I Forum di Amici della Vela

Versione completa: Ci facciamo la randa a soffietto?
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Il futuro sembra un po' più vicino...
Volevo aspettare i risultati sul campo di regata prima di farvi partecipi di un lavoro che ho intrapreso da qualche mese ed ancora non completamente concluso ( ho lavorato anche oggi), ma vedo questo post ed allora intervengo. Ho costruito una vela alare morbida e terzarolabile per il mio trimarano 10'. Riesco, in navigazione, ad ottenere da un profilo simmetrico naca 0012 un profilo asimmetrico 6412.


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caspita, complimenti!
Ciao, complimenti!

avevo due curiosità:

come fai a cambiare profilo in navigazione?

che differenze osservi rispetto ad una vela tradizionale in termini di regolazioni (incidenza, altre regolazioni specifiche)?
Citazione:frapik ha scritto:
Ciao, complimenti!

avevo due curiosità:

come fai a cambiare profilo in navigazione?

che differenze osservi rispetto ad una vela tradizionale in termini di regolazioni (incidenza, altre regolazioni specifiche)?

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Nell'immagine si vede la centina costituita da un elemento a 'goccia' in sandwich con un foro ad asola dove un tubo a sez. circolare (albero) può disporsi. In verde le stecche a sez.circolare di diam.4-6mm che sono inserite nelle opportune tasche del tessuto (come in una vela tradizionale), due stecche secondarie (distanziali)anch'esse intascate ed incernierate a quelle principali. Due tubicini incollati ai bordi della centina dentro le quali scorrono le stecche principali. un elastico che tiene sempre in tensione il tessuto che circonda la centina.


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Quando si lascano le due cimette il profilo è simmetrico, quando si lasca la cimetta sopravento e si cazza quella sottovento la centina assume la forma del profilo Naca. E' logico che con una 'goccia di un'altra forma e con centine secondarie con altre lunghezze si possono avere altri profili. Grazie ai tubicini le stecche possono essere legate sul bordo di uscita e non devono scorrere come ho sempre visto.

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La vela ha la forma di un fagiolo e quindi ha senso il nome di MR BEAN
(nella figura le centine sono disegnate in pianta e non di fianco, come il resto del disegno).
Notare che ci sono due cimette cunnigham-vang che tendono la vela verso il basso ma permettono di posizionarla come si vuole rispetto il centro di deriva.
All'interno delle 'gocce' ci sono dei fori che sono fessure sempre più lunghe mano a mano che si va dall'alto verso il basso. In questo modo la vela può essere spostata rispetto l'albero interno.
C'è una drizza, interna alla vela ed esterna all'albero. Ed una scotta sulla centina inclinata ( boma)che sarà la più robusta perchè scatolata come la centina di penna.
che lavorone!
riesci a tensionarla abbastanza tra 'drizza' e 'cunningam'? immagino un bel parancone ma il tessuto non finisce per cedere e dover essere rimpiazzato dopo relativamente poco tempo?
rimane poi il problema dello svergolamento/cambio di profilo che se su un 10 piedi veloce è trascurabile, in caso di uno scale-up dovrà essere affrontato
Complimenti! Tienici informati sullo sviluppo e sul confronto vs vela tradizionale.

Big Grin
Citazione:shein ha scritto:
che lavorone!
riesci a tensionarla abbastanza tra 'drizza' e 'cunningam'? immagino un bel parancone ma il tessuto non finisce per cedere e dover essere rimpiazzato dopo relativamente poco tempo?
rimane poi il problema dello svergolamento/cambio di profilo che se su un 10 piedi veloce è trascurabile, in caso di uno scale-up dovrà essere affrontato

il tessuto è leggerissimo , è quello dello spinnaker. In questo tipo di vela non è il taglio del tessuto che dà la forma. Il tessuto riveste semplicemente la struttura che è fatta dalle centine che scorrono sull'albero. Bastano due paranchini per tensionare il tutto. La vela è stata usata pochissimo e quindi non sono in grado di valutare al momento la sua durata. Lo svergolamento è perfettamente controllato da due cimette che passano attraverso tutte le centine come da disegno. Lascandole si crea lo svergolamento desiderato. Se si cazzano , posso assicurarti che la balumina è perfettamente retta. Nelle foto precedenti si vede la vela con una mano di terzaroli presa grazie ad una cerniera molto robusta. la vela viene ridotta e conserva una forma molto pulita.


