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Versione completa: pulire la carena in subacquea
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Molti di noi non fanno l'antivegetativa tutti gli anni e per avere la carena decente viene fatta una pulizia subacquea.
Per fare la pulizia spesso si usano spugne o addirittura quelle spugne ruvide marroncine (scotch brite) che vengono usate per i trattamenti dei pavimenti in cotto.
Il risultato è che le antivegetative (quelle autoleviganti in particolare) se ne vanno in nuvole di pulviscolo (tossico).
Due anni fa ho usato un sistema che anche se un pò più lento lascia quasi tutta l'antivegetativa al suo posto.
Avete presenti quelle spatole di plastica (normalmente gialle) che si acquistano normalmente in confezioni da 5 di varie dimensioni? usando quelle più grandi riuscirete a togliere lo sporco togliendo molta meno antivegetativa che non con le spugneSmiley20.
Lavorate gente lavorate!!!!
Faccio carena tutti gli anni ma ho la barca sul fiume e, anche se non vediamo mai i denti di cane, basta poca sosta per avere fanghiglia attaccata alla carena. Spiegheresti meglio di quali spatole parli?
Non credo tu ti riferisca a quelle per togliere il ghiaccio!
Una foto aiuterebbe
Penso che il ns. Giovanni da FIrenze di riferisca alle spatole da tappezziere.



dico bene?
Io uso la carta di credito 92

Ma no, che avete capito. Non per pagare il lavoro di qualcuno.
Uso le vecchie carte di credito come spatole.
Alla fine è sempre una strisciata Smiley34
(20-05-2014 17:53)ITA-16495 Ha scritto: [ -> ]Faccio carena tutti gli anni ma ho la barca sul fiume e, anche se non vediamo mai i denti di cane, basta poca sosta per avere fanghiglia attaccata alla carena. Spiegheresti meglio di quali spatole parli?
Non credo tu ti riferisca a quelle per togliere il ghiaccio!
Una foto aiuterebbe
ho sempre tenuto la barca a mare ma quest'anno sta facendo la stagione a fiumara, cosa cresce sulla carena tenendola nel Tevere, cosa mi devo aspettare di trovare attaccato, solo alghe oltre alla melma?
Di solito una antivegetativa nel Tevere dura di più rispetto al mare?
di solito una discreta antivegetativa a matrice dura a Fiumara sul Tevere dura di più, solo per il fatto che gli organismi che sviluppano in acqua di mare non ci sono
si forma soltanto una melma marroncina e un pò di alghe tipiche delle acque dolci che vanno via non appena si fa una uscita a mare di un paio d'ore
al contrario una vita più breve hanno le antivegetative autoleviganti proprio per il fatto che l'acqua del Tevere raggiunge in inverno anche velocità rilevanti di oltre 6 knt.
e comunque tutti i tipi di antivegetative dopo qualche mese trascorso a Fiumara, una volta in acqua di mare risentono negativamente del tempo trascorso in acqua dolce
io mi sono capito e voi ?
(20-05-2014 19:00)mania2 Ha scritto: [ -> ]
(20-05-2014 17:53)ITA-16495 Ha scritto: [ -> ]Faccio carena tutti gli anni ma ho la barca sul fiume e, anche se non vediamo mai i denti di cane, basta poca sosta per avere fanghiglia attaccata alla carena. Spiegheresti meglio di quali spatole parli?
Non credo tu ti riferisca a quelle per togliere il ghiaccio!
Una foto aiuterebbe
ho sempre tenuto la barca a mare ma quest'anno sta facendo la stagione a fiumara, cosa cresce sulla carena tenendola nel Tevere, cosa mi devo aspettare di trovare attaccato, solo alghe oltre alla melma?
Di solito una antivegetativa nel Tevere dura di più rispetto al mare?

