I Forum di Amici della Vela

Buongiorno a tutti,
sulla mia barca (Beneteau First 38 del 1985) i passacavi delle cime d'ormeggio sono chiusi, nel senso che sono costituiti da un buco di forma rettangolare nella falchetta per cui le cime devono essere infilate dal corrente e poi date volta.
Ciò significa che le trappe di prua devono essere passate a doppino e spesso non passano proprio o comunque bisogna sbattersi non poco per farle passare, con il rischio che nel frattempo anche la barca sbatta.
Di fatto non uso i passacavi e faccio passare le trappe sui rulli del musone dell'ancora.
Vorrei far aprire i passacavi onde poterli utilizzare agevolmente, ma, poiché penso sempre che se i progettisti fanno delle scelte ed i cantieri le adottano ci sarà una ragione, mi chiedevo cosa avesse spinto il buon Berret a prevedere questo tipo di passacavi.
Forse potrebbero essere utili in un ormeggio all'inglese con grossa escursione di marea: se la barca scende il cavo, tirato verso l'alto, non esce dal passacavo ed il tiro sulla galloccia rimane orizzontale.
Bho?
Per l'uso mediterraneo che faccio io della barca non vedo controindicazioni al taglio.
Aspetto però eventuali graditi suggerimenti.
Grazie Mario

anche io non vedo controindicazioni al taglio, magari obliquo come da immagine allegata in modo da impedire ulteriormente che le cime fuoriescano.

ovviamente con le dovute sagomature onde evitare sfregamenti e tagli delle cime


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Il problema e' solo che l'album inviò andrebbe poi rianodizzato dove lo tagli altrimenti fa il fiore e si sfarina

sull'argomento mi sono dilettato al salone anni fa,
poche, pochissime barche piccole, ma anche grandi
e pretenziose hanno passacavi (bocche di rancio)
messi bene e di forma ergonmica. Detto ciò per tua
consolazione, ti chiedo se hai verificato che il
tratto finale della falchetta sia separabile, così
da sostituirlo con uno più comodo.
In alternativa potresti tenere a prua due bozze
già infilate da legare con parlato doppio alla
trappa se troppo grossa.
quanto a tagliare non so se la dimensione del
metallo sia poi sufficiente a reggere gli strappi,
oltre a quello che dice giustamente Carcat.

una soluzione che io avevo addottato era quella di far passare le cime sopra la falchetta.
Per evitarne poi l'usura per lo sfregamento inevitabile che si crea contro il bordo della falchetta le avevo poi protette infilandoci dei spezzoni di tubo per protezione. [:16][:16]

Effettivamente Oudeis mi fa riflettere sul fatto che il lamierino di cui è fatta la falchetta, non più congiunto nella parte superiore, possa piegarsi sotto la trazione obliqua della trappa.
Adotto il sistema bozza quando sono in crociera con l'ancora che occupa uno dei rulli. di norma nel mio posto barca è difficilmente praticabile avendo sempre il vento su uno dei masconi e quindi dovendo essere lesti a bloccare la barca.
Sabato verifico la possibilità di sostituire un tocco di falchetta (ma non mi pare) e valuto meglio la larghezza della lamiera.
Per il momento grazie a tutti. MArio

E' proprio come sospetta DonnaMarta: sono chiusi per prevenire i problemi di marea del nord Europa. Tempo fa ero interessato al SO49 che appunto aveva i passacavi chiusi e, a mio avviso, molto scomodi. In una fiera del nord mi avevano fatto presente che erano voluti per la ragione di cui sopra.

Citazione:cook ha scritto:
E' proprio come sospetta DonnaMarta: sono chiusi per prevenire i problemi di marea del nord Europa. Tempo fa ero interessato al SO49 che appunto aveva i passacavi chiusi e, a mio avviso, molto scomodi. In una fiera del nord mi avevano fatto presente che erano voluti per la ragione di cui sopra.

Sarà, ma non voglio pensare alla barca appesa al molo con la bassa
Il problema manovra col vento e relativa urgenza si risolve dando
una volta fuori dal passacavo, poi con calma si assicurano le bozze
e si rilascia la trappa. La mia falchetta ha ancora i segni di quando
hanno lasciato il cavo sopra, benchè le bocchedirancio siano aperte