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Versione completa: Pulizia interno saildrive
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Ciao a tutti
Da un anno a questa parte ho notato una proliferazione di piccole conchiglie all'interno del mio saildrive (volvo 120s con motore d1-30). Ogni tanto collego la manichetta dell'acqua al circuito dell'acqua di mare per fare il giro inverso e vedo uscire un po' di porcheria attorno alla barca. Visto che tra un po' alerò la barca e la terrò sull'invaso un paio di mesi, come posso fare per fare una bella pulizia?
Avrei pensato di tappare le finestrelle di aspirazione del saildrive e riempierlo con una soluzione di acqua e acido muriatico in modo da sciogliere conchiglie e schifezze varie. Non so però in quale concentrazione usarlo e per quanto tempo per non corrodere l'alluminio del piede stesso.
Help! Si accettano consigli su come procedere. Un grazie in anticipo
Acido muriatico non diluito va benissimo
Da fare con la barca in acqua e senza tappare nulla
L'acido scenderà lentamente diluendosi a mano a mano che si mescola per caduta con l acqua di mare
Sistema Doldi descritto sul n.250 di bolina. Bv
Citazione:Messaggio di Giulio78
Ciao a tutti
Da un anno a questa parte ho notato una proliferazione di piccole conchiglie all'interno del mio saildrive (volvo 120s con motore d1-30). Ogni tanto collego la manichetta dell'acqua al circuito dell'acqua di mare per fare il giro inverso e vedo uscire un po' di porcheria attorno alla barca. Visto che tra un po' alerò la barca e la terrò sull'invaso un paio di mesi, come posso fare per fare una bella pulizia?
Avrei pensato di tappare le finestrelle di aspirazione del saildrive e riempierlo con una soluzione di acqua e acido muriatico in modo da sciogliere conchiglie e schifezze varie. Non so però in quale concentrazione usarlo e per quanto tempo per non corrodere l'alluminio del piede stesso.
Help! Si accettano consigli su come procedere. Un grazie in anticipo
Ti rispondo forse in modo non proprio diretto.
In occasione della consegna della barca da parte del tecnico mi fu consigliato di costruire una presa a mare dedicata al raffreddamento motore e di chiudere quella del S-Drive perché le incrostazioni marine avrebbero potuto creare delle occlusioni. E così ho fatto realizzando anche, attraverso la modifica, una pompa di sentina ausiliaria molto utile per il lavaggio dello scambiatore e del circuito acqua di mare.
Potrebbe essere una soluzione ma non voglio aggiungere fori sull'opera viva. Chiedo consigli prima di combinare qualche guaio... ho visto cosa succede mescolando acido muriatico e alluminio e non sono molto tranquillo...
grazie
Citazione:Giulio78 ha scritto:
Potrebbe essere una soluzione ma non voglio aggiungere fori sull'opera viva. Chiedo consigli prima di combinare qualche guaio... ho visto cosa succede mescolando acido muriatico e alluminio e non sono molto tranquillo...
grazie
Nel gambo del saildrive per il pescaggio dell'acqua ci dovrebbe essere un tubo che porta al rubinetto non penso che l'acqua passa in tutto il gambo,puoi utilizzare anche prodotti + blandi come il viakal.
Giulio, l'articolo edito su Bolina del quale ho fatto cenno prima, reca la firma dell'Ing Marco Cobau che di alluminio ne mastica. La prima Azzurra portava anche il suo nome e lo scafo era di quel materiale. Trovati l'articolo e potrai ottenere anche i vantaggi che ti ha descritto Moby ma senza altri fori sullo scafo,
Con un semplice innesto a T sul tubo che collega piede e pompa. E chiaro che dovrai lasciare la saracinesca nel piede e metterne una che gestisce la T
[/quote]Nel gambo del saildrive per il pescaggio dell'acqua ci dovrebbe essere un tubo che porta al rubinetto non penso che l'acqua passa in tutto il gambo,puoi utilizzare anche prodotti + blandi come il viakal.
[/quote]
Ti sbagli, nessun tubo ma una semplice divisione del piede in due parti, in una i meccanismi a bagno d'olio, nell'altra l'acqua di mare che arriva alla presa da dove parte il circuito di raffreddamento. Lo scoprirai meglio quando lo smonterai per cambiare la guarnizione.
Citazione:Triscele ha scritto:
Giulio, l'articolo edito su Bolina del quale ho fatto cenno prima, reca la firma dell'Ing Marco Cobau che di alluminio ne mastica. La prima Azzurra portava anche il suo nome e lo scafo era di quel materiale. Trovati l'articolo e potrai ottenere anche i vantaggi che ti ha descritto Moby ma senza altri fori sullo scafo,
Con un semplice innesto a T sul tubo che collega piede e pompa. E chiaro che dovrai lasciare la saracinesca nel piede e metterne una che gestisce la T

ciao, allora mi cerco il numero e leggo l'articolo. grazie mille!
Giulio78, giusto una banale precisazione.
Sei sicuro di avere il sail drive 120S?
Io ho il 130S e mi sembra che la tua barca sia più recente della mia
Citazione:st00042 ha scritto:
Giulio78, giusto una banale precisazione.
Sei sicuro di avere il sail drive 120S?
Io ho il 130S e mi sembra che la tua barca sia più recente della mia


