I Forum di Amici della Vela

Versione completa: Bilanci estivi spiacevoli accadimenti in mare...
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Finita o quasi l'estate e con essa per molti le velleità croceristiche, pensare a queste cose, o meglio, leggerle farebbe venire voglia di piantarla con queste 'strane manie', ma sono sicuro che l'estate prossima saremo ancora lì a fantasticare e a fare programmi. Sono le solite cose, nulla di nuovo, comunque mi è bastato tenere acceso il vhf sul canale 16 durante la traversata Corsica-Giglio del 30 agosto per sentirne di tutti colori. Situazioni veramente allucinanti.

Da SNV

Roma - L'estate sta per concludersi e comincia il tempo dei bilanci. Nonostante la forte crisi che ha colpito il settore della nautica e un consistente numero d'imbarcazioni che quest'anno non sono scese in acqua, l'attività della Capitaneria di Porto non ha conosciuto soste e durante la stagione estiva, come sempre, ha fatto fronte a un elevato numero di richieste di soccorso, la maggior parte di queste effettuate per incidenti minori.
Nell'elenco dei soccorsi c'è di tutto, da chi non vede lo scoglio e ci atterra sopra, a chi si perde il porto, chi finisce la benzina, chi per controllare perché non funziona l'ecoscandaglio leva il trasduttore e non sa rimetterlo, mandando a fondo la barca, insomma, in mare, con le barche, succede di tutto.
La maggior parte degli incidenti sono provocati dall'imperizia di chi porta le barche. Nella classifica degli incidenti il podio più alto va senz'altro alle barche a motore che vincono sulle barche a vela per 4 a 1. Tra le barche a motore più coinvolte negli incidenti ci sono quelle di piccole dimensioni (sotto gli 8 metri), barche che spesso sono condotte con la stessa mentalità di chi conduce un'autovettura.



Olbia – Domenica mattina alle 9,30, un'imbarcazione di 12 metri battente bandiera austriaca, a causa del forte vento che soffiava nella Baia delle Vecchie Saline ha arato sino ad arrivare a scogli. L'equipaggio non è stato in grado di evitare l'incidente e non ha potuto fare altro che lanciare il mayday.
Una motovedetta della Guardia Costiera li ha così immediatamente raggiunti nella baia vicino Olbia e ha portato in salvo le quattro persone che erano a bordo della barca.
Subito dopo un rimorchiatore ha provveduto a liberare la barca dagli scogli e a rimorchiarla in porto. Si ricorda che quando si è vicino alla costa e a portata di cellulare, il soccorso in mare si può chiedere facendo il 1530, il numero delle Capitanerie di Porto per il soccorso in mare.
Comunque un 'inconveniente' che ha mi ha colpito nel leggere quel breve resoconto è l'affondamento per aver levato il trasduttore del log dalla sua sede. Quest'estate mi è toccato farlo ben due volte in navigazione rassicurando ogni volta mia moglie dicendole: ma che vuoi che succeda.[:106]
Vorrei fare una piccola considerazione.
Onde evitare che subito, di fronte a quel 4/1, noi velisti ci sentiamo gli espertoni, conoscitori del mare, eccetera eccetera, tale differenza è dovuta ai differenti tempi di reazione, legati alla velocità molto superiore del parco barche motore rispetto a quelle a vela.
No, perchè io continuo a vedere in ogni dove gente del tutto impreparata in barca a vela.
Citazione:Piccola Rachele ha scritto:
Vorrei fare una piccola considerazione.
Onde evitare che subito, di fronte a quel 4/1, noi velisti ci sentiamo gli espertoni, conoscitori del mare, eccetera eccetera, tale differenza è dovuta ai differenti tempi di reazione, legati alla velocità molto superiore del parco barche motore rispetto a quelle a vela.
No, perchè io continuo a vedere in ogni dove gente del tutto impreparata in barca a vela.

Certo questo se l'inconveniente si è verificato con l'imbarcazione in movimento. Non credo che siano molti i casi di questo genere. Comunque non so se ci sono stati casi dovuti a quello che scrivo di sgeuito, ma da qualche giorno mi assilla un pensiero dopo aver letto una cosa nella discussione dei radar. 'Il radar può essere utile anche per evitare un container abbandonato'. Nelle due navigazioni notturne che ho fatto ad agosto solo l'idea dell'evenienza di un simile incontro mi avrebbe paralizzato e mi avrebbe fatto arrestare la barca aspettando l'alba. Io ho il radar, forse non lo so usare al meglio, era naturalmente acceso ma a stento vedevo i traghetti sfilarmi da tutte le parti.
Ma di giorno i container si vedono?????
Da alcuni anni non riuscendo più a pescare na mazza (se non la solita strage di polpi) le mie uscite a sub vengono allietate solo da ritrovamenti di oggetti che testimoniano dell'imperizia diffusa del diportista medio.
L'anno scorso ho recuperato un'ancora bruce con circa 18 mt tra catena e cima a Capri in circa 15 metri, 5-6 teli da spiaggia perduti dalle barche, un coltello da sub e una miriade di altri oggetti.
Quest'anno una maschera nuova, un paio di occhiali nuovissimi, un coltello da sub, 4 snorkel, una infinità di altri oggetti e soprattutto un'ancora Force da 10 kg con 70 metri di catena da 10.
Il recupero è avvenuto a Panarea in circa 6-7 metri d'acqua e continuo a chiedermi che razza di marinaio deve essere quello che:
a) cala l'ancora senza centrare la vicina chiazza di sabbia
b) non potendo andare a una profondità così bassa non si premunisce di grippiale
Non voglio neanche ipotizzare che forse ha calato l'ancora e l'ha persa perché il fine corsa non era assicurato alla barca...
Citazione:Piccola Rachele ha scritto:
Vorrei fare una piccola considerazione.
Onde evitare che subito, di fronte a quel 4/1, noi velisti ci sentiamo gli espertoni, conoscitori del mare, eccetera eccetera, tale differenza è dovuta ai differenti tempi di reazione, legati alla velocità molto superiore del parco barche motore rispetto a quelle a vela.
No, perchè io continuo a vedere in ogni dove gente del tutto impreparata in barca a vela.

