I Forum di Amici della Vela

Versione completa: Bitta ormeggio da rispristinare, come e cosa fare?
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Un saluto a tutti, Purtroppo quest'anno me ne sono capitate tante, ma la più importante e grave è che la bitta di dritta è stata completamente sdradicata dalla coperta. Chiedo gentilmente ai più esperti come fare per ripristinare il danno subito. Grazie e B.V.

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Non conosco la disposizione del pozzetto del COMET 9,10, ma per primo ti chiedo: ma quella sarebbe una bitta di ormeggio o è stata usata come tale con un cima del diametro di quella che si vede nella seconda foto in un giorno di risacca?
Se è una bitta d'ormeggio comincerei a preoccuparmi del resto dei materiali di coperta. Dalle foto dei resti della bitta si vede che era fissata nel sandwich di coperta senza rinforzo. Oltre tutto a fianco c'è il foro del bocchettone di un serbatoio che toglie elasticità alla struttura. Dove c'è rigidità e lo sforzo eccede lo resistenza elastica del materiale si va a rottura.
Se non vedo male sulla fiancata del pozzetto c'è una apertura dalla quale puoi accedere al sotto della bitta. Barca del 1970 quindi certamente laminata in Vinilestere: ergo prepara un po di resina, posiziona un pezzo di multistrato sotto e lamina con del biassiale o mat tenendo pulito il punto dove dovrai rimettere il frammento di supporto della bitta. Fora in corrispondenza della vite in modo da poter tirare durante il fissaggio del supporto della bitta.
Prepara altra resina molto liquida e fissa il supporto della bitta. Carteggia e dai finitura di GelCoat per coperta. Di più nun so!
PS per maggiori dettagli consultare le video dispense di GIORGIONE: http://www.youtube.com/playlist?list=PL_...8XvVVB5dMx
Ammesso da sotto, smontando quella che sembra una presa a bocca di lupo, io farei così:

Preparerei una tavoletta di compensato marino, spessa almeno 20 mm, da incastrare sotto al punto divelto.

La tavoletta andrebbe rivestita da 3, 4 giri di mat,ovviamente resinandola.

Con mastice di resina la posizionerei da sotto, a pressione; tenendola ferma un paio di minuti dovrebbe far presa.
Fori e fissi la bitta, riapplicando il pezzo che è rimato attaccato alla galloccia sempre da applicare con mastice di resa.
Lavora in trazione, che tiene è la barra filettata passante.

I lavori di carrozzeria li farai o farai fare a fine stagione.

Prima di tutto, navigare.

PS
Credevo che fosse molto più seria quella costruzione...DisapprovazioneDisapprovazione
Se non hai voglia di ricostruire il supporto in vetroresina procurati una bitta stile queste
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Ho detto stile...

Poi una bella tavoletta sotto resinata come ti dice Rurik e sei di nuovo a cavallo. La bitta lavora a trazione, li' sembra che sia stata fatta lavorare in verticale, i.e. moto ondoso o risacca fuori dal normale che ti ha appeso la barca per la bitta...

Magari gira la bitta di 180 gradi cosi' vai a farla lavorare piu' a poppa, lontano dal tappo serbatoio dove la vetroresina dovrebbe essere più sana. Il buco lo tappi e basta
Altre cosa: più riesci fare la tavoletta di dimensioni generose, meglio è.
Anche lo spessore...supera i 20 mm.

Non credo che sia stata la forma della galloccia a determinare la rottura.
Se si fossero fiaccati i supporti di resina, si potrebbe accusare la forma della galloccia, ma la parte che ha ceduto si sarebbe fiaccata anche con una diversa bitta ed il supportino (rimato attaccato, per capirci) ha fatto benissimo il suo lavoro.
E la laminazione con rinforzo ridicolo che ha ceduto.

In ogni caso, è più brutto di quello che ti sembra: guarda qui e consolati: si può fare tutto!
http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=85662

Mettiti li con un seghetto alternativo e la tavoletta e divertiti; in mezza giornata, riparti alla grande.

BV
Non ho molta esperienza con la vetroresina ma tenuto conto della zona pozzetto e della barca non userei multistrato di 20 mm, a parte che è anche difficile da trovare. Per me il multistrato fa da sandwich: non è il supporto.
E' la laminazione a distribuire lo sforzo. Per me meno di 10 e più di 4 mm.
Citazione:Rurik ha scritto:
Non ho molta esperienza con la vetroresina ma tenuto conto della zona pozzetto e della barca non userei multistrato di 20 mm, a parte che è anche difficile da trovare. Per me il multistrato fa da sandwich: non è il supporto.
E' la laminazione a distribuire lo sforzo. Per me meno di 10 e più di 4 mm.


Il multistrato distribuisce il carico e preso in un sandwich di resina grazie al mastice fa corpo unico alla laminazione.
Se il compensato nel sandwich avesse tenuto, la galloccia non si sarebbe strappata.

