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Versione completa: ripristino rotaia tangone
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Per un incidente provocato da un trasportatore qualche anno fa dovetti sostituire il profilo dell'albero, al quale ho riapplicato le appendici originali. Purtroppo non riuscii a smontare la rotaia del tangone e rimontarla sul nuovo profilo. Ebbene, almeno nella mia mente, vorrei montarne una nuova. Ma ho qualche dubbio:
stiamo parlando di uno IOR (fine '80) di 13 mt con J di 5,34 mt (quindi tangone di circa 6 mt in alluminio), con baby stay (manovrabile Navtec). Stavo dando una occhiata ai sistemi Antal e credo di riuscire a trovare qualcosa di adatto. Pur volendo effettuare abbattute 'tranquille' (equipaggio solitamente 2 persone), quindi imbustare lo spi e cambiare mure, mi preoccupa la presenza dello stralletto che mi costringerebbe a rimuovere il tangone dalla campana (oltre che dalla scotta/braccio) per via del baby stay e fargli scavallare lo strallo di prua.
Operazione che potrebbe mettermi in difficoltà vista la lunghezza (e il peso) del tangone.
Scusate ma siccome sto immaginando il tutto, senza averne esperienza diretta (su questa barca) non vorrei aver esagerato con le preoccupazioni. Che ne dite?
La manovra che hai pensato per strambare è sbagliata.

Lo stralletto in poppa va lascato e sganciato; in strambata va liberato il braccio aprendo la varea con il comando rinviato nei pressi della campana, la campana va alzata con il suo circuito (che avrai trasferito dal vecchio albero) e il caricaalto lascato q.b. per far passare il tangone sotto lo strallo recuperandolo col caricabasso; appena passato, gli si incoccia il nuovo braccio e lo si rimette in posizione orizzontale abbassandolo in campana ed alzandolo in varea.

Dunque il tangone non va mai sganciato dalla campana e preso in mano col rischio di farsi del male se c'è un po' d'onda.

Prima di ammainare lo spi (oppure se dalla poppa si passa ad andature più strette) si riaggancia lo stralletto.

Ciao
Grazie Albert. Se ho capito bene: sgancio lo stralletto di prua, alzo la varea (che è incocciata alla rotaia, quindi va su insieme al tangone). Per semplificare l'armo, come avevo accennato, la scotta diventa braccio e viceversa, utilizzando la calza per strambare. Quindi il tangone passa lo strallo di prua (perché essendo lo stralletto/baby stay sganciato non impedirebbe il passaggio). Poi incoccio il braccio (ex scotta) alle nuove mure e riposiziono il tangone facendolo scorrere in basso sulla rotaia.
So che non è da manuale, ma dovrebbe funzionare (?), almeno così facevo con la mia precedente barca che non aveva però l'intralcio del baby stay.
Aggiungo questa foto dalla quale si nota quanto non sia proprio facile sganciare lo stralletto...

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Devi modificare lo stralletto, o con sgancio rapido, o farlo in tessile con la possibilità di mollarlo e portarlo a piede d'albero
Citazione:marceff ha scritto:
Aggiungo questa foto dalla quale si nota quanto non sia proprio facile sganciare lo stralletto...

Temo che quel passaggio e la lunghezza dei vari componenti (stelo/prolunga/stralletto) siano stati modificati rispetto a com'erano e come funzionavano in origine; mi sembra anche (a memoria)che a quel passacavo manchino ormai il guidacavo ed il soffietto superiore.
Non credo sia stato modificato nulla. Lo stralletto (baby stay) è collegato al sistema a tre vie con centralina Navtec e non credo sia mai stato concepito ad immediato sgancio. Credo sia chiaro che si tratta di uno strallo per la regolazione dell'albero e non per armare una trinchetta.
Partendo da questo dato di fatto (ho avuto modo di poterlo verificare su altre barche 'sorelle'), il mio dubbio iniziale su come gestire il cambio mure del tangone permane.
Per Albert: non ho ben compreso a cosa ti riferisci
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