04-10-2013, 02:22
Ciao a tutti,
vengo adesso dal salone di Genova. Sono stato a Il Frangente a comprare un manuale sullo spi, dopo aver letto il link segnalato da ADL ( http://ita4311.blogspot.it/2010/10/falsi...paure.html ). Grazie per le informazioni e l'incoraggiamento.
La barca che uso è questa:
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A mezza nave, uno per lato, ci sono due bozzelli (non pastecche), collegati ad un golfare tramite una scottina (10 cm circa) che permette loro di stare fuori bordo.
Quest'estate ho avuto occasione di far vedere la mia attrezzatura ad un istruttore di vela che mi ha detto che dovrei armare il doppio circuito.
In garage ho il tangone ma non ricordo(se mai mi è stato spiegato)/non so come si collega al caricabasso e all'amantiglio.
Questa mattina, mentre pagavo il manuale, ho individuato un 'ragazzo' che, tra i responsabili dello stand, era visibilmente il più abbronzato, quindi, con una deduzione da far invidia a Sherlock Holmes, ho pensato che fosse uno che in barca ci andava parecchio. Gli ho chiesto di spiegarmi come caspitina si arma lo spi e il doppio circuito cos'è. Grazie alla sua spiegazione, ho capito che, stabilita una andatura all'incirca al lasco, per capirci, il tangone deve rimanere 'sopravento rispetto allo spi' perpendicolare più o meno alla direzione del vento. Dalla bugna (punto di mura) dello spi parte il braccio che passando attraverso il gancio nella varea del tangone e attraverso il bozzello a mezza nave arriva in pozzetto passando sempre esternamente allo scafo. Dalla bugna opposta (punto di scotta) partirà la scotta che arriverà direttamente in pozzetto.
Il doppio circuito prevede due scotte e due bracci contemporaneamente collegati alle bugne dello spi da usare alternativamente a seconda che il tangone stia da una parte o dall'altra dello strallo di prua.
Uno schema del circuito singolo dal manuale che ho acquistato:
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Le prime domande che vi pongo sono:
1) Ho capito bene il doppio circuito?
2) Leggendo sul forum ho capito che servono delle scotte da 8 o 10 mm, non tanto per il carico, quanto per poterle maneggiare bene. La lunghezza di ognuna dovrà essere 2 volte quella della barca (24 m) che per 4 (2 scotte e 2 bracci) fa 96m di scotte. Poliestere va bene? E' il caso che prevede qualche colore diverso, chessò, un colore per i bracci e un colore per le scotte?
3) Ricordo che l'istruttore di vela cercava dei doppi bozzelli, penso per il caricabasso ... ma dove potrebbero servire? Ricordo che mi diceva che mi servivano delle pastecche per fare da 'frisbee' ... boh. Sapete di cosa si tratta o meglio che chiedo a lui?
4) Come si collega il caricabasso e la drizza al tangone e in che punto?
5) Che vantaggio c'è ad armare il doppio circuito? Non sarebbe meglio che sostituissi i due bozzelli a mezza barca con due pastecche e usassi il circuito 'singolo'?
Scusate preventivamente se ho detto qualche cazzata .
Grazie!
vengo adesso dal salone di Genova. Sono stato a Il Frangente a comprare un manuale sullo spi, dopo aver letto il link segnalato da ADL ( http://ita4311.blogspot.it/2010/10/falsi...paure.html ). Grazie per le informazioni e l'incoraggiamento.
La barca che uso è questa:
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A mezza nave, uno per lato, ci sono due bozzelli (non pastecche), collegati ad un golfare tramite una scottina (10 cm circa) che permette loro di stare fuori bordo.
Quest'estate ho avuto occasione di far vedere la mia attrezzatura ad un istruttore di vela che mi ha detto che dovrei armare il doppio circuito.
In garage ho il tangone ma non ricordo(se mai mi è stato spiegato)/non so come si collega al caricabasso e all'amantiglio.
Questa mattina, mentre pagavo il manuale, ho individuato un 'ragazzo' che, tra i responsabili dello stand, era visibilmente il più abbronzato, quindi, con una deduzione da far invidia a Sherlock Holmes, ho pensato che fosse uno che in barca ci andava parecchio. Gli ho chiesto di spiegarmi come caspitina si arma lo spi e il doppio circuito cos'è. Grazie alla sua spiegazione, ho capito che, stabilita una andatura all'incirca al lasco, per capirci, il tangone deve rimanere 'sopravento rispetto allo spi' perpendicolare più o meno alla direzione del vento. Dalla bugna (punto di mura) dello spi parte il braccio che passando attraverso il gancio nella varea del tangone e attraverso il bozzello a mezza nave arriva in pozzetto passando sempre esternamente allo scafo. Dalla bugna opposta (punto di scotta) partirà la scotta che arriverà direttamente in pozzetto.
Il doppio circuito prevede due scotte e due bracci contemporaneamente collegati alle bugne dello spi da usare alternativamente a seconda che il tangone stia da una parte o dall'altra dello strallo di prua.
Uno schema del circuito singolo dal manuale che ho acquistato:
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Le prime domande che vi pongo sono:
1) Ho capito bene il doppio circuito?
2) Leggendo sul forum ho capito che servono delle scotte da 8 o 10 mm, non tanto per il carico, quanto per poterle maneggiare bene. La lunghezza di ognuna dovrà essere 2 volte quella della barca (24 m) che per 4 (2 scotte e 2 bracci) fa 96m di scotte. Poliestere va bene? E' il caso che prevede qualche colore diverso, chessò, un colore per i bracci e un colore per le scotte?
3) Ricordo che l'istruttore di vela cercava dei doppi bozzelli, penso per il caricabasso ... ma dove potrebbero servire? Ricordo che mi diceva che mi servivano delle pastecche per fare da 'frisbee' ... boh. Sapete di cosa si tratta o meglio che chiedo a lui?
4) Come si collega il caricabasso e la drizza al tangone e in che punto?
5) Che vantaggio c'è ad armare il doppio circuito? Non sarebbe meglio che sostituissi i due bozzelli a mezza barca con due pastecche e usassi il circuito 'singolo'?
Scusate preventivamente se ho detto qualche cazzata .
Grazie!