I Forum di Amici della Vela

Versione completa: Info regolazione 7/8
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Ciao a tutti, eccomi a riscrivere su questo forum... Dopo un pó di uscite con il mio stag 38 comincio ad avere un pó di scioltezza nell'uso delle volanti che se non viri o strambi ogni minuto non sono nulla di che anzi tutt'altro. Però dopo tentativi di regolazioni vorrei sapere da chi è più esperto di me come regolare al meglio l'albero. Innanzi tutto le volanti alte, allora consentono di regolare molto la catena ria sullo stallo di prua, peròcon poco vento tendo a llasciare un pelo per ingrassare il Genoa ma allo stesso tempo vedo che non tirando al max indietro l'albero con qlk onda tende a muoversi di quel cm lascato è normale? Lasco troppo? Poi ieri mi sono accorto con un pó di mare che l'albero pompava all'altezza delle volanti basse ma molto poco. Cazzano la bassa ovviamente si riduceva ma non si annullata, vale la pena mettere uno stralletto a prua? Oppure con qualche regolazione delle alte o patrizio compenso? Chiedo tutte queste cose poiché ora che ho più padronanza non sono a conoscenza di tutte le regolazione che un albero e un armo del genere posso consentirti. In ultimo ieri con 16knt randa con2 mani e gGenova ridotto a fiocco si era al limite in due per condurla, converrebbe fare una 3 mano? Se scendo molto sotto lo stallo d prua e le volanti basse diventa obbligatorio lo stralletto di prua.?
Spero che qlk1 abbia voglia di leggere tutto questo è darmi risposte Intanto BUON VENTO A TUTTI! .
Se non erro, il tuo è un frazionato con crocette in linea e chiedi se vale la pena di applicare uno stralletto per eliminare il pompaggio; se gli attacchi sono già predisposti, certo un baby stay potrebbe aiutare ma ti condizionerà la regolazione delle volanti basse.
Poi, se con 16 nodi, due mani e genoa ridotto sei già in crisi da pensare alla terza mano, che farai con 20/25 nodi ed oltre?
C'è qualcosa che non va sulle regolazioni o sulle vele. 42
ciao
La seconda mano nella randa che ho é ancora molto alta. Per questo penso alla terza oppure alzare la seconda. Conta che ho 15 mt di inferiore con 2 mani scenderàdi 3 mt o poco più. Poco ccontatto che ci sono anche 5 mt di boma e la barca pesa poco più di 5 tonnellate.
quella barca fino a 20 nodi deve viaggiare a tutta randa e fiocco 3 (olimpico)Wink
Franco con la velatura che ha la vedo un pó improbabile. Sicuramente con equipaggio sopravvento si può spingere molto di più ma 20 nodi tutta randa la vedo improbabile.
Eppure Franco ha fondamentalmente ragione. Ah molto importante, essenziale direi, con i terzaroli cazza bene il paterazzo per evitare che l'albero rovesci.

Per evitare il pompaggio dell'albero le basse sono importanti.
Non so... Con 20 knt tutta randa la vedo sempre improbabile avendo visto il comportamento della barca con 16 e due mani sicuramente si poteva stare con solo 1 mano ma per chi era a bordo ho preferito stare tranquillo ma tutta la randa in equipaggio ridotto penso sia improbabile... Se non con barca quasi scuffiata. Un altra cosa che faccio fatica a capire é quanto posso calzare le volanti alte per ridurre catena ria con vento. C'èun rischio nel cazzarle troppo? E le basse le punto sempre o devo cazzarle quanto le alte? Incidono solo sul pompaggio dell'albero o anche sulla vela?
Ciao Angus,
mi sembra che ti stia perdendo un pezzo, Franco ha scritto anche 'fiocco 3'
quindi praticamente nessuna sovrapposizione, è tipico dei disegni IOR di quell'epoca
che, a causa del regolamento di stazza, erano concepiti fare cambi della vela di prua
con range minimi Big Grin
Le alte si regolano cazzandole di più con l'aumentare del vento, quanto dipende da un sacco di fattori, catenaria, forma delle vele ecc. Fatti dei segni di riferimento sulle volanti, primo segno, albero in sicurezza, segno di vento medio e massimo vento basandoti sulla catenaria. Le basse vanno normalmente regolate meno della alte, ma SERVONO eccome per la forma della randa. La scotta della randa, con randa piena funziona da paterazzo, in parte. Prova comunque senza vela in porto a fare questa prova che ti aiuta a capire tutto l'armo. Metti in forza le volanti alte senza le basse. Poi senti lo strallo di prua, guarda la forma dell'albero poi cazza il paterazzo e vedrai come si abbanana ancora, quello è tutto grasso tolto alla randa, ma ti accorgi che l'albero può pompare in avanti, se tiri la bassa vedrai che diventa tutto più stabile e fermo. Giocando fra le varie tensioni, col tempo, riuscirai a sfruttare la flessibilità dell'albero per dare alla randa la forma più opportuna per il vento. Questo in bolina. Questo per iniziare.
Giocando col paterazzo puoi eliminare tutto il grasso della randa facendola diventare una tavola, quando superi il giro albero della vela (con una vela ancora passabile)si forma, se ricordo bene una bella piega trasversale tra le due crocette che arriva al punto di scotta. Albert potrà essere decisamente più preciso e professionale di me.

