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Versione completa: Scafo alluminio e AV
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Salve a tutti,
come forse alcuni di voi sapranno sono il fortunato possessore di "Uvetta passita", il panettone in alluminio di Giorgio.
Oggi pomeriggio, mi sono messo a pulire la carena con spazzola, maschera e pinne finché ero all'ancora ed ho notato in diversi punti grosse sbollature sotto lo scafo (anche di 2-3 cm di diametro) e molto tenere al tatto.
Che la barca avesse bisogno di un ciclo completo alla carena lo avevo intuito già quando l'avevo tirata su per dare l'av, ma che le condizioni peggiorassero così in fretta non lo immaginavo.
La mia domanda ora è: per quanto tempo posso rimandare il lavoro prima di ritrovarmi su una groviera?
Vorrei poter arrivare almeno ad agosto.
Qualcuno conosce qualche esperto di scafi in alluminio nella zona di Chioggia o Venezia?
Grazie a chiunque mi tolga dalle spine3939
Riaggiorno questa discussione (che non ha avuto molto successo :smiley6Smile.

Dopo mesi di attesa è giunto il momento di fare il lavoro di cui sopra: riportare a metallo l'opera viva e rifare tutto il ciclo.

Pensavo di farlo fare in cantiere, non avendo i mezzi e l'eperienza per poterlo fare io (soprattutto la sabbiatura).
Mi servirebbe, però, qualche consiglio su marche e prodotti da utilizzare per il ciclo, visto che il cantiere non ha molta esperienza sugli scafi in alluminio.

In pratica, se avete notizia di:
- un buon primer specifico per leghe leggere facilmente reperibile sul mercato, lo potrei procurare e fornire al cantiere.
- un fondo epossidico adeguato con proprietà meccaniche adatte ai metalli.
- una buona AV rame-esente.

vi sarei estremamente grato.
Buon vento...
ellallà ... sabbiare una barca il allu????
Prima c'è da capire cosa sono quelle bolle, poi se ne parla ...
Leggo solo ora e premettendo che costruivo in alluminio,ho,la barca in alluminio etc.etc.etc. come dice Sonmi bisogna procedere per ordine . Una volta tirata su la barca e con un raschietto levare le bolle ci si può trovare di fronte a diverse constatazioni.
A ) le bolle interessano soltanto uno strato superficiale o intermedio lasciando al loro posto il primer è in questo caso e' un fatto dovuto a cattiva catalisi o rispetto dei tempi durante i cicli di verniciatura
B) e' intaccato anche il primer e all'ora può ttattarsi di una usura e conseguente perdita di impermeabilità del ciclo
C) e' intaccato anche l'alluminio e all'ora devi ottimizzare la protezione anodica e eventualmente rivedere impianto elettrico o eventuali bimetalli in essere ( valvole ,passa scafi ,motore ,altre robe avvitate etc. ed isolarle o ridurle il più possibile.
Cosa fare io ! Se il numero delle bolle non è esagerato e la vernice restante tiene alla prova raschietto,cioè non si sfoglia o stacca facilmente ,farei una discatura localizzata sulle bolle o sui punti andati,primer e stuccatura di rasamento epox .poi con l'orbitale tiro velocemente tutta la carena e aggiungo a spruzzo a bassa pressione tre bar ,tre bar e mezzo Max quattro uno strato intermedio a spessore ,tipo plastolite ( epox) per finire se uno crede con una vernice ,magari di quelle antiabrasione industriali sempre epox. Però per l'anti vegetativa poi devi dare un aggrappante,sennò non si attacca niente. La sabbiatura la vedo solo,in casi estremi,perché toglie anche le stuccature buone e se non fatta con sabbia giusta ti fa delle inclusioni nel materiale che aiutano poi a distaccarlo. Comunque sott'acqua sempre e tutto epox.
(09-03-2015 14:56)sonmì Ha scritto: [ -> ]Prima c'è da capire cosa sono quelle bolle,

osmosi???Smiley34Smiley34Smiley34
Grazie davvero per le risposte.

Aggiungo qualche altro dettaglio per darvi un quadro della situazione migliore.

Dopo aver preso la barca ed averla trasferita a Chioggia da Monfalcone, l'ho subito fatta alare.
Quello che ho trovato in diversi punti, dopo il lavaggio della carena, è stato un completo distaccamento della vernice, fino al metallo nudo.
A dire il vero i problemi che ho riscontrato si possono dividere in due categorie:

- zone di superficie abbastanza ampia nelle quali la vernice si staccava completamente con un raschietto, soprattutto nella parte dello scafo posteriore alla deriva. In quelle zone, però, il metallo sembra aver tenuto bene, si è solo inscurito.

