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Versione completa: Come fare linea di galleggiamento?
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Ciao ADV,

scusate, domanda forse sciocca...mi sono tovato a dover fare linea di galleggiamento a piccolo cabinato (Sonar, 23', piccola vela a chiglia) che aveva l'opera viva ancora a gelcoat. E' barca usata per corsi, solo primavera - estate, poi a terra per il resto del tempo, la scuola non ha mai ritenuto opportuno mettere antivege quindi a segnare linea di galleggiamento.
Mi sono trovato ad essere io a fare il lavoro...per la linea ho banalmente trovato un sistema mio per copiare/prendere le misure da altro Sonar (con risultato finale buon direi, non mi sbilancio nell'ottimo però), [u]ma in assenza di barca gemella come diavolo avrei potuto?[u]

Grazie


PS: ho messo un primer epossidico bicomponente (nero) prima della antiveg. Prima del primer grattata con 240 a secco.
la metti a mollo in acqua ferma e sporca per qualche giorno con il piano di pozzetto in bolla (o la superfice destinata a questo).
si formerà una riga nera di sporco in carena. alè.
Non è semplicissimo ma ecco come si fa.
1) barca sull'invaso.
2) si mette in bolla sia longitudinalmente che trasversalemente la barca usando i paioli attorno all'albero - se la barca è progettata e costruita bene quei paioli in assetto regolare sono orizzontali.
3) dal progetto identifichi sulla carena almeno un punto della linea al galleggiamento e lo segni con un pennarello. Un segno in teoria basta ma sarebbe meglio segnarne qualcuno in più anche se sicuramente non si sovrapporranno alla linea che traccerai al punto 4). A te decidere cosa fare in questo caso...
4) con una livella ad acqua parti dal segno e tracci un numero a piacere di altri segni tutti alla stessa altezza.
5) unisci tutti i segni tracciati al punto 4) con una linea. Fatto!

Se hai una livella laser la utilizzi al punto 4) invece della livella ad acqua.

Daniele
Sarebbe che ti ci vorrebbe il gruista e qualcun'altro per spostare l'invaso (se la barca è grossa) a disposizione per tutto il tempo che ci metti a mettere la barca in bolla, sempre che ci si riesca.

Mi sa che ci deve essere un sistema più semplice; 91 credo che esista una sorta di puntatore laser che fa una riga e non un punto.
Adesso il problema sarerbbe posizionare correttamente il puntatore che sicuramente è più agevole che non spostare la barca... come fare però non ne ho idea! 37
(21-04-2014 21:03)andros Ha scritto: [ -> ]la metti a mollo in acqua ferma e sporca per qualche giorno con il piano di pozzetto in bolla (o la superfice destinata a questo).
si formerà una riga nera di sporco in carena. alè.

l'idea è buona, ma non è poi così immediata forse, ci sarebbe bisogno di uno stagno sporco a portata di barca! Sadsmiley
(21-04-2014 21:30)danielef Ha scritto: [ -> ]Non è semplicissimo ma ecco come si fa.
1) barca sull'invaso.
2) si mette in bolla sia longitudinalmente che trasversalemente la barca usando i paioli attorno all'albero - se la barca è progettata e costruita bene quei paioli in assetto regolare sono orizzontali.
3) dal progetto identifichi sulla carena almeno un punto della linea al galleggiamento e lo segni con un pennarello. Un segno in teoria basta ma sarebbe meglio segnarne qualcuno in più anche se sicuramente non si sovrapporranno alla linea che traccerai al punto 4). A te decidere cosa fare in questo caso...
4) con una livella ad acqua parti dal segno e tracci un numero a piacere di altri segni tutti alla stessa altezza.
5) unisci tutti i segni tracciati al punto 4) con una linea. Fatto!

Se hai una livella laser la utilizzi al punto 4) invece della livella ad acqua.

