Mi piacerebbe sentire i Vs. pareri su questo mio dubbio.
Sto ristrutturando barca in legno di 7.80 mt- a fasciame di pitch pine, quindi conifera, legno dolce, sensibile all' umidità.
La barca è in secca su invaso da circa 8 mesi, parzialmente sverniciata, aveva parecchie infiltrazioni d' acqua, e la voglio far asciugare per controllare che tutti i legni siano sani.
Motore sbarcato, per manutenzione anche alla linea d' asse.
La barca ha circa 50 anni, ed ha subito parecchi interventi negli anni, anche un pò strani.
In origine era stata costruita a quartabono, cioè con il perfetto allineamento del fasciame, senza calafatare, e l' impermeabilità era data dal tipo di legno che con l' acqua si gonfiava e chiudeva i comenti.
Ma un cantiere (così mi dicevano) ha rinvergato l' Opera Vive, allargando i comenrti con sega circolare, facendo perciò dei comenti a paralleli e non conici, e poi hanno inserito delle verghe parallelopipede incollate con colla rossa.
In realtà ho trovato vari passaggi di calafatatura, anche con stoppa sintetica !!!!! e sigillatura con una gomma elastica, che non credo Sikaflex.., ma verghe di legno nulla!
Penso di varare la barca tra circa un anno, nel frattempo si asciuga ed i comenti si aprono, voglio rinvergare con listelli di abete, penso che balsa sia troppo delicata, e colla rossa.
A rigor di logica per non fare danni quando si vara, prima di rinvergare bisognerebbe bagnare lo scafo, così i comenti si chiudono un pò, ma per usare la colla rossa, il legno deve essere asciutto con max 15% di umidità
Cosa farebbe chi avesse esperienza su tali lavori?
E non vorrei resinare la barca con epoxy......
Mancano totalmente tutti gli interventi di altri utenti!
Come mai?
Grazie
Nel vecchio forum c' erano circa 13 commenti diversi, qui ne appare solo uno, cioè il primo che avevo postato, e tutti gli altri mancano.
C' è un motivo ben preciso a questa mancanza?
il motivo è che nella traslazione vecchio-nuovo s'è perso qualcosa;pazienza,si può ricominciare da qui.
tu lo dici-la colla vuole umidità non superiore al 15%.
rinverga a secco con attenzione e il resto lascia fare all'acqua
Ciao, io farei trattamento con epoxi....
Perdonami ma è' meglio farlo subito che rincorrere situazioni che possono solo peggiorare
rigel123 Ha scritto:La costruzione a quartabono, ma ci possono altri modi di chiamarla a seconda delle regioni, è un modo di produrre barche soprattutto con legno di conifera, che è molto igroscopico, perciò facilmente gonfiabile.
Rurik mi stupisce, se non erro, che tu non conosca questo tipo di costruzione, perchè dovresti aver posseduto e demolito un Balaton 24, assemblato con tale tecnica.
La mia barca adesso si trova su un deposito all' aperto vicino Udine, ed è proprio un Balaton 24, che per 40 anni ha avuto un solo proprietario e negli ultimi due anni ne ha cambiati tre.
Io sono l' ultimo dei tre, che ha preso la barca già a terra su invaso.
La barca presentava parecchie infiltrazioni d' acqua, era da tempo con scarsissima manutenzione, perciò necessita di un controllo e riparazione generale.
Crocette marce da rifare, timone da riparare, e soprattutto infiltrazioni d' acqua che il vecchio proprietario aveva tamponato addirittura con schiuma poliuretanica.
Questa barca è secondo me gradevole, ma non la si può considerare una barca di alto lignaggio, per cui è imperativo un restauro che la porti agli antichi splendori, ma necessita di una riparazione solida che la renda sicura.
Rigel,
credo di aver capito dalla lettura del testo sacro di
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI . (Costruzione moderna di barche in legno) che il fasciame a quartabuono sia da intendere quando il fasciame è parzialmente sovrapposto (tipo klinker) e levigato da offrire una superficie di contatto più ambia del bordo.
Si ho avuto per pochi mesi un
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .. E' stata a mia scuola di restauro o meglio di come non si deve fare su di una barca in legno.
Citazione:A tal proposito rivolgo una domanda:
perchè riparare con epoxy nel calafato, una vecchia barca con legni asciutti, è negativo? mentre moderni cantieri (vedi Fairlie) producono barche a in legno a fasciame usando pesantemente l' epoxy,nei comenti, e poi rivestono esternamente lo scafo con fibra di vetro+ epoxy?
