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Versione completa: Velocita' barche a vela
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ciao ragazzi, mi incuriosisce molto sapere qual'è la velocita' più alta che puo' aver raggiunto una barca a vela da regata, e se le barche più grandi sono anche le più veloci, grazie, ciao.
credo che ad oggi sia questa
http://www.hydroptere.com/index.php4?lang=EN
per la velocità teoricamente più alta, la maggiore lunghezza al galleggiamento c'entra finchè non si supera la velocità critica, poi, in planata (o sui foils) entrano alter variabili. Pensa che prima dell'Hydroptere credo di ricordare che il record fosse di un surf! ciao
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helvetica' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote][i]
che velocita' puo' raggiungere una barca a vela (x es.)di 40 pd dislocante .....usufruendo di vele,bagli,carene ecc. in modo libero
e senza restrizioni...??????
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Sarebbe anche interessante, per un profano come me, comprendere come si calcola la velocità critica di una barca dislocante: non ho capito il senso di onda di prua e onda di poppa...
Grazie!
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helvetica' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da dommor
ciao ragazzi, mi incuriosisce molto sapere qual'è la velocita' più alta che puo' aver raggiunto una barca a vela da regata, e se le barche più grandi sono anche le più veloci, grazie, ciao.
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Vediamo se riesco a non dire bestialità.

Come è stato detto esattamente (anche se la tua domanda parla di barche da regata), bisogna distinguere:
- la velocità massima (o critica) di una nave dislocante (che, cioè, non esce parzialmente dall'acqua per effetto della sua stessa velocità) è una funzione diretta della sua lunghezza al galleggiamento (maggiore lunghezza, maggiore velocità), raggiunta la quale - anche aumentando la potenza delle vele o del motore - la velocità aumenta pochissimo e più che altro aumentano le sollecitazioni e si rompe tutto;
- le navi c.d. 'plananti' (come le derive in certe condizioni, nonché molti gommoni o i motoscafi) si sollevano dall'acqua al raggiungimento di una certa velocità e quindi, quando sono sollevate, si svincolano dalla velocità massima che hanno quando navigano con lo scafo normalmente immerso (cioè 'in dislocamento') e si trasformano in qualcos'altro, con altri e diversi limiti; stesso discorso vale per l'hydroptere e gli aliscafi;
- la velocità di una nave a vela (o di un surf) può arrivare (teoricamente ?) a superare la velocità del vento che la spinge (il che è affascinante).

link più tecnici:
http://it.wikipedia.org/wiki/Carena
http://ulisse.sissa.it/chiediAUlisse/dom...31022d001/


Saluti e buon vento a tutti.
umm...
dunque l'andatura più veloce è la bolina?
le barche della classe america's cup dunque non sono le più veloci in circolazione?
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helvetica' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da dommor
umm...
dunque l'andatura più veloce è la bolina?
le barche della classe america's cup dunque non sono le più veloci in circolazione?

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Se non sbaglio, l'andatura più veloce è pochissimo più a poppa del traverso.
Dell'america's cup so pochissimo: non credo costituisca un laboratorio di velocità, ma piuttosto una categoria con le sue regole tecniche; le macchine di formula 1 rispondono a precisi requisiti (peso, potenza, ecc. ecc.), sono spettacolari, ma non sono affatto i mezzi più veloci.
Credo.
Occhio nero
allucinante il video dell'HYDROPTERE, 44 nodi di velocita' sono quasi 80 km/h Pazzesco!
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helvetica' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da dommor
allucinante il video dell'HYDROPTERE, 44 nodi di velocita' sono quasi 80 km/h Pazzesco!
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Se vuoi provare forti emozioni, fatti un corso di windsurf o di kitesurf: c'è un mio amico che esce normalmente con 40 nodi di vento, e si diverte pure.
Io, nel mio piccolo, andavo sul windsurf (tornando in spiaggia con la coda tra le gambe se il vento rinforzava troppo), divertendomi come un matto !!
[:17]
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helvetica' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da saralu
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helvetica' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da dommor
umm...
dunque l'andatura più veloce è la bolina?
le barche della classe america's cup dunque non sono le più veloci in circolazione?

