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Versione completa: costruzione plancetta in termanto
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Ciao a tutti i piccoli chimici:
Quest'anno mi sono inventato di smontare la plancetta di poppa (reclinabile) del mio first 41s5, che nel corso degli anni e dei precedenti armatori aveva incontrato le banchine di mezza Italia!
La mia sorpresa è stata nel trovare la plancetta praticamente marcia, cioè che a farci dei lavori di ripristino si perde più tempo che a rifarla da nuovo, allora ecco l'illuminazione, la faccio in schiuma e pelle, per averla finalmente sottile, leggera e robusta.

Ora mi rendo conto che seppur con una certa esperienza in lavori, non mi sono mai trovato a "costruire" una forma complessa, ma se ci fossero consigli su materiali e tecniche di impiego ne sarei davvero felice.

Gracias a todos
Tutto sommato non e' difficile.
Ora non ho la possibilita' di fare disegni ma ho di recente costruito la passerella in vtr e poliuretano.
Pima di tutto devi stabilire i punti di forza (supporti,appoggi e contorni) che terrai pieni,magari con toppi di legno per non usare troppa vtr.
La pannellatura la puoi fare con poliretano edile da 1/2cm di spessore a strisce di 10/12cm tra cui lascerai uno spazio di mezzo centimetro in cui colerai tessuto e vtr in modo tale da avere tante sezioni a doppio T per evitare schiacciamenti.
3-4 mani di mat da 300gr.mq per parte possono bastare.
Completa con gelcoat rullato a parziale catalisi per ottenere l'antiscivolo.
Di sicuro ci saranno altri consigli di come migliorare il lavoro.
BV
Andros
I poliuretano (ed anche il suo cugino stirofoam) sono troppo leggeri e non sono assolutamente idonei ad una costruzione del genere. Bisogna usare del PVC espanso (termanto, airex et simili) con una densità di 70 - 90 kg/mq.
Bene bene, si comincia a ragionare, intanto vi ringrazio per i consigli:

A dire il vero avevo pensato anch'io a delle schiume poliuretaniche, ma in effetti come dice ITA, si rischierebbe di non avere sostegno, visto che hanno praticamente solo proprietà isolanti, ma poco male, basterà sostituirle con del termanto.
Intanto io sono andato avanti, ed stò preparando la vecchia plancetta (stuccandola e grattandola) come uno stampo maschio, da cui vorrei ricavarne uno femmina, magari con gelcoat e vetro (mat) banalissimo, giusto per mantenere inalterate le bombature e le curvature estetiche del modello originale; il mio cruccio è comunque l'adattamento del pannello di termanto, visto che se comincio la laminazione della nuova plancia, dovrò poi adattare in una forma curva un pannello dritto, quindi non sò se posso lasciare degli spazi interstiziali da riempire con resina, o se devo per forza fare in modo che il termanto abbia la forma perfetta della plancia; non so se sono stato chiaro, spero di si.
In genere di usa il termanto quadrettato che si conforma alla forma da realizzare. Puoi sempre abbondare con il bonder quando incolli il termanto per evitare vuoti (che viene incollato alla cieca). L'uso del vuoto qui è ottimale.
ITA ha ragione,il termanto è più robusto ma le forze in gioco azzerano la differenza.(a mio avviso)
comunque l'anima serve solo a dare forma alla laminazione che se fatta a regola d'arte
con punti di contatto tra sopra e sotto ad evitare schiacciamenti sarà un giochetto.
Se si opta per una costruzione in sandwich l'anima è importantissima, se l'espanso serve solo a dare la forma al manufatto di deve lavorare con la logica (e dimensionamenti) di una struttura in solid.
devo trovare del termanto per capire.
una volta lo ebbi tra le mani ma non mi parve così solido...anzi. non lo studiai più di tanto perchè non mi interessava
(02-07-2014 09:13)ITA101 Ha scritto: [ -> ]Se si opta per una costruzione in sandwich l'anima è importantissima, se l'espanso serve solo a dare la forma al manufatto di deve lavorare con la logica (e dimensionamenti) di una struttura in solid.
non sono d'accordo,o almeno in parte.
tempo fa postai la costruzione di una passerella di 200 x 35 con
anima da 2 cm in poliuretano.
cosi come la dici parrebbe che steso il termanto di 200x35 senza soluzione di continuità ci si potrebbe laminare sopra e via.
facendo affidamento alla densità del termanto per ovviare alle forze di scorrimento e schiacciamento.
ritengo non sia così.
ci deve per forza essere un punto di collegamento tra i due strati per ovviare alle forze sopradette per ottenere una struttura leggera e portante.
Ho sempre pensato fosse un "isolante" fra due strati che lavorano quasi indipendenti. Difatti il miglior sandwich è il nido d'ape (più leggero) che però ha lo svantaggio di non assorbire urti al contrario del termanto.
@ aNDROS:
non necessariamente ci deve essere un contatto tra le due pelli (es. termanto quadrettato o forato).
Una grande percentuale dei compositi viene fatta con pannelli di schiuma senza interruzioni nè fori. La tenuta del sandwich è affidata al collegamento chimico tra la resina delle pelli e la schiuma.
Certo che una schiuma come il poliuretano da edilizia o polistirene estruso o polistirolo ad un certo punto si rompono,,,,e ciao il mio sandwich!
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