...in ghisa e mi hanno proposto questa lavorazione:
a. sabbiatura bulbo
b. zincatura a freddo
c. epossidica
d. primer
Chiedo scusa se avete già considerato questo tipo di intervento ma mi lascia perplesso la zincatura a freddo.
Posso avere qualche lume?
la ditta Cecchi Gustavo di Viareggio ha un ciclo che, dopo opportuna discatura a fondo e pulizia della superficie in ghisa da trattare, prevede più mani di resina additivata con specifici addensanti, primer Nautilus e infine antivegetativa.
Se hai la s...fortuna di imbatterti proprio sul Sig. Cecchi ti dovrai sorbire un lungo trattato di manutenzionologia ma alla fine le informazioni sui prodotti giusti te le darà.
Provato io alcuni fa su un bulbo in ghisa in pessimo stato e ottenuto risultati ottimi: per ora non un puntino di ruggine.
Io mi appresto a fare il trattamento sul bulbo in ghisa del sangria dopo che lo avrò staccato dallo scafo. Non ho ancora idea per quale trattamento scegliere. Vorrei fare un lavoro duraturo. Farò delle ricerche e posterò qualcosa. Ho messo le foto dello stato attuale nella discussione 'smontaggio bulbo'.
Quest'anno devo fare anche io lo stesso lavoro .
Qualcuno ha già in mano qualche preventivo previa valutazione del cantiere ?
Sabato prossimo tiro in secca la barca per il lavoro del bulbo..
Posterò le foto prima - durante e dopo..
Cantiere Mostes a Genova Pra
Citazione:vittorio ha scritto:
Sabato prossimo tiro in secca la barca per il lavoro del bulbo..
Posterò le foto prima - durante e dopo..
Cantiere Mostes a Genova Pra
La tua barca che Bandiera ha? L'MMSI che inizia con 235 non lo conosco.
Trovato, Gran Bretagna.
Cinque anni fa ho trattato il mio bulbo di ghisa secondo una metodica indicata sul forum da Estrovelico, da allora più nessun problema di bolle o ruggine. Irruenza direbbe di cercare sul forum. Ad ogni buon conto descrivo il metodo seguito se a qualcuno interessa:
1)discatura (sarebbe meglio sabbiatura, ma io ho fatto così) fino a portare a vivo la ghisa. 2)applicazione di un prodotto fosfatante (io ho usato il Remox, lo cito come esempio sperando di non infrangere le regole per la pubblicità) 3)applicazione di una mano di primer epossidico 4)applicazione di 4 mani di resina epossidica
Spero di essere stato di aiuto
L'unico rimpianto è quello di non leggere più su questo forum gli interventi di Estrovelico che erano veramente interessanti
Approfitto della discussione già iniziata per porre una domanda.
L'inverno passato ho fatto fare dal cantiere il trattamento del bulbo in ghisa (sabbiatura, primer, epossidica, ecc.)
Qualche giorno fa, facendo il bagno e controllando l'opera viva, ho notato una piccola crepa posizionata in corrispondenza della attaccatura del bulbo allo scafo lato prua. La piccola crepa non è proprio sulla attaccatura del bulbo ma a circa 1-2 cm sotto e si estende per 6-8 cm in orizzontale.
Toccando con il dito e con una spugnetta questa crepa, oltre a pulire un principio di ruggine (credo) ho sentito al tatto una superficie liscia ma che sembrava appiccicosa.
Considerando che il bulbo non ha subito nessun urto di nessun tipo, cosa può essere successo? Ci possono essere pericoli secondo voi strutturali o di infiltrazione di acqua?
Capisco che è una cosa difficile da spiegare e non posso neanche postare foto per aiutare la valutazione, ma magari qualcuno ha già verificato di persona questa cosa e mi può aiutare a capire.
Thanks
senza foto per me è difficile, nel senso che proprio non riesco a figurarmi quello che scrivi.
faccio però una considerazione. le resine epossidiche hanno tempi di catalizzazione molto lunghi e soprattutto sono decisamente sensibili alle percentuali e alle condizioni ambientali. tanto è vero che se provi a mettere un pò meno catalizzatore avrai una catalizzazione lentissima e che in realtà solo macroscopicamente è completa. talvolta la resina epossidica non catalizza, ma resta in uno stato amorfo. in questi casi la rimozione è davvero faticosa oltre al danno economico. spesso, quando ciò accade, siccome comunque la resina resta in apparenza adesiva, non la rimuovono ma semplicemente la coprono. anche a distanza di tempi lunghissimi resta uno strato appiccicoso.
non so se è il tuo caso, perchè come dicevo non ho capito bene il tuo problema ma purtroppo talvolta si vede anche questo.
Si, effettivamente è un pò difficile da spiegare senza mostrare almeno una foto (mi dovrei comprare una macchinetta fotografica subacquea!!!).
