18-02-2014, 03:26
Citazione:bacchus ha scritto:
Citazione:Orso Grigio ha scritto:
[
vorrei inviarti le mie riflessioni sul libro dei Pardey, sapere che ne pensi, te le mando in email ed mp ... vediamo se ti arriva qualcosa, fammi sapere
Sto iniziando a leggere quel libro (dopo averne finito un altro dei Pardey) e mi piacerebbe molto ricevere anche io le tue riflessioni. Perchè non le rendi pubbliche?
... pronti ... basta chiedere ...
Premessa:-
il libro 'Tattiche da burrasca' è stato scritto da Lin e Larry Pardey, qui potete vedere chi sono
http://en.wikipedia.org/wiki/Lin_and_Larry_Pardey
si sono fatti più di 200.000 miglia su tutti i mari e per non farsi mancare nulla ci hanno ficcato in mezzo anche un giro controvento passando per Capo Horn.
Per me non sono fantanauti ma se qualcuno vuole pensarlo faccia pure.
Hanno scritto molto delle loro navigazioni ed esperienze e ci siamo letti questo libro, io ed il mio amico Bruno, armatore ed autocostruttore di un Bernard (R. Foschi) di 10mt in acciaio; lo abbiamo studiato per decidere di quale spera ed ancora galleggiante dotare la barca visto che dal prossimo maggio contiamo di navigare in Atlantico.
La scelta è caduta sui conetti di Jordan come spera da usare a poppa
http://www.sailrite.com/Series-Drogue-Co...wJdIc6mUsE
e su una sea-anchor della Fiorentino (USA) da usare a prua
Le esperienze dei Pardey le abbiamo ovviamente mediate e meditate con le nostre, con l'uso della spera SEABRAKE che io ho avuto modo di fare in Mediterraneo e di cui ho già parlato e documentato (con foto) ampiamente qui sul forum
http://forum.amicidellavela.it/showthrea...hichpage=2
e queste che vedete di seguito sono le mie riflessioni sull'avere o non avere a bordo simili equipaggiamenti di rallentamento o di fermata di una barca durante una tempesta che si protragga per ore/giorni specialmente [u]se NON si è in equipaggio bensì in solitaria.[u]
RIFLESSIONI
1 - Ancora galleggiante in nylon o in tela - pag. 38
a) viene espressa la preferenza per l'ancora a paracadute in nylon di grosso diametro e con cima in nylon piuttosto che in tela con anello in ferro (Seabrake) perchè più stivabile e più elastica
in quanto allo stivabile è una questione di spazi interni - io il posto l'ho trovato e quindi il problema è risolto
indicano la cima di un'ancora diversa dalla loro come 'cima in fibre naturali' (canapa ?) e dicono che fosse meno elastica
ci credo ma nessuno impedisce di connettere una Seabrake o un paracadute con una cima in nylon e non in poliestere o fibre naturali (meno elastiche)
b) prediligono la loro scelta in quanto giustamente preoccupati degli strappi
non potrebbe essere che la loro ancora, quantunque in nylon, fosse di diametro troppo grande ??
in effetti ammettono che fosse troppo grande (pagg. 66-68-110-111)
essendo sovradimensionata questo potrebbe essere stata la causa degli strappi
tali strappi tra l'altro sono effettivamente preoccupanti se si trasmettono a delle gallocce imbullonate ad una coperta in VTR o legno ma nel nostro caso ??
stante la mia esperienza sono propenso a pensare che un'ancora ben dimensionata e testata, con cima in nylon, non darebbe strappi preoccupanti tantomeno per le nostre galloce e coperte
tra l'altro penso che le loro preoccupazioni circa gli strappi derivino proprio dall'uso che facevano di un paracadute militare adattato piuttosto che di un prodotto testato e provato ad-hoc
nella figura 13 di pag. 43 dicono chiaramente che la maglia larga del tessuto di nylon.... consente ad una parte dell'acqua di filtrare ...
la Seabrake è fatta di tela robusta e poco filtrante ma giustamente è fatta di 3 sezioni staccate che lasciano defluire l'acqua ... sarà (anche) per questo che io ho sentito tensioni anche forti ma mai strappi ??
2 - Recupero mediante grippia - pagg. 46-47
a) viene spiegato che con la grippia di recupero (riportata a bordo ??) il paracadute si era attorcigliato e non funzionava mentre una volta rimossa la grippia tutto era andato bene
bisogna rassegnarsi a recuperare con l'aiuto di un winch (è una bella passeggiata ma si fa)
oppure legare al paracadute un grippiale con una cima relativamente corta e lasciata a mare, quando il recupero porta il paracadute a pochi metri dalla barca si potrebbe recuperare la cima o il grippiale con un mezzo marinaio e recuperare l'ancora dopo averla rovesciata e svuotata dell'acqua
3 - dimensioni cima dell'ancora
a) ho letto che loro indicano una cima del 13 per la loro barca, non ho letto di altri diametri ...
