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rapporto tra grasso del profilo e superficie velica - albert - 04-03-2017 08:43 Nell'individuazione dei profili ottimali, invece che ragionare in termini di solo Cp (coeff. di portanza) si dovrebbe ragionare in termini di Cp/Cr (efficienza) ed allora alcune scelte sarebbero più chiare. Cosa ce ne facciamo di un profilo "flappato" o estremamente "ciccioso" se per produrre il 25% di portanza in più (utile solo in occasioni particolari) produce il 50% di resistenza (non attrito ![]() Senza scomodare Kutta tutti i giorni, esistono "elementari" (proprio perchè noi ignoranti velai possiamo usarli) software di analisi che consentono di analizzare per ciascuna vela e per le accoppiate oltre che le forze in gioco anche portanza, resistenza, efficienza, forza di avanzamento e laterale. Anche se non metterei la mano sul fuoco sui risultati in valore assoluto, ció consente un primo confronto tra varie soluzioni prima dei test sperimentali che non tutti ![]() Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk RE: rapporto tra grasso del profilo e superficie velica - kermit - 04-03-2017 09:16 (02-03-2017 19:10)marcofailla Ha scritto: non so perché ma é un po di tempo che penso a questa cosaIl rapporto tra grasso e superficie non mi torna tanto logico e ci fa un po a cazzotti, direi più il rapporto tra profondità del grasso e lunghezza della corda.....e se vogliamo si ragiona poi anche sulla posizione del grasso rispetto alla corda. Una cosa bella che la vela ha differentemente dall'ala di un aereo è che il profilo entro certi limiti lo puoi modificare con le regolazioni, negli aerei invece non puoi modificare nulla e per certi regimi di velocità hai bisogno di usare ipersostentatori nelle varie forme ma parliamo di modifiche tutto sommato marginali rispetto alla forma originale, l'ala di un aereo da turismo è di una semplicità disarmante. Diversamente dalla vela dove il vento in base alle andature ti gira nei 360°, nell'aereo, per le normali condizioni di volo, hai un escursione di angolo di incidenza di pochissimi gradi e in buona sostanza devi modificare poco, praticamente l'aereo va solo di bolina....(strettissima!!!) e concettualmente è forse pure più semplice ragionarci ma più difficile realizzare. Nella vela invece è tutto un compromesso, più facile da farsi ma più difficile da ragionarci, forse per questo motivo ci sono le teorie e le leggende, al massimo prove sperimentali, di incertezze tante.... RE: rapporto tra grasso del profilo e superficie velica - ZK - 04-03-2017 13:23 (04-03-2017 08:43)albert Ha scritto: Nell'individuazione dei profili ottimali, invece che ragionare in termini di solo Cp (coeff. di portanza) si dovrebbe ragionare in termini di Cp/Cr (efficienza) ed allora alcune scelte sarebbero più chiare. Cosa ce ne facciamo di un profilo "flappato" o estremamente "ciccioso" se per produrre il 25% di portanza in più (utile solo in occasioni particolari) produce il 50% di resistenza (non attrito e c'hai ragione a riprendermi per la centotrentaduesima volta. ![]() non far passare il concetto che un velaio e' solo uno che sa usare un programmino di modellazione non far passare l' idea che prima dei programmini le vele non erano efficienti non far passare l' idea innata nei velisti che il vento sia assimilabile ad una raffica di mitraglia. ![]() RE: rapporto tra grasso del profilo e superficie velica - Sailor - 05-03-2017 11:20 (03-03-2017 21:26)einstein Ha scritto:(03-03-2017 12:07)Sailor Ha scritto:(03-03-2017 11:02)Temasek Ha scritto: Altro punto di vista: Mi fornisci, cortesemente, una buona definizione di tolleranza? Grazie PS : io ho sempre pensato che la tolleranza (ma per come la intendo io) sia un effetto, per