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Direi che la bolina è indubbiamente la più lenta, così come lo sono le barche di coppa america.

Ma avete visto le velocità? direi ridicole, rispetto agli investimenti ed alla tecnologia.
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Sì, ma i progettisti delle barche di CA debbono seguire regole ferree. Infatti non è che differiscano molto una dall'altra.
In passato poi è capitato di tutto, perfino regate tra catamarani e scafo singolo! Una burla.
Ho sentito che lo scafo attuale pesa poco più di 2 tons e misura 24 metri. L'80% del peso è nel bulbo.
Da qui velature che mi paiono esagerate con esasperazioni che determinano investimenti mostruosi e tangoni talmente leggeri che si rompono come grissini.
Per me ha fatto bene Russel Cutts a creare una classe diversa. Sono barche assurde quelle! Poi devo aggiungere un'ultima considerazione: lì vince non solo chi è più bravo, ma soprattutto che investe più soldi (Oracle addirittura oltre 200 milioni di euro!). Dov'è l'aspetto sportivo?
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helvetica' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da straorza
spannometricamente la velocità critica di uno scafo dislocante uò essere calcolata con la formuletta 2 x radicequadrata lunghezza al galleggiamento .
è una formula empirica , non precisa , ma che da un'idea abbastanza verosimile .

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Grazie straorza; ma l'onda di prua e quella di poppa che significato hanno? E che cosa ci possono raccontare a proposito della velocità critica?
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helvetica' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da mindbomb
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helvetica' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da straorza
spannometricamente la velocità critica di uno scafo dislocante uò essere calcolata con la formuletta 2 x radicequadrata lunghezza al galleggiamento .
è una formula empirica , non precisa , ma che da un'idea abbastanza verosimile .

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Grazie straorza; ma l'onda di prua e quella di poppa che significato hanno? E che cosa ci possono raccontare a proposito della velocità critica?
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Dal link su wikipedia:

(...) possiamo affermare che la resistenza all'avanzamento dipende principalmente dall'attrito superficiale della carena e dalle onde da essa prodotte. Con l'aumento della velocità lo scafo, nello sforzo di aprirsi una strada nell'acqua, genera (...) onde trasversali che sono perpendicolari alla rotta dello scafo. (...)Esse diventano più lunghe (come distanza tra due creste successive) e più alte man mano che la velocità aumenta, tanto che, una volta raggiunta la massima velocità, lo scafo finisce con l'essere sostenuto da una sola onda che ha la sua cresta sotto la prua e la cresta successiva sotto la poppa, vale a dire da una onda che ha la stessa lunghezza dello scafo. Il superamento di questa velocità provocherebbe un'onda più lunga dello stesso scafo e questo di conseguenza, finirebbe con la sua estremità poppiera nel cavo dell'onda perdendo così il necessario sostentamento e quindi il giusto assetto, con conseguente rallentamento.

Non è facilissimo da intuire, ma qualcosa credo di aver capito.
O no ?
Vorrebbe quindi dire che al raggiungimento della velocità critica la barca si trova 'appesa tra due onde mentre al suo superamento si trova a dover risalire un'onda che la rallenta?
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helvetica' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da mindbomb
Vorrebbe quindi dire che al raggiungimento della velocità critica la barca si trova 'appesa tra due onde mentre al suo superamento si trova a dover risalire un'onda che la rallenta?
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BOH ?
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helvetica' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da saralu
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helvetica' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da Jack Aubrey
scusa straorza ho provato la tua formula ma mi manca un riferimento Esempio Argo lag 640 cm. 2x(V640)= 2x25,25,298= 50,60...cosa: centimetri l'ora? Smiley39 nodi?SmileSmileSmileSmileSmileSmile
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]

Mi sà che è sbagliato qualche calcolo o l'unità di misura, comunque Argo, con 6,4 mt al galleggiamento, ha una velocità teorica di 6,146 nodi.
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La velocità teorica massima di avanzamento, detta anche critica, è data dalla formula



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dove L è la lunghezza al galleggiamento dello scafo espressa in piedi.

