Metodo empirico di verifica stato prese a mare - Versione stampabile +- I Forum di Amici della Vela (https://forum.amicidellavela.it) +-- Forum: TECNICA E MANUTENZIONE (/forumdisplay.php?fid=12) +--- Forum: Lavori a Bordo (/forumdisplay.php?fid=13) +--- Discussione: Metodo empirico di verifica stato prese a mare (/showthread.php?tid=103933) Pagine: 1 2 |
RE: Metodo empirico di verifica stato prese a mare - IanSolo - 28-11-2014 20:17 ---- Il bronzo e ottone sono legge rame zinco queste leghe immerse in una soluzione salina (acqua di mare) se attraversate da corrente subiscono il fenomeno dell'elettrofotesi ossia una migrazione verso l'esterno del rame questo fenomeno fa aumentare la fragilità. ---- Il Bronzo (marino) e' una lega a base di Rame e Stagno in cui entrano spesso anche altri metalli quali Fosforo, Piombo, Zinco e Berillio in piccole percentuali (4% max tipico) per migliorarne la lavorabilita' e l'aspetto. L'Ottone e' una lega a base di Rame e Zinco, Manganese, Stagno, Ferro, Alluminio, Antimonio, Arsenico, Nickel e Silicio per migliorarne la lavorabilita' e la resistenza alla corrosione. Il Bronzo e' solitamente prodotto per fusione dei suoi componenti mentre l'Ottone e' prodotto solitamente per "sinterizzazione" (stampaggio per forte compressione sotto temperatura piu' bassa del punto di fusione), raramente per fusione (per ragioni economiche). Sono leghe quindi con comportamenti molto diversi e resistenza alla corrosione altrettanto diversa, l'Ottone prodotto per sinterizzazione e' soggetto piu' fortemente di quello ottenuto per fusione al fenomeno di dezinchificazione che e' un processo "elettrolitico" (non "elettroforetico" che e' ben altra cosa) sostenuto dal potenziale galvanico derivante dal contatto contemporaneo di metalli diversi immersi in un liquido conduttore (es. acqua salata), in questo contesto le particelle di zinco, sadate alle particelle di rame ma non completamente miscelate, si dissolvono nel liquido lasciando solo una "spugna" di rame meccanicamente molto debole. Il Rame in una lega non migra (non puo', e' bloccato dalla struttura), il colore rosso rame che compare alla superficie di un pezzo di Ottone corroso non e' Rame affiorato ma e' dovuto alla scomparsa dello Zinco per la causa descritta. L'Elettroforesi e' un processo nel quale si produce la migrazione differenziata in un campo elettrico, di molecole elettricamente cariche. Tale processo richiede pertanto che le molecole (non ioni, molecole) siano gia' disperse nel fluido nel quale si esercita l'azione elettroforetica, e' quindi un processo ben diverso dall'elettrolisi che sta alla base dei fenomeni di corrosione dei metalli, non e' il processo che porta al danneggiamento di cui si parla. In sintesi si puo' ragionevolmente affermare che parti in Bronzo hanno certamente una vita lunghissima, parti in Ottone di lega anticorrosiva addizionati con Alluminio o Stagno (es. Ottone "ammiragliato" con 1% di Sn) ottenuti per fusione hanno una vita discretamente lunga e pezzi in Ottone ottenuti per sinterizzazione possono avere una vita anche estremamente breve e sono del tutto inaffidabili. Come valutare semplicemente lo stato di prese a mare e' stato detto: l'unica vera possibilita' e' meccanica applicando una forza (statica o ad urto) proporzionale alla dimensione dell'oggetto per sapere se e' rimasto abbastanza materiale per resistere alle normali sollecitazioni che subisce. Nel dubbio non c'e' alternativa: si cambia. RE: Metodo empirico di verifica stato prese a mare - dapnia - 28-11-2014 20:30 Azz... Un trattato., e chiaro per giunta. RE: Metodo empirico di verifica stato prese a mare - andros - 28-11-2014 20:38 (28-11-2014 20:30)dapnia Ha scritto: Azz...e di sti tempi hai detto niente.. RE: Metodo empirico di verifica stato prese a mare - onda di prua - 28-11-2014 22:45 (28-11-2014 20:38)andros Ha scritto:(28-11-2014 20:30)dapnia Ha scritto: Azz...e di sti tempi hai detto niente.. ...e l'ho letta senza respirare!!! RE: Metodo empirico di verifica stato prese a mare - dapnia - 28-11-2014 23:22 <<<<<<< ...e l'ho letta senza respirare!!! <<<<<<< Hai visto che serve il corso di apnea!? RE: Metodo empirico di verifica stato prese a mare - Luciano53 - 29-11-2014 15:34 Che lezione......ho capito tutto Nella pratica più terra terra....cerco di sintetizzare per chi come me è un utente nautico discretamente ignorante in cose elettriche. Se ad un esame attento la presa a mare si vergogna (è diventata rossa) togliamola dall'imbarazzo e cambiamola Altrimenti, lasciamola vivere in pace dove sta. Poi conta molto la sensazione personale e, come dice Iansolo, nel dubbio si cambia. Quando qualche mese fa ho preso la barca, due prese su sette non mi convincevano (motore e scarico WC) Superavano benissimo la prova martello, il colore non era sospetto, ma valvola e portagomma mi dicevano "cambiami". RE: Metodo empirico di verifica stato prese a mare - Maro - 30-11-2014 11:44 Come ebbi già, anche in altre occasioni, modo di perorare: http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=93270&pid=1360009#pid1360009 RE: Metodo empirico di