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Versione completa: Usare un impregnante
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Ho una barca in legno. Ogni due anni devo riportare a legno la tuga, la falchetta e tutte le parti in legno che sono colpite dal sole per poi dare a spruzzo della vernice trasparente poliuretanica. Uso prodotti della Cecchi di ottima qualitá me come é logico, anche se protetti da copertura impermeabile, ugualmente si sfogliano. Stiamo parlando di poliuretanica sia monocomponente che a doppio componente date in due o tre mani. Il lavoro é rognoso e lungo perchè oltre a carteggiare perfettamente bisogna poi nastrare e proteggere con teli di plastica la parti da non spruzzare. Il lavoro va fatto portando la barca in cantiere.
Sto pensando ad una alternativa: la prima volta portare a legno, dare due mani di impregnante professionale per esterni e una mano di finitura a cera. Stiamo parlando di coprire parti della barca che non sono a contatto dell'acqua del lago e che non devono essere perfettamente impermeabilizzati. Mi interessa proteggere il legno dagli agenti atmosferici come il sole e la pioggia per 12 mesi. Poi il lavoro consisterebbe semplicemente nel passare una mano di finitura a cera con pennello. Il lavoro da fare sarebbe più frequente ma infinitamente più comodo.
Pareri ed esperienze?
due anni fa stanco dei continui interventi di manutenzione agli infissi esterni di casa mia in rovere, esposti a sud (sole ed intemperie) mi sono deciso. ho sverniciato tutto ed ho dato due mani di impregnante cerato pigmentato noce sul legno vivo. A due anni di distanza sono perfette ne bolle ne sfogliamenti vari. Per eccesso di zelo in primavera conto di dare una leggera passata di paglietta di ferro ed una ulteriore mano di impregnante cerato stavolta neutro. Penso che sul lago dovrebbe andare bene. Acquista impregnante che fa da finitura. Il mio se non ricordo male dovrebbe essere Stoppani.
Ciao Mario,
ho avuto buoni risultati con fibrodur della veneziani e poi poliuretana (wood gloss) bicomponente ma mai data a spruzzo il legno deve essere carezzato dal pennello.
1) Dopo le due mani di fibrodur carteggiare dopo altre due di WGloss (non fare asciugare completamente fra una e l'altra) carteggiare arrivare almeno a 6 mani di WGloss.
2) Dopo sei mesi carteggiare e altre due mani o anche 4.
3) Ogni anno dall'ultimo trattamento ripetere il punto 2.
In questo modo ha una durata sicuramente maggiore
PS. ma del tri che ne hai fatto?
Il prodotto che userei è composto da due diversi impregnanti: il primo impregna a fondo ed è seguito da un impregnante di finitura, se si vuolea cera, ma esiste anche mat e credo lucido.
Citazione:bistag ha scritto:
Ciao Mario,
ho avuto buoni risultati con fibrodur della veneziani e poi poliuretana (wood gloss) bicomponente ma mai data a spruzzo il legno deve essere carezzato dal pennello.
1) Dopo le due mani di fibrodur carteggiare dopo altre due di WGloss (non fare asciugare completamente fra una e l'altra) carteggiare arrivare almeno a 6 mani di WGloss.
2) Dopo sei mesi carteggiare e altre due mani o anche 4.
3) Ogni anno dall'ultimo trattamento ripetere il punto 2.
In questo modo ha una durata sicuramente maggiore
PS. ma del tri che ne hai fatto?

Caro Bistag, é la carteggiatura che voglio evitare. Diverso il lavoro con lattina di vetro nella mano sinistra e pennellino nella destra. Non devi nastrare e se fai qualche colatura basta passare lo straccio. Un lavoro così lo farei anche ogni mese.
Il trimarano 18' sta benissimo ed è il fulcro delle mie vacanze siciliane. Questo Natale, complice il bel tempo, ho cucito una nuova vela più grande , sempre a chela ma con materiali ' tecnologici'.
Dacron Low Aspect High Modulus ed antenne in carbonio. Ho finito la cuccetta che ha le pareti in tessuto impermeabile e la tuga rigida. La prossima estate è prevista la traversata per le isole eolie.
sulle panche del pozzetto, in longheroni di teak senza comenti, io do due mani di impregnante all'acqua effetto cerato. chiude completamente i pori ed anche se piove il legno non si bagna.

