In effetti più che quel guidadrizza pensavo di mettere un ponticello e un bozzello. Cosa ne pensate, può andare?
Il guida drizza andrà anche benissimo ma mi da l'idea di fare poi un angolo troppo acuto sulla drizza e temo troppo sforzo.
Citazione:dbk ha scritto:
In effetti più che quel guidadrizza pensavo di mettere un ponticello e un bozzello. Cosa ne pensate, può andare?
Il guida drizza andrà anche benissimo ma mi da l'idea di fare poi un angolo troppo acuto sulla drizza e temo troppo sforzo.
Il guidadrizza, salvo che con le drizze in misto acciaio come ha sperientato RMV, va benissimo, perchè grazie al suo ingombro limitato, per fare l'angolo di 5/10 gradi non va applicato molto più in basso dell'uscita della drizza.
Il ponticello col bozzello, a parte che potrebbe far incattivare altre drizze essendo ingombrante e mobile, poichè il passaggio drizza è più distante dalla faccia dell'albero deve essere posizionato in basso per poter fare l'angolo corretto, così la vela deve essere realizzata più corta.....che non è nè bello nè funzionale.
Piuttosto, in alternativa al Selden c'è quello della Bamar (che va bene anche con le drizze in acciaio):
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Ciao
Il paterazzo?
Riprendo questa discussione perchè Ho lo stesso problema ,anzi spero lo avevo. Avvolgifiocco facnor. La ve si chiudencon sforzi enormi ed a scatti solo facendo un ritmico tira e molla.la barca è un Oceanis 411 e l'a.f. un facnor come quello di dbk.
Ho aggiunto uno stroppo in basso di circa venti cm poiche tanti ne mancavano ma il miglioramento è stato minimo . Ho poi allentato il paterazzo di tre giri ed ora ''pare'' che si svolga correttamente.
C'è da dire inoltre che il paterazzo sdoppiato era piu' rigido a destra e piu lasco a sinistra probabilmente x un intervento approssimativo non mio.
Aldilà dell'effetto positivo ''ex adiuvantibus'' mi confermate il ruolo del paterazzo nel difeto dell'avvolgifiocco?
Ciao grazie
Mi spiace disilluderti, ma paterazzo giuoca un ruolo nello sforzo solo se molto lasco tanto da indurre una sensibile catenaria a vela lasca mentre la avvolgi, ma, avendo tu il doppio paterazzo senza regolazione, dubito sia il tuo caso.
Sul facnor ci sono due fattori che rendono duro e a scatti l'avvolgimento: il discone nero al posto di un più risolutivo e stabile guidadrizza e, purtroppo, nei modelli vecchi, i cuscinetti e le rondelle di fermo in acciaio (non inox) protetti dall'acqua da un labbro di gomma che per un po' fa il suo mestiere, ma poi con l'usura fa passare qualche goccia che li fa arrugginire e li fa lavorare a scatti finchè si bloccano del tutto.
Dato che l'inconveniente era ormai noto, da qualche anno i nuovi modelli sono muniti di sfere sintetiche e non presentano più quest'ultimo problema.
Tutto ciò vale sia per i cuscinetti della girella che per quelli del tamburo.
Purtroppo i cuscinetti di acciaio non sono di misura commerciale e non sono più disponibili, dunque noi non abbiamo trovato modo di sostituirli.
Esistono invece i due kit tamburo e girella, per sostituire il vecchio sistema con il nuovo...costano però un bel botto......e il lavoro comunque si faccia comporta comunque lo smontaggio a terra dell'avvolgifiocco.
Per "tirare avanti" un pò, si può sollevare il labbro superiore di gomma senza danneggiarlo per farci passare la cannuccia di uno spray ai siliconi che non sia dannoso per la gomma (no crc e wd40) e inondare i cuscinetti (sperando che la gomma sotto sia ancora a tenuta, altrimenti poi vi pioverà l'olio in testa).
Ciao
OK, grazie speravo in un tuo intervento.Avevo trovato il riferimento al pat. ( backstay) in un forum inglese. pero' dopo l'allentamento lo sforzo nell avvolgere è diminuito molto. Sara' che i due rami del paterazzo non erano allineati o meglio stretti in modo diverso uno dall'altro?
o ha risolto di piu lo stroppo aggiunto ( pero in basso ) ?