Poi, ci sono diverse scuole di pensiero: di certo qui non si tratta di fare una lavoro in epo sottovuoto; siamo al rappezzo e, secondo me, non c'è altro modo.
Specie considerando, ripeto, che la galloccia ha strappato divellendo proprio il compensato (troppo sottile).
Innanzi tutto ringrazio tutti gli interventi che avete fatto. Specifico meglio. La barca un Comet 910 del 1974, La bitta poi è quella di dritta,ma questo è un dettaglio. Purtroppo il tutto è successo, per via di una sciroccata molto forte, mentre ero in banchina a Ilovik, dove vado tutti gli anni e conosco bene la situazione quando arriva lo scirocco.Ma questa volte ci si è messa contro anche la bassa marea quindi la barca era molto bassa rispetto alla banchina è l'ormeggio aveva un angolo molto forte.
Comunque è chiaro che dovrò rivedere e rifare il tutto e certamente provvedere a rinforzare anche l'altra bitta da sotto. Sotto non ho problemi di spazio quindi potrei fare una 'piastra' in multistrato o forse in acciaio, abbastanza spessa e larga. Il difficile mi sembra riattaccare il pezzo strappato. Comunque tutti i consigli che mi date saranno senza dubbio presi in considerazione, visto che in materia sono proprio ignorante. B.V. a tutti
io resinerei con svariati strati di met e resina allargandomi piu possibile ( a scalare )senza tavoluta affogata in resina
una volta essicata la resina vai di bita nuova, fori, e costruisci una piastra d'acciaio di 3/4 millimetrida applicare al interno , quindi sotto la resina, rondelloni e dadi e 2 punte di sika,,
e sei un signore..Wink
Citazione:garbino13 ha scritto:
... Purtroppo il tutto è successo, per via di una sciroccata molto forte, ...
Quindi la cima d'ormeggio andava direttamente alla bitta!
Be niente chele di granchio o passa cima che indirizzi correttamente lo sforzo? Dopo aver riparato il danno mi occuperei di predisporre anche un passa cima. Smile
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PS dopo aver riparato il danno in coperta, fisserei la bitta con un piatto di metallo di riscontro invece delle sole rondelle.
Mi pare chiaro che la trazione verso l'alto della cima abbia fatto il danno notevole vediamo come riparare
Se facessi io la riparazione e la barca fosse mia fari cosi:
stamperei un pannellino di almeno 15 strati 7 stuoia da 600 e 8 di mat da 450 per legare il tutto farei praticamente una piastrella di vetroresina che incollerei da sotto con molto stucco caricato fibra di vetro e poi smeriglierei abbondantemente in coperta e laminerei almeno 5 strati di stuoia da 600e 6 di mat da 450
Il grande problema sara la finitura
seguo con interesse questa discssione perchè anche io ho una galloccia che fa un po' i capricci.
Io non voglio insistere...più che altro scrivo perché vorrei capire il vostro punto di vista.
Parto dal presupposto che Comet mette il compensato (è li da vedere), e stessa cosa fa Jeanneau.
Nelle stampate dei MY (opera viva e punti critici) viene messo il rinforzo in compensato affogato nella laminazione: sempre.
E' un dato oggettivo che avere accoppiati due materiali di diversa consistenza e flessibilità è sempre stato meccanicamente un plus.
Quanto sopra, almeno, quello che ho visto, che mi hanno sempre detto e che ho fatto ricostruendo un relitto che è attaccato ad una boa proprio sul dritto di prua a suo tempo divelto.
Barca che si è già presa oltre 35 nodi e una nottata oltre i 25, con le onde corte e alte del lago.
Sono certo che abbiate delle ottime ragioni per quanto dite...vorrei sapere perché non vi piace l'idea del doppio materiale, ragazzi.
Come avete visto dalle foto, ci ho addirittura rifatto la prua e sono sinceramente preoccupato di aver fatto cazzate, anche se per ora tutto è perfetto.
:42:non ci ho capito nulla di cio che hai scritto comunque.....
in poche parole.....?
In poche parole se lamini una tavoletta, la fissi sotto a quel buco con abbondante mastice di resina, fa corpo unico e rinforza quello che c'è già.

I costruttori nei punti critici in genere rinforzano la laminazione affogando con tavole di compensato o con massello; la cosa non vi piace e vorrei capire il vostro punto di vista.
Non vedo il motivo di fare un minestrone di materialiBig Grin
Citazione:Giorgio ha scritto:
Non vedo il motivo di fare un minestrone di materialiBig Grin

Così mi hanno detto, così ho fatto, così la vendo.

- Due materiali di diversa consistenza e flessibilità, accoppiati in modo solido, offrono una tenuta pari almeno al maggiore dei due; risparmio lo spiegone, che non saprei ripetere, della katana giapponese.

Sarebbe andata bene anche un lamiera da 8 mm in 316l. La lavorazione però è sull'inox è più difficile si dovrebbe usare la epossidica.
Poi insorge il problema dei diversi materiali vite/lamiera....

PS

Sistemato da sotto il problema, secondo me riutilizzare il pezzo divelto sarebbe possibile; in fondo, è solo un distanziale: chi fa la reale tenuta è la barra filettata.
Facendo così, anche la finitura diventa molto semplice.
Meno male che ho specificato che'quello che io farei sulla mia barca.Ho capito pochissimo di quello che avete scrittoBlush
Citazione:albodo ha scritto:
Citazione:Giorgio ha scritto:
Non vedo il motivo di fare un minestrone di materialiBig Grin

Così mi hanno detto, così ho fatto, così la vendo.

- Due materiali di diversa consistenza e flessibilità, accoppiati in modo solido, offrono una tenuta pari almeno al maggiore dei due; risparmio lo spiegone, che non saprei ripetere, della katana giapponese.

Sarebbe andata bene anche un lamiera da 8 mm in 316l. La lavorazione però è sull'inox è più difficile si dovrebbe usare la epossidica.
Poi insorge il problema dei diversi materiali vite/lamiera....

PS

Sistemato da sotto il problema, secondo me riutilizzare il pezzo divelto sarebbe possibile; in fondo, è solo un distanziale: chi fa la reale tenuta è la barra filettata.
Facendo così, anche la finitura diventa molto semplice.
ma parla ' scrivi' come mangi che è piu sempliceWink
e lacia perdere le tavolette affffogatte. se non ti piace il mio modo quello di giorgio e altretanto giusto..
non vedo il perche di tutte queste seghe mentali che vi fate x 2 fazzoletti di met! e daiiii42
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