Magari non è una novità per molti ad ogni modo io la dico. Come sapete la barca si sporca comunque di polvere, pioggia sporca, ossidazione acqua salata ecc ecc, un metodo che trovo eccezionale per pulire la barca in navigazione senza usare acqua, detersivi, spazzole ecc. ecc quella dell'utilizzo di acqua distillata.... Quale? Quella della sera e della notte la cosiddetta "guazza" come la chiamano a Roma o brina che con l'umidità presente nell'aria ci ricopre copiosamente la barca.
Utilizzando una buona pelle sintetica shurhold ad esempio la mattina basta passarla su tutta la tuga asciugandola e strizzandola spesso. Le prime volte l'acqua strizzata è marrone dallo sporco ma se l'operazione è fatta con regolarità durante i giorni di crociera vi garantisco che la barca vi torna come nuova, si tolgono le ossidazioni ed il gelcoat ritorna lucido e bianco perché la brina e in buona sostanza acqua distillata ed ha un potere lavante molto potente, anche gli acciai vi tornano lucidi.
Tornate dalla vacanza con la barca più bella e pulita di prima.
Magari ora Trixarc inserisce il post tra i 100 trucchi
Piccolo ma non trascurabile problema. Io la mattina in vacanza mi sveglio che il sole è già alto e ha irrimediabilmente asciugato tutto...
(07-06-2014 08:59)Trixarc Ha scritto: [ -> ]Piccolo ma non trascurabile problema. Io la mattina in vacanza mi sveglio che il sole è già alto e ha irrimediabilmente asciugato tutto...
Anch'io se mi affaccio,vedo condensa,capisco che è troppo presto e riscendo
Comunque è verissimo Kermit
Ci sono i velisti del mattino e quelli della sera, io sono un velista del mattino e cerco di arrivare presto in rada per trovare posto....
Idem..... Per fortuna....
Ottimo consiglio, grazie!
Anch'io sono velista del mattino e pulisco la coperta con pelle di daino, parto presto per arrivare presto, peccato che al mattino non ci sia mai vento
Io non sono velista del mattino, ma ho una moglie mattiniera ed amante della barca pulita.
Il trucco della guazza e' utile. Comunque alle brutte le secchiate di acqua di mare pulita aiutano a tenere in ordine, con l'accortezza di passare le panche con una pelle di daino ed acqua doce, altrimenti la sera si inumidiscono
Ah! Il mito della secchiata d'acqua... Scusami Ita, non ce l'ho con te ma con quelli che in barca mi sporcano il pozzetto e poi dicono: "tanto poi buttiamo una secchiata...". A me non piace tanto, che la barca resta bagnata, salata, e spesso resta pure sporca, se non si passa uno straccio. E infatti sono della scuola kermit, ci si alza all' alba e si asciuga tutto, cosi' ci si puo' sedere e si tiene pulito. Io uso uno dei panni in microfibra che ho derivato da un vecchio accappatoio "Splendy". E' eccezionale, indistruttibile, asciuga anche da umido, non lascia residui come le spugne, ne' peletti. Ogni tanto una passata in varecchina e torna nuovo. Guai a chi me lo butta!
anch'io mattiniero. lascio ( lasciavo ) l'ormeggio che ella ancora dorme. quando ascolto meteomar sono già un bel pezzo avanti ma ancora in tempo per rientrare. non lavo la barca.
sinceramente la questione pulizia della barca mi rimane sempre un po' indigesta, probabilmente perche' quando mi obbligavano a farlo era sempre la mattina prima che i clienti si svegliassero con il metodo kermit, oppure con acqua salata alla fine delle navigazioni (quando il cliente era a fare l'ape in banchina)..
la mia la sciaquo regolarmente dopo ogni uscita, il lavaggio approfondito solamente quando proprio non si puo' vedere, tendo a tenere piu' pulito il pozzetto che il resto..
Da quando ho il cane come prode prodiere, non mi preoccupo più molto della pulizia. Di certo la secchiata da sola non basta.
(08-06-2014 08:07)Senza Parole Ha scritto: [ -> ]Ah! Il mito della secchiata d'acqua... Scusami Ita, non ce l'ho con te ma con quelli che in barca mi sporcano il pozzetto e poi dicono: "tanto poi buttiamo una secchiata...". A me non piace tanto, che la barca resta bagnata, salata, e spesso resta pure sporca, se non si passa uno straccio. E infatti sono della scuola kermit, ci si alza all' alba e si asciuga tutto, cosi' ci si puo' sedere e si tiene pulito. Io uso uno dei panni in microfibra che ho derivato da un vecchio accappatoio "Splendy". E' eccezionale, indistruttibile, asciuga anche da umido, non lascia residui come le spugne, ne' peletti. Ogni tanto una passata in varecchina e torna nuovo. Guai a chi me lo butta!
Nessun mito, lo facevo in genere perché non andando nei porti o nei marina sfruttavo l'acqua di mare per la pulizia a fondo della barca, per poi ripassare con la pelle di daino le sole panche del pozzetto ed evitare che rimanessero umide.
Certo se uno rientra ogni sera in porto, una bella lavata con acqua dolce e' una gran cosa.
Comunque da due anni ho il dissalatore e le cose sono ovviamente cambiate, ma la prima passata a fondo la faccio sempre con acqua di mare
sono uno che sguazza la guazza con la pelle di daino sintetica (scuola Kermit)
Aveste la barca ormeggiata sottovento ad alberi di cui alcuni pioppi, con fondali fangosi.....o vi fate venire una crisi isterica oppure iniziate ad aprezzare quanto è bella una coperta un po' sporca.
ma voi che prodotto usate per lavare il ponte in VTR (no teak) ?
specifici a costo da furto o generici da supermercato?
(09-06-2014 12:27)GT Ha scritto: [ -> ]Chante Clair
per pavimenti?
lo faccio da sempre con pelle di daino, quella sintetica non raccoglie bene e lascia sporco