(25-08-2014 14:08)sergiot Ha scritto: [ -> ]OK, grazie speravo in un tuo intervento.Avevo trovato il riferimento al pat. ( backstay) in un forum inglese. pero' dopo l'allentamento lo sforzo nell avvolgere è diminuito molto. Sara' che i due rami del paterazzo non erano allineati o meglio stretti in modo diverso uno dall'altro?
o ha risolto di piu lo stroppo aggiunto ( pero in basso ) ?
La seconda sicuramente.
Lo sforzo negli avvolgifiocco tradizionali con lo strallo interno (a differenza di quelli con il profilo strutturale) diminuisce aumentando la tensione dello strallo e non viceversa.
Un miglioramento può esserci se si allenta leggermente la tensione della drizza (le sfere arrugginite della girella hanno meno carico e riescono a girare).
Se però c'è troppa drizza tra uscita e girella, riesce a girare intorno al disco nero e, se si è fortunati l'aumento conseguente del carico blocca tutto mentre se si è sfortunati o si insiste si fanno danni alla drizza e allo strallo.
Lo stroppo aggiunto che sia sopra o sotto evita questo problema e non fa differenza la posizione nel miglioramento della rotazione; è meglio sopra per questioni estetiche ovvie, e strutturali meno ovvie, in quanto se il tiro della mura non è sul grillo del tamburo ma a mezza altezza, quando si cazza la scotta la mura tende a spostarsi verso poppa e si rischia di strappare la ralinga in corrispondenza del feeder, oppure se la si lega con uno stroppo sul profilo, si rischia di danneggiarlo e piegarlo.
Ciao
Grazie.esaustivo come sempre :-)
Albert,
da qualche giorno sono in crociera e comincio a vedere lo stesso problema discusso in questo 3D. Avvolgifiocco Facnor montato dal 2004 senza guidadrizza che è sempre andato bene. Ora a volte si "impunta" sia in apertura che in chiusura. Non ho mai forzato ma riesco a superare il blocco tornando un po' in dietro (cazzando o mollando a seconda dei casi). Superato l' "impuntamento" l'attito è trascurabile.
Vista l'età pensi sia il vecchio modello con le sfere metalliche? Non ho documentazione e non saprei cosa e come controllare. Potresti darmi una mano?
Solo a pensare di dover cambiare ($$) mezzo rullafiocco sudo freddo
Grazie
(25-08-2014 15:13)albert Ha scritto: [ -> ] (25-08-2014 14:08)sergiot Ha scritto: [ -> ]OK, grazie speravo in un tuo intervento.Avevo trovato il riferimento al pat. ( backstay) in un forum inglese. pero' dopo l'allentamento lo sforzo nell avvolgere è diminuito molto. Sara' che i due rami del paterazzo non erano allineati o meglio stretti in modo diverso uno dall'altro?
o ha risolto di piu lo stroppo aggiunto ( pero in basso ) ?
La seconda sicuramente.
Lo sforzo negli avvolgifiocco tradizionali con lo strallo interno (a differenza di quelli con il profilo strutturale) diminuisce aumentando la tensione dello strallo e non viceversa.
Un miglioramento può esserci se si allenta leggermente la tensione della drizza (le sfere arrugginite della girella hanno meno carico e riescono a girare).
Se però c'è troppa drizza tra uscita e girella, riesce a girare intorno al disco nero e, se si è fortunati l'aumento conseguente del carico blocca tutto mentre se si è sfortunati o si insiste si fanno danni alla drizza e allo strallo.
Lo stroppo aggiunto che sia sopra o sotto evita questo problema e non fa differenza la posizione nel miglioramento della rotazione; è meglio sopra per questioni estetiche ovvie, e strutturali meno ovvie, in quanto se il tiro della mura non è sul grillo del tamburo ma a mezza altezza, quando si cazza la scotta la mura tende a spostarsi verso poppa e si rischia di strappare la ralinga in corrispondenza del feeder, oppure se la si lega con uno stroppo sul profilo, si rischia di danneggiarlo e piegarlo.
Ciao
(26-08-2014 12:29)BornFree Ha scritto: [ -> ]Albert,
da qualche giorno sono in crociera e comincio a vedere lo stesso problema discusso in questo 3D. Avvolgifiocco Facnor montato dal 2004 senza guidadrizza che è sempre andato bene. Ora a volte si "impunta" sia in apertura che in chiusura. Non ho mai forzato ma riesco a superare il blocco tornando un po' in dietro (cazzando o mollando a seconda dei casi). Superato l' "impuntamento" l'attito è trascurabile.
Vista l'età pensi sia il vecchio modello con le sfere metalliche? Non ho documentazione e non saprei cosa e come controllare. Potresti darmi una mano?