Così è come la penso, ma hai dato la risposta nella tua domanda:"e poi rivestono esternamente lo scafo con" ... in genere è tessuto biassiale, il che ne fa uno scafo monolitico, secondo me
. Sconsiglio inoltre sia l'epoxy nel comento che il rivestimento in tessuto, perché un domani non consentono di riparare il fasciame così da portarlo al originale consistenza.
Citazione:Se dovessi restaurare un vecchio scafo di William Fife, sicuramente non uso epoxy, ma per una barca normale, senza grosse pretese, il discorso cambia, e non parlo di restauro, bensì di riparazione.
Concordo
Citazione:Non è vero che il legno si muove.
Il legno sano e protetto si muove di circa un 3/5%, a seconda della temperatura ambiente, ma nulla di più, esattamente come qualsiasi altro materiale, forse il ferro si muove maggiormente.
Anche una lastra di marmo ha la sua elasticità.
Il legno si muove e parecchio quando è umido, e a causa di ciò perde la sua rigidità, anche del 40/50%.
E perchè il legno diventa pesantemente umido? da dove entra l' acqua nel legno?
Non esiste lo scafo monolitico, però esiste lo scafo più rigido di altri.
Poi affronterò il discorso sui metodi di rinvergatura/calafataggio, sue problematiche, e danni che si possono causare, con determinati tipi di essenza e condizioni di umidità relativa.
Ciao,
Riccardo
(27-04-2014 14:47)infinity Ha scritto: [ -> ]Ciao, io farei trattamento con epoxi....
Perdonami ma è' meglio farlo subito che rincorrere situazioni che possono solo peggiorare
In questi giorni parlavo con il titolare di un vecchio cantiere che più di 30 anni fa iniziò a costruire barca a vela in lamellare West System.
Mi consigliava di far asciugare alla perfezione il legno, rinvergare con epoxy e poi laminare con epoxy.
Consigliava il West System perchè attualmente per uso nautico è il miglior prodotto sul mercato.
La barca così trattata è impermeabile e sicura per almeno 10 anni.
Mi sta tentando l' idea......
Rurik,
forse devi rileggere meglio nei tuoi testi cosa vuol dire "quartabono o quartabuono".
E' una tecnica di costruzione ben precisa.
Le barche a klinker sono a klinker o fasciame sovrapposto, non ci sono vie di mezzo.
Non ho mai letto nulla di Lodigiani, e mi posso sbagliare di persona, ma non ho mai sentito dire che sia un mostro sacro della progettazione navale.
Per caso è lo specialista delle barchette costruite con la tecnica dello "stitch & glue"?
E se possibile vorrei rimanere in tema con il problema esposto all' inizio.
Rigel,
mi rimetto al suo illuminato sapere e rimango in trepida attesa che ci elargisca un po della sua conoscenza come una assetato nel deserto ...
Ora, Rigel, magari sei nel forum da poco. Quindi ti si giustifica un po' di sana presunzione, ma Rurik non è che sia proprio l'ultimo arrivato quando si parla di barche in legno.
Si è partiti da "bagnata o asciutta" e colla rossa.
Si è arrivati a rivestire con biassiale e epossidica.
Insomma, io non ci sto capendo più niente. Fossi in te vergherei la barca e la metterei in acqua. Resto dell'idea che sia meglio usare epossidica che colla rossa, finito il lavoro navighi. E via.
P.S. questo è un posto di gente di mare, che ama le barche. Ci sono un sacco di persone da cui imparare, io ci sono entrato in punta di piedi e comincio adesso a mettere giù i talloni se così si può dire. Ci vuole un po' di umiltà a volte.
Ciao,
Mi son pero i messaggi del forum vecchio ma come al solito mi trovo d'accordo con rurik.
tornaimo alla domanda iniziale:
la barca asciutta per lavorarci è meglio, cerca di fare chiarezza su cosa e come è stato fatto in passato e dove possibile rimuovere le "porcate", sulla barca che sto restaurando io avevano usato di tutto, finanche del cemento, per i comenti...
purtroppo del quartabono non credo resti molto, è costruzione raffinata ed efficace fintanto che rimane tutto com'è, col passare del tempo e interventi esterni purtroppo prima tcca calafatare qualche punto poi inevitabilmente bisogna ragionare su altre soluzioni globali.
il quartabono necessita di attenzione sul "asiutto o umido" perchè se sbagli quando il legno gonfia sforza... non è il tuo caso da quel che hai scritto.