4 - linea della cima e bozzelli/pastecche
a) - fermo restando che non ho capito molto bene la loro manovra di lancio a mare ...
la linea dell'ancora si ferma ad una certa distanza dalla barca (5 mt?) almeno inizialmente per poi modulare la lunghezza
li ci sarebbe una redancia ?
se si, alla redancia potrebbero essere connesse le due briglie (prua e poppa) con gasse e relativo occhio protetto da tubo in plastica così come ti ho fatto vedere nelle foto mie (il tubo come protezione contro lo sfregamento, tra l'altro, lo indicano anche loro a pag. 114)
le briglie dovrebbero essere solo in tessile, evitando di utilizzare pezzi di catena in quanto poco elastica e non usabile con bozzelli o pastecche
le briglie verrebbero a bordo passando da due bozzelli ingrillati (griglli adeguati) sui fori del trincarino, uno a prua ed uno a poppa
poi andrebbero alle gallocce di prua e di poppa o ai winches
con briglie di adeguata lunghezza si potrebbe lascare o cazzare alla bisogna secondo la necessità di poggiare od orzare
b) - linea dell'ancora fatta NON solo di cima
a pag. 112 parlano di appesantire la linea dell'ancora con pesi in modo da creare una catenaria che ammortizzi gli strappi
è esattamente quello che esiste sulla linea della SB (SeaBrake)
alla fine della linea in tessile, infatti, ci sono circa 3 metri di catena e poi c'è la SB
sicuramente ammortizza gli strappi e, secondo me, contribuisce a tenere la SB sott'acqua, con buona pace di Ernesto che era seriamente preoccupato della sua fuoriscita con consenguente schizzata in avanti della barca (cosa che a me non è mai avvenuta)
CONCLUSIONI
dalla lettura io ho concluso quanto segue:
1) un'ancora di grandi dimensioni offre due vantaggi enormi rispetto ad una piccola:
offre una maggiore remora (vantaggio più grande)
offre maggiore resistenza allora scarroccio
2) ma subisce anche degli svantaggi non indifferenti:
se troppo sovradimensionata porta ad agire a strappo
ha maggiori difficoltà di recupero anche azionando i winches
necessita di sovradimensionare cime, bozzelli e pastecche
3) gli autori parlano di loro esperienze fatte con un prodotto NON di serie ma con paracadute adattato ed in tempi in cui non eano stati sperimentati bene nè i coni di Jordan nè la SB
se ci pensi bene sia gli strappi, che le difficoltà di recupero, che le grandi dimensioni sono oggi superati dai due prodotti (Jordan e SB) frutto, appunto, delle loro e di tante altre esperienze e reports
la SeaBrake è relativamente piccola ma offre una adeguata resistenza per le dimensioni ed i pesi delle barche indicate dal produttore, non agisce a strappi perchè non è un paracadute a telo unico bensì un cono con tre sezioni, divise e tenute insieme con fettuce adeguate;
tra le tre sezioni l'acqua defluisce evidentemente in modo calcolato e non produce sovrapressioni, sovratensioni e strappi;
il recupero io l'ho fatto da solo; certo è stata una bella fatica (circa mezz'ora) ma ce l''ho fatta da solo con l'aiuto di un winch;
non ci metteri la mano sul fuoco ma anche la preoccupazione di avere una lunghezza precisa della linea (in modo da avere il paracadute e la barca sulle creste delle onde) forse è superata dal fatto che la pesantezza del tessuto sommato alla catena presente immediatamente prima della spera contribuisce a tenerla sempre immersa
4) da quanto ho letto e considerato il tipo e le dimensioni della chiglia della tua barca, forse e dico forse, sarebbe sufficiente predisporre il necessario a stare alla cappa dopo aver studiato BENE come prenderla;
penso che una randa di cappa di dimensioni adeguate, la trinchetta ed il timone adeguatamente predisposti sotto/sopravento potrebbe portare Dibba a fermarsi e creare una remora sufficiente a stare calmi quanto serve al passaggio della buriana;
nonostante io non abbia chiglia nelle due occasioni in cui ho avuto necessità di stare alla cappa (Canale d'Otranto e Canale di Mallorca) l'Orso ha subito orzato, si è fermato mettendosi praticamente al traverso del mare; dopo l'iniziale mia preoccupazione ho notato che la cappa ideale era fatta con trinchetta legata sottovento e timone legato sopravvento; orzava e poggiava, orzava e poggiava, vedevo il mare arrivare praticamente al traverso e pensavo che mi avrebbe capovolto ed invece arrivava, sollevava e passava sotto ...
penso che ogni barca abbia i suoi punti di forza e di calma e sta a noi trovarli poi, certo, [u]avere una soluzione di riserva come un'ancora o una spera è ancora meglio[u]
... servito ... !!