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Versione completa: onerosità scafo in legno trattato epoxy
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Salve a tutti. Sto valutando l'ipotesi di cambiare la mia barca in vetroresina con una barca in legno che peró abbia l'opera viva o l'intero scafo trattato con epossidica.
Non sono sicuro, ma mi sembra di capire che se il legno é sano il trattamento con epossidica lo rende quasi come la vetroresina, forse meglio?
Sono dubbioso...
Potete ragguagliarmi ?
Io mi terrei la barca in vetroresina.
Guarda qui http://legnoemare.blogspot.it/p/lancia-22-evo_6.html o scaricati questo filmato https://app.box.com/s/759yv81jd5l8axtrpmgo e vedi cosa si può fare con legno ed epossidica!
Citazione:Montecelio ha scritto:
Guarda qui http://legnoemare.blogspot.it/p/lancia-22-evo_6.html o scaricati questo filmato https://app.box.com/s/759yv81jd5l8axtrpmgo e vedi cosa si può fare con legno ed epossidica!

...credo di essermi veramente emozionato ! Grazie per il filmato.
Resta la domanda peró; che manutenzione richiede uno scafo legno + epoxy ?
Basterà la sola antivegetativa, oppure resta legno comunque e vanno calcolate le stesse cure di uno scafo in legno tradizionale?
Parlando di uno scafo nuovo costruito in strip-planking e di una barca diciamo sopra i 20/22 piedi il legno và trattato con resina epossidica e fibra di vetro sia internamente sia esternamente, sia l'opera viva sia l'opera morta.
La sua manutenzione, sarà pari (forse minore) a quella di una barca in vetroresina, a parità di spessori la struttura sarà molto più leggera, non avrai problemi di osmosi...ecc.ecc.!!!SmileSmile
Se il tuo profilo è attuale hai una barca del 1995 commerciabile di circa 12m.
Non so dove la tieni, di dove sei ne a cosa stai sognando: ti emozioni nel vedere una barca impossibile che costerà quanto un panfilo. SadsmileyDisapprovazione

Cosa ti si può dire? Magari già a sapere dove la userai e per quanto tempo (vacanze estive, tutti i fine settimana o vorrei vivere a bordo) sarebbe d'aiuto. Perché te nata questa idea: sogno, passione, tradizione di famiglia.

Altro è invece se non c'era niente in televisione e volevi stuzzicare un po il forum SmileBig GrinCool

Cmq legno, epoxy e fibra hanno mille modi di stare insieme: dai qualche spunto che magri se ne può parlare!
Intendi rimanere nel range della barca che hai adesso?

Cos'é che ti spinge a pensare all'acquisto di uno scafo in legno trattato con epossidica?

Per trattato con epossidica, intendi legno impregnato con resina e poi verniciato, o legno su cui è stata laminata della VTR?

Cerchi una barca nuova o una barca usata con queste caratteristiche?

Con qualche elemento in più, è possibile darti consigli mirati
Non vorrei sbagliarmi, ma ho letto da qualche parte che imbarcazioni con scafo in legno trattato con resine e fibre di vetro non passano le visite ispettive degli enti certificatori.
Fairlie costruisce regolarmente in legno con laminazione esterna in VTR e ho visto suoi scafi che hanno ottenuto senza problemi certificazione RI.N.A e Lloyd
Citazione:Frappettini ha scritto:
Non vorrei sbagliarmi, ma ho letto da qualche parte che imbarcazioni con scafo in legno trattato con resine e fibre di vetro non passano le visite ispettive degli enti certificatori.

Leggende metropolitane...ergo discorsi da bar del circolo!!!Big GrinBig Grin
Ho visto sollevare dei problemi a chi ha voluto rivestire lo scafo usato con VTR

Questo perché la modifica viene considerata alterante le condizioni costruttive originali
Citazione:Leonardo696 ha scritto:
Ho visto sollevare dei problemi a chi ha voluto rivestire lo scafo usato con VTR

Questo perché la modifica viene considerata alterante le condizioni costruttive originali

Giusto sollevare dei problemi a chi ha rivestito con fibra di vetro e resina epoxy o magari con resina poliestere scafi vecchi e parzialmente marci.

Altra cosa (completamente diversa) è rivestire con fibra ed epoxy uno scafo nuovo in legno realizzato in strip-planking come ho fatto io http://legnoemare.blogspot.it/p/lancia-22-evo_6.html la manutenzione, come ho già detto, diventa pari se non minore a quella di uno scafo costruito in vetroresina con ulteriori e non indifferenti vantaggi.SmileSmile
Citazione:Rurik ha scritto:
Se il tuo profilo è attuale hai una barca del 1995 commerciabile di circa 12m.
Non so dove la tieni, di dove sei ne a cosa stai sognando: ti emozioni nel vedere una barca impossibile che costerà quanto un panfilo. SadsmileyDisapprovazione

Cosa ti si può dire? Magari già a sapere dove la userai e per quanto tempo (vacanze estive, tutti i fine settimana o vorrei vivere a bordo) sarebbe d'aiuto. Perché te nata questa idea: sogno, passione, tradizione di famiglia.