Solo a pensare di dover cambiare ($$) mezzo rullafiocco sudo freddo
Grazie
Sono quasi certo che l'aggiornamento alle sfere in torlon sia più recente.
È facile comunque verificare sulla girella: se è sigillata da un labbro in gomma, è il modello vecchio, se invece la gomma non c'è per permettere il lavaggio interno con l'acqua è il modello nuovo.
Prova a mollare la mura, issa il genoa fino a dove arriva
senza forzare e misura quanto spazio ti rimane sotto.
Tira giù la vela ed inserisci un loop di quella misura
- 10 cm tra la penna e la girella.
Dato che hai la girella in mano, se è del modello vecchio, alza con delicatezza qualche mm di labbro in gomma e con lo spray con la cannuccia spruzza dentro abbondante olio ai siliconi (no crc, wd40 o altri prodotti che aggrediscono la gomma). Se fosse invece il modello nuovo, basta lavare con acqua e sapone per i piatti.
Ciao
nelle istruzioni Facnor c'è scritto di utilizzare solo acqua per la manutenzione, ma è un modello dell'anno 2000. quindi sicuramente è vecchio e l'indicazione "acqua" è riferita ad una girella ancora integra?
eventualmente si puo' cambiare solo la girella?
o sostituire solo le sfere?
(26-08-2014 14:26)sergiot Ha scritto: [ -> ]nelle istruzioni Facnor c'è scritto di utilizzare solo acqua per la manutenzione, ma è un modello dell'anno 2000. quindi sicuramente è vecchio e l'indicazione "acqua" è riferita ad una girella ancora integra?
eventualmente si puo' cambiare solo la girella?
o sostituire solo le sfere?
C'è scritto di usare solo acqua nel senso di sciacquarlo esternamente, dato che essendo i cuscinetti sigillati, perlomeno nelle intenzioni
, e non essendoci ingrassatori, non ci si può far nulla.
Nel modello nuovo invece la girella non è sigillata ed il tamburo ha un foro in cui indirizzare il getto d'acqua.
Quello dell'olio dentro la guarnizione è un "trick" del mio attrezzista per tirare avanti se non c'è tempo o voglia per intervenire radicalmente per sostituire i pezzi.
Sono disponibili sia la parte interna del tamburo, sia la girella, separatamente, come ricambi; il mio consiglio è di valutare, dal momento che molto probabilmente si dovrà smontare lo strallo, se non sia il caso di sostituirle entrambe con lo stesso intervento.
Le sfere non si possono sostituire perchè all'interno c'è la sede per un cuscinetto che, come già detto, non siamo riusciti a trovare in commercio della stessa misura ma in inox, per evitare che si ripresenti il problema, anche perchè non si trovano più nemmeno le guarnizioni in gomma per renderli stagni.
Ciao
Occhio che la girella del facnor sd 180 (almeno quella del vecchio modello come la mia) è formata da due parti che tendono a disaccoppiarsi. Quando questo succede la girella inizia a girare a scatti (perchè le due parti non sono più perfettamente in asse) e questo ovviamente crea problemi nell'avvolgere la vela. Nella mia girella il fermo dell'accoppiamento (non sò come chiamarlo) era molto debole e la girella si disaccoppiava spesso addirittura con la sola sollecitazione dell'issata del genoa. Alla fine, l'ho siliconata.
Kitegorico potresti darci qualche dettaglio ulteriore?
Con "disaccoppiava" intendi che si staccava la parte alta da quella bassa? Quindi con fuoriuscita delle sfere?
Inoltre non capisco come hai risolto la debolezza del fermo di accoppiamento semplicemente siliconando
Grazie
(27-08-2014 07:30)kitegorico Ha scritto: [ -> ]Occhio che la girella del facnor sd 180 (almeno quella del vecchio modello come la mia) è formata da due parti che tendono a disaccoppiarsi. Quando questo succede la girella inizia a girare a scatti (perchè le due parti non sono più perfettamente in asse) e questo ovviamente crea problemi nell'avvolgere la vela. Nella mia girella il fermo dell'accoppiamento (non sò come chiamarlo) era molto debole e la girella si disaccoppiava spesso addirittura con la sola sollecitazione dell'issata del genoa. Alla fine, l'ho siliconata.
Difficile da spiegare. La mia girella (Facnor SD 180) è fatta in 2 pezzi che si infilano uno dentro l'altro. Una volta spinti l'uno contro l'altro un fermo in plastica (facente parte non ricordo se del pezzo che và all'interno o di quello che và all'esterno) li dovrebbe bloccare.
