Albert ti ha dato già una risposta tecnica, da parte mia ti aggiungo che proprio per colmare questo vuoto ho iniziato a cercare quest inverno un code 0, o similare, o meglio una vela che mi consentisse di accellerare e stringere con venti leggeri o leggerissimi e eventualmente poterla utilizzare con 20/25 nodi di reale al lasco o gran lasco in completa sicurezza. Di fatto per le portanti ho solo un gennaker da regata, un runner, e uno crociera con calza all round. Con questa vela, seppur non abbia a mio parere un taglio da portanti ( ma è piuttosto magra) posso avanzando il punto di scotta utilizzarla per i laschi con vento fresco. Questo proprio per non avere mille vele a bordo.
Da ultimo quando il vento passa i 20 nodi e sono in crociera ovvero senza equipaggio, preferisco ammainare tutta la randa e andare solo con genoa e/o "frullino".
io ci vedo un problema alla base, per andare in poppa il piano velico deve essere equilibrato.
e' cosi difficile spiegare che di bolina non e' necessario avere la randa che sembrerebbe facile spiegare che in poppa ci vuole il tangone (indipendentemente dalla vela che ci si quadra) ma cosi non e', anche i velisti piu smaliziati il tangone lo scansano al pari di un cadavere in putrefazione.
per fare a meno del tangone e scendere la barca deve avere delle caratteristiche di scafo e dislocamento non facili da trovare, scendere, come bolinare non sono andature eleganti, andature da usare in ferie o nelle uscite giornaliere.
ho provato diverse volte dei cod0 realizzati col tessuto dello spi, non ci si scende come coi genny e non ci si fa bolina come coi code0, sono vele che stanno li in mezzo, buone solo a fare vento?
(27-05-2014 20:25)ZK Ha scritto: [ -> ]io ci vedo un problema alla base, per andare in poppa il piano velico deve essere equilibrato.
e' cosi difficile spiegare che di bolina non e' necessario avere la randa che sembrerebbe facile spiegare che in poppa ci vuole il tangone (indipendentemente dalla vela che ci si quadra) ma cosi non e', anche i velisti piu smaliziati il tangone lo scansano al pari di un cadavere in putrefazione.
per fare a meno del tangone e scendere la barca deve avere delle caratteristiche di scafo e dislocamento non facili da trovare, scendere, come bolinare non sono andature eleganti, andature da usare in ferie o nelle uscite giornaliere.
ho provato diverse volte dei cod0 realizzati col tessuto dello spi, non ci si scende come coi genny e non ci si fa bolina come coi code0, sono vele che stanno li in mezzo, buone solo a fare vento?
Sono in parte d'accordo con te.
Anche se ritengo che con i piani velici moderni e genoa a ridotta sovrapposizione l'andatura di poppa anche senza tangone , avanzando il punto di scotta è possibile farla in modo altrettanto efficiente. Il tangone lo vedo tanto più necessario quanto più è ampia e importante la superficie velica a prua.
(27-05-2014 20:25)ZK Ha scritto: [ -> ]io ci vedo un problema alla base, per andare in poppa il piano velico deve essere equilibrato.
e' cosi difficile spiegare che di bolina non e' necessario avere la randa che sembrerebbe facile spiegare che in poppa ci vuole il tangone (indipendentemente dalla vela che ci si quadra) ma cosi non e', anche i velisti piu smaliziati il tangone lo scansano al pari di un cadavere in putrefazione.
per fare a meno del tangone e scendere la barca deve avere delle caratteristiche di scafo e dislocamento non facili da trovare, scendere, come bolinare non sono andature eleganti, andature da usare in ferie o nelle uscite giornaliere.
ho provato diverse volte dei cod0 realizzati col tessuto dello spi, non ci si scende come coi genny e non ci si fa bolina come coi code0, sono vele che stanno li in mezzo, buone solo a fare vento?
viva il tangone
io ne ho due, uno troppo fine, ma leggerissimo lo uso a bilancino una figata, ogni tanto si piega..... lo raddrizzo e torna quasi nuovo
Mhuir, mi spieghi come fai a raddrizzare il tangone? Credo sia in alluminio, è successo anche a me di piegarne ma non sono stato più capace di raddrizzarli.
Radrizzare un tubo di alluminio è un'opppppppinione.-
(28-05-2014 09:11)bullo Ha scritto: [ -> ]Mhuir, mi spieghi come fai a raddrizzare il tangone? Credo sia in alluminio, è successo anche a me di piegarne ma non sono stato più capace di raddrizzarli.
Radrizzare un tubo di alluminio è un'opppppppinione.-
si piega in corrispondenza dello strallo, si tratta di "pinzarlo" fra due superfici che si fermino poco prima della piega, e poi via lo prendi all'estremità opposta, fai leva , fletti e rilasci con molta cautela....è un diam 50 spessore 2 mm
lo dico?
... non lo dico!
lo dico?
... no....
il parasailor/parasail!!!!
la mia esperienza .
vento in poppa 25 ok
onda d traverso quasi, no ok
il genova non gradiva assenza tangone
Randa stabilizzata da una sorta di freno.
2 ) stretto di messina verso sud 25 di poppa onda nulla
avrei voluto spi e tangone.
