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Versione completa: Come faccio a misurare l' area del mio Gennaker?
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Salve ADV,
mi scuso fin d' ora x la mia ignoranza, ma sono una absolute beginner.
In dote con la mia attuale barca ho ereditato un Gennaker.
Le misure dei 3 lati prese da me con il metro sono:
GL= mt 12,75
GF= mt 6,90
LEECH= mt 11,73
La larghezza massima GMW non sono riuscita a misurarla.
Queste misure bastano per fare una stima della superficie?
In caso affermativo,che calcolo devo fare per avere un' idea approssimativa di quant metri quadrati é?
Grazie B.V.
O.Wink
Puoi usare la formuletta irc:

21.6.2 Spinnaker area (SPA) shall be calculated from:
SPA = ((SLU + SLE)/2) * ((SF + (4 * SHW))/5) * 0.83

Dove:
SLU = lunghezza bordo d'entrata
SLE = lunghezza bordo d'uscita
SF = lunghezza base
SHW = larghezza compresa tra i punti a1/2 bordo d'entrata e 1/2 bordo d'uscita

Ciao
Quindi, considerando la SHW di un all-round (0,8xSF), risulterebbe una superficie di ca 59/60mq.
ciao
Un gennaker con queste misure:
SLU = 13,40
SLE = 11,60
SHW = 6,30
SF = 6.52

Che tipo di gennaker è?
Semplificando e parlando a braccio si tratta di un runner (A2) con spalle non particolarmente larghe. Ad ogni modo si dovrebbe vedere la vela e verificare taglio e grammatura per scoprire la sua originale vocazione.
Così a spanne credo che in crociera per andature larghe tu ti possa divertire mentre per regate a bastone temo non ti ripaghi.

Per quanto riguarda l'area avrai capito che la formula che ti hanno suggerito è convenzionale ai fini di stazza IRC e non si tratta con precisione della vera superficie di tela. A tale superficie effettiva ci puoi arrivare solo scomponendo la vela e misurando più 'circonferenze' alle varie altezze.
Citazione:tiger86 ha scritto:
Semplificando e parlando a braccio si tratta di un runner (A2) con spalle non particolarmente larghe. Ad ogni modo si dovrebbe vedere la vela e verificare taglio e grammatura per scoprire la sua originale vocazione.
Così a spanne credo che in crociera per andature larghe tu ti possa divertire mentre per regate a bastone temo non ti ripaghi.

Per quanto riguarda l'area avrai capito che la formula che ti hanno suggerito è convenzionale ai fini di stazza IRC e non si tratta con precisione della vera superficie di tela. A tale superficie effettiva ci puoi arrivare solo scomponendo la vela e misurando più 'circonferenze' alle varie altezze.

Ciao Tiger,
In una regata a bastone, allora, quale vela è la più indicata?(credevo lo fosse proprio il runner)
Devo dire invece che il mio gen riesco a usarlo poco in crociera
forse proprio perchè è bello pesante, quando c'è vento non mi metto a dare spi con mamma e fidanzata Big Grin. Inoltre se poggio (a volte non riesco ad arrivare al lasco) diventa ingestibile e più conveniente il genoa.
Grazie per la spiegazione sulla formula IRC! Wink
Citazione:edramon ha scritto:


In una regata a bastone, allora, quale vela è la più indicata?(credevo lo fosse proprio il runner)

....se poggio (a volte non riesco ad arrivare al lasco) diventa ingestibile e più conveniente il genoa.

Dipende dalla velocità che può raggiungere la barca rispetto all'intensità del vento, che condiziona intensità e direzione dell'apparente; comunque potendo scegliere, sotto i 10 nodi di reale un A1, ovvero un asimmetrico VMG con tangone o bompresso indifferentemente, mentre con vento sopra i 10 nodi un S2 (runner simmetrico) col tangone, oppure in ordine di preferenza un A2 (runner asimmetrico) corto su tangone oppure un A2 su bompresso.
Quest'ultimo, però, è il più difficile da gestire in poppa e, per rendere al meglio, deve essere asimmetrico non solo per la differenza di misura tra SLU ed SLE, ma deve avere tutta la superficie proiettata sopravvento, in modo che lascando opportunamente la scotta (e cazzando il barber) la vela possa uscire dal rifiuto della randa. Se non è progettato con SLU con moltissimo roach e SLE quasi dritta, e regolato così, appena si poggia la vela rimane sottovento nel rifiuto della randa, si sgonfia ed è difficile, salvo riorzare fino al traverso, farla riprendere.
Grazie Albert,

mi dici delle difficoltà nel gestire un A2 e della necessità che abbia grande roach (cos'è?). Queste difficoltà si riflettono pari pari nell'A1, oppure è più facile?
Sto cercando di capirci qualcosa per farmi fare una vela adatta alle mie esigenze: poco vento (<10kn reale) e poggiare tanto.
Inoltre è proprio necessario il bompresso? Del tangone non se ne parla, impossibile attrezzare caricalto, basso e pastecche varie, ma anche l'estrema prua del mio 323 non si presta alla perfezioneWink.
Citazione:edramon ha scritto:
Grazie Albert,

mi dici delle difficoltà nel gestire un A2 e della necessità che abbia grande roach (cos'è?). Queste difficoltà si riflettono pari pari nell'A1, oppure è più facile?
Sto cercando di capirci qualcosa per farmi fare una vela adatta alle mie esigenze: poco vento (<10kn reale) e poggiare tanto.
Inoltre è proprio necessario il bompresso? Del tangone non se ne parla, impossibile attrezzare caricalto, basso e pastecche varie, ma anche l'estrema prua del mio 323 non si presta alla perfezioneWink.