Però se sono riuscito a capire bene, sotto lo scafo nel punto dove viene attaccato il bulbo, c'è una specie di collare realizzato nella stampata dello scafo, livellato, spianato dove sono presenti i fori dei perni passanti.
Addosso a questo collare viene presentato il bulbo e montato per mezzo di 'collante' e perni passanti.
Ho pensato che finché la barca era a secco con tutto o parte del suo peso poggiato sul bulbo, è stato fatto il lavoro di sabbiatura, stuccatura, epossidica, ecc. e tutto filava liscio.
Una volta messa la barca in acqua e navigato un pò, qualche piccolo assestamento può esserci stato e magari qualche stuccatura è saltata via.
Non saprei. Lo devo tenere sotto controllo.
Ho solo un pò paura che possa provocare qualche infiltrazione di acqua.
da quello che scrivi penso che non ho capito bene. tu credi quindi che la barca, dopo essere stata a terra, si sia riassestata perchè a terra gravava troppo sul bulbo? il collante dovrebbe essere sikaflex, dal momento che la tenuta è garantita dai prigionieri. il sika però secca abbastanza in fretta, mi sembra strano che non abbia tirato prima di mettere la barca a terra. se invece hanno usato stucco epossidico potresti aver avuto il problema che dicevo prima, anche se abbastanza raro.
Si potrebbe essere come dici tu. Lo stucco epossidico che magari non ha catalizzato bene.
La dovro' tenere sotto controllo. Speriamo che la crepa non si allarghi e che non mi faccia trafilare acqua attraverso il perno.
Scusate la domanda stupida
. Qualcuno mi dice che cosa comporta avere della ruggine sul bulbo? Se non eliminata cammina? A lungo andare può compromettere solidità strutturale del bulbo? O cosa? Non rimane sempre e comunque a livello superficiale?
A me hanno detto ( e sembravano sapere) che la ghisa non è compatta (ferro e carbonio) quindi la ruggine cammina, aprendosi la strada fino ai prigionieri. E la cosa mi preoccupa assai.....Però mi piacerebbe saperne piu da gente competente
anch'io ho letto che il rischio è che la ruggine cammini fino ai prigionieri.
A maggio ho fatto il trattamento suggerito da estrovelico; in sintesi ; sabbiatura, acido fosforico, nella stessa giornata prima mano epossidica e poi ancora epossidica,primer ed antivegetativa.
Vedremo in seguito il risultato
Io l'estate scorsa ho raschiato lateralmente lo scarpone del bulbo strisciando accidentalmente su un cavo in acciaio. E' venuto via per una ventina di cm. il coppercoat e lo strato di epoxy (che avevo fatto dare prima del coppercoat) ed è rimasta scoperta la ghisa. Ora lì, ovviamente, dopo due stagioni in acqua c'è ruggine. Ma cosa può fare in quel punto (ben lontano dai prigionieri) una superficie di 15 cm quadrati di ruggine? Dite che potrebbe estendersi?? Ovvio che la devo sistemare ma sin ora non mi sono dato troppa fretta continuandomi a godere i benefici del coppercoat.....
tenete ben presente una cosa
la ruggine cammina sotto le vernici......questo è un fatto incontrovertibile
certamente ci vuole del tempo, ma è l'inconfutabile realtà
Salve a tutti. Io lo scorso anno, vedendo ruggine sul bulbo e leggendo da varie parti, ho discato le parti arrugginite e spazzolate poi lavato con acetone quindi dato subito due o tre mani di epoxy secondo il ciclo di international. Ma ho visto che in alcuni punti, non so se gli stessi,si è di nuovo formata ruggine. E mi sa che dovrò sabbiare. Da quanto ho letto su questo forum, mi sembra che la soluzione migliore sia questa: 0)lasciare un po asciugare la ghisa,1) Sabbiare, 2) lavare accuratamente con remox -acido fosforico, 3) lavare poi i residui di acido fosforico con acqua, 4)asciugare con aria calda, 5) primer antiruggine : quale? 6)resina epoxy 3 mani. Va bene? Ma nelle fasi 3 e 4 non si riforma la ruggine? BV
fai sabbiare
poi lavi con alcool a 94°, meglio a 96°
usa una di quelle pistole con serbatoio da collegare al compressore
l'alcool è fortemente igroscopico per cui si porta via eventuali residui d'umidità
asciugatura con aria
a questo punto hai poco tempo per spruzzare sempre con la medesima pistola del fosfatante, ti inibisce per un po la formazione di ruggine
l'eccesso di fosfatante lo rimuovi con una panno umido
poi asciughi con aria
2 mani di primer epossidico ciclo bagnato su bagnato
leggera carteggiatura e spolveratura
5 mani di resina epossidica bicomponente ciclo bagnato su bagnato
Grazie Leonardo696. Da qualche parte nel forum si dice di usare Scotchcote epoxy coating 152LV (thortex corrotech) di 3M subito prima delle mani di fondo epoxy. Cosa è? Lo devo cercare ed usare? o no?