27-11-2013, 16:30
Premetto che non potevo in questa sezione fare un torto alla mia amata ex-barca non mettendo alcune notizie che la riguardano, tanto più che in rete ne esistono ingiustamente molto poche.
L'acronimo del cantiere sta per Costruzioni Nautiche Novelli Teodorico di Pesaro. Il progetto del Nova 25 nasce da un evoluzione del modello leggermente più piccolo, il Nova 713, la prima barca di serie prodotta dal cantiere. Esistono due versioni con e senza deriva mobile e conseguentemente senza e con entrobordo. La barca posseduta da me dal 1987 al 2011 ha la deriva mobile. Questa era per me una caratteristica essenziale e ha condizionato per quasi venticinque anni le mie crociere estive e la facilità con cui ho spesso cambiato porti di stazionamento.
Mia discussione sulla nautica carrellabile: http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=53299
Per anni ho avuto modo di comparare le caratteristiche di questa barca con quelle di altre simili e francamente ho dovuto ammettere che il Nova 25 ha sempre vinto il confronto. A Teodorico Novelli di questa barca ne abbiamo acquistate contemporaneamente tre nel 1987. Dei tre amici due, io e l’ADV gioiamia, abbiamo navigato per un ventennio insieme condividendo delle bellissime crociere e anche partecipando a regate all’inizio degli anni ’90. Gioiamia ci partecipa tutt’ora con risultati eclatanti. Praticamente vince sempre.
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Campionato invernale 2008-2009. Non è un fotomontaggio. Il Nova 25 Gioiamia in primo piano ha preso proprio quel distacco dalle altre! Poi ovviamente vincerà la regata.
http://www.tusciaweb.it/notizie/2011/apr...t_vela.htm
http://www.tusciamedia.com/archivio-2011...a-mia.html
Risultati e partecipanti Allegato: Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .REGATA_2011_04_10.pdf 52,27 KB
Ma basta con le chiacchiere e con le lodi. Passiamo alla recensione
Caratteristiche veliche.
L’imbarcazione, per necessità di contenere i pesi essendo carrellabile, è di “costituzione” leggera. Realizzata interamente in vetroresina, dal cantiere esce con un peso di 1100 kg. di cui 350 con funzione di zavorra costituiti da panetti di piombo asportabili e fissati con dei bulloni al fondo della barca. Questa caratteristica consente di alleggerire ulteriormente il trasporto su strada. Personalmente non ho mai avuto al necessità di smontarli ma il mio amico di cui sopra ovviamente l’alleggeriva in regata… La superficie velica complessiva è di circa 50 mq. equamente ripartita tra randa e genoa. L’armo è del tipo a 7/8. La nostra deriva mobile, del tipo a baionetta, è realizzata in vetroresina e quindi è leggerissima e facilmente rimovibile del tutto nei trasporti o in fondali bassissimi. Le prestazioni veliche complessive di questa barca sono molto buone e lo dimostrano i citati successi nelle regate quando si è dovuta confrontare con barche ad esclusiva vocazione regatistica e molto più quotate. Tenendo conto della discreta superficie velica e della particolare distribuzione della zavorra, la barca in navigazione tende a sbandare più di altre a parità di intensità del vento.
Interni
Nonostante la necessità di contenere dimensioni (massimo baglio per la trasportabilità pari a ml. 2,50) e pesi il Nova 25 presenta un’abitabilità incredibile, ritengo decisamente superiore a barca della stesas categoria. Gli spazi sono organizzati così: cabina di prua con porta che funge anche da chiusura dell’armadio. Ampio quadrato con cucina e lavello a paratia e comodo divano da quattro posti rapidamente trasformabile in un letto doppio. Bagno in locale separato con wc marino e lavabo. Profondo vano “in nicchia” per un ulteriore cuccetta. A mio parere grande trovata la possibilità di alzare la tuga e far diventare l’altezza utile interna da ml.1,60 a 1,90. Questo accorgimento mi apre fosse stato già utilizzato dal Comet 700 a cui, secondo me, tutto il progetto del Nova 25 si ispira.
Pozzetto e altre dotazioni esterne
Il pozzetto è molto ampio. Lo specchio di poppa verticale permette di sfruttare tutta la lunghezza utile della barca. Sono presenti due comodi gavoni. Uno, in particolare, può contenere addirittura una persona. Il timone in legno a barra presenta la pala sollevabile per sfruttare in pieno la possibilità di ancorare su bassi fondali offerta dalla deriva mobile. Altre dotazioni i quattro winch e tutti i dispositivi necessari a rinviare tutte le manovre correnti in pozzetto. La base dell’albero è incernierata per favorirne l’abbattimento o il riarmo durante i trasporti. Nel mio caso il tamburo dell’avvolgifiocco è nascosto all’interno dell’ampio gavone dell’ancora. Questa soluzione si è però rivelata poco adatta al frequente armo e disarmo a cui una barca carrellabile è sottoposta (ho successivamente dovuto ampliare il foro d’uscita per sfilare più comodamente il tamburo ed evitare ogni volta di smontare completamente l’avvolgifiocco).