Daniele


Si, fila tutto, la logica c'è tutta...credo sia il metodo migliore (con progetto in mano e disegni relativi). Comunque anche riprendere le misure da uno scafo e riportarle al meglio su barca gemella non è così banale come si può immaginare...tutto sembra filare per il meglio, nastri, ma quando ti allontani la linea di galleggiamente è un serpentone pazzesco! Blinksmiley
Rispondo qua e la...
1) il gruista e i suoi aiutanti, se sono dei bravi professionisti, mettono la barca in bolla per default. Sono pagati per questo...
2) se la barca è in bolla, dal progetto non hai bisogno di tracciare più di un punto: almeno in via teorica ne basta uno solo. In genere se ne usano almeno un paio per tanare i gruisti maldestri: uno all'estrema poppa e uno all'estrema prua. Alcune barche, come la mia, escono dal cantiere con due piccole viti messe proprio in questi punti.
3) le livelle laser fanno proprio una strisciata orizzontale che evita di tracciare un serpentone.
4) è sempre possibile tracciare la LWL anche se non metti la barca in bolla purché tu abbia al minimo tre ma, anche meglio, quattro punti di partenza: prua, poppa, baglio max dx, baglio max sx. In questo caso posizioni opportunamente la livella laser non in modo che sia in bolla ma in modo che la strisciata passi per tre punti a vista.

Daniele
(21-04-2014 23:46)Madinina II Ha scritto: [ -> ]...tutto sembra filare per il meglio, nastri, ma quando ti allontani la linea di galleggiamente è un serpentone pazzesco! Blinksmiley

Facile, come bere un bicchiere d'acqua 21

Per stendere il lastro dritto:

Si lavora sempre a favore del vento.

Si fissa il nastro sul punto di partenza sopravento,
(ad esempio la prua, farlo tenere in posizione da un'aiutante)
Si stende il nastro, per tutta la lunghezza dello scafo,
si decide dove dovrà finire ( sulla poppa),
tenendo il nastro teso e sempre alla stessa altezza, ci si avvicina verso il punto finale. (la poppa).

Il nastro inizierà ad aderire allo scafo, partendo da un'estremo (la prua)
e finendo sull'altro estremo (la poppa)
Si preme il nastro, per farlo aderire bene. Smiley2

Che c'è vò? 91
--Du righe de codice!-- Smiley6
(22-04-2014 15:33)Temasek Ha scritto: [ -> ]
(21-04-2014 23:46)Madinina II Ha scritto: [ -> ]...tutto sembra filare per il meglio, nastri, ma quando ti allontani la linea di galleggiamente è un serpentone pazzesco! Blinksmiley

Facile, come bere un bicchiere d'acqua 21

Per stendere il lastro dritto:

Si lavora sempre a favore del vento.

Si fissa il nastro sul punto di partenza sopravento,
(ad esempio la prua, farlo tenere in posizione da un'aiutante)
Si stende il nastro, per tutta la lunghezza dello scafo,
si decide dove dovrà finire ( sulla poppa),
tenendo il nastro teso e sempre alla stessa altezza, ci si avvicina verso il punto finale. (la poppa).

Il nastro inizierà ad aderire allo scafo, partendo da un'estremo (la prua)
e finendo sull'altro estremo (la poppa)
Si preme il nastro, per farlo aderire bene. Smiley2

Che c'è vò? 91
--Du righe de codice!-- Smiley6


ma con nastro simil carta (non proprio come il nastro di carta beige che si usa in casa quando vernici) e una barca da da 9-10 metri e più, come fai a tirare il nastro per l'intera lunghezza? Non si rompe? A me si rompe anche dopo 40 cm (poi presa la mano si va oltre ovviamente)...
ho usato un sistema forse macchinoso ma che ha funzionato: un trespolo porta abiti (di quelli che trovi nei negozi di abbigliamento con tante stampelle sopra) lungo circa 1,5 mt, su cui ho legato tre torcette led (quei puntatori che si usano nei convegni per illustrare punti specifici di una slide) che puntavano ad altezza della linea di galleggiamento sullo scafo messo in bolla. Con un pennarello segnavo i tre punti, poi spostavo il carrello fino a percorrere tutto lo scafo. A quel punto avevo una serie di punti ogni 50 cm circa sui quali era facile stendere il nastro ben dritto.
(22-04-2014 15:33)Temasek Ha scritto: [ -> ]Che c'è vò? 91
--Du righe de codice!-- Smiley6