verifica stato prese a mare - elmer50 - 30-11-2014 12:18 ho deciso..tolgo le valvole e portatubi in ottone e metto quelle in bronzo..com I passascafi originali... RE: Metodo empirico di verifica stato prese a mare - N/A - 30-11-2014 17:02 Avete mai provato i coni di legno? Scoprirete, almeno con quelli che ho usato io (ma che sono i classici che si comprano) trafila acqua che è una bellezza...stesso dalle porosità del legno. ...assurdo! RE: Metodo empirico di verifica stato prese a mare - dapnia - 30-11-2014 17:56 Infatti la maggior parte dei mezzi di otturamento sono pensati per ridurre l'afflusso in breve tempo, poi si dovrà intervenire per rendere stagna la pezza. I coni che si comprano non vanno bene perché sono di faggio o di un essenza dura che richiederebbe di essere martellata con forza nel foro, fattibile su scafi in ferro o in legno, dannosa su vtr; poi vanno bene se il buco è regolare. Quindi se si stacca la valvola e rimane il passascafo c'è una probabilità di otturare, se si stacca il passascafo non serve il cono. In ogni caso è meglio con dei coni in legno molto morbido o in gomma morbida, o con una serie di normali tappi da bottiglia e da damigiana. La cosa più efficace, oltre alle varie resine in barattolo (costose perché ne serve molta), è lo stucco da vetraio messo in abbondanza e tamponato con uno straccio. Efficace può essere un pezzo di lastra di gomma da 3/4 millimetri, con un forellino in mezzo dentro il quale è passato uno spago annodato da una parte su una rondella di ferro (così lo spago non si sfila quando si tira), tagliato più grande della falla, passato arrotolato all'esterno della falla e poi con lo spago tirato a baciare il buco, con un briciolo di fortuna tiene: ho provato una volta e ha funzionato, questo non vuol dire che funzioni sempre, ma ne tengo a bordo di due misure, occupano poco posto e possono anche servire ad altro. Poi si è letto di gesso e segatura, cemento rapido e segatura, impasti di farina, vele passate all'esterno, cose che non ho mai provato ma non c'è motivo per il quale non debbano funzionare. Secondo me, risolutivi in ogni situazione sono la calma, il sangue freddo e l'immaginazione. RE: Metodo empirico di verifica stato prese a mare - Maro - 30-11-2014 18:21 Ho sempre ritenuto, ma mai provato dal vero (pfiuuu), che una bomboletta di poliuretano e qualche pezzo di legno in molti casi possano essere risolutivi. Mi sa che una volta o l'altra ne prendo una da mettere in barca RE: Metodo empirico di verifica stato prese a mare - Elf - 30-11-2014 19:13 (30-11-2014 18:21)Maro Ha scritto: Ho sempre ritenuto, ma mai provato dal vero (pfiuuu), che una bomboletta di poliuretano e qualche pezzo di legno in molti casi possano essere risolutivi.Mi sa che il poliuretano ci mette diversi minuti per solidificare, durante i quali la pressione dell'acqua lo sposta, e siamo daccapo. RE: Metodo empirico di verifica stato prese a mare - Elf - 30-11-2014 19:16 (30-11-2014 17:56)dapnia Ha scritto: In ogni caso è meglio con dei coni in legno molto morbido o in gomma morbida, o con una serie di normali tappi da bottiglia e da damigiana. Ad esempio pioppo, abete, samba, e magari....balsa, che ne pensi? RE: Metodo empirico di verifica stato prese a mare - Maro - 30-11-2014 20:34 (30-11-2014 19:13)Elf Ha scritto: Mi sa che il poliuretano ci mette diversi minuti per solidificare, durante i quali la pressione dell'acqua lo sposta, e siamo daccapo.Prova espanderne un po' in acqua. Siccome il catalizzatore è l'umidità in breve tempo fa una consistente pellicola a contatto con l'acqua, qualche pezzo di legno per fare una specie di armatura, un pagliolo a fare da controstampo... dovrebbe funzionare. RE: Metodo empirico di verifica stato prese a mare - dapnia - 30-11-2014 23:55 Parliamo di piccole falle, quelle di una presa a mare o di un buco nello scafo non più grande di un pugno, se no è tutto diverso. Per i tappi meglio pioppo, anche abete va bene, sugheri da bottiglie e da damigiana anche. Io tengo anche qualche pezzo di neoprene in lastra da 5 mm, si adatta bene e tiene. Anche gli stracci vanno bene, le spugnette per lavare i piatti, e quei panni colorati da cucina. Spago e fil di ferro servono per stabilizzare lo stroppo e un manico di martello o qualcosa di simile serve per infilare l'ostruzione nella falla. Un cuscino del tipo da sedia ha dato anche buoni risultati Molto tempo fa abbiamo provato simulando la situazione usando un mastello con un buco in fondo, legato in posizione e zavorrato, il meglio l'ha dato lo stucco da vetrai con stracci attorno. RE: Metodo empirico di verifica stato prese a mare - Capitan Papino - 01-12-2014 00:16 Lo stucco per vetri si secca? Come lo si può conservare? Io lo usavo in classe per la cerbottana. RE: Metodo empirico di verifica stato prese a mare - dapnia - 01-12-2014 10:41 Lo vendono in confezione da chilo avvolta in un sacchetto di plastica, dura anni. Piuttosto con l'acqua si ammolla un po', per questo serve uno straccio prima e dopo il buco. RE: Metodo empirico di verifica stato prese a mare - Capitan Papino - 01-12-2014 12:06 bene acquisterò |