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Versione completa: Consiglio randa avvolgibile (nell'albero...)
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(20-04-2015 17:36)fabri2005 Ha scritto: [ -> ]Tranquillo che su una barca di queste dimensioni il winch lo devi usare per forza. Sulla nostra a volte sono costretto a usare il senso più lento del winch per rollare la randa...
Mi fa piacere che tu abbia risolto.
Buon vento!
Sul mio 46 chiudo la randa nell'albero senza Winch; forse perché non ha stecche?
Se non è proprio la Vespucci sono convinto che usare il verricello per avvolgere e svolgere sia un gran modo di andare in cerca di guai: se è incastrata ora che te ne accorgi hai già trasformato un problema piccolo in uno quasi irrisolvibile.
(21-04-2015 07:43)ITA-16495 Ha scritto: [ -> ]
(20-04-2015 17:36)fabri2005 Ha scritto: [ -> ]Tranquillo che su una barca di queste dimensioni il winch lo devi usare per forza. Sulla nostra a volte sono costretto a usare il senso più lento del winch per rollare la randa...
Mi fa piacere che tu abbia risolto.
Buon vento!
Sul mio 46 chiudo la randa nell'albero senza Winch; forse perché non ha stecche?
Anche la nostra non ha le stecche, ma a mano non riesco proprio a rollarla completamente, mi serve il winch. Forse sarà troppo vecchia la randa, anche se il velaio che l'ha controllata due anni fa mi disse che non era perfetta ma andava ancora bene.
In più aggiungo che sono costretto a tenere tesa la base mentre la rollo, altrimenti mi si gonfia dentro l'albero e diventa un problema tirarla fuori.
Il boma rigorosamente perpendicolare all'albero.
Che vi posso dire, ogni barca è unica.
Premetto che sono un principiante... Ma può essere che un problema nell'apertura o chiusura della randa sia dovuto al paterazzo troppo cazzato? Non penso che in un sistema con randa avvolgibile si possa cazzare il paterazzo oltre un limite molto ristretto. Anzi secondo me l'albero deve rimanere perfettamente neutro. O cazzarlo dopo l'apertura per chi ha la possibilità di farlo agevolmente.
P.S. non ho letto tutti i post. Forse è già stato detto.
In genere le barche con randa avvolgibile hanno un albero più spesso rispetto a quelle con randa tradizionale. E la regolazione della tensione del paterazzo è ridotta, perché l'albero più di tanto non può flettere.
Ma anche no!
Concordo, io con la tensione del paterazzo riesco a dare una cospicua flessione all'albero, però prima di rollare riporto alla posizione neutra a mollo leggermente la drizza per evitare sforzi inutili sui cuscinetti del sistema.

Pacman
(10-05-2015 09:43)pacman Ha scritto: [ -> ]....prima di rollare riporto alla posizione neutra....

Smiley32Smiley32
la mia dal pozzetto comincia ad essere dura, ma sempre a mano. se vado all'albero invece si apre e si chiude con una mano sola e senza alcuno sforzo. credo, almeno nel mio caso, il problema sia in qualche bozzello grippato o comunque che da parecchia resistenza nel circuito di rinvio al pozzetto. quindi randa e albero non centrano nulla.
(09-05-2015 20:56)fabri2005 Ha scritto: [ -> ]In genere le barche con randa avvolgibile hanno un albero più spesso rispetto a quelle con randa tradizionale. E la regolazione della tensione del paterazzo è ridotta, perché l'albero più di tanto non può flettere.

Fabri, più che di spessore si tratta di diversa sezione con diverso momento di inerzia.
Selden li specifica.
Viste le limitate regolazioni con questo tipo di vela...la tensione della base e il paterazzo sono amici tuoi...
(12-05-2015 12:56)jetsep Ha scritto: [ -> ]
(09-05-2015 20:56)fabri2005 Ha scritto: [ -> ]In genere le barche con randa avvolgibile hanno un albero più spesso rispetto a quelle con randa tradizionale. E la regolazione della tensione del paterazzo è ridotta, perché l'albero più di tanto non può flettere.

Fabri, più che di spessore si tratta di diversa sezione con diverso momento di inerzia.
Selden li specifica.
Viste le limitate regolazioni con questo tipo di vela...la tensione della base e il paterazzo sono amici tuoi...
Credo di aver capito.
Non ho visto e provato molte barche. E le poche che ho visto, compresa la nostra, che avevano la randa avvolgibile, non avevano grande possibilità di tendere il paterazzo. E una persona che credo fosse abbastanza esperta mi disse che è quasi ininfluente la tensione che si può avere, sugli alberi che ospitano una randa avvolgibile poichè in genere sono più corti e con diametro maggiore. Poi non so.
Aggiungo che erano barche vecchie, almeno 20 anni. Forse su le più moderne si ottiene di più.
(10-04-2015 10:07)utente non attivo Ha scritto: [ -> ]Poi vai nella sezione di benvenuto e presentati, altrimenti verrai ripreso dai moderatori del forum
Scusate l'ot. Solo per dire che non vige alcun obbligo di presentazione anche se gradita e non mi risulta che alcun moderatore abbia mai ripreso alcuno per non averlo fatto.
Vedasi regolamento : http://forum.amicidellavela.it/announcements.php?aid=4
(12-05-2015 13:04)fabri2005 Ha scritto: [ -> ]
(12-05-2015 12:56)jetsep Ha scritto: [ -> ]
(09-05-2015 20:56)fabri2005 Ha scritto: [ -> ]In genere le barche con randa avvolgibile hanno un albero più spesso rispetto a quelle con randa tradizionale. E la regolazione della tensione del paterazzo è ridotta, perché l'albero più di tanto non può flettere.

