04-09-2013, 20:44
Finita o quasi l'estate e con essa per molti le velleità croceristiche, pensare a queste cose, o meglio, leggerle farebbe venire voglia di piantarla con queste 'strane manie', ma sono sicuro che l'estate prossima saremo ancora lì a fantasticare e a fare programmi. Sono le solite cose, nulla di nuovo, comunque mi è bastato tenere acceso il vhf sul canale 16 durante la traversata Corsica-Giglio del 30 agosto per sentirne di tutti colori. Situazioni veramente allucinanti.
Da SNV
Roma - L'estate sta per concludersi e comincia il tempo dei bilanci. Nonostante la forte crisi che ha colpito il settore della nautica e un consistente numero d'imbarcazioni che quest'anno non sono scese in acqua, l'attività della Capitaneria di Porto non ha conosciuto soste e durante la stagione estiva, come sempre, ha fatto fronte a un elevato numero di richieste di soccorso, la maggior parte di queste effettuate per incidenti minori.
Nell'elenco dei soccorsi c'è di tutto, da chi non vede lo scoglio e ci atterra sopra, a chi si perde il porto, chi finisce la benzina, chi per controllare perché non funziona l'ecoscandaglio leva il trasduttore e non sa rimetterlo, mandando a fondo la barca, insomma, in mare, con le barche, succede di tutto.
La maggior parte degli incidenti sono provocati dall'imperizia di chi porta le barche. Nella classifica degli incidenti il podio più alto va senz'altro alle barche a motore che vincono sulle barche a vela per 4 a 1. Tra le barche a motore più coinvolte negli incidenti ci sono quelle di piccole dimensioni (sotto gli 8 metri), barche che spesso sono condotte con la stessa mentalità di chi conduce un'autovettura.
Olbia – Domenica mattina alle 9,30, un'imbarcazione di 12 metri battente bandiera austriaca, a causa del forte vento che soffiava nella Baia delle Vecchie Saline ha arato sino ad arrivare a scogli. L'equipaggio non è stato in grado di evitare l'incidente e non ha potuto fare altro che lanciare il mayday.
Una motovedetta della Guardia Costiera li ha così immediatamente raggiunti nella baia vicino Olbia e ha portato in salvo le quattro persone che erano a bordo della barca.
Subito dopo un rimorchiatore ha provveduto a liberare la barca dagli scogli e a rimorchiarla in porto. Si ricorda che quando si è vicino alla costa e a portata di cellulare, il soccorso in mare si può chiedere facendo il 1530, il numero delle Capitanerie di Porto per il soccorso in mare.
Da SNV
Roma - L'estate sta per concludersi e comincia il tempo dei bilanci. Nonostante la forte crisi che ha colpito il settore della nautica e un consistente numero d'imbarcazioni che quest'anno non sono scese in acqua, l'attività della Capitaneria di Porto non ha conosciuto soste e durante la stagione estiva, come sempre, ha fatto fronte a un elevato numero di richieste di soccorso, la maggior parte di queste effettuate per incidenti minori.
Nell'elenco dei soccorsi c'è di tutto, da chi non vede lo scoglio e ci atterra sopra, a chi si perde il porto, chi finisce la benzina, chi per controllare perché non funziona l'ecoscandaglio leva il trasduttore e non sa rimetterlo, mandando a fondo la barca, insomma, in mare, con le barche, succede di tutto.
La maggior parte degli incidenti sono provocati dall'imperizia di chi porta le barche. Nella classifica degli incidenti il podio più alto va senz'altro alle barche a motore che vincono sulle barche a vela per 4 a 1. Tra le barche a motore più coinvolte negli incidenti ci sono quelle di piccole dimensioni (sotto gli 8 metri), barche che spesso sono condotte con la stessa mentalità di chi conduce un'autovettura.
Olbia – Domenica mattina alle 9,30, un'imbarcazione di 12 metri battente bandiera austriaca, a causa del forte vento che soffiava nella Baia delle Vecchie Saline ha arato sino ad arrivare a scogli. L'equipaggio non è stato in grado di evitare l'incidente e non ha potuto fare altro che lanciare il mayday.
Una motovedetta della Guardia Costiera li ha così immediatamente raggiunti nella baia vicino Olbia e ha portato in salvo le quattro persone che erano a bordo della barca.
Subito dopo un rimorchiatore ha provveduto a liberare la barca dagli scogli e a rimorchiarla in porto. Si ricorda che quando si è vicino alla costa e a portata di cellulare, il soccorso in mare si può chiedere facendo il 1530, il numero delle Capitanerie di Porto per il soccorso in mare.