25-08-2013, 17:38
Il 'meccanismo' per cui cazzando la drizza tessuto e grasso avanzano verso l'inferitura è dovuto alla disposizione dei pannelli in diagonale rispetto alla ghinda nel taglio cross-cut ed al fatto che le fibre nei tessuti siano relativamente libere di muoversi tra di loro.
Le fibre che a riposo sono disposte ortogonalmente, quando sono soggette ad una trazione diagonale, si dispongono a rombo e quando si allunga una diagonale, si accorcia l'altra. Provare con un tovagliolo a tirare lungo un lato, oppure su una diagonale, da un'idea del fenomeno.
Dato che tutte le medaglie hanno un rovescio, questa scarsa tenuta sul bias (diagonale) dei tessuti fa sì che la forma di progetto della vela duri finchè dura l'appretto del tessuto, poi la vela si 'smutanda'.
Per ovviare a ciò sono nati i laminati ed i tagli orientati prima e le membrane successivamente. Questi materiali hanno le fibre orientate lungo le linee di forza e una o due lamine in mylar che sono isotrope. Una tensione superiore a quella che fibre e lamina possono sopportare deforma permanentemente ed irrimediabilmente la vela, rendendo la ghinda piatta ed 'abbananata': se il Genoa messo in orizzontale e sostenuto dai vertici ha la ghinda che risulta allunata e non si sostiene.....è andato.
Ciò non significa che la drizza non vada regolata alle varie intensità di vento, ma ciò va fatto solo per compensare le deformazioni dovute ai carichi e ristabilire la forma di progetto della ghinda e della vela, non certo per richiamare il grasso dalla balumina.
Come ha verificato bullo, la tensione di drizza si riflette su una minima porzione di vela con la conseguenza di creare un 'canale' lungo l'inferitura, e se si esagera ulteriormente, una piega parallela alla ghinda.
Inoltre, se stiamo parlando di vele in carbonio da regata, la forma e la fibratura sono progettate per un range di utilizzo piuttosto ristretto e se le condizioni cambiano, si modifica il tuning dell'attrezzatura e appena possibile si cambia vela, ma nessuno che abbia un minimo di esperienza e che non voglia farsene una nuova, tenta di cambiarne sostanzialmente la forma con la tensione di drizza.
Comunque, se volete fare la gioia del vostro velaio, non tenete conto di ciò che ho detto
Le fibre che a riposo sono disposte ortogonalmente, quando sono soggette ad una trazione diagonale, si dispongono a rombo e quando si allunga una diagonale, si accorcia l'altra. Provare con un tovagliolo a tirare lungo un lato, oppure su una diagonale, da un'idea del fenomeno.
Dato che tutte le medaglie hanno un rovescio, questa scarsa tenuta sul bias (diagonale) dei tessuti fa sì che la forma di progetto della vela duri finchè dura l'appretto del tessuto, poi la vela si 'smutanda'.
Per ovviare a ciò sono nati i laminati ed i tagli orientati prima e le membrane successivamente. Questi materiali hanno le fibre orientate lungo le linee di forza e una o due lamine in mylar che sono isotrope. Una tensione superiore a quella che fibre e lamina possono sopportare deforma permanentemente ed irrimediabilmente la vela, rendendo la ghinda piatta ed 'abbananata': se il Genoa messo in orizzontale e sostenuto dai vertici ha la ghinda che risulta allunata e non si sostiene.....è andato.
Ciò non significa che la drizza non vada regolata alle varie intensità di vento, ma ciò va fatto solo per compensare le deformazioni dovute ai carichi e ristabilire la forma di progetto della ghinda e della vela, non certo per richiamare il grasso dalla balumina.
Come ha verificato bullo, la tensione di drizza si riflette su una minima porzione di vela con la conseguenza di creare un 'canale' lungo l'inferitura, e se si esagera ulteriormente, una piega parallela alla ghinda.
Inoltre, se stiamo parlando di vele in carbonio da regata, la forma e la fibratura sono progettate per un range di utilizzo piuttosto ristretto e se le condizioni cambiano, si modifica il tuning dell'attrezzatura e appena possibile si cambia vela, ma nessuno che abbia un minimo di esperienza e che non voglia farsene una nuova, tenta di cambiarne sostanzialmente la forma con la tensione di drizza.
Comunque, se volete fare la gioia del vostro velaio, non tenete conto di ciò che ho detto