Fabri, più che di spessore si tratta di diversa sezione con diverso momento di inerzia.
Selden li specifica.
Viste le limitate regolazioni con questo tipo di vela...la tensione della base e il paterazzo sono amici tuoi...
Credo di aver capito.
Non ho visto e provato molte barche. E le poche che ho visto, compresa la nostra, che avevano la randa avvolgibile, non avevano grande possibilità di tendere il paterazzo. E una persona che credo fosse abbastanza esperta mi disse che è quasi ininfluente la tensione che si può avere, sugli alberi che ospitano una randa avvolgibile poichè in genere sono più corti e con diametro maggiore. Poi non so.
Aggiungo che erano barche vecchie, almeno 20 anni. Forse su le più moderne si ottiene di più.
Solo per fare un minimo di chiarezza, tendere il paterazzo ha principalmente uno scopo: ridurre la catenaria sullo strallo di prua quando aumenta il vento. Questo per evitare che il tessuto del genova, lasciato libero dalla catenaria, si sposti verso poppa facendo un bel sacco che impedisce alla barca di andare avanti in bolina stretta.
C'è anche la conseguenza che su alberi "normali" la tensione del paterazzo fa flettere l'albero stesso (cosa che si contrasta con le sartie volanti, se presenti), con il risultato di tirare il tessuto della randa verso prua nel punto di massima flessione dell'albero, smagrendo così la randa (cosa positiva all'aumentare del vento).
Ora, tornando al nostro bell'albero avvolgibile, la tensione del paterazzo di poppa è sempre necessaria per ridurre la catenaria a prua, non c'è altro modo semplice per farlo. Ed è importante, soprattutto perché altrimenti è necessario cazzare molto gli stralli per non avere problemi con vento forte, perdendo tantissimo in prestazioni con vento leggero (quando invece vogliamo sia catenaria che vele grasse). E pure sollecitando inutilmente la nostra amata... La controindicazione è che nel caso degli alberi avvolgibili la loro flessione è invece molto negativa, sia perché la randa è già piattissima di disegno per potersi arrotolare e quando l'albero dovesse flettere perderebbe completamente la forma. La seconda è perché avvolgere e svolgere con l'avvolgitore inflesso dentro all'albero faccio intuire a voi quanto meccanicamente sia bello!!!27 Per fortuna, quindi, gli alberi avvolgibili flettono un po' meno di quelli normali...
Quindi, ricapitolando, per una barca armata con albero avvolgibile è sempre consigliabile avere la regolazione del paterazzo di poppa, per poter con vento leggero ingrassare il genova aumentando la catenaria a prua e con vento forte l'esatto contrario. Mentre, come già detto da altri, è indispensabile ricordarsi di allentare il paterazzo prima di qualsiasi operazione di avvolgimento o svolgimento.
ringrazio Tatone per le sue considerazioni ( che non riporto per brevità ) che mi sembrano assolutamente piene di buon senso .Ho fatto recentemente mettere un tendi paterazzo meccanico a volantino per agevolare queste operazioni , spero di avere speso bene i miei soldini....
(17-05-2015 10:29)Tatone Ha scritto: [ -> ]
(12-05-2015 13:04)fabri2005 Ha scritto: [ -> ]
(12-05-2015 12:56)jetsep Ha scritto: [ -> ]
(09-05-2015 20:56)fabri2005 Ha scritto: [ -> ]In genere le barche con randa avvolgibile hanno un albero più spesso rispetto a quelle con randa tradizionale. E la regolazione della tensione del paterazzo è ridotta, perché l'albero più di tanto non può flettere.

