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Versione completa: alternatore che funziona ma non carica
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So che si tratterebbe di un terno al lotto... però le ho provate tutte e la butto sul forum.

Dunque: abbiamo rifatto il vecchio circuito quadro elettrico/batterie di un motore Farimann FK3 18 cv.

Tutto sembra essere a posto, usando il tester la corrente passa dai vari cavi, ma... l'alternatore non carica la batteria.

Viene provato a banco da un elettrauto e spara fuori quasi 15 volt. Ma quando viene attaccato al motore non carica la batteria.

Abbiam cambiato la batteria con una nuova, ma nulla, la spia rossa, beffarda, non intende spegnersi.

Abbiamo staccato la spia, che non ci fossero problemi col portalampadina (insomma abbiam cercato l'assurdo...), ma nulla: il tester, impietoso, rimane sui 12,6 volt.

Abbiamo testato le varie masse... rispondono bene, ed è la prima volta che bene mi suona come male...

Lo schema che abbiam seguito è quello visibile a pagina 12 del pdf (22 del manuale) visinabile a questo link: Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .

Capisco bene che detta così... ma magari qualcuno ha avuto un problema simile e mi dice: è una cavolata, devi solo saltare su un piede solo e fare 3 giri su te stesso!
Non riesco a trovare lo schema completo. Ha il regolatore esterno? partirei da lì a verificare. La spia accesa indica che l'alternatore non dà tensione, potrebbe mancare l'eccitazione
Premesso che non ne capisco nulla, riporto la mia esperienza.
Sono 4/5 anni che convivo con un alternatore che se pur perfettamente funzionante, dopo lunghi periodi di inattività (motore spento x più di 3/4 giorni, quindi in pratica solo di inverno) non carica le batterie. Ci convivo benissimo però perché ho trovato il rimedio. Appena acceso il motore accellero di pochissimo i n.di giri (senza ingranare la marcia) e dopo 2/3 secondi l'alternatore riprende a caricare regolarmente (anche riportando il n.di giri al minimo).
Anche a mè hanno parlato di un qualcosa che ha a che fare con l'eccitazione....
Ho provato a mettere riviste osè nel vano motore ma il mio alternatore non si eccita facilmente....191919
(10-06-2014 06:07)kitegorico Ha scritto: [ -> ]Premesso che non ne capisco nulla, riporto la mia esperienza.
Sono 4/5 anni che convivo con un alternatore che se pur perfettamente funzionante, dopo lunghi periodi di inattività (motore spento x più di 3/4 giorni, quindi in pratica solo di inverno) non carica le batterie. Ci convivo benissimo però perché ho trovato il rimedio. Appena acceso il motore accellero di pochissimo i n.di giri (senza ingranare la marcia) e dopo 2/3 secondi l'alternatore riprende a caricare regolarmente (anche riportando il n.di giri al minimo).
Anche a mè hanno parlato di un qualcosa che ha a che fare con l'eccitazione....
Ho provato a mettere riviste osè nel vano motore ma il mio alternatore non si eccita facilmente....191919

Il tuo mi sembra un comportamento quasi normale.
Quando ho fatto alcune uscite di apprendimento sui cabinati, mi veniva sempre spiegato di accendere il motore e accellerare oltre i 1000rpm per mettere in carica le batterie,
Bene, mi son deciso a passare a far quattro chiacchere con un elettrauto che dopo aver verificato per l'ennesima volta che l'alternatore funzionasse mi ha lasciato su il suo cavo positivo lato batteria dicendomi di provare con quello. Alle mie rimostranze sul fatto che il cavo nostro l'avevamo testato con tester mi ha risposto che a volte il quadro gioca degli scherzi. Provo: tutto funziona, evviva evivva... Seguono indicibili imprecazioni. Continuo a sostenere l'elettricità è magia, non vorrete venirmi a dire che trattasi di scienza...
Fai attenzione a non lasciare l'alternatore sempre eccitato, anche a motore spento e quadro disalimentato, altrimenti lo cuoci.
Fabio
mi spieghi per favore come si manterrebbe un alternatore sempre eccitato anche a motore spento e quadro disalimentato?
Nelle imbarcazioni con 2 motori o con 2 alternatori, in genere se ne usa uno x caricare il banco dei servizi ed uno x il banco avviamento. Capita sovente che il cavo x l'eccitazione dell'alternatore servizi venga preso direttamente dalla batterie, quindi ecco perché rimane sempre eccitato senza bisogno di viagra o altro...?
(10-06-2014 21:05)borjo Ha scritto: [ -> ]Bene, mi son deciso a passare a far quattro chiacchere con un elettrauto che dopo aver verificato per l'ennesima volta che l'alternatore funzionasse mi ha lasciato su il suo cavo positivo lato batteria dicendomi di provare con quello. Alle mie rimostranze sul fatto che il cavo nostro l'avevamo testato con tester mi ha risposto che a volte il quadro gioca degli scherzi. Provo: tutto funziona, evviva evivva... Seguono indicibili imprecazioni. Continuo a sostenere l'elettricità è magia, non vorrete venirmi a dire che trattasi di scienza...


Nessuna magia, la spiegazione è semplicissima: la sezione effettiva del cavo per qualsiasi motivo si è fortemente ridotta in un punto e quindi la resistenza aumenta: in fase di test a basso carico nessun problema perchè le correnti sono limitate, ma in funzionamento sotto carico, dato che le dispersioni sono proporzionali al quadrato della corrente, la caduta di tensione aumenta notevolmente (se la sezione del conduttore si dimezza, le perdite quadruplicano, se scende ad un quarto, le perdite aumentano di sedici volte).
Se tu avessi esaminato il cavo con una termocamera durante il funzionamento, avresti visto un punto a temperatura notevolmente superiore rispetto al resto del cavo; probabilmente l'avresti sentito anche toccando con le mani.

Il tuo elettrauto è uno sveglio (oppure ha tanta esperienza)... Smiley4
Quando dici che avete rifatto tutto intendi anche la sostituzione di tutti i cavi?

Nella mia dopo anni quelli più sottili erano verdi dall'ossido di rame mentre quelli di diametro maggiore nella migliore delle ipotesi salvavano solo la parte interna. Puoi provare a tranciarne uno per prova, poi alla peggio rifai solo il morsetto di contatto.
Non è *magia* ... niente affatto !!!
Prendi una lampadinetta (una cosa volante) con due fili lunghi.
Uno filo collegalo al +D dell'alternatore e l'altro al positivo sotto chiave.
Gira la chiave ... si accende la lampadinetta, metti in moto ... e si spegne.
Il +D dell'alternatore è un negativo (centrostella dell'elternatore che è una macchina trifase) che diventa positivo (o nullo) quando l'alternatore gira.
Quindi ad alternatore fermo (e chiave inserita) la spia o lampadinetta si accende per spegnersi non appena l'alternatore gira e quel centrostella (o +D) si annulla.
Come vedi ... la logica e non la magia carica quelle batterie ;-)
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Che non ti salti in mente ora qualche accrocchio che tramite relè mi paralleli la servizi all'avviamento utilizzando quel +D ... perchè quella è ... tutta un'altra storia !!!
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