Ho una randa steccata su rotaia e carrelli con due mani di terzaroli (circuito con bozzelli alla vela e rinvio in pozzetto).
Ogni volta che ammaino la randa sono indeciso se sia meglio lasciar cadere le cime dei terzaroli liberamente nel lazy assieme alla randa (diciamo una manovra "a gravità" comoda e veloce) oppure abbattere poco alla volta recuperando le due cime delle borose dei terzaroli.
La prima soluzione oltre ad essere comoda e veloce ha dalla sua parte l'ulteriore comodità che quando issi nuovamente la randa non devi faticare a tirare su anche le borose dei terzaroli.
La seconda invece ha di positivo il fatto che se la successiva uscita la fai con il ventone, basta non aprire una delle due maniglie dei terzaroli ed tiri sù la randa già ridotta....
Domenica per Esempio avevo la barca piena di ospiti; 9 persone in tutto più un bimbo di un anno, come al solito tutti passeggeri, nessuno di equipaggio...
. In pozzetto si manovrava chiedendo permesso....
C'era vento rafficato (con punte max di 20/22) nodi e siccome il giorno precedente avevo lasciato i terzaroli liberi, ho preferito non tirare su la randa perché per ridurre avrei rischiato di dare un gomito nell'occhio di qualcuno....
Oggi invece ero da solo e quando ho ammainato la randa ho tirato anche le borose dei terzaroli....
Voi come vi regolate? Anche voi alla "pisello di canide"?
Io preferisco averle lasche, perchè in issata fanno molta resitenza nel caso, più frequente, di tutta tela a riva.
Inoltre la brancarella di mura schiaccia le eventuali pieghe della vela contro il boma e quindi, quando prendo i terzaroli, preferisco sistemare la vela in modo che non finisca schiacciata con rischio di usura nel punto di sfregamento.
E' vero che è il sistema rapido, ma alla fine una puntatina all'albero per sistemare il tutto serve.
(10-06-2014 18:25)st00042 Ha scritto: [ -> ]Io preferisco averle lasche, perchè in issata fanno molta resitenza nel caso, più frequente, di tutta tela a riva.
Inoltre la brancarella di mura schiaccia le eventuali pieghe della vela contro il boma e quindi, quando prendo i terzaroli, preferisco sistemare la vela in modo che non finisca schiacciata con rischio di usura nel punto di sfregamento.
E' vero che è il sistema rapido, ma alla fine una puntatina all'albero per sistemare il tutto serve.
Infatti, non fa una piega
(10-06-2014 18:25)st00042 Ha scritto: [ -> ]Io preferisco averle lasche, perchè in issata fanno molta resitenza nel caso, più frequente, di tutta tela a riva.
Inoltre la brancarella di mura schiaccia le eventuali pieghe della vela contro il boma e quindi, quando prendo i terzaroli, preferisco sistemare la vela in modo che non finisca schiacciata con rischio di usura nel punto di sfregamento.
E' vero che è il sistema rapido, ma alla fine una puntatina all'albero per sistemare il tutto serve.
Quoto tutto, bella la frase che usi come firma...
Problema grosso
.
Le borose sono un'oppppppinione
.-
(10-06-2014 18:25)st00042 Ha scritto: [ -> ]Io preferisco averle lasche, perchè in issata fanno molta resitenza nel caso, più frequente, di tutta tela a riva.
Inoltre la brancarella di mura schiaccia le eventuali pieghe della vela contro il boma e quindi, quando prendo i terzaroli, preferisco sistemare la vela in modo che non finisca schiacciata con rischio di usura nel punto di sfregamento.
E' vero che è il sistema rapido, ma alla fine una puntatina all'albero per sistemare il tutto serve.