significa che il legno non respira dalla parte di sopra, su quella di sotto gli spennello olio paglierino diluito con un poco di gasolio che aiuta la penetrazione.
io ho sempre trattato ogni 2/3 anni l'albero in douglas con vernice ce---hi, dopo aver portato a legno la superficie, smontando prima ogni armo.
Lavoro faticoso che viene ripagato da un albero scintillante, che però, dopo un paio di anni, deteriora inesorabile, fino alla sfogliatura della vernice sulle parti più esposte al sole.
Le soluzioni sono diverse, ciascuna molto soggettiva. Dipende anche da che uso si fà della barca, dal suo valore, dal costo dell'eventuale disalberatura e rialberatura.
Stanco del solito procedimento, faticoso e costoso (va detto che ho una barca bellissima, ma non certamente quotata), sono orientato a sostituire la vernice con l'olio. Conosco quelli di lino crudo e cotto. Quello crudo lo ho provato su un tangone, sempre in douglas, dando 6 mani. Il tangone sta all'aperto, ma non molto esposto ai raggi del sole. Ovviamente non è lucido come se fosse verniciato (effetto che dopo poco più di un anno va scemando), ma ha mantenuto un bel colore e ha un aspetto decisamente sano. Adesso in 10 minuti, con un tampone, una spugna o un pennello, dopo avergli dato una pulita, posso ritrattarlo. Senza sverniciare, carteggiare ed evitando il lavoro di preparazione che è il più importante e faticoso. Per contro, va fatto più frequentemente.
Mentre è impensabile anche solo fare ritocchi di vernice ad un albero senza metterlo a terra, l'olio è talmente semplice da stendere, che può avere senso usare il banzigo (magari intanto si controlla il rigging)

Ho visto che alcuni utilizzano assieme a quello di lino cotto, OLIO DI PINO che non conosco.

Per il resto, ho capito questo: l'olio di lino crudo penetra più a fondo, protegge meglio, ma asciuga molto più lentamente di quello cotto, che ha subito un procedimento di cottura.

Sono quindi indeciso se dare solo il CRUDO o fare la finitura con 2/3 mani di COTTO.

Mortadella e speck, no grazie. Thumbsupsmileyanim
io uso impregnante all'acqua, effetto cerato
se ne dai parecchie mani diventa (e rimane) anche morbido al tatto

non uso pennello (lascia i segni) ma uno straccio imbevuto più o meno di impregnante
Ciao mario
l'impregnante è un ottima scelta , specialmente gli ultimi a base acqua sono ottimi , un mio amico di Anzio stanco di riverniciare i legni del suo gozzo ha usato l'impregnante già 15 anni fa , da allora non ha mai cambiato visto l'ottima resa .
Per avere una resistenza agli uv devono essere leggermente colorati .
Ciao e Grazie
tiri tutto a zero, gli dai una mano di impregnante ad acqua per esterno. Poi il giorno dopo (mi raccomando) dai una prima mano di fondo/finitura, poi aspetti 3 ore, lisciatina a 320 e ripassi...

Noi in azienda da me facciamo cosi per gli arredi out-door... mai nessun problema. Usiamo vernici industriali che non trovi nei negozi.

L'hai vista la casetta nuova sul lago a Dervio a fianco la Lega Navale?

E' fatta cosi...

Visto che non sei lontano se vuoi passa di qua che ti do una latta di roba.

Ciao
Grazie mille per l'offerta, ma il post è del 2014 e nel frattempo è passato molto tempo ed anche un po' di esperienza in più. Ho trovato un prodotto che mi ha dato molte soddisfazioni per qualità e facilità d'uso: https://www.owatroldirect.co.uk/product/deks-olje-d1/
come lo hai usato? hobtimone, falchetta e qualche altro legno che sono stufo di rifare ogni anno
(21-11-2019 16:21)cellagiorgio Ha scritto: [ -> ]come lo hai usato? hobtimone, falchetta e qualche altro legno che sono stufo di rifare ogni anno

L'ho usato su falchetta, tambuccio ed opera morta. Anche l'oil deck 2 si sfoglia se trascurato per molto tempo ma la " pelle" si toglie facilmente.
ok, quindi gratto il vecchio e do quante mani? poi devo carteggiare delicatamente tra una mano e l'altra?
No non si carteggia tra una mano e l'altra. Se cerchi il prodotto in internet trovi anche le schede tecniche dove ti dice come lo devi dare.
grazie, leggendo la scheda è indicato come non adatto all'iroko, al quale bisogna fare una preparazione di 12 mesi.... io ho gran parte in iroko ma cercherò alternative!!!
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