Mah! Non è possibile avere botte piena e moglie ubriaca.

Purtroppo ora non ho la possibilità di inserire delle immagini, ma se passa Einstein vedrai che ci dà una mano, e dunque cerco di spiegarmi a parole.

L'aria che arriva al gennaker è quella che passa tra la sua ghinda e l'albero, dunque per sapere l'entità di questa zona, si tracciano le due linee parallele alla direzione del vento apparente che passano alle corrispondenti altezze per la ghinda e l'albero e si valuta la distanza relativa.

Ovviamente, se c'è un tangone che viene mantenuto perpendicolare alla direzione del vento, poggiando dal traverso al lasco, le distanze rimangono sostanzialmente costanti e dunque così anche la 'finestra' da cui entra aria libera tra gennaker e randa.
Se invece la mura della vela sta sulla mezzeria della barca, la 'finestra' ha la sua massima area proiettata sulla perpendicolare del vento apparente quando l'apparente è al traverso, e si riduce fino ad annullarsi quando si poggia, salvo che per la parte di gennaker che si riesca a far volare sopravvento alla copertura della randa.
Ovviamente più si distanzia la mura dall'albero, con un bompresso, più aumenta la 'finestra' a parità di tutto il resto.

Dunque avrai già compreso che l'affermazione ' A1 per poco vento' è corretta, ma 'A1 per poco vento per poggiare tanto' è un ossimoro....

Con poco vento e l'A1 potrai avere le massime prestazioni con l'apparente intorno ai 100 gradi, che su una barca veloce con gran superficie velica e un bel bompresso corrisponderebbero a 140/150 gradi sul reale e quindi 30/40 gradi fuori dalla rotta per boa nel bastone, mentre con una barca lenta da crociera con l'apparente sempre a 100 gradi dovrai accontentarti di 120/130 sul reale e dunque 50/60 gradi fuori rotta.... Il classico 'bordeggio (quasi) piatto'....il tentativo di poggiare rispetto all'apparente farà diminuire l'intensità e la 'finestra' e dunque anche la VMG calerà ed il tempo per la boa crescerà....non c'è verso Wink
Citazione:edramon ha scritto:
Citazione:tiger86 ha scritto:
Semplificando e parlando a braccio si tratta di un runner (A2) con spalle non particolarmente larghe. Ad ogni modo si dovrebbe vedere la vela e verificare taglio e grammatura per scoprire la sua originale vocazione.
Così a spanne credo che in crociera per andature larghe tu ti possa divertire mentre per regate a bastone temo non ti ripaghi.

Per quanto riguarda l'area avrai capito che la formula che ti hanno suggerito è convenzionale ai fini di stazza IRC e non si tratta con precisione della vera superficie di tela. A tale superficie effettiva ci puoi arrivare solo scomponendo la vela e misurando più 'circonferenze' alle varie altezze.

Ciao Tiger,
In una regata a bastone, allora, quale vela è la più indicata?(credevo lo fosse proprio il runner)
Devo dire invece che il mio gen riesco a usarlo poco in crociera
forse proprio perchè è bello pesante, quando c'è vento non mi metto a dare spi con mamma e fidanzata Big Grin. Inoltre se poggio (a volte non riesco ad arrivare al lasco) diventa ingestibile e più conveniente il genoa.
Grazie per la spiegazione sulla formula IRC! Wink
Vedo che Albert ti ha sviluppato un trattato Wink. Meglio di così !
Io semplicemente intendevo dire che per i bastoni è senz'altro bene un runner ma che sarebbe bene avere le spalle molto larghe. Su questo poi Albert ti ha spiegato bene il perché.
Per il discorso taglio vmg è senz'altro necessario per venti deboli, tuttavia i 10 kts che Albert riporta come soglia sono una semplificazione per sintetizzare, scendendo più nello specifico tale soglia dipende anche dal tipo di barca, più la barca è leggera e veloce e più questa soglia si attesta su valori alti, e al contrari per barche lente e pesanti
Credo che Albert intendesse una vela 'si fatta:


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ciao
Quindi 'poggiare tanto' a meno di non tangonare è impossibile?
Citazione:edramon ha scritto:
Quindi 'poggiare tanto' a meno di non tangonare è impossibile?

Poco tangone e molto manico?Big Grin
vabbè, ci vado soloBlushBlushBlush
Citazione:edramon ha scritto:
Quindi 'poggiare tanto' a meno di non tangonare è impossibile?

In regime di venti leggeri (reale < di 10 kts) 'poggiare tanto' sarebbe sconsigliabile anche utilizzando un tangone: la limitata intensità del vento apparente produrrebbe una vmg inferiore a quelle che otterresti in andature più orzate.
Per 'poggiare tanto' devi attendere che il vento rinforzi, utilizzare un'asimmetrico adeguato (A2) e prevedere almeno un bompresso...
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