stupito di quanto luccica il gelcoat (originale) dell'81. Complimenti ottima scelta e gran bei lavori fatti. Anche io adoro le barche anni ottanta.

Veramente ha stupito anche me, se confronti le foto di come era quando l'ho comprata e le confronti con le foto nel capannone dopo la lucidatura è incredibile, sembra rivernivciata e invece è il gelcoat originale dell'81, anche la coperta non ha segni, le classiche ragnatele di stress, non scricchiola nè flette, il sandwich e perfettamente integro.
Insomma c'è cantiere e cantiere, sopratutto a quell'epoca la qualità costruttiva poteva variare molto, non c'era uno standard qualitatvo uniforme in produzione nei vari cantieri.

Concordo. Io ho da poco un Bavaria del 1986 e vedere gli spessori della carena quando ho cambiato la guarnizione sail drive mi ha fatto molto piacere; oltre due centimetri di spessore.
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Concordo. Io ho da poco un Bavaria del 1986 e vedere gli spessori della carena quando ho cambiato la guarnizione sail drive mi ha fatto molto piacere; oltre due centimetri di spessore.
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I Bavaria degli anni 80 e 90 quando era una società indipendente erano delle barche robuste, ben costruite, non raffinate come finiture, ma molto solide ed affidabili.
Bel restauro pegaso! appena metto a bagno la signora, la porto a fare un giro dalle parti dell elba così ci beviamo un bicchiere
Dopo tutto il lavoro fatto mezza giornata per tambuccio e company no eh?
Comunque complimenti bel lavoro e gran bella barca Smiley2
Bob.
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