Vorrei sapere in soldoni quali sono le principali differenze che ci sono tra la conduzione di un monoscafo (deriva) e un catamarano.
A quanto mi è sembrato di capire fino ad ora:
- nel cat,a parte nelle andature portanti dal lasco alla poppa, la randa rimane sostanzialmente cazzata e si agisce quasi esclusivamente con il trasto
- per diminuire lo sbandamento quando si è di bolina larga con il cat occorre orzare anzichè puggiare (l'opposto rispetto alla deriva)
- per virare con il cat occorre un abbrivio maggiore che non col monoscafo. Rispetto a quest'ultimo punto ci si può aiutare nella manovra mettendo il fiocco a collo e randa tutta lascata.
Tutto giusto ? Qualcosa di sbagliato ? Qualcos'altro di sostanzialmente differente ?
Grazie per le risposte !
Citazione:Messaggio di voloavela
Vorrei sapere in soldoni quali sono le principali differenze che ci sono tra la conduzione di un monoscafo (deriva) e un catamarano.
A quanto mi è sembrato di capire fino ad ora:
- nel cat,a parte nelle andature portanti dal lasco alla poppa, la randa rimane sostanzialmente cazzata e si agisce quasi esclusivamente con il trasto
io sulle raffiche in bolina non uso mai il trasto ma la scotta, e scordati di fare una poppa piena con un catamarano, del carrello praticamnte si usa soltanto la zona centrale (40 cm dalla mezzeria)
Citazione:- per diminuire lo sbandamento quando si è di bolina larga con il cat occorre orzare anzichè puggiare (l'opposto rispetto alla deriva)
esatto, ma anche con la deriva orzi altrimenti se poggi scuffi
Citazione:- per virare con il cat occorre un abbrivio maggiore che non col monoscafo. Rispetto a quest'ultimo punto ci si può aiutare nella manovra mettendo il fiocco a collo e randa tutta lascata.
Dipende molto dal cat, quelli senza derive sono un pò più ostici da far virare, quelli con le derive invece sono molto veloci nelle virate anche con poco abbrivio
Citazione:Tutto giusto ? Qualcosa di sbagliato ? Qualcos'altro di sostanzialmente differente ?
Grazie per le risposte !
Citazione:lxl_F.18_lxl ha scritto:
Dipende molto dal cat, quelli senza derive sono un pò più ostici da far virare, quelli con le derive invece sono molto veloci nelle virate anche con poco abbrivio
Nel manuale dei Glènans viene anche suggerito (durante la virata) di alleggerire al massimo lo scafo sottovento e di mantenere il peso sullo scafo sopravento il più a lungo possibile.
Ne approfitto per chiedere lumi anche sui seguenti aspetti:
Citazione:lxl_F.18_lxl ha scritto:
del carrello praticamnte si usa soltanto la zona centrale (40 cm dalla mezzeria)
Visto l’uso ridotto del trasto (praticamente una ottantina di cm), esistono soluzioni per realizzare qualcosa in tessile di altrettanto efficace del carrello su rotaia, al fine di spostare il punto di attacco della scotta randa?
- utilità (ed eventuale uso) del vang sul catamarano
- differenze di conduzione e di prestazioni (sempre nel catamarano) tra armo a cat (cioè solo randa) e armo randa/fiocco (con particolare riferimento ai piccoli catamarani senza derive)
Grazie
Quelle che hai apperso sono nozioni piuttosto vecchie.
la gestione scotta-trasto sulle raffiche dipende da molti fattori, da come cambia la forma della vela (si ingrassa? svergola?) dalle condizioni dell'acqua (se c'e' onda e scarrelli perdi potenza e tende a stallare,,,,allora uso la scotta)
Comunque non ci sono regole precise,
le andature molto aperte nei catamarani non si fanno, ora quasi tutti montano i gennaker ed per andare di lasco la randa è cazzata quasi come di bolina.
Per diminuire lo sbandamento anche con le derive devi orzare (si poggia sott raffica per fare velocità....)
le viorate col fiocco a collo lo fai con gli Hobie 14 .- 16. I catamarani moderni virano benissimo qualche problema con onda formata, che può 'ributtarti' la prua sottovento.