Se non ricordo male il fermo è proprio sotto il buco dal quale si fà passare il grillo che tiene la penna del genoa. Se non è lì allora è dalla parte dell'altro buco (quello dove si fissa la drizza).
Forse perchè ormai usurato (la mia barca è del 1998) il fermo della mia girella non fà più il suo dovere e tende a sbloccarsi con sollecitazioni significative. I due pezzi rimangono attaccati, quindi la girella continua parzialmente a girare, ma non sono più in asse per cui la rotazione avviene con una certa difficoltà. Comunque se ammainate il genoa e guardate la girella ve ne accorgete subito se il problema è quello.
PS. Per quanto ricordo, le sfere non escono quando le due parti sono disaccoppiate perchè sono inserite in una delle due soltanto.
A proposito: ma perchè quel pezzo di plastica con 2 cuscinetti costa oltre 700 euro?
Io avevo lo stesso problema ed ho risolto ricontrollando bene il circuito della cima avvolgitrice. Due bozzelli di rinvio, sui candelieri, erano così consumati che non giravano più. Ho fatto rifare le girelle dei bozzelli in teflon da un tornitore. Ora scorre bene! I bozzelli da fuori sembravano perfetti ma in realtà non giravano anzi frenavano la cima.
(27-08-2014 08:42)kitegorico Ha scritto: [ -> ]Difficile da spiegare. La mia girella (Facnor SD 180) è fatta in 2 pezzi che si infilano uno dentro l'altro.
Attenzione: tutti i miei discorsi e consigli riguardano i modelli Facnor LS/LX/RS/RX (la cui girella è in lega e non di plastica).
Il modello SD è completamente diverso sia esteticamente che strutturalmente.
Ciao
la fascia uv è a sinistra e sia scottina che vela quindi girano al contrerio di quanto detto sopra.La scottina esce da destra e la vela da sinistra E' cosi per tutti gli SD 180?
Ora comincio capire....io ho un modello R (parente stretto dell' SD). Stamattina infatti ho ammainato il fiocco ed infatti il corpo della girella è in plastica. Non ho capito come si smonta ma guardando dall'alto si intravedono le sfere inox o forse solo ferro (quindi senza alcuna tenuta all 'acqua). Alla girella ho fatto una abbondante doccia d'acqua dolce e poi una di comune sbloccante. In mare tutto ha funzionato a dovere...ma non mi illudo....il malato rimane sotto stretta osservazione
In allegato la mia girella in plastica con i due giri di sfere (io ho individuato solo quello superiore)
A settembre si vedrà il da farsi
Grazie a tutti
(27-08-2014 11:48)albert Ha scritto: [ -> ] (27-08-2014 08:42)kitegorico Ha scritto: [ -> ]Difficile da spiegare. La mia girella (Facnor SD 180) è fatta in 2 pezzi che si infilano uno dentro l'altro.
Attenzione: tutti i miei discorsi e consigli riguardano i modelli Facnor LS/LX/RS/RX (la cui girella è in lega e non di plastica).
Il modello SD è completamente diverso sia esteticamente che strutturalmente.
Ciao
Perfetta descrizione. È proprio così come descrivi tu, il fermo non teneva piu ' e il pezzo inferiore, che si infila nella patsurirelgirl, scivolava in basso.La vite ha spezzato il fermo , ora c'e da capire se a monte c'e un altra causa e come ripararela parte spezzata
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Difficile da spiegare. La mia girella (Facnor SD 180) è fatta in 2 pezzi che si infilano uno dentro l'altro. Una volta spinti l'uno contro l'altro un fermo in plastica (facente parte non ricordo se del pezzo che và all'interno o di quello che và all'esterno) li dovrebbe bloccare.
Se non ricordo male il fermo è proprio sotto il buco dal quale si fà passare il grillo che tiene la penna del genoa. Se non è lì allora è dalla parte dell'altro buco (quello dove si fissa la drizza).
Forse perchè ormai usurato (la mia barca è del 1998) il fermo della mia girella non fà più il suo dovere e tende a sbloccarsi con sollecitazioni significative. I due pezzi rimangono attaccati, quindi la girella continua parzialmente a girare, ma non sono più in asse per cui la rotazione avviene con una certa difficoltà. Comunque se ammainate il genoa e guardate la girella ve ne accorgete subito se il problema è quello.
PS. Per quanto ricordo, le sfere non escono quando le due parti sono disaccoppiate perchè sono inserite in una delle due soltanto.
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