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Versione completa: Riparazione bulbo
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Ciao a tutti,
scrivo per condividere un dubbio e sentire le vostre opinioni.

A seguito di un contatto laterale sul bulbo di un first (31.7), la compressione generata tra la parte posteriore del bulbo e lo scafo a fatto si che si spaccasse un pezzo del bulbo in ghisa (dimensioni circa di 1 mano) lasciando l'ultimo prigioniero a vista.

Per fare le riparazioni, tra le opzioni, ci è stato proposto di non sostituire il bulbo ma di riocostruirlo con una resina e rinforzare la tenuta bulbo-scafo, allentando il bulbo, inserendo dei rinforzi in materiale tessile e inserendo delle piastre interne per ripartire meglio lo sforzo sullo scafo. Secondo quanto spigato dal cantiere, processi di rinforzo di questo genere vengono fatti abbastanza comunemente su barche di regata e renderebbero la barca 'più robusta'.

Fermo restando che ormai la barca è incidentata e va riparata, quale lavoro fareste? secondo voi bisogna spingere per sostituire il bulbo? Questo lavoro (se fatto a regola d'arte) mi da per forza meno garanzie di altri lavori? La barca può considerarsi pericolosa (rischio di perdere il bulbo?) o perde solo valore commerciale nell'ottica di un eventuale vendita?

Vi ringrazio, se riesco posterò delle foto
Pur trattandosi di natante, a mio parere o si ripristina la struttura come in origine, sempre che ciò sia possibile, oppure puoi far fare qualsiasi altro tipo di rinforzo strutturale, a patto che ci siano un progetto ed una direzione lavori sottoscritti da un tecnico abilitato (es. ing. Navale iscritto all'albo) in modo da poter certificare la navigabilità quando fosse richiesta, ad esempio da una compagnia di assicurazioni in caso di un sinistro.
se metti qualche foto possiamo capire meglio l'entità del problema

Luciano
Gli urti solitamente sono in basso quindi nel tuo caso sullo 'scarpone'.
Allora mi chiedo....i prigionieri arrivano fin là?
Mi sembra strano

Citazione:lucianodb ha scritto:
se metti qualche foto possiamo capire
Se hai avuto un urto anteriore ed ha mandato in compressione la parte finale del bulbo al punto da far staccare un pezzo lasciando a vista il prigionero finale direi di valutare la sostituzione totale del bulbo.
Immagino che anche lo scafo ed il controstampo non abbiano assorbito felicemente.

La ghisa è un materiale che si lega male con tutto e qualsiasi tipo di rinforzo vai a fare significa sempre una soluzione non definitiva.

Io lo cambierei
ecco le foto

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Qua sul forum si e' parlato diverse volte del 31.7 e del suo bulbo e dei danni che vengono fuori con urti di quel genere.

Senza rispolverare i fantasmi del passato, io sarei dell'idea di Albert. Conviene rifondere il bulbo (sostituirlo con uno nuovo).

Tra l'altro non so quanto tempo dopo l'urto e l'alaggio e' stata fatta la foto, ma mi sembra di notare una certa porosita' della ghisa, indice che forse la corrosione sia penetrata in profondita'.

Aggiungo che se invece il bulbo fosse solido (e quindi non corroso) mi preoccuperei degli strati di laminazione che hanno retto lo sforzo necessario per spezzare quel tocco di ghisa.

Ad ogni modo andrebbe controllato l'incollaggio del controstampo, oltre a verificare possibili delaminazioni sullo scafo.

Concordo con Albert: Perizia seria ed ingegnere navale che firmi le modifiche oppure ripristino come da progetto iniziale. Altrimenti, anche se hai ragione, un domani l'assicurazione potrebbe attaccarsi al pelo dell'uovo.
E' una questione di costi/benefici. La sostituzione integrale del bulbo ti da maggiore sicurezza anche in termini di rivendibilita' futura (a tal proposito fa un book dei lavori che ti tornerà sicuro utile).
Ho l'impressione che una riparazione fatta in modo impeccabile (per capirci come dice Albert progettata ed eseguita in modo impeccabile) alla fine costi come rifare il bulbo.
Strano che si sia rotto il bulbo prima dello scafo, forse c'era già un difetto strutturale. Nel dubbio bulbo nuovo e ultrasuoni per valutare lo scafo.
Ma vedo male o il perno è piu' corto del vano interno al bulbo?
Puoi farti spiegare dal cantiere cosa prevede l'inserimento di rinforzi in tessile

Per caso intende una laminazione nella zona del punto di contatto tra bulbo e scafo?
Citazione:davidevet ha scritto:
Strano che si sia rotto il bulbo prima dello scafo, forse c'era già un difetto strutturale. Nel dubbio bulbo nuovo e ultrasuoni per valutare lo scafo.
Questo era il motivo per cui mi sono venuti i dubbi sulla porosita' del bulbo. Sembra corroso in profondita' e non solo superficialmente. Potrebbe essere stato un colpo di fortuna dare quel colpo in modo da evidenziare il difetto prima che fosse troppo tardi.
Premesso che la ghisa è naturalmente porosa non vedo dalle foto questa porosità anomala

nella seconda foto si vede una parte dove si è solamente staccato lo stucco e la porosità è normalissima per una fusione in ghisa di questo genere

sopra al distacco dello stucco, dove la fusione si è spaccata e si vede l'interno della fusione, la superficie è molto più liscia e omogenea

la porosità di una fusione in ghisa può essere chiusa, cieca o passante e non dipende da corrosione ma da qualità di fusione

vi è da sperare che sia una ghisa di seconda fusione e non di prima fusione che ha caratteristiche nettamente inferiori

la ruggine e le infiorescenze che si vedono, si formano nell'arco di poche ore dal momento in cui la ghisa non ha protezioni
Dispiace per l'accaduto....ma puoi dirci qualcosa in piu' sulla dinamica dell'incidente? Non riesco a collegare l'impatto laterale con la compressione dell'estremità (prodiera o poppiera) del bulbo

