Ciao a tutti.
Recentemente ho visto il film All is lost e ho fatto una riflessione sulla posizione delle batterie.
Di solito si mettono più in basso possibile per via del loro peso ma, in caso di entrata copiosa di acqua, sono una delle prime cose che vengono raggiunte e vanno irrimediabilmente a puttane compromettendo in un colpo la possibilità di accendere il motore e -ben più grave- rendendo impossibile utilizzare la radio ed eventuale DSC per chiamate di soccorso.
Domanda: esiste un sistema per stagnare le batterie? Qualcuno di voi l'ha fatto?
Una possibilità potrebbe essere quella di prevedere una piccola batteria a secco di emergenza posizionata più in alto delle altre. In questo caso, se la si mettesse in parallelo alla batteria dei servizi, entrerebbero in corto tutte e due comunque?
Grazie per le risposte: non me ne intendo molto di elettricità
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Buon vento.
P
le norme prevedono le batterie sopra il livello massimo dell'acqua in sentina (sottopaliolo).Molte barche le hanno in zona motore o zona cuccetta di poppa che diciamo sarà un 20-30cm più alte del fondo sentina ed ad arrivare ai tappi c'è l'altezza della batteria, quindi hai i palioli che galleggiano. Certo sei sei sbandato da quel lato succede prima.
Comunque esistono i morsetti stagni da immersione, perchè fare la scatola stagna si può ma è un lavoro, sopratutto stagnarae i passaggi dei cavi o con i passacavi stagni o mettendoli in canelette ed annegando nel sika, ma se van sotto, non so.
In alcune barche si metteva la batteria radio una volta in alto, ma poi con le navigazioni giuste volava giù dall'armadio e se colpiva qualcuno lo seccava.
comunque se le monti sopra il galleggiamneto è già tanto, ma se stai affondando pensa a salvare la penna, accendi il motore con deviata l'aspirazione (la lupa in gergo) in sentina con succhiarola, se no apira uno straccio o altra roba e ti giochi anche il motore.
Ciao, non me ne intendo molto di elettricità neanche io ma lo stesso pensiero che hai fatto tu l'ho fatto quando ho visto che la barca di un mio amico ha le batterie sotto il pagliolato in quadrato, sotto la scaletta.
In quel posto io preferisco avere le sentine!!
Le mie sono sotto il letto in cabina di poppa, dentro il gavone. Sullo Swan 51 di un mio amico sono a centro barca, sotto il divano a U, a circa mezzo metro dall'albero, comunque quindi in posizione rialzata.
Non so se si possano stagnare, forse si quelle sigillate (AGM e altro, non di sicuro quelle a liquido).ù
Comunque collegare una batteria esterna in posizione sicura alle altre che, tocchiamo ferro, dovessero finire sott'acqua, non risolverebbe il problema in quanto verrebbe collegata a batterie in corto circuito e diventerebbe inutilizzabile.
Attendo anche io il parere di ADV più esperti.
L'ultima moda è mettere le batterie, elementi separati da 2 V sigillate al GEL con morsetti e collegamenti stagni distese in sentina sopra la chiglia fissa o ai lati della cassa della deriva mobile in modo che fanno due mestieri: le batterie e la zavorra interna.
Le vecchie regole, ancora in uso per le navi, volevano che ci fosse una batteria dedicata alla radio in posizione non allagabile,almeno finchè la nave non andava a picco; come tutte le regole intelligenti solo pochi le adottano, ma ora tutti hanno il VHF portatile o il telefonino se l'emergenza è sotto costa dove prende.
Fino a 40-50 anni fa nessun motore su barca a vela era condizionato dalla batteria, in emergenza si manovrava l'alzavalvole e si faceva l'avviamento con la manovella; da quando i motori montati sulle barche non sono più concepiti per le barche ma sono automobilistici adattati questo non è più possibile, poco male una barca a vela può andare a vela finchè c'è vento (se non c'è si aspetta che torni).
Comunque nella mia vecchia barca vecchie (fatta nel 1987) le batterie servizi hanno i morsetti a buoni 60 cm sopra il fondo, 80 cm quella motore, a quel punto credo si sia prossimi ad andare a picco per cui farebbe poca importanza non potere avviare il motore.
Allora; con le batterie in parallelo, se va in corto una, va in corto anche l'altra. Ma se metto un diodo sul positivo tra le due?
Si potrebbe usare una batteria piccola -che non faccia danni se cade- tipo 7Ah, in parallelo con i servizi in modo che sia sempre in carica con l'alternatore....
Dimenticavo: naturalmente la batteria da 7 Ah servirebbe solo la radio!
si, ma allora tanto vale avere un portatile, magari con batterie di riserva, che se affondi te lo porti nella zattera
io ho preso un vhf portatile che va anche con le normali ministilo, e tutte le pile di riserva della barca, le tengo nella sacca da 'abbandono nave'
Citazione:paguro ha scritto:
Dimenticavo: naturalmente la batteria da 7 Ah servirebbe solo la radio!
Yes, ma il vhf ha portata ottica: vuoi mettere un'antenna in cima all'albero e una a livello della coperta? Inoltre il vhf fisso ha una potenza molto maggiore...
Citazione:senzadimora ha scritto:
si, ma allora tanto vale avere un portatile, magari con batterie di riserva, che se affondi te lo porti nella zattera
io ho preso un vhf portatile che va anche con le normali ministilo, e tutte le pile di riserva della barca, le tengo nella sacca da 'abbandono nave'
Citazione:paguro ha scritto:
Dimenticavo: naturalmente la batteria da 7 Ah servirebbe solo la radio!
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Si potrebbe usare una batteria piccola -che non faccia danni se cade- tipo 7Ah, in parallelo con i servizi in modo che sia sempre in carica con l'alternatore....
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Esattamente cio' che ho fatto, e' montata dietro al pannello su cui e' installato il VHF, e' separata dal resto con un diodo Shottky (cosi' la caduta di tensione e' trascurabile), consente l'uso del VHF per circa un'ora (teorica) in trasmissione con il gruppo servizi inoperativo.
Questa installazione e' utile sempre ma ancora di piu' nel caso di VHF con sistema di emergenza DSC (che solitamente i portatili non hanno) per consentire l'emissione automatica del segnale anche durante l'abbandono della barca quando l'equipaggio e' certamente poco in grado di operare convenientemente alla radio.
Infatti approfitterei dell'acquisto di un nuovo vhf con gps e dsc per modificare l'impianto.
Il diodo SB1245 potrebbe andare?
http://www.fairchildsemi.com/ds/SB/SB1245.pdf
Citazione:IanSolo ha scritto:
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Si potrebbe usare una batteria piccola -che non faccia danni se cade- tipo 7Ah, in parallelo con i servizi in modo che sia sempre in carica con l'alternatore....
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Esattamente cio' che ho fatto, e' montata dietro al pannello su cui e' installato il VHF, e' separata dal resto con un diodo Shottky (cosi' la caduta di tensione e' trascurabile), consente l'uso del VHF per circa un'ora (teorica) in trasmissione con il gruppo servizi inoperativo.
Questa installazione e' utile sempre ma ancora di piu' nel caso di VHF con sistema di emergenza DSC (che solitamente i portatili non hanno) per consentire l'emissione automatica del segnale anche durante l'abbandono della barca quando l'equipaggio e' certamente poco in grado di operare convenientemente alla radio.