Motorizzazione
Il mio Nova 25 montava un fuoribordo da 10 Hp, quella del mio amico da 15 Hp. La necessità di avere il fuoribordo al posto dell’entrobordo è chiaramente dovuta sempre alla necessità di carrellarla.
[u]SCHEDA TECNICA[u]
Progetto: ing.Guidi
Lunghezza fuori tutto: ml. 7,60
Baglio massimo: ml. 2,50
Disolcamento: kg.1100 di cui 350 di zavorra amovibile
Pescaggio: ml. 0,25/1,30
Altezza interna in cabina: 1,60/1,90
Superficie velica complessiva : mq.30,00
Su questa pagina del cantiere c’è pure la mia ex-barca http://www.cnnt.it/makbul_ii_-_nova_25.html
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Chiaramente un paio di video non potevano mancare
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Per anni ho avuto modo di comparare le caratteristiche di questa barca con quelle di altre simili e francamente ho dovuto ammettere che il Nova 25 ha sempre vinto il confronto. A Teodorico Novelli di questa barca ne abbiamo acquistate contemporaneamente tre nel 1987. Dei tre amici due, io e l’ADV gioiamia, abbiamo navigato per un ventennio insieme condividendo delle bellissime crociere e anche partecipando a regate all’inizio degli anni ’90. Gioiamia ci partecipa tutt’ora con risultati eclatanti. Praticamente vince sempre.
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Campionato invernale 2008-2009. Non è un fotomontaggio. Il Nova 25 Gioiamia in primo piano ha preso proprio quel distacco dalle altre! Poi ovviamente vincerà la regata.
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Caratteristiche veliche.
L’imbarcazione, per necessità di contenere i pesi essendo carrellabile, è di “costituzione” leggera. Realizzata interamente in vetroresina, dal cantiere esce con un peso di 1100 kg. di cui 350 con funzione di zavorra costituiti da panetti di piombo asportabili e fissati con dei bulloni al fondo della barca. Questa caratteristica consente di alleggerire ulteriormente il trasporto su strada. Personalmente non ho mai avuto al necessità di smontarli ma il mio amico di cui sopra ovviamente l’alleggeriva in regata… La superficie velica complessiva è di circa 50 mq. equamente ripartita tra randa e genoa. L’armo è del tipo a 7/8. La nostra deriva mobile, del tipo a baionetta, è realizzata in vetroresina e quindi è leggerissima e facilmente rimovibile del tutto nei trasporti o in fondali bassissimi. Le prestazioni veliche complessive di questa barca sono molto buone e lo dimostrano i citati successi nelle regate quando si è dovuta confrontare con barche ad esclusiva vocazione regatistica e molto più quotate. Tenendo conto della discreta superficie velica e della particolare distribuzione della zavorra, la barca in navigazione tende a sbandare più di altre a parità di intensità del vento.
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Nonostante la necessità di contenere dimensioni (massimo baglio per la trasportabilità pari a ml. 2,50) e pesi il Nova 25 presenta un’abitabilità incredibile, ritengo decisamente superiore a barca della stesas categoria. Gli spazi sono organizzati così: cabina di prua con porta che funge anche da chiusura dell’armadio. Ampio quadrato con cucina e lavello a paratia e comodo divano da quattro posti rapidamente trasformabile in un letto doppio. Bagno in locale separato con wc marino e lavabo. Profondo vano “in nicchia” per un ulteriore cuccetta. A mio parere grande trovata la possibilità di alzare la tuga e far diventare l’altezza utile interna da ml.1,60 a 1,90. Questo accorgimento mi apre fosse stato già utilizzato dal Comet 700 a cui, secondo me, tutto il progetto del Nova 25 si ispira.
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Il pozzetto è molto ampio. Lo specchio di poppa verticale permette di sfruttare tutta la lunghezza utile della barca. Sono presenti due comodi gavoni. Uno, in particolare, può contenere addirittura una persona. Il timone in legno a barra presenta la pala sollevabile per sfruttare in pieno la possibilità di ancorare su bassi fondali offerta dalla deriva mobile. Altre dotazioni i quattro winch e tutti i dispositivi necessari a rinviare tutte le manovre correnti in pozzetto. La base dell’albero è incernierata per favorirne l’abbattimento o il riarmo durante i trasporti. Nel mio caso il tamburo dell’avvolgifiocco è nascosto all’interno dell’ampio gavone dell’ancora. Questa soluzione si è però rivelata poco adatta al frequente armo e disarmo a cui una barca carrellabile è sottoposta (ho successivamente dovuto ampliare il foro d’uscita per sfilare più comodamente il tamburo ed evitare ogni volta di smontare completamente l’avvolgifiocco).
Motorizzazione
Il mio Nova 25 montava un fuoribordo da 10 Hp, quella del mio amico da 15 Hp. La necessità di avere il fuoribordo al posto dell’entrobordo è chiaramente dovuta sempre alla necessità di carrellarla.
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Progetto: ing.Guidi
Lunghezza fuori tutto: ml. 7,60
Baglio massimo: ml. 2,50
Disolcamento: kg.1100 di cui 350 di zavorra amovibile
Pescaggio: ml. 0,25/1,30
Altezza interna in cabina: 1,60/1,90
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