+1

non sapendo come sia stata fatta la statistica citata, sospetto che il 4:1 dipenda fortemente anche dal fatto che probabilmente è anche 4:1 il rapporto delle unità circolanti, insomma numero barche a motore in giro/numero a vela
Citazione:sventola ha scritto:
Ma di giorno i container si vedono?????
vederli non lo so, ma si sentono...
Meccanica...penso che durante il corso per la patente nautica, bisognerebbe inserire qualche ora di pratica sulla riparazione/sotituzione di parte inerenti i motori, cinghia, girante, spurgo, filtri ecc.ecc.di solito se ne parla guardando il disegno di un motore nautico e null'altro...
Ed eventulamente anche come sostiuire una drizza ecc.ecc. cose molto importanti forse più importanti del carteggio stesso.
Puoi essere preciso al grado per un atterraggio notturno in porto, ma se ti si rompe la girante o la cinghia o se della sporcizia ti spegne il motore???

io mi sono dovuto far spiegare e mettere in pratica da un amico che ha la barca...

Buon vento a tutti Smile
Citazione:Piccola Rachele ha scritto:
io continuo a vedere in ogni dove gente del tutto impreparata in barca a vela.

non faccio nomi ne indico il modello di barca (comunque natante sotto gli 8 mt) ne dico dove essi siano di base....Wink

fattosta' che questa familgia ha appena comprato una barchetta carina con l'intento di avvicinarsi alla vela, il venditore si e' prestato a dare qualche rudimento alla navigazione e poi stop (nonche la cosa fosse di sua responsabilita').

l'altro giorno passavo per i pontili e a bordo c'erano 2 adulti e 2 bambbine sui 10-12 anni.
era evidente che qualche problema l'avessero per uscire dall'ormeggio percioo' mi sono prestato a dar loro una mano..

dopo avergli spiegato la corretta procedura per uscire dall'ormeggio (via il corpo morto, via la cima a poppa sottovento, motore avanti e poi mollare la sopravento,) mi sono reso conto che erano proprio in grande difficolta' (l'adutlo 1 a prua aveva gia mollato da un pezzo, mentre il 2 aveva gia sbagliato cima a poppa, scadendo sulla barca accanto e si apprestava a mollare anche l'altra cima mentre con il fuoribordo acceso (a marcia avanti), stava decisamente cazzeggiando nel togliere la copertura dalla barra del timone.....mentre la barca andava clamorosamente per lgi affari suoi...

li tengo per il motore e gli levo la marcia...poi con un piede gli oriento nella giusta direzione.. e vanno

torno alla mia, armo randa, mollo ormeggi blablabla (15/20 minuti) ed esco...

me li ritrovo poco fuori dal porto mura a dritta,al traverso con il fiocco clamorosamente a collo come se nulla fosse lasco da paura (almeno 20 cm dalla corretta posizione)...

li passo e comunque li tengo d'occhio...li vedo che corrono da una parte all'altra in totale caos, le bimbe erano in pozzetto (fortunatamente) quando un onda di uno ferro da stiro li sballotta un po'..ho detto 'ci siamo'.... ed invece e' andata bene...

li ho viti un po' nel panico, tant'e' che sono rientrati in porto...


dice che una volta li hanno anche visti avventurarsi fuori dal porto quando in bocchetta c'erano onde frangenti....

questo non e' essere spericolati e' sopravvalutare le proprie capacita'... il brutto e' che se ne accorgeranno solo a danno fatto (ma gli auguro di no)...

purtroppo c'e' anche questo tipo di gente mediamente irresponsabile, ma di solito il velista e' molto piu' attento e timoroso (e rispettoso verso il Mare)
Riguardo al fatto che siano molti di più i motoscafi (addirittura nel rapporto 4 a 1) gironzolando per il marina (nel mio caso Riva di Traiano) direi che proprio apparentemente non sembra. A meno di non considerare in questa categoria anche gommoni, lance, etc. etc. ma dubito che molti di questi girino con il vhf per lanciare il Mayday. Navigando in Corsica e Sardegna questa sensazione è stata confermata dalle barche incontrate. Neanche a dire che ero distratto, i motoscafoni non puoi non notarli...Wink
motoscafari sempre di meno.....nei porti ed anche fuori...anch'io ho la stessa impressione....Big Grin
1530.

La pubblicità del 1530 è andata molto quest'anno.
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