Grazie cmq
BornFree

Citazione:Messaggio di tikannen

A seguito di un contatto laterale sul bulbo di un first (31.7), la compressione generata tra la parte posteriore del bulbo e lo scafo a fatto si che si spaccasse un pezzo del bulbo in ghisa (dimensioni circa di 1 mano) lasciando l'ultimo prigioniero a vista.
Non so se sono 'pori' perche' la qualita' della foto e' piuttosto bassa, ma mi riferivo a questi 'punti neri' che differiscono rispetto al resto del metallo ed hanno forma circolare.

Inoltre ho cerchiato il cratere sotto l'ultimo bullone. Se l'impatto e' stato frontale-laterale (diciamo a 45 gradi da sinistra) la sollecitazione ha spezzato un tocco sulla parte destra che e' veramente esteso in confronto alla forza che vi e' stata appliata. So' che la ghisa non si sfoglia come la vetroresina, ma sembra proprio che la fusione avesse una 'vena' debole lungo la quale e' avvenuto il distacco (come per le rocce che si sfaldano tra uno strato e l'altro).

Sulla qualita' di fusione non posso esprimermi, ma sappiamo tutti che i bulbi non sono un esempio di fusione di precisione. In piu' aggiungiamo che la quantita' di carbonio presente in fusione e' un fattore con margini piuttosto ampi e non sempre 'omogenei'.

La strada piu' economica per riparare quel danno penso sia trovare una acciaieria che faccia uno stampo one-off del bulbo e rifaccia una fusione ad-hoc usando la ghisa del bulbo stesso, magari leggermente rivisto nella qualita'.

Vista l'enorme crisi del settore, puo' darsi che si riesca a trovare qualcuno disposto a fare il lavoro, che sicuramente sara' piu' economiche che comprare il bulbo nuovo da un concessionario.

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I punti neri sono efflorescenze dovute all'acqua arrivata a contatto con la ghisa

Il cratere è la sede del perno troppo profonda e questo ha contribuito ad indebolire il punto estremo del bulbo

Se un Cliente mi venisse a chiedere una consulenza gli direi di pensare alla fusione di un bulbo nuovo, ogni altro lavoro, come quelli paventati dal cantiere sono impiastri fatti su una gamba di legno

Non pensiamno a sfruttare il momento di crisi e far fare un lavoro a tanto al chilo.....spendiamo qualcosa di più e facciamo fare un lavoro fatto bene
Quanto ai possibili danni allo scafo, non sempre l'assenza di segni esterni è indice che nulla è successo

Questa barca ha toccato a 5/6 kn un fondo sabbioso o melmoso a Fiumicino, l'unico segno che si vede è lo sfregamento sul bulbo

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Nessun altro segno è rilevabile esternamente

Questo, è quello che è stato trovato dentro


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Un controllo termografico ed ultrasuoni, potrebbe essere dovuto
Forse non mi sono spiegato bene, ma il problema strutturale a cui mi riferivo non è relativo al pezzetto di bulbo che si è staccato, che è una cavolata ed in effetti potrebbe essere ripristinato anche con altri materiali, ma alla struttura dello scafo che ha assorbito il colpo.

Immagino Wink che il cantiere abbia già provveduto ad una verifica (agli ultrasuoni ?) del fondo e delle strutture collegate per scoprire se hanno assorbito elasticamente l'urto, o se invece presentano delle delaminazioni interne non identificabili ad un esame visivo.

Ciao

p.S. ecco.....Leonardo mi ha preceduto mentre postavo....
Personalmente non condivido far fare gli esami tecnici da chi dovrà fare le riparazioni dello scafo

A pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca
Citazione:Leonardo696 ha scritto:
I punti neri sono efflorescenze dovute all'acqua arrivata a contatto con la ghisa

Il cratere è la sede del perno troppo profonda e questo ha contribuito ad indebolire il punto estremo del bulbo

Se un Cliente mi venisse a chiedere una consulenza gli direi di pensare alla fusione di un bulbo nuovo, ogni altro lavoro, come quelli paventati dal cantiere sono impiastri fatti su una gamba di legno

Non pensiamno a sfruttare il momento di crisi e far fare un lavoro a tanto al chilo.....spendiamo qualcosa di più e facciamo fare un lavoro fatto bene
Siamo sulla stessa linea di pensiero. Solo che io la vedo 'lato cliente'. Sfrutto il momento di crisi per farmi fare dei lavori che altrimenti nessuno vorrebbe fare perche' ritenuti troppo faticosi rispetto al guadagno. Quindi... ora magari trovo qualcuno che mi fa una fusione su misura, mentre prima mi mandavano a comprare il bulbo da beneteau o neanche si degnavano di farmi un preventivo.

Ovviamente senza dimenticare che il problema piu' grosso potrebbero essere il distacco del collante del controstampo e le delaminazioni interne alla vetroresina.
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