Sottoscrivo pienamente
Io addirittura le ho sfilate dalla vela perché appesantiscono la balumina. Raramente capita vento sopra i 20 nodi. Quando il vento inizia a rinforzare all'improvviso, Bolano di solo genova, sento la randa, mollo drizza e passo la borsa che annoio al boma. In tutte le regate fatte quest'anno mai fatta questa operazione. Morale della favola? Ho sempre faticato meno
Anche io armo le borose solo per i trasferimenti lunghi, magari in notturna e con poco o nullo equipaggio. Per uscite normali niente o se serve si arma per tempo.
io tengo armata solo la prima mano.per passare la seconda ho un messaggero che unisce le due bugne e ho cucito un filo da vela sulla borosa della seconda mano.Quando mi serve lego la borosa al messaggero e la faccio passare,cosi mi rimane tutto in ordine e l'imbando riguarda solo la prima mano..
B.V.
Lorenzo
anch'io le lascio cadere nel bag. io ho il boma della selden con le rotaie interne, e a fare uscire le borose si fa una fatica boia...
Capisco che la vela sia un'oppppinione ma avete mai provato a passare una borosa con la vela che sbatte, da solo non cè la fai.
Bisogna portare il boma in barca, su una mano tieni la borosa, con l'altra cerchi di tenere la balumina, con la terza mano che non hai devi prenderla dopo averla infilata.
Capisco che per una regata di triangolo se il tempo è buono si possano sfilare, ma per uno che va fuori a farsi due bordi che fastidio danno.
Per l'altura è meglio stiano sempre al loro posto pronte ad essere prese, può succedere di doverle prendere anche col vento in poppa.
Chi va ad arrampicarsi sul boma per infilarla?
L'armo di Tabarly lo faceva.
Il 99% naviga con le vele in stallo, al di fuori della bolina, altro che la resistenza che possano dare due borose in balumina.-
Una cosa comunque mi sembra di capire. Nessuno di quelli che, come me, le tiene sempre armate, le recupera ammainando....
Navigando quasi sempre con equipaggio ridotto le tengo sempre armate e devo dire che con l,utima sciroccata presa è stato utile averle già montate. In questo modo ad ogni ammainata bisogna andare a sistemarle nel lazy all'albero
Il sistema di terzaroli rinviati in pozzetto del mio SO43 fa schifo... i passaggi delle cime al punto di mura vanno sempre agevolati stando li' all'albero o facendo avanti e indietro pozzetto-albero (bella comodita' del cappero).
Anche per questo cazzo i terzaroli solo all'occorrenza e ammaino con tutte le cime che avanzano, tanto poi la zip del lazybag tiene tutto!
Gagio cazzi le borose e prendi i terzaroli che probabilmente nel tuo sistema c'è qualcosa che non va.
Il sistema deve funzionare bene se c'è un'intoppo si aggiusta.-
Guarda, la seconda mano ha un problema di un passaggio in un foro stretto ricavato nell'attacco del boma all'albero... e credo di poter risolvere scambiando quel rinvio con il tendibase. Credo che dipenda da un errore commesso da qualcun prima di me in fase di "armo".
Ma la prima mano, che passa come da manuale, cmq e' uno strazio....
Credo di capire che hai una sola borosa e il boma, la trozza, non era nata per la borosa unica e l'hanno forata, buco stretto per far passare la cima, bisogna allargare quel foro o cambiare sistema con la borosa che cazza solo l'angolo di scotta e andare all'albero per incocciare la brancarella dell'angolo di mura.-
salve a tutti,
riapro questa vecchia discussione perché ho un dubbio su un altro aspetto di questo problema:
sulla mia barca, come in quella di tanti (credo), il circuito delle borose a causa della presenza
del lazybag passa all'interno dell'albero entrando dalla sua estremità di poppa.
In pratica quando prendo la mano,la vela non viene tirata verso il basso, ma è cazzata soprattutto
verso poppa lasciando quindi la randa sventata un modo osceno nella parte bassa.
Volendo tirare le borose in direzione del boma dovrei attrezzare opportunamente quest'ultimo, ma
avrei comunque l'esigenza di creare una fessura di passaggio nel lazybag.
Avete esperienze in tal senso ? Grazie.
la fessura nel lazybag è indispensabile, all'altezza dove vuoi che tirino le borose; attrezzare il boma non è indispensabile, basta fare un nodo a stringere sul boma, alle borose passate dalle aperture praticate sul lazybag