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Finalmente qualcuno che prima fa e poi parla!!
Complimenti, è un lavoro veramente ottimo, mi pare anche con un approccio molto pratico e funzionale! Ed anche la tua spiegazione è molto chiara ed efficace.
Con un sistema simile , terzarolabile ed ammainabile, si può pensare ad un utilizzo diportistico e ricreativo dell'ala, non più relegata all'ambito agonistico.
Immagino che tu stia brevettando il sistema spero!!
Tienici aggiornati sui risultati ottenuti.
Ciao e buon lavoro

P.S. Complimenti per l'impalcatura usata per lavorare sopra la vela, altro che North Sail.... Anche lo spessore delle travi usate denota serietáBig GrinBig GrinBig Grin
Geniale!
complimenti per lo studio e la realizzazione!
grande Mario!!!

non vedo l'ora di seguire gli sviluppi di questo tuo nuovo progetto
Aaaappperò !!!!!!! Complimenti e per il lavoro e per le soluzioni 'furbe'...Big Grin
Ottimo lavoro, davvero complimenti. Tra l'altro osservo che non hai sartie all'albero. Non mi dire che la successione delle centine serve anche ad 'inscatolare' il palo, scaricando alla tela esterna, o alle cime, la resistenza.

Complimenti anche a SONMI per i suoi continui apporti di curiosità e news, strettamente legati alla vela. Qui per esempio non avremmo conosciuto il lavoro di MARIO (ma forse più avanti).
molto furba, farai anche una versione che si possa inferire per quei disgraziati che usano anche vele di prua? stracomplimenti.
Citazione:Mario Falci ha scritto:
Citazione:shein ha scritto:
che lavorone!
riesci a tensionarla abbastanza tra 'drizza' e 'cunningam'? immagino un bel parancone ma il tessuto non finisce per cedere e dover essere rimpiazzato dopo relativamente poco tempo?
rimane poi il problema dello svergolamento/cambio di profilo che se su un 10 piedi veloce è trascurabile, in caso di uno scale-up dovrà essere affrontato

il tessuto è leggerissimo , è quello dello spinnaker. In questo tipo di vela non è il taglio del tessuto che dà la forma. Il tessuto riveste semplicemente la struttura che è fatta dalle centine che scorrono sull'albero. Bastano due paranchini per tensionare il tutto. La vela è stata usata pochissimo e quindi non sono in grado di valutare al momento la sua durata. Lo svergolamento è perfettamente controllato da due cimette che passano attraverso tutte le centine come da disegno. Lascandole si crea lo svergolamento desiderato. Se si cazzano , posso assicurarti che la balumina è perfettamente retta. Nelle foto precedenti si vede la vela con una mano di terzaroli presa grazie ad una cerniera molto robusta. la vela viene ridotta e conserva una forma molto pulita.


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intendevo la tensione verticale negli spazietti tra le centine.
di nuovo complimenti Smile
p.s.: mica ti avanza un prototipo/ versione beta del timone a baionetta? Tongue
complimenti, un bellissimo lavoro! molto interessante... e molto ben realizzato. avevo seguito con piacere la discussione sulla costruzione del trimarano, e adesso è bello vederlo in acqua!
P.s. a proposito di wing sails, qualcuno si ricorda quella di Wharram? anche quella mi piaceva molto come idea... con un contenuto tecnologico decisamente più basso, ma proprio per questo più a portata di mano... per me424242
Complimenti di nuovo..
Appena hai fatto un po' di prove, tienici informati sulle differenti regolazioni/performace alle varie andature.
Citazione:osef ha scritto:
Ottimo lavoro, davvero complimenti. Tra l'altro osservo che non hai sartie all'albero. Non mi dire che la successione delle centine serve anche ad 'inscatolare' il palo, scaricando alla tela esterna, o alle cime, la resistenza.
Grazie a tutti per i complimenti.
Rispondo ad Osef: La vela 'ricopre' l'albero che serve per tirare su il tutto e attorno al quale ruotano le centine. Dal punto di vista strutturale l'albero sorregge tutto.
Ciao
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