La risposta di Faber e' piu che esaustiva. Solo melma, che con la navigazione va abbastanza via. Comunque a me piace particolarmente pulita ed una pulitina in rada, se non do fastidio a nessuno, la do.
Giovanni ci spieghi come sono fatte e dove si comprano queste spatole gialle?
Grazie, Filippo
Io uso delle normali spugne da cucina, levano poca av ma staccano le alghette. Mi riferisco a quelle grosse, quadrate, piuttosto morbide e di colori vivaci. Ne servono parecchie perché si bucano a forza di strusciare sullo scafo, però non costano nulla e si trovano pressoché ovunque.
Metto le pinne e mi faccio i "giri di chiglia" tipo remora attaccata sotto la pancia di uno squalo spingendo la spugna con le mani.
E' una fatica notevole, la barca sembra enorme quando ci stai sotto.
Il lavoro è accettabile, nel senso che senza bombole tanto di meglio non posso fare, e l'av rimane quasi intatta, quindi resiste bene fino alla fine della stagione.

Per provare è necessario iscriversi al club "armatori da supermercato" 89
Io invece di problemi non ne ho da tre anni (e questa che viene è la quarta stagione). Col Coppercoat ogni sei mesi vado giù con le bombole ed il raschietto in acciaio e tolgo tutto quello che c'è da togliere.

Ho fatto la pulizia della carena e dell'elica x la stagione 2014 Sabato scorso ed ora la barca da sotto è tutta liscia e depilata....79
sono le spatoline che compri in qualsiasi ferramenta e le vendono in confezioni da 5 (varie misure)
Un amico dice di usare la spatola tira acqua con gran soddisfazione. Io no l'ho mai usata: sempre spugna dei piatti usata con mano di velluto e spatolina di plastica per eventuali denti di cane (maledetti!)
ho sempre usato la scopa ovviamente senza manico ed in apnea; essendo un fissato della antivegeto bianca pulisco la carena due tre volte a stagione. mi aiuta a tenermi attaccato all'opera viva una comodissima maniglia a ventosa. Non è che poi il pulviscolo che viene fuori sia molto salutare, per cui consiglio per evitare otiti o infiammazioni all'orecchio: due garzine imbevute di gentamicina pomata.
(22-05-2014 12:42)rasputino Ha scritto: [ -> ]...
Non è che poi il pulviscolo che viene fuori sia molto salutare, per cui consiglio per evitare otiti o infiammazioni all'orecchio: due garzine imbevute di gentamicina pomata.
Ottima prevenzione, grazie!!!
quando ho preso la mia barchetta, tra le altre cose di cui ignoravo l'uso c'erano due arnesi in plastica morbida a metà tra una racchetta da ping pong e un ventaglio91. Quando è arrivato il momento di ripulire l'opera viva un amico esperto mi ha consigliato di non usare spatole metalliche, ma quelle che si adoperano per stendere la carta da parati. A quel punto ho smesso di farmi aria coi ventagli e ho pulito la carenaSmiley4

Per il rischio di otiti, dopo averla beccata in acque poco salutari, seguo il consiglio dell'otorino: quando sei a rischio usa sempre i tappi!
Giovanni
(30-05-2014 23:11)juan@juan Ha scritto: [ -> ]quando ho preso la mia barchetta, tra le altre cose di cui ignoravo l'uso c'erano due arnesi in plastica morbida a metà tra una racchetta da ping pong e un ventaglio91. Quando è arrivato il momento di ripulire l'opera viva un amico esperto mi ha consigliato di non usare spatole metalliche, ma quelle che si adoperano per stendere la carta da parati. A quel punto ho smesso di farmi aria coi ventagli e ho pulito la carenaSmiley4

Per il rischio di otiti, dopo averla beccata in acque poco salutari, seguo il consiglio dell'otorino: quando sei a rischio usa sempre i tappi!
Giovanni

Occhio ad usare i tappi se vi immergete oltre i due metri di profondità (tipo per pulire il bulbo). Se, per qualsiasi motivo, li doveste perdere all'improvviso, rischiate la rottura del timpano a causa della pressione esterna dell'acqua, che vi arriverebbe tutta all'improvviso, visto che con i tappi non sentite l'esigenza di compensare.

