Da un paio d'anni mi è venuta la passione per le immersioni in apnea, ho fatto il corso apnea academy ed ora mi piacerebbe affiancare questa attività alla barca a vela, qual'è il problema, direte voi, bhè....il problema è il mare dove di solito navigo, ovvero l'alto Adriatico di fronte alla laguna di Grado e Marano mare ricco di immense distese di sabbia e basta. Un amico mi ha dato dei punti GPS dove posso trovare qualcosa, ma mi ha pure detto che se non hai un ecoscandaglio che ti mostri il fondale non è così facile trovare questi punti. Mi date qualche consiglio? Non pesco, ma se mi fa vedere pure i pesci non mi fa schifo. Vorrei evitare di fare altri buchi nello scafo della barca, quindi mi piacerebbe qualcosa con trasduttore removibile.
Grazie in anticipo a chi mi da qualche dritta.
Non è vero che nel mare di fronte alla laguna di Grado e Marano ci siano solo distese di sabbia, appena vai un po' al largo si trova prevalentemente fango.
Il fondale scende gradualmente a 15-16 m per poi risalire nella famosa secca 'La Tressa' che si estende al largo tra Grado e Lignano con profondità attorno ai 10 m.
Ci sono numerose isole con concrezioni solide, tipo le famose 'Tegnue' di Chioggia e ricche di vita, sopratutto Gronghi (ne sono stati presi col fucile da decine di chili) ed Astici (mio fratello ne ha preso uno di circa sette chili che, svuotato con pazienza, fa ancora bella mostra sul camino).
La secca degrada verso Sud oltre i venti metri con alcune cigliate rocciose con oasi di sabbia ricche di 'dondoli' come si chiamano qui i tartufi di mare.
Ci sono molti che negli anni hanno catalogato le posizioni più interessanti e che le tengono ben riservate.
Fra i tanti uno che per anni ha esplorato i fondali con la barca attrezzata con ogni tipo di ecoscandaglio, strumenti di posizionamento, prima LORAN e poi GPS, ricevitori satellitari etc. è il mitico MIN, tuttora esercente del famoso sito
http://www.meteomin.it
Riapro questa mia discussione.
Come ecoscandaglio, in questo momento, ho un ST60+ tridata, collegato ad un trasduttore Airmar. Vorrei aggiungere un ecoscandaglio fishfinder che mi mostri il fondale, con un GPS nello stesso scatolotto e ne avrei già addocchiato qualcuno.
Vorrei sempre mettere un trasduttore passante, ma ho dei dubbi:
1) se aggiungo un altro trasduttore eco, ci possono essere interferenze con quello esistente collegato all'ST60+?
2) Si possono collegare due strumenti allo stesso trasduttore? Se si c'è qualche strumento che può utilizzare lo stesso trasduttore dell'ST60+, non necessariamente quello già in mio possesso.
----
1) se aggiungo un altro trasduttore eco, ci possono essere interferenze con quello esistente collegato all'ST60+?
----
E' possibile se operano sulla stessa frequenza che per gli ST60 e' 200KHz, solitamente e' bene operare con uno solo dei due attivo.
Talora un posizionamento opportuno (abbastanza lontani fra loro, es. uno a prua e uno a poppa) puo' essere sufficente ma non si puo' dirlo a priori, si deve provare: nel mio caso il sonar a visione frontale che ho installato pur operando sulla stessa frequenza dell'eco non evidenzia interferenze e i due strumenti operano correttamente entrambi attivi ma lo reputo un caso fortunato.
----
2) Si possono collegare due strumenti allo stesso trasduttore? Se si c'è qualche strumento che può utilizzare lo stesso trasduttore dell'ST60+, non necessariamente quello già in mio possesso.
----
Dipende essenzialmente dalla frequenza di lavoro che deve essere la stessa e dal tipo di trasduttore (quello degli ST60 non va bene per i fishfinders essendo un monofrequenza a raggio stretto), sicuramente non possono essere banalmente collegati assieme, necessiterebbe un sistema per poter collegare il trasduttore ora solo ad un apparechio e ora solo all'altro e spegnere l'apparecchio non in uso (solo scollegare puo' danneggiarlo), un pasticcio.
Va aggiunto che solitamente i fishfinders sono dotati di un'uscita NMEA tramite la quale vengono messi a disposizione i dati di profondita' attuale, collegando opportunamente tale linea (potrebbe necessitare un convertitore NMEA/SeaTalk) e impostando l'ST60 come "repeater" si puo' avere l'informazione regolarmente presentata pur se letta da altro strumento con il suo specifico trasduttore. Questa e' da considerare la soluzione piu' "pulita".
Grazie Iansolo, ora ho le idee un po' più chiare, se prendo un raymarine, facile che questo possa dialogare con il mio st60.