Sicuro che non siamo colleghi Smiley30
(22-04-2014 21:15)fiolet Ha scritto: [ -> ]ho usato un sistema forse macchinoso ma che ha funzionato: un trespolo porta abiti (di quelli che trovi nei negozi di abbigliamento con tante stampelle sopra) lungo circa 1,5 mt, su cui ho legato tre torcette led (quei puntatori che si usano nei convegni per illustrare punti specifici di una slide) che puntavano ad altezza della linea di galleggiamento sullo scafo messo in bolla. Con un pennarello segnavo i tre punti, poi spostavo il carrello fino a percorrere tutto lo scafo. A quel punto avevo una serie di punti ogni 50 cm circa sui quali era facile stendere il nastro ben dritto.
mitico!Smiley32
(22-04-2014 21:15)fiolet Ha scritto: [ -> ]...
Con un pennarello segnavo i tre punti, poi spostavo il carrello fino a percorrere tutto lo scafo. A quel punto avevo una serie di punti ogni 50 cm circa sui quali era facile stendere il nastro ben dritto.
Ti sei scordato di scrivere che dopo ogni spostamento del carrello facevi in modo che i tre fascetti led fossero nuovamente perfettamente orizzontali... questa è sicuramente la parte più laboriosa!

Daniele
(22-04-2014 21:49)ghibli4 Ha scritto: [ -> ]
(22-04-2014 15:33)Temasek Ha scritto: [ -> ]Che c'è vò? 91
--Du righe de codice!-- Smiley6

Sicuro che non siamo colleghi Smiley30

Può darsi.
Si Presenti!!
....L'autore della frase è romano
(dr. Pedighini).
Se la barca non è in piano, una livella laser può essere facilmente posizionata sullo stesso piano inclinato della barca ...
(22-04-2014 21:15)fiolet Ha scritto: [ -> ]ho usato un sistema forse macchinoso ma che ha funzionato: un trespolo porta abiti (di quelli che trovi nei negozi di abbigliamento con tante stampelle sopra) lungo circa 1,5 mt, su cui ho legato tre torcette led (quei puntatori che si usano nei convegni per illustrare punti specifici di una slide) che puntavano ad altezza della linea di galleggiamento sullo scafo messo in bolla. Con un pennarello segnavo i tre punti, poi spostavo il carrello fino a percorrere tutto lo scafo. A quel punto avevo una serie di punti ogni 50 cm circa sui quali era facile stendere il nastro ben dritto.

questo e' il metodo piu' veloce e sicuro ma presuppone la totale centratura della barca sull'invaso suigli entrambi gli assi.

per assurdo anche la fettuccia metrica con riferimento dal suolo, in questa condizione e' pressoche' perfetta...
Se si riescono a posizionare almeno tre punti 'buoni' farei così:
Si posiziona un filo ben teso fra i due punti prua-poppa di ogni fiancata bloccando con del nastro adesivo alle estremità. Si porta il filo sul terzo punto di riferimento al baglio massimo e si ferma con del nastro. A questo punto si posiziona il nastro da carrozziere parallelamente al filo.
(24-04-2014 00:48)NicolaBologna Ha scritto: [ -> ]Se si riescono a posizionare almeno tre punti 'buoni' farei così:
Si posiziona un filo ben teso fra i due punti prua-poppa di ogni fiancata bloccando con del nastro adesivo alle estremità. Si porta il filo sul terzo punto di riferimento al baglio massimo e si ferma con del nastro. A questo punto si posiziona il nastro da carrozziere parallelamente al filo.
Temo che non funzioni se non in casi molto particolari. Un filo teso tra due punti segue la traiettoria più breve (la cosidetta geodetica) e non è detto che la linea più breve tra punti lontani sulla superficie della carena giaccia su un piano orizzontale.

Daniele
Proverei così:
in estate, una di quelle mattine con l'acqua immobile.
Verificherei l'orizzontalità della barca in pozzetto o sul pagliolo come suggerito da altri con la livella.
Poi andrei in acqua con un pennarello rustico e aiutandomi con una tavola di legno di una cinquantina di cm di lunghezza o con una di quelle tavolette che adoperano i ragazzi in acqua (di quelle dritte e non quelle fatte a forma di surf) segnerei i punti ogni 50 cm e mi annoterei la misura del galleggiamento della tavola.
Il tutto solo su un lato. Dall'altro riporterei la distanza dalla falchetta.
a che ti serve la linea di galleggiamento Smiley30
per sapere se galleggi Smiley3479



Umberto
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