einstein, cosa ne pensi del far fare l'unghia alla vela cazzando il meolo, diciamo nelle andature da un po' più del lasco alla poppa?
E' un consiglio di un amico attempato e dalla grande esperienza, ed a me francamente mi parrebbe anche logico per imbrigliare il vento.
Ciao
Citazione:Edolo ha scritto:
einstein, cosa ne pensi del far fare l'unghia alla vela cazzando il meolo, diciamo nelle andature da un po' più del lasco alla poppa?
E' un consiglio di un amico attempato e dalla grande esperienza, ed a me francamente mi parrebbe anche logico per imbrigliare il vento.
Ciao
Sarà che il meolo lo uso solo proprio quando non posso farne a meno,
penso che ciò che conta nelle andature prossime alla poppa piena (in pura spinta), sia la superficie esposta, quindi, se non ci sono problemi di 'flappeggio', mi fanno comodo anche quei cm in più distribuiti su tutta la balumina.
ciao
Citazione:albert ha scritto:
Ci sarebbe un articolo di Gentry....
Grazie per la segnalazione Albert! Interessante e piacevole.
Simpatico il suggerimento -ebbene si, assolutamente 'operativo'!- di mettere una serie di telltales tra inferitura e quelli normalmente presenti...quasi quasi ci provo! (non che mi aspetti di diventare per questo un timoniere decente, ma la curiosita'...)
O qualcuno ha gia' 'giocato'?
Citazione:einstein ha scritto:
Citazione:Edolo ha scritto:
einstein, cosa ne pensi del far fare l'unghia alla vela cazzando il meolo, diciamo nelle andature da un po' più del lasco alla poppa?
E' un consiglio di un amico attempato e dalla grande esperienza, ed a me francamente mi parrebbe anche logico per imbrigliare il vento.
Ciao
Sarà che il meolo lo uso solo proprio quando non posso farne a meno,
penso che ciò che conta nelle andature prossime alla poppa piena (in pura spinta), sia la superficie esposta, quindi, se non ci sono problemi di 'flappeggio', mi fanno comodo anche quei cm in più distribuiti su tutta la balumina.
ciao
io le vele che flappeggiano nelle andature uv non le sopporto, invece, come si scende sotto il traverso il flappeggio e' una buona prova del fatto che la vela porta, ovvero che c'e' circolazione, se non c'e' mi sembrerebbe giusto dire che la vela fa solo attrito.
uno degli effetti della circolazione e' di spostare il centro di spinta molto vicino all' inferitura, si ragiona di 25% della corda.
anche se di questo aspetto non parla quasi mai nessuno.. sotto spi la differenza vera tra vela regolata bene (che porta) e vela regolata male (che fa solo attrito) e' la posizione del centro di spinta.. le forze in gioco sono piu o meno le stesse.. cambia solo il punto di applicazione.. conta qualcosa? barca orziera contro barca poggiera, timone all' orza contro timone alla poggia.. fa una bella differenza per chi la sa cogliere.
barca orziera, timone alla poggia=appendici efficienti
Citazione:TestaCuore ha scritto:
barca orziera, timone alla poggia=appendici efficienti
sta cosa e' tento vera di bolina.. ma tanto tanto.
in poppa se la barca e' orziera e il timone alla poggia il risultato e' che non scendi quanto la bussola ti dice, ma molto molto di meno.
l' ideale sarebbe averla orziera di bolina e poggiera di poppa.. e' la solita storia della moglie briaca...
la fluidodinamica è scienza super-interessante,si studia a Fisica Tecnica,ma il campo è vastissimo, dalla aerodinamica spaziale alle bronzine di supporto degli alberi a gomito
le teorie non possono prescindere da condizioni al LiMITE ideali.... in pratica si ricorre a tabelle, profili, prove con modelli in scala, e super-computer
ciò detto, la spiegazione che i filetti fluidi percorrono più strada e quindi accelerano è scolastica. amen
Bernoulli è un Principio, e non deve essere nemmeno dimostrato, ma capito!
stabilisce la costanza di energia, potenziale e cinetica, in un fluido, il che è equivalente alla conservazione di energia statica e dinamica di un grave in un campo di forze (gravitazionali)
quindi,pressione statica e pressione dinamica sono intercammbiabili, si mutuano..
ricordo en passant che pressioneXvelocità = potenza (resistente)
ora, anche un aquilone,, profilo piatto inclinato, rallenta i flussi sul profilo incidente, il che, riducendo la velocità crea pressione positiva
un profilo alare accorto, crea effetto opposto sul dorso superiore,ilche contribuise alla portanza
di bolina, con vele moderne, e ALARI SE RIGIDE... sicuro che la componente deportante esterna diventa superiore alla portanza positiva interna... di quanto non so
ipotizzando che i flussi non si distacchino, ci sono zone limite, di contiguità, dove può crearsi circolazione dal lato sovra-pressione a quello sotto-pressione...altro imperativo, è che non si creino distacchi della vena (stallo o cavitazione)
alle allte velocità, subentrano anche fenomeni di compressione elastica del flluido, che a un velista non interessano....
storicamente si sosteneva che randa e genoa facessro effetto venturi, oggi sembra meno ovvio..... Venturi funziona bene sui cornetti di aspirazione dei carburatori (sezioni chiuse, flussi costanti)... in mare ben altro è in gioco....e non abbiamo sezioni chiuse in cui mantenere flusso costante....
il Rotore di Flettner crea sovra-sotto pressione, quindi crea una spinta, sfruttando la viscosità dell'aria
una nave credo fu pure fatta....
una pressione per una velocita e' una potenza per unita di superficie,
la potenza resistente? e' una astrazione da vpp e direi che fa il paio con la deportanza che e' una portanza col segno meno.(si usa in virata?)
la portanza e' una forza, e' determinata dalla superficie dell' ala e dalla differenza di pressione tra i dossi, come si genera la differenza se non c'e' un rotore flettner azionato da un motore? e' questo secondo me il succo del 3d, una condizione che se e' rispettata spiega un po di cose.
e' lo stesso concetto galileiano della balistica.
i due moti del proiettile vengono suddivisi in molto lineare e moto accelerato.
cosa fa una pallina che cammina su un tavolo quando il tavolo finisce?
atti di fede o atti di moto? sottovento al massimo si puo arrivare a 0, sopra a infinito nutro forti dubbi su quella considerazione sulle ali rigide, di sicuro un ala rigida fa meno resistenza.
Vado un pò fuori tema, ma sempre di portanza si tratta.
Ma il rotore Flettner aveva un motore ?
Allegato: Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .Flettner.pdf 125,4 KB
Ricordo che da bambino avevo un modellino di aereo, con il filo come l'aquilone, le ali ruotavano al vento sul proprio asse e generavano portanza senza motore. Ricordo ancora il nome Turboplan.
In qualità di Donald Shimoda non avevo problemi di portanza, il mio Flet decollava in meno di trenta metri nei prati del midwest (Richard Bach)
BV
Donald
Citazione:don shimoda ha scritto:
Vado un pò fuori tema, ma sempre di portanza si tratta.
Ma il rotore Flettner aveva un motore ?
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Ricordo che da bambino avevo un modellino di aereo, con il filo come l'aquilone, le ali ruotavano al vento sul proprio asse e generavano portanza senza motore. Ricordo ancora il nome Turboplan.
In qualità di Donald Shimoda non avevo problemi di portanza, il mio Flet decollava in meno di trenta metri nei prati del midwest (Richard Bach)
BV
Donald
si il flettener ha un motore.(perche aveva?)
il turboplan.. no, ce l' ho avuto pur io
savonius.