- alcuni punti distribuiti a random nei quali il metallo (e la vernice sopra di esso) aveva formato delle specie di verruche. Simili a dei piccoli vulcani.
Questi, una volta raschiati, presentavano corrosione che credo si definisca a "pit", una volta rimosso il metallo corroso.


Non avendo la possibilità di tenere la barca sull'invaso troppo a lungo, ho sistemato la carena solo nei punti che presentavano problemi. Carteggiando con levigatrice fino al metallo lucido e ricoprendo con epoxy primer della Veneziani. E alla fine AV bianca sempre della Veneziani.

Tra l'altro, ho il forte sospetto che Giorgio avesse dato in passato un'AV contenente rame. Sia perchè con la vendita della barca mi ha lasciato in eredità tre barattoli di una AV della international contenente rame, sia perchè l'AV che ho ritrovato sullo scafo era di colore azzurro. Normalmente, quelle rame esenti, non sono di quel colore.

Se avessi ragione su quest'ultimo sospetto, credo mi converrebbe, per star tranquillo, rimuovere qualunque residuo della vecchia vernice, che potrebbe, a sto punto, contenere del rame.

Aggiungo che per i prossimi anni vorrei stare tranquillo, preferisco spendere qualcosa di più adesso per un lavoro definitivo, piuttosto che vivere col dubbio che lo scafo si stia lentamente consumando SadsmileySadsmiley

La mia unica paura è che il cantiere possa fare cavolate per mancanza di esperienza sugli scafi in alluminio. Ma si sa che trovare esperti in "domopak" qui in Italia è davvero un'impresa39.
@ mimita

riguardo al punto C): la barca ha passascafo in teflon, l'impianto elettrico è semplicissimo e tutto isolato; su questo Giorgio ha fatto un ottimo lavoro.
Anche il motore FB è isolato, essendo agganciato ad una tavoletta in plastica, mentre il supporto motore è agganciato allo scafo da viti in metallo (non acciaio, visto che si sono corrose in superficie) e separate dallo scafo da delle piastrine di alluminio a mò di rondella. In teoria dovrebbero corrodersi loro, prima dello scafo.

Riguardo agli anodi, Giorgio ne aveva messi solo due ai lati della barca, più o meno sulla mezzeria.
Ma la barca non si è più mossa dall'ormeggio per anni, prima di essere venduta, quindi gli anodi erano diventati un allevamento di cozze.
Allego due foto che avevo fatto subito dopo averla alata.

Nella seconda si vede chiaramente una zona con la vernice che si stacca a mano. Il metallo sotto, però, non si è consumato ad occhio.

Nella prima si vede il fenomeno di corrosione più grave che ho riscontrato sullo scafo, ma, per fortuna, si trova sulla deriva. Ho pulito bene con spazzola di metallo e ridato primer più fondo.

Purtroppo non ho foto dei distaccamenti a "verruca", ma erano comunque di piccole dimensioni.

Dalle foto si vedono chiaramente anche i due strati sovrapposti di AV, entrambi di colore blu-azzurro
Il primer e basta e poi l'AV è' un po pochino come protezione,appena puoi ricarteggia e dopo il primer rasa con stucco, magari con la spatola dentata dai una prima tirata ,poi appena indurito dai una spatolata con la parte liscia riempiendo i solchi. Comunque l'anti vegetativa di rame e' deleteria io l'ho vista data su uno scafo bellissimo,di 14 mt in Grecia e in brevissimo tempo ha butterato lo scafo.poittosto se la barca resta in acqua molto ,puoi prendere due o tre zinchi volanti e collegarli ai candelieri mediante un cavo è un coccodrillone ! Aiuta !
Scusa mi son sbagliato...
Ho dato l'Adherepox, sempre della Veneziani, e non l'epoxy primer, direttamente sul metallo.
Ho dato 2-3 mani prima dell'AV.

Certo sapevo che non sarebbe stato un lavoro definitivo, ma non potevo lasciare la barca sull'invaso a lungo, così ho fatto il classico taccone, ma almeno una stagione me la sono fatta.