Le vere differenze le hai in termini di reattività ed accelerazione e soprattutto di velocità.
Ti consiglio di trovare un amico 'capace' che ti porti, ma non in un giorno di cippa, in un giorno di vento bello e con un catamarano moderno, non un rudere da spiaggia: potrebbe aprirsi un mondo nuovo per te!!!
Ciao!
Cambia anche l'approccio alle portanti, con il cat non conviene mai poggiare e fare poppa piena ma conviene tenere un angolo più basso ma sviluppare più velocità. Per questo motivo difficilmente si usa tutto il carrello. Il vang proprio non serve, la sua funzione è egregiamente svolta dal carrello.
Per quanto riguarda i piccoli cat senza derive e senza fiocco, occorre molta pazienza per virare. Avevo un Hobie cat 14 turbo, con il fiocco, e già così la virata richiedeva pazienza e coordinazione. Senza fiocco era un incubo, la randa anche se lasciata un po' spinge comunque all'ora e se ti fermi a metà virata devi imparare a virare in retromarcia. Il 16 era già meglio, fiocco più grande, ora esco con il 18 di un amico e con le derive non c'è problema.
Nella conduzione poi secondo me rispetto ad una deriva si deve stare più attenti alla prua, il cat tende ad ingavonare ed a puntare la prua sulle onde. Ma si impara alla prima brutta ingavonata ad anticipare il giochino con scotta e timone.
L'hobie 14 turbo è proprio il tipo di cat sul quale mi sto orientando. Considerando che sono un peso piuma (65kg) , che esco quasi sempre da solo e che sarebbe il primo approccio al multiscafo (vengo dal FJ) sia la scelta giusta (ditemi se sbaglio).
Il modello senza fiocco lo eviterei, proprio per un discorso di difficoltà di virata.
C'è un tizio con un HC 18 alla sezione della LNI dove ho il FJ, uno di sti giorni se riesco mi faccio portare a fare due bordi....
Grazie per le risposte
Io, passando come te dal Fj all' Hobie14, ho trovato più semplice il 16 del 14, in quanto la maggiore lunghezza lo rende meno nervoso. Con il 16 se il vento aumenta ti serve un prodiere, ma il 14 è troppo piccolo se vuoi portare qualcuno a fare una passeggiata. Il mio consiglio è di non aver paura di passare direttamente al 16, tanto un prodiere per divertirti lo trovi sempre
Citazione:gorniele ha scritto:
Io, passando come te dal Fj all' Hobie14, ho trovato più semplice il 16 del 14, in quanto la maggiore lunghezza lo rende meno nervoso. Con il 16 se il vento aumenta ti serve un prodiere, ma il 14 è troppo piccolo se vuoi portare qualcuno a fare una passeggiata. Il mio consiglio è di non aver paura di passare direttamente al 16, tanto un prodiere per divertirti lo trovi sempre
Quindi mi dici che con venti moderati il 16 si porta tranquillamente da solo?
Io non avevo problemi finché il vento non rinforzava, per avere una prima idea le ochette dovevano essere grandicelle per richiedere il prodiere. Ovviamente il trapezio è obbligatorio, ma si naviga più comodamente che alle cinghie, scotta randa in mano pronto a lasciare un pochino in caso di necessità. Considera che io peso 77/80 kg, e la differenza non è poca. Ti consiglio di trovare un 16 e provare, ma ti garantisco che il 14 è molto più nervoso, se ci fai caso la differenza di lunghezza è tutta nelle prue proprio per combattere la tendenza all'ingavonamento. Vai tranquillo sul 16 e divertiti!
Mai pensato a un classeA ? Anche datato , con armo in alluminio (un tantino più robusto) e albero rigorosamente stagno ? ... Un altro mondo !
(19-05-2014 10:42)gabstara Ha scritto: [ -> ]Mai pensato a un classeA ? Anche datato , con armo in alluminio (un tantino più robusto) e albero rigorosamente stagno ? ... Un altro mondo !
Se non è ridotto un secchio perchè no ? Però pesa 65 kg., praticamente esce già appeso al trapezio...