Suggerisco tangone
ma in barca è tutto un ... Dipende
lo ridico perché io ho fatto e farei così. randa intera e MPS. Multi Purpose Sail.
io non amo la poppa piena. non mi piace rollare né giocare con ritenute del boma, tangoni e quant'altro. IMHO sono meglio due bordi al giardinetto.
a prua mi piace una cosa più stretta di spalle dello spy ma più grassa di un genny. appunto un MPS.
ce lo avevo sullo sciuscià. murato sul golfare del dritto di prua con un paranco che arrivava al pozzetto per regolare la volata. la barca si poggiava sottovento e via equilibrata e veloce.
anche con 10-15 nodi, l'apparente sarà di 5-10 e cioè il giusto per randa intera e MPS.
Ringrazio, l'idea era di non usare la randa e se con 18-25Kn devo accender il motore, mi ricompro la moto allora.
La vela sarebbe su frullone, come fanno i pogo e molti open oggi.
Va benissimo usare il tangone se c'è onda corta.
Il parasailor va bene se fai una lunga rotta sopra 30 miglia e poi con 25 nodi de drio non è proprio semplicie. E' comunque una buona vela, solo troppo cara.
Alla fine Albert e Jack 1976 mi han dato degli spunti da provare. Vediamo se qualc1 illumina.
E il "booster" qualcuno se lo ricorda ?
Era un "simil code zero" doppio che si avvolgeva su un singolo strallo, nelle andature intorno al traverso/lasco stretto si usava raddoppiato dunque con superficie singola, al lascone e in poppa si apriva e dunque la superficie esposta era doppia e funzionava come le trinchette gemelle, eventualmente anche tangonato con uno o due buttafuori.
Che ne dici......facciamo una prova ??
Ciao
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ciao
2 fiocchi a farfalla sul tuffluff, un de chi e un de là
Davide... Con un armo così mi sa che è più semplice tener la randa e fiocco, gran lasco e via. Se non tieni ne spi e ne gennaker vai sul semplice randone e fiocchetto
Scusate la mia ignoranza: ho un fiocco 110% ed una barca 11 m abbastanza leggera, che tuttavia con le brezze estive soffre quando si va oltre i 90°, sto pensando ad un code 0 di superficie 70/90 mq da armare su frullone perchè la mia zavorra è veramente negligente (avrei il genny ma senza collaborazione finisco per non armarlo mai). Consigliereste la scelta ? che taglio dovrei preferire ? che tipo di frullone ?
grazie per i suggerimenti.
(29-05-2014 11:05)sscer Ha scritto: [ -> ]Scusate la mia ignoranza: ho un fiocco 110% ed una barca 11 m abbastanza leggera, che tuttavia con le brezze estive soffre quando si va oltre i 90°, sto pensando ad un code 0 di superficie 70/90 mq da armare su frullone perchè la mia zavorra è veramente negligente (avrei il genny ma senza collaborazione finisco per non armarlo mai). Consigliereste la scelta ? che taglio dovrei preferire ? che tipo di frullone ?
grazie per i suggerimenti.
Se la sofferenza è oltre i 90° di apparente, a mio parere e contro gli interessi della categoria
, ti consiglio di tirar fuori il gennaker, con la calza o di montarlo su un avvolgitore topdown se l'equipaggio non collabora (in quest'ultimo caso l'impegno è lo stesso che serve per armare il code zero).
Ciao
grazie Albert: ma tutti i gennaker possono essere montati su un avvolgitore ? Un intrvento del velaio è sempre in tal senso conveniente oppure in qualche caso si fà prima a fare una vela nuova ?
(29-05-2014 14:18)sscer Ha scritto: [ -> ]grazie Albert: ma tutti i gennaker possono essere montati su un avvolgitore ? Un intrvento del velaio è sempre in tal senso conveniente oppure in qualche caso si fà prima a fare una vela nuova ?
Tutti i gennaker che non siano troppo lunghi di ghinda si possono avvolgere con un sistema "top down" (la vela si avvolge "random" dalla penna verso la mura) con lo strallo antitorsione esterno.
Esistono molti avvolgitori di questo tipo, con stralli "nudi" (furlex gx) o con la protezione in gomma brevettata (roll-gen) o con le "palle" (spinex profurl) ....
L'intervento del velaio è molto limitato, nel senso che se ti vende il sistema, si prenderà la briga di montartelo e di fissargli la vela, se il sistema lo acquisti in internet perchè ritieni di essere in grado di arrangiarti .... allora il velaio non ti serve.
Se invece vuoi una vela che si avvolga sullo strallo interno alla ghinda (code zero o A zero), al 99% si deve realizzare una vela nuova perchè un gennaker all purpose normalmente non si riesce a trasformare in una vela dalle caratteristiche completamente diverse.
Ciao
Senza voler rubare il mestiere ad Albert, ti aggiungo da utente che non sia un frullone troppo pesante altrimenti se non hai equipaggio e fai da solo ti passa la voglia, almeno a me... Tuttavia come dice Albert non può essere manco un giocattolino altrimenti non fa il suo lavoro. Va scelto il giusto compromesso, tuttavia correggimi se sbaglio albert i frulloni da gen sono solitamente i più pesanti?
Altrimenti c è sempre la calza, a mio parere per un 11 mt più che comoda anche in equipaggio ridotto.
piccolo aneddoto pro calza x gennaker
mia figlia ha 10 anni e l'ultima volta con una dozzina di nodi d'aria la calza del gennaker l'ha aperta e chiusa lei, senza problemi e sorridendo (la barca è di circa 11 mt)
quindi un adulto dovrebbe poterlo fare senza patimenti eccessivi :-)