Fabri, più che di spessore si tratta di diversa sezione con diverso momento di inerzia.
Selden li specifica.
Viste le limitate regolazioni con questo tipo di vela...la tensione della base e il paterazzo sono amici tuoi...
Credo di aver capito.
Non ho visto e provato molte barche. E le poche che ho visto, compresa la nostra, che avevano la randa avvolgibile, non avevano grande possibilità di tendere il paterazzo. E una persona che credo fosse abbastanza esperta mi disse che è quasi ininfluente la tensione che si può avere, sugli alberi che ospitano una randa avvolgibile poichè in genere sono più corti e con diametro maggiore. Poi non so.
Aggiungo che erano barche vecchie, almeno 20 anni. Forse su le più moderne si ottiene di più.
Solo per fare un minimo di chiarezza, tendere il paterazzo ha principalmente uno scopo: ridurre la catenaria sullo strallo di prua quando aumenta il vento. Questo per evitare che il tessuto del genova, lasciato libero dalla catenaria, si sposti verso poppa facendo un bel sacco che impedisce alla barca di andare avanti in bolina stretta.
C'è anche la conseguenza che su alberi "normali" la tensione del paterazzo fa flettere l'albero stesso (cosa che si contrasta con le sartie volanti, se presenti), con il risultato di tirare il tessuto della randa verso prua nel punto di massima flessione dell'albero, smagrendo così la randa (cosa positiva all'aumentare del vento).
Ora, tornando al nostro bell'albero avvolgibile, la tensione del paterazzo di poppa è sempre necessaria per ridurre la catenaria a prua, non c'è altro modo semplice per farlo. Ed è importante, soprattutto perché altrimenti è necessario cazzare molto gli stralli per non avere problemi con vento forte, perdendo tantissimo in prestazioni con vento leggero (quando invece vogliamo sia catenaria che vele grasse). E pure sollecitando inutilmente la nostra amata... La controindicazione è che nel caso degli alberi avvolgibili la loro flessione è invece molto negativa, sia perché la randa è già piattissima di disegno per potersi arrotolare e quando l'albero dovesse flettere perderebbe completamente la forma. La seconda è perché avvolgere e svolgere con l'avvolgitore inflesso dentro all'albero faccio intuire a voi quanto meccanicamente sia bello!!!27 Per fortuna, quindi, gli alberi avvolgibili flettono un po' meno di quelli normali...
Quindi, ricapitolando, per una barca armata con albero avvolgibile è sempre consigliabile avere la regolazione del paterazzo di poppa, per poter con vento leggero ingrassare il genova aumentando la catenaria a prua e con vento forte l'esatto contrario. Mentre, come già detto da altri, è indispensabile ricordarsi di allentare il paterazzo prima di qualsiasi operazione di avvolgimento o svolgimento.

Chiaro, grazie. Avevo l'idea del sistema un po' confusa. Anche perchè nelle uscite tranquille che in genere facciamo non regolo il paterazzo e quindi non ne ricordo gli effetti della sua regolazione, In generale sulle barche a vela. 89
Salve a tutti, quest'anno ho pensato di fare un pò di manutenzione alla randa, l'ho tirata fuori dall'albero, riparata ma al momento del montaggio, non sono riuscito, in quanto per l'ultimo metro la randa si bloccava nonostante avessi usato su tutta la superficie dell'olio secco. Avete consigli, le ho provate tutte e se il circuito non accetta tutta la randa, non può essere rollato in quanto ha un perno ghìuida nella fessura per l'inferita della stessa. Vi è mai capitato ? P.S. ho un avvolgiranda nell'albero Bamar.
(04-02-2017 22:31)Genstudios Ha scritto: [ -> ]Salve a tutti, quest'anno ho pensato di fare un pò di manutenzione alla randa, l'ho tirata fuori dall'albero, riparata ma al momento del montaggio, non sono riuscito, in quanto per l'ultimo metro la randa si bloccava nonostante avessi usato su tutta la superficie dell'olio secco. Avete consigli, le ho provate tutte e se il circuito non accetta tutta la randa, non può essere rollato in quanto ha un perno ghìuida nella fessura per l'inferita della stessa. Vi è mai capitato ? P.S. ho un avvolgiranda nell'albero Bamar.

Se hai svitato il perno guida o sostituito la drizza, forse non l'hai rimontato con la drizza in chiaro
Altrimenti si è staccata la giunzione del profilo interno, se è un avvogiranda " d'epoca" non è raro ma è un pò difficile da riparare con l''albero armato
La butto la. Parli precisamente di un metro e credo che avrai provato più volte e si ferma sempre alla stessa misura. Se è così hai provato a controllare la canalina dentro la quale scorre l'inferitura? Potrebbe essere che ti si sia spostata/disallineata per lo spostamento dell'ultimo elemento e basta anche pochissimo che quando la randa giunge li si blocca. Se è così è chiaro che per rimediare definitivamente al problema devi tirare giù l'albero, ma per andare avanti ancora un po' potresti provare con un giravite a riallineare i due elementi ed issare. Forse ho detto una corbellata, ma tentar non nuoce.
Ciao a tutti

Io ho navigato un po' con la randa avvolgibile sull albero e devo dire che non ho avuto problemi, la randa é un po' piu piccola, é come comparare un fiocco avvolgibile a uno con i garrocci o infierito. Le stecche verticali dopo qualche stagione si svergolano e impediscono alla randa di avvolgersi, inoltre il tessutu si rilascia e fa come dei pannelli verticali e rovina il profilo della vela...
Ho avuto anche una randa avvolgibile sul boma, su uno jongert, un disastro, difficilissima da avvolgere, da issare, quasi impossibile ridurre la vela sottosforzo, tra le due preferisco quella avvolta sull albero, molto piu' pratica..

buona giornata a tutti!!!
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