Ciao,
devo controllare ma mi sa che hai ragione tu! ho scritto 120s a memoria ma potrebbe essere il 130.
Citazione:Triscele ha scritto:
Giulio, l'articolo edito su Bolina del quale ho fatto cenno prima, reca la firma dell'Ing Marco Cobau che di alluminio ne mastica. La prima Azzurra portava anche il suo nome e lo scafo era di quel materiale. Trovati l'articolo e potrai ottenere anche i vantaggi che ti ha descritto Moby ma senza altri fori sullo scafo,
Con un semplice innesto a T sul tubo che collega piede e pompa. E chiaro che dovrai lasciare la saracinesca nel piede e metterne una che gestisce la T

ho fatto i compiti Cool e mi sono procurato l'articolo. purtroppo non indica ne quantità ne tempi di contatto (per lasciar agire l'acido muriatico).
che faccio? qualcuno mi aiuta?


grazie
Giulio 78
riapro questa discussione perchè anche io sarei interessato a risolvere questo problema che ogni tanto si presenta.
Sei riuscito ad avere le informazioni che cercavi (quantità e tempo)?
Grazie
Io mi sono costruito una specie di "scovolino" metallico con il quale, anche con la barca in acqua, vado sotto, infilo e gratto tutto. Con la barca in secca per curiosità ho infilato l'endoscopio nel condotto e ho verificato che le incrostazioni nella parte più alta del piede (dove arriva male anche l'attrezzo) erano assenti, credo in virtù della scarsissima luce che raggiunge quel punto.
C'è sempre l'attrezzo universale!
Dicesi attrezzo universale l'appendiabiti in fil di ferro che ti da la lavanderia quando riporti a casa gli abiti puliti.
A bordo non deve mai mancare.

Anche con barca in acqua e si procede in questo modo:
Si disassembla l'appendino,
Si scollega il tubo del raffreddamento sotto il filtro acqua, che dall'altra parte collega la presa a mare del s-drive.
si mantiene alto e diritto il tubo, in questo modo non sborda acqua,
si apre la saracinesca,
si infila l'attrezzo universale e si scovola.
fine
Ciao
Leggo proprio adesso :
volevo informarvi che costruire una presa a mare dedicata al raffreddamento motore e di chiudere quella del S-Drive è sbagliato.. sulla mia barca un gs 343 era stata fatta questa modifica la quale mi ha rovinato il cono dell'invertitore, perche' il sail drive si surriscalda specielmente nelle lunghe navigazioni , infatti il passaggio dell' acqua nel piede abbassa di 7 -8 gradi la temperatura dell'olio facendolo lavorare correttamente (dopo studi e prove ) .Se il motore si usa poco solo per uscire ed entrare in porto la modifica puo' andare bene altrimenti la sconsiglio perche prima o poi l'invertitore si rompe .
Ciao a tutti
(31-05-2014 10:00)Arcadia Ha scritto: [ -> ]C'è sempre l'attrezzo universale!
Dicesi attrezzo universale l'appendiabiti in fil di ferro che ti da la lavanderia quando riporti a casa gli abiti puliti.
A bordo non deve mai mancare.

Anche con barca in acqua e si procede in questo modo:
Si disassembla l'appendino,
Si scollega il tubo del raffreddamento sotto il filtro acqua, che dall'altra parte collega la presa a mare del s-drive.
si mantiene alto e diritto il tubo, in questo modo non sborda acqua,
si apre la saracinesca,
si infila l'attrezzo universale e si scovola.
fine

concordo e confermo per esperienza diretta!
l'attrezzo universale ha "schiodato" una piccola cozza all'interno della valvola di presa acqua del sail, facendo rifluire il flusso regolarmente.

appendino forever!
Thumbsupsmileyanim
(31-05-2014 10:00)Arcadia Ha scritto: [ -> ]C'è sempre l'attrezzo universale!
Dicesi attrezzo universale l'appendiabiti in fil di ferro che ti da la lavanderia quando riporti a casa gli abiti puliti.
A bordo non deve mai mancare.

Anche con barca in acqua e si procede in questo modo:
Si disassembla l'appendino,
Si scollega il tubo del raffreddamento sotto il filtro acqua, che dall'altra parte collega la presa a mare del s-drive.
si mantiene alto e diritto il tubo, in questo modo non sborda acqua,
si apre la saracinesca,
si infila l'attrezzo universale e si scovola.
fine

Potrebbe andar bene anche una sonda da elettricista?
Ciao, scusate, ho un Sail drive Yanmar, mi dite dove dovrei infilare l' appendino? (Evitare battute grazie)
E come usarlo.... Disegnino??????
(04-06-2014 09:51)infinity Ha scritto: [ -> ]Ciao, scusate, ho un Sail drive Yanmar, mi dite dove dovrei infilare l' appendino? (Evitare battute grazie)
E come usarlo.... Disegnino??????

@Stefano: ok per la sonda da elettricista, naturalmente.

@Infinity: è molto semplice, io ho fatto così...
chiuso la valvola di presa acqua del sail drive
smontata cravatta che blocca il tubo che va al filtro acqua
sfilato il tubo
a questo punto eravamo io e la valvola con la maniglia chiusa....
apro la valvola e un rigagnolo di acqua di mare comincia ad uscire
infilo il fil di ferro e "smucino" un po'
pochi secondi ed ecco uno zampillo felice che porta con se i residui della famosa cozzetta
chiudo la valvola
infilo il tubo
serro la cravatta
asciugo e lavo con acqua dolce per evitare depositi salini (igroscopici)
e si va a letto felici
Smiley4
Io con l' acido muriatico ci penserei quelle 37 volte. Con la barca su, va bene l' aceto, dopo passata di attrezzo universale ® per togliere le cozze di dimensioni commerciali...
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