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Versione completa: Rottura trasto randa, come procedere?
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Scusate ma, ammettendo anche che il trasto in tuga sia una soluzione poco marina, in qualunque caso l'attrezzatura della barca dovrebbe resistere ad un vento normale. E per un 46' un vento F4-5 è assolutamente normale. Non credo che il cantiere abbia scelto dei perni sacrificali per il trasto, al fine di proteggere la tuga. IMHO credo che abbiano fatto qualche pasticcio con coeffcienti di sicurezza o dimensionamenti vari (ma mi sembra improbabile) o con la scelta della qualità delle bullonerie.
Sarebbe interessante vedere una foto ingrandita della superficie di frattura del PRIMO PERNO (scusate non urlo, è solo per evidenziare) che ha ceduto, per capire se il bullone aveva una cricca che si è propagata nel tempo.
In questo caso, sostituendo tutta la bulloneria con altra di buona qualità, Giogiogio può stare più tranquillo, non dovendo imputare il guasto ad errori di dimensionamento (che mi sembrano strani da parte di un grande cantiere).
Ammetto senza problemi che la seconda parte del secondo post me la potevo risparmiareBlush

Una vite fallata in un prodotto di serie non e' cosi' improbabile...se ne rompono
anche di sane ma non fanno notizia...e non se parla.
Uno si aspetta un coefficiente di sicurezza di almeno 2 e probabilmente in origine c'era.

Winch e paranchi mantengono la loro efficenza e POTENZA nel tempo e possono anche
diventare armi letali.
La barche destinate principalmente al charter non devono dar problemi per la durata del leasing...poi
ogni armatore la manutiene e la usa come vuole.
Una barca non nuovissima anche perdesse la zavorra non se la fila nessuno ...la garanzia e' scadutaSadsmiley
ma siccome non centra nulla con la mezza vite rotta...avrei dovuto fermarmi all'estrattore...Smile
Io non volevo polemizzare sulle scelte di Bavaria (anche se forse involontariamente l'ho fatto).
Capire il perchè del danno può essere d'aiuto a Giogiogio.
Infatti, nel caso di una rottura per scarso dimensionamento, si si vuol star tranquilli qualche misura (aumentare numero o diametro dei bulloni, non so), si deve prendere.
Se si capisse invece che è solo una cricca che ha indebolito la viti, il discorso è molto più semplice e sereno.
Mi sembra difficile che un armatore procederà alla sostituzione delle viti del trasto (e allora anche di tutto il rsto della ferramenta) su una barca di 7 anni a scopo manutentivo. Magari a questo ci si pensa quando la barca passerà le due decine.
Purtroppo penso che l'ipotesi vite- fusibile sia corretta. Un trasto si puo' piazzare davanti, se largo due metri ed avvitato completamente sulla tuga, opportunamente disegnata. Non e' il caso questo. Secondo me occorre sostituire le viti e rimetterle della stessa dimensione. Vorra' dire che nel caso di vento forte occorre terzarolare prima e scarrellare il trasto...un po' prima. Ogni barca va trattata per come e' fatta.
Un conoscente ha avuto il medesimo problema su X55 Fate voi le dovute considerazioni Smile
Ok, scartata l'ipotesi di cambiare fori, il che avrebbe indebolito la tenuta, sono andato per prima cosa ad informarmi per acquistare dei perni di diametro maggiore cioé da 12 e visto che nessuno vendeva perni in acciaio A4 ho dovuto ordinarli (numero minimo 25 pezzi costo tot 70€Palla 8 me ne servono 4).
Con l'estrattore a vite contraria ho estratto il perno piccolo spezzato sul terminale del carrello con una certa difficoltà, per cui ho optato, per estrarre i perni grossi ( diametro 10 rimasti dentro 7 cm ) per una soluzione più sicura cioè la saldatura.
Da un tornitore ho fatto fare in acciaio inox due manicotti cilindrici con filettatura interna da 10 che poi va allargandosi. Allego appena possibile delle foto.
Dal lato dove i perni si erano svitati, ho allargato il foro con punta da 10 e ho filettato con filiera maschio da 12 espellendo con un compressore e pistola ad aria via via il materiale che cadeva dentro al foro. Internamente è uscita filettatura alluminio. Sotto 2 cm di vetro resina è affogata una piastra di alluminio spessa 3 cm poi altri 2 cm di vetro resina.
Dal lato dei perni spezzati dentro, ho allargato col trapano i fori con una fresa a tazza del diametro uguale a quello dei manicotti,( svitando la punta di trapano centrale ) fino a riuscire ad avvitare leggermente il manicotto. Ció servirà anche per attaccare la massa della saldatrice.
Fine prima parte! Domani si torna al lavoro.
Conto appena posso di far saldare i perni con una saldatrice inverter ed elettrodo acciaio 316, svitare con chiave da idraulico e fresare da 12 come sopra.
Chiaramente ho anche allargato ( col trapano e punta da 12 ) i fori nel carrello e temo dovró allargare anche la svasatura.
Ciao, a presto altre foto.
Ecco le foto:

Da un tornitore ho fatto fare in acciaio inox due manicotti cilindrici con filettatura interna da 10 che poi va allargandosi.
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Dal lato dove i perni si erano svitati, ho allargato il foro con punta da 10 e ho filettato con filiera maschio da 12

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Dal lato dei perni spezzati dentro, ho allargato col trapano i fori con una fresa a tazza del diametro uguale a quello dei manicotti,(svitando la punta di trapano centrale)
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fino a riuscire ad avvitare leggermente il manicotto. Ció servirà anche per attaccare la massa della saldatrice.

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Conto appena posso di far saldare i perni con una saldatrice inverter ed elettrodo acciaio 316, svitare con chiave.

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