I valori di Tq sono 1,35 per carene dislocanti, 1,56 dislocanti veloci, 1,8 semiplananti, 3 ed oltre plananti.
la barca quando si muove nell'acqua genera delle onde che hanno una velocità pari a quella della barca medesima.
tale velocità è direttamente proporzionale alla lunghezza delle onde e al quadrato della loro altezza.
quando aumenta progressivamente la velocità succede ad un certo punto che l'onda diventa lunga quanto lo scafo e la barca naviga sulla cresta dell’onda con la prua e con la poppa sulla cresta retrostante.
in sostanza la barca naviga su un'onda avente una lunghezza uguale alla propria lungfhezza di galleggiamento.
a questo punto entra in gioco il moto laminare ovvero le particelle d’acqua che formano l’onda, particelle intese come catene di molecole, vengono spostate proprio dall’oggetto galleggiante e dalla prua scorrono lungo la carena secondo un moto laminare che genera attriti contenuti.
arrivate alla poppa le particelle si ricompongono (deformate o meglio distaccate dall’operaviva) e si ricongiungono a poppa.
una barca che naviga su un onda (che ribadisco essere stata da lei formata) anche più lunga del proprio galleggiamento fa si che si deturpi l’ordine prestabilito per la forma dell’onda stessa e raggiunta la poppa si trovano in una posizione non compatibile con la forma dell’onda stessa.
che succede quindi? succede che a poppa si genera una grossa turbolenza che aumenta oltremodo gli attriti (il moto laminare fa a farsi.... benedire) e di fatto si impedisce l’aumento ulteriore della velocità
in sostanza il raggiungimento della velocità critica nel moto dislocante è una condizione di equilibrio, un equilibrio generato dal raggiungimento di un limite superiore, una specie di “limitatore elettronico” della velocità per intenderci, ma condizionato non da un elemento esterno ma dalla geometria del sistema.
questa è la condizione fondamentale per la quyale barche con galleggiamento superiore hanno mediamente di bolina delle velocità superiori.

diverso il discorso della planata, della quale non ricordo quasi più una cippa lippa se non accroccare insieme le solite parole da bar sport per costuire un senso più o meno compiuto.
sicuramente l'andatura di poppa in planata (o surfata) rappresenta la condizione più favorevole per raggiungere le più alte velocità per ogni scafo che ha una parte considerevole immersa nell'acqua.
La massima velocità raggiunta da un mezzo a vela sono i 48,70 nodi di Finian Maynard raggiunti in windsurf a Saint Maries. Parlando di oggetti più di tipo imbarcazione l'Idrottero (che ha come target il superamento dei 50 nodi) è quello con le potenzialità maggiori.
Per le velocità potenziali c'è poi da distinguere tra assetto dislocante (per cui valgono le formule della velocità critica legata alla lunghezza al galleggiamento) e assetto planante. I poliscafi poi rispondono a regole ancora diverse. Le imbarcazioni più moderne sono tutte plananti (i Coppa America no, e quindi vanno pianissimo). Gli Open 60 ad esempio raggiungono velocità dell'ordine dei 30-35 nodi. Addirittura un Class40 ha riportato un record di oltre 32 nodi http://www.class40.it/record.htm. Per i grandi catamarani oceanici, tipo Orange, parliamo di punte di velocità di oltre 40 nodi, con medie incredibili (Orange II di Bruno Peyron, 766,8 miglia in 24 ore, media 31,95 nodi!!!!).
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helvetica' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da straorza
con la formula non spannometrica da me postata la V di alkaid si attesta sui 5.89 nodi . direi verosimile .

<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]A Proposito di Alkaid, lo sai che sull'ultimo numero di 'Bolina' c'è una sua foto?
Altre formule empiriche e veloci per calcolare la velocità critica in Kn:
1) 2,43 x Radice di LWL (lunghezza al galleggiamento espressa in metri, ad es 6,98)
2) 1.34 x LWL elevata a 0,5 dove la lungh al gallegg. è espressa in piedi (1ft= 0,3048mt.)
URL di riferimento