A quel punto meglio un abbondante lavaggio post bagno con acqua dolce pulita, meglio se tiepida, magari con un'apposita peretta.
Usare i tappi immergendosi è estremamente pericoloso!!!
Non fatelo assolutamente.
Se le acque sono inquinate l'unica via è usare attrezzatura stagna.
Comunuqe, ottimo il consiglio di lavarsi con abbondante acqua dolce e pulita dopo!
Soprattutto dentro le orecchie...

(04-06-2014 14:42)poltro71 Ha scritto: [ -> ]
(30-05-2014 23:11)juan@juan Ha scritto: [ -> ]quando ho preso la mia barchetta, tra le altre cose di cui ignoravo l'uso c'erano due arnesi in plastica morbida a metà tra una racchetta da ping pong e un ventaglio91. Quando è arrivato il momento di ripulire l'opera viva un amico esperto mi ha consigliato di non usare spatole metalliche, ma quelle che si adoperano per stendere la carta da parati. A quel punto ho smesso di farmi aria coi ventagli e ho pulito la carenaSmiley4

Per il rischio di otiti, dopo averla beccata in acque poco salutari, seguo il consiglio dell'otorino: quando sei a rischio usa sempre i tappi!
Giovanni

Occhio ad usare i tappi se vi immergete oltre i due metri di profondità (tipo per pulire il bulbo). Se, per qualsiasi motivo, li doveste perdere all'improvviso, rischiate la rottura del timpano a causa della pressione esterna dell'acqua, che vi arriverebbe tutta all'improvviso, visto che con i tappi non sentite l'esigenza di compensare.

A quel punto meglio un abbondante lavaggio post bagno con acqua dolce pulita, meglio se tiepida, magari con un'apposita peretta.
da ex apneista, due gocce di acqua borica per orecchio ed evitate (e curate) le più comuni infezioni da immersione..
Faccio spesso la carena. Ora ho la speedy carbon e basta uno straccio per togliere la patina che ogni mese di forma. Prima usavo la spugna della 3M bianca prima e dopo l'invernale quella verde
(10-06-2014 10:22)palve Ha scritto: [ -> ]Usare i tappi immergendosi è estremamente pericoloso!!!
Non fatelo assolutamente.
Se le acque sono inquinate l'unica via è usare attrezzatura stagna.
Comunuqe, ottimo il consiglio di lavarsi con abbondante acqua dolce e pulita dopo!
Soprattutto dentro le orecchie...

(04-06-2014 14:42)poltro71 Ha scritto: [ -> ]
(30-05-2014 23:11)juan@juan Ha scritto: [ -> ]quando ho preso la mia barchetta, tra le altre cose di cui ignoravo l'uso c'erano due arnesi in plastica morbida a metà tra una racchetta da ping pong e un ventaglio91. Quando è arrivato il momento di ripulire l'opera viva un amico esperto mi ha consigliato di non usare spatole metalliche, ma quelle che si adoperano per stendere la carta da parati. A quel punto ho smesso di farmi aria coi ventagli e ho pulito la carenaSmiley4

Per il rischio di otiti, dopo averla beccata in acque poco salutari, seguo il consiglio dell'otorino: quando sei a rischio usa sempre i tappi!
Giovanni

Occhio ad usare i tappi se vi immergete oltre i due metri di profondità (tipo per pulire il bulbo). Se, per qualsiasi motivo, li doveste perdere all'improvviso, rischiate la rottura del timpano a causa della pressione esterna dell'acqua, che vi arriverebbe tutta all'improvviso, visto che con i tappi non sentite l'esigenza di compensare.

A quel punto meglio un abbondante lavaggio post bagno con acqua dolce pulita, meglio se tiepida, magari con un'apposita peretta.

OK grazie per la preziosa indicazione.. Mi sono permesso di darlo come consiglio solo perché ricevuto a mia volta da un medico. Però è vero che noi (io e l'otorino) parlavano generalmente di bagno e non di immersione. Per fortuna la mia barca ha solo una deriva mobile e non il bulbo..
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