Un consiglio controlla sempre quando cazzi le volanti di non avere le basse cazzate rischi di tirare le basse più delle alte e rovesciare l'albero, brutta cosa.
Se all'altezza delle basse l'albero pompa leggermente indietro devo cazzarle? Lascari un pó le alte? Stralletto di prua??
Se all'altezza delle basse l'albero pompa leggermente indietro devo cazzarle? Lascari un pó le alte? Stralletto di prua??
L'albero indietro non dovrebbe poter pompare.
Puòessere la ssarta media poco czzata? Perché anche se poco un pó pompava
Dovresti guardare bene questo movimento se si muove verso avanti o lateralmente perché se l'alta è cazzata un po' il paterazzo è cazzato e l'albero fa un po' di curva in avanti è difficile che possa venire indietro nel mezzo, può andare avanti questo si. Pensa, la distanza fra attacco delle alte e la coperta con l'albero imbananato è inferiore a quando l'albero è dritto (non incurvato).Per poter pompare indietro dovrebbe riallungarsi, ma è bloccato dalle alte, non so se sono riuscito a spiegarmi.
Capito benissimo forse potevo cazzarle ancora le alte le basse e il patrizio... La prossima uscita mi divertito alle varie regolazioni... Smile con una randa tanto grande e un Genova più piccolo per non spostare drasticamente il cv come prima riduzione conviene ridurre il Genova giusto?
Si con quell'armo si faceva Leggero, medio, pesante, due tre, poi mano. Ma dammi retta fatti un po' di prove a seco di vele e vedi tutto quello che succede con le varie 'tirate'

Guarda con che barca ho dovuto imparare..e non c'era nemmeno il forum...

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considera che era un armo a 3/4 un albero altissimo e fino fino...
Io sono vecchio ma per me il fiocco 3 è quello da tampesta. L'uno detto anche intermedio è metà del genoa max. circa.I fiocchi non hanno siovraposizione. Adesso si è cambiato?
Perchè l'albero non pompi, con vento e onda di bolina, si cazzava le volanti molto forte e si cazzava il paterazzo e si puntavano le volanti basse o volantine per non aumentare troppo la curvatura dell'albero, per immobilizzarlo.
Gli alberi e le vele sono un'oppppppinione.
Immagino ma penso sia anche il bello... E la scelta di quella barca é stato anche per questo motivo mi piace tutto questo ovvio che devo imparare... Comunque farò tutte queste prove Smile e grazie mille
Scusa Bullo ma negli anni 70/80 quella che ho scritto era la scalatura più in uso. Leggero e medio erano di superfice massima il pesante era un po' più piccolo il tre era il fiocco
Citazione:angus ha scritto:
... con una randa tanto grande e un Genova più piccolo per non spostare drasticamente il cv come prima riduzione conviene ridurre il Genova giusto?

Di solito si comincia a ridurre dalla vela di prua; cambiare un genoa a forte sormonto con un'altra vela di ridotta (o nessuna) sovrapposizione e con più alto allungamento, contribuisce ad un miglior rapporto portanza/resistenza per l'intera attrezzatura.
Inoltre, poiché sappiamo che la randa ha un effetto benefico sulle prestazioni della vela di prua, è bene ritardare la sua riduzione per quanto possibile (considerando anche il fatto di avere numerose frecce al ns arco per il suo controllo).
ciao
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