Pulisci, apri e lascia asiugare il più possibile. Se come mi pare di aver capito i comenti sono molto larghi, perchè allargati in passato, la solouzione è rivergare. Non è una bestemmia, si fa e si è sempre fatto, lo svantaggio è che sostanzialmente alla fine avrai due comenti dove prima ne avevi uno solo. Usa un legno più dolce del fasciame e consiglio la colla rossa perchè è più elastica delle epossidiche.
Lascia perdere la laminazione finale con epoxy, vero che impermeabilizza la barca per magari anche 10 anni ma dopo, quando l'acqua un modo per entrare lo trova (lo fa sempre) è un macello perchè trattasi di trattamento praticamente permanente e l'unica è tirar via discando 2 mm di barca... Calcola che la abrca ha 50 anni e se la tratti bene ne dura altrettanti.
Le barche di legno restano e gli armatori passano, siamo noi che siamo di passaggio per loro e dobbiamo trattarle col rispetto che meritano
Aggiungo sulla questione di asciutto o umido:
i lavori di carpenteria è meglio farli sull'asciutto, tenendo conto di quanto il legno si gonfierà da umido. La barca, se è molto secca farà acqua per qualche tempo appena varata, tutto normale, se sei preoccupato puoi anche pensare di farle fare un qualche giorno sulle cinghie
sulle barche in legno si lavorava sul piazzale sterrato (oggi ahimè è vietato) perchè una volta finiti i lavori di carpenteria si teneva umido il terreno soprattutto nei mesi estivi per evitare che si seccasse troppo lo scafo.
Proust, grosso modo descrivi quello che voglio fare io, e di cui ne ho già parlato all' inizio.
delle tante barche in legno su cui ho lavorato, questa è la prima che abbia fasciame di conifera e di cui non ho esperienza.
Conosco molto bene le barche in rovere (alto adriatico....), un pò quelle in mogano, ma non con essenza di pitch pine, come questa.
E' già previsto di lasciare barca sulle cinghie, e prima del varo si butta in acqua un bel pò di segatura che andrà a infiltrarsi in eventuali fessure.
Ma sono aperto a tutte le moderne tecnologie sviluppate nel corso degli ultimi anni, e non tralascio nulla.
Difatti più che altro chiedevo un parere se qualcuno avesse avuto esperienze similari, ma diciamo che sono abbastanza certo di che strada intraprendere.
(05-05-2014 10:32)AlexCasa Ha scritto: [ -> ]Ora, Rigel, magari sei nel forum da poco.
Solamente dal 2008, leggo molto, scrivo poco, perchè non voglio entrare in polemiche sterili
Quindi ti si giustifica un po' di sana presunzione, ma Rurik non è che sia proprio l'ultimo arrivato quando si parla di barche in legno.
Giudico i fatti. Rurik non conosce per nulla le costruzione a quartabono, pur avendo avuto la medesima barca, ognuno ha le proprie convinzioni, io ho le mie. Non mi aspettavo una risposta simile da uno che non è "l' ultimo arrivato". E poi....?
Si è partiti da "bagnata o asciutta" e colla rossa..
Si è arrivati a rivestire con biassiale e epossidica.
Ti ripeto, leggi meglio cosa scrivo, non ho mai parlato di rivestire "con biassiale e epossidica". Questa è tua asserzione, non mia.
Insomma, io non ci sto capendo più niente. Fossi in te vergherei la barca e la metterei in acqua. Resto dell'idea che sia meglio usare epossidica che colla rossa, finito il lavoro navighi. E via.
P.S. questo è un posto di gente di mare, che ama le barche. Ci sono un sacco di persone da cui imparare, io ci sono entrato in punta di piedi e comincio adesso a mettere giù i talloni se così si può dire. Ci vuole un po' di umiltà a volte.
Per cortesia cerca di stare al tuo posto, come mai ti permetti di fare considerazioni personali che non c' entrano nulla con l' argomento che ho aperto su questo post?
Sempre polemiche e divagazioni inutili!
Invito al rispetto delle Regole. Se la discussione cade in OT con sterili polemiche e screzi tra gli utenti, la stessa verrà chiusa con relativi avvertimenti per chi non avrà seguito la netiquette del Forum. Grazie.
In pratica: fate i bravi....
Accidenti se siamo permalosi!
Dai, lasciamo perdere polemiche sterili e facci vedere questa barca, che è quello che ci interessa
P.S. alto adriatico dove?
IMHO il mastro d'ascia che ha realizzato lo scafo ha aspettato che tutto il legname fosse perfettamente asciutto.