Appena rimessa la barca in acqua, comunque, l'ho subito protetta con tre zinchi (uno a prua e due a poppa) ben collegati allo scafo (verifico periodicamente col tester).

Però se anche te mi confermi gli effetti nefasti di un'AV al rame su uno scafo in alluminio...voglio eliminare ogni traccia della vecchia verniciatura.

La sabbiatura verrebbe comunque fatta col garnet, quindi non dovrebbe lasciare residui pericolosi.
Mi preoccupa solo che venga fatta bene la primerizzazione, col corretto rispetto dei tempi.
Per questo chiedevo un consiglio su un buon primer con proprietà decappanti ed anticorrosive, in modo da compensare eventuali ritardi nella stesura.
questo panettone è stato mio una ventina di anni fa. l'attuale armatore l'ha riportato a nuovo. forse qualche indicazione la puoi avere da lui
per la mia esperienza bolle o distacchi di qualche tipo tra AV e sottofondi di vari tipi non sono infrequenti e ciò a prescindere dal materiale di costruzione dello scafo
http://panettonelias.jimdo.com/
Ciao Venticello,

il sito di Memo me lo ero studiato per benino sia prima che dopo aver acquistato il panettone. Avevo anche contattato lo stesso Memo più di un anno fà, visto che dovrebbe essere anche lui della zona di Chioggia-Venezia, così, per scambiarci opinioni sulla barca.
Mi aveva detto, però, che a causa del poco tempo, non aveva ancora finito i lavori, quindi credo non navighi ancora.

La mia preoccupazione principale, comunque, e come ho detto prima, non è il distacco della vernice, ma la presenza di strati di AV al rame.
Quelli possono fare danni ben più seri se li si lascia lavorare.
Ho visto al Diporto Velico di Venezia un panettone fermo all'ormeggio con tutta l'aria di essere in stato di abbandono da anni, a giudicare da cosa c'è attaccato sotto. Probabilmente cozze e balani hanno già esposto il metallo all'azione del mare da mò, eppure galleggia ancora.
ciao poltro, se ne hai la possibilità vai con il garnet, e subito dopo una veloce spolverata, attacca con il primer specifico (es interprime 539 international) per alluminio l'importante è non lasciare passare nemmeno un ora con il metallo all'aria perche altrimenti lui si priotegge di nuovo ossidandosi.
dopo passato il primer , puoi con calma dare una mano di interprime 198 e poi epossidica diciamo almeno tre a quel punto una AV senza rame.
per una decina d'anni dovresti essere tranquillo...
io ho fatto così...
Ciao Corradino!

Te che sei esperto, hai una marca di primer da consigliarmi? O mi fido di quella che usa il cantiere tanto son tutte simili?

Il problema della tempistica è quello che mi preoccupa di più, visto che non ho la possibilità di farlo io.
Far passare solo un'ora tra sabbiatura e primerizzazione è praticamente impossibile, a meno di procedere per piccoli pezzi. Dubito di riuscire a convincere il cantiere a lavorare così.
international interprime 539
intendo da quando hanno finito di sabbiare ...la mia 10 metri l'han fatta in tre ore..
quello al DVV lo ricordo. ce ne erano 4 in tutto. commissionati contemporaneamente e allestiti amatorialmente nello stesso periodo. il mio pare sia stato addirittura stato allestito nel corso della crociera inaugurale. poi ce ne era uno giallo allestito molto bene ed un altro "nature" che mi pare si chiamasse moka o caffettiera
ricordo che, quando comprai il mio, quello che dici essere in stato di abbandono si presentava allo stesso modo di adesso. quindi parliamo di un abbandono che dura da più degli ultimi venti anni -o anche 25-.
quanto all'antivegetativa è un problema che mi posi anche io utilizzando quella senza rame. non so prima ma addirittura, forse, non esisteva.
Certo associare al panettone di Giorgio i prodotti international è una cosa che mai avreste potuto.


Panta rei.
(10-03-2015 14:33)calajunco Ha scritto: [ -> ]Certo associare al panettone di Giorgio i prodotti international è una cosa che mai avreste potuto.


Panta rei.
cosa intendi che giorgione era contrario ad international?
I primer raccomandati sono quelli ai cromati . Personalmente ( come tanti costruttori ) preferisco la discatura alla sabbiatura ,anche se ovviamente più rognosa.
I danni di una AV al rame possono essere non " seri " ma definitivi se la lasci !! Viaaaaaa!!
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