Altro è invece se non c'era niente in televisione e volevi stuzzicare un po il forum SmileBig GrinCool

Cmq legno, epoxy e fibra hanno mille modi di stare insieme: dai qualche spunto che magri se ne può parlare!


Mmmmhhhh!!!...mi sà che l'altra sera non c'era niente in televisione!!Sadsmiley
cercando un usato, ho incontrato un bel progetto di Herbulot del 1969,Le gouverneur 13.40, che dicono sia di compensato marino, trattato con resina epossidica (2011)

Non so proprio valutare l'efficcia, durabilità e affidabilità di un simile trattamento, fatta su un legno pulito, trattato dal cantiere (non so chi) ma cmq già di 40anni...

che ne pensate? il mio timore è che sia nata come barca certo marina ma non robustissima... Herbulot introdusse il compensato da pioniere nell'opera viva....

grazie
Per capire le condizioni di una costruzione del genere, prima eseguo un accurato controllo igrometrico con 4 misure a mq., poi se ho dei dubbi, faccio un accurato controllo termografico
Inglobare completamente il legno nella resina [u]lo ritengo[u] deleterio siccome l'umidità contenutavi, per minima che sia,privata della naturale areazione, lo fa marcire lasciando alla fine integro il guscio in resina, ma di fatto fragile siccome il contenuto divenuto della consistenza della polvere.
Naturalmente ciò richiede molto tempo, a secondo del tasso di umidità del legno.
Come ricorderete sto costruendo una barca in legno e questo problema lo sto affrontando seriamente e fino ad ora tutti gli esperti del settore mi hanno confermato ciò che ho sopra espresso.
Se però per 'Legno' intendiamo il compensato marino, il discorso cambia, ma non del tutto.
Mio personale parere ovviamente!
mi permetto di allargare il tema, del Materiale da Costruzione, sollecitando l'intervento dei Santoni diADV sul tema

premetto che sto cercando un 41-46' di stile classico e di linee 'potenti anni 1960-1970, e mi sono fatto alcune idee, ma vorrei il vostro pdv

legno: più bello, e se tenuto bene dura tanto, si può aggiustare localmente, ed è sempre 'bello', magari costa un po'di più

vetroresina: le prime barche ho capito che non avevano osmosi, prima che cominciassero a 'pastrocchiare' sui componenti, per risparmiare....

materiali compositi: tipo legno/kevlar o legno/epoxy... se testati da pionieri a suo tempo, sono scelte esotiche e pericolose, mi pare. Ripeto, non parlo dei compositi di OGGI, ma sento dire di delaminazioni del kevlar, umidità che sfalda il legno, ecc....

alluminio: richiede tantissime (quali??) cure di manutenzione e prevenzione.... NON SO valutare la fiducia da riporre in tale materiale, che fu usato anche da Sciarelli.... VOI che fareste, in proposito???

ferro cemento: mi sono innamorato di una barca di Alan Hill del 1977, salvo scoprire che è in ferro cemento... che delusione, non lo ho mai apprezzato, ma solo per istinto... peraltro di pelle tendoa rifiutarlo, illogico ma.. giustificato? http://imt.boatwizard.com/images/1/4/36/...1340_1.jpg

insomma, che dritta mi date ??
da tecnico ho sempre considerato il legno come il materiale principe per costruire una barca, poi si possono esaminare in dettaglio le varie tipologie di costruzione:

fasciame a doghe di larghezza più o meno importante

fasciame incrociato di multistrato

strip planking

poi sempre secondo il mio punto di vista, vengono alluminio e acciaio a seconda dell'impiego che vuoi fare dello scafo e delle sue dimensioni

il ferrocemento non mi dispiace per niente, l'architetto Nervi se ne costruì una in questo materiale

la vetroresina, pur rappresentando oltre il 60% degli scafi che controllo per conto di Clienti, non mi entusiasma, sicuramente ha grandissimi vantaggi, sarebbe da stupidi negarli, però non mi piace
grazie leonardo, apprezzo molto, e mi incoraggia la tua valutazione per l'alluminio (41' di sciarelli, nello specifico...) con coperta e sovrastrutture in legno

sono d'accordo, per ogni dimensione e momento d'inerzia, ci vuole il materiale giusto!

cercherò di documentarmi su qualche testo (accetto consigli e dritte...)

su un libro di guerra, ambientato su una petroliera tedesca atta a rifornire sommergibili,perfino le asce erano di bronzo, e non di acciaio, al fine di evitare scintille....quindi, domanda semi-seria: non è che su uno scafo in alluminio devo osservare precauzioni sul tipo di pentole e coltelli da imbarcare? o simili?

di certo, la cura per zinchi di sacrificio o simili, sarà spasmodica....

sul ferro-cemento, ne so pure meno, e non mi piace essere ignorante,volendo fare scelte consapevoli...

Ma io credo che il mercato avvicina l'ideadi ferro-cemento alla Auto-Costruzione, e questo riduce il valore della riendita, a mio avviso....
Uno scafo in legno de da nuovo viene trattato con epos sodica va bene perché il legò è completamente asciutto e non ha mai visto l'acqua, cosa diversa se già è usato, allora il legno imbevuto di epossidica marcisce, se già non è marcio, perché comunque all'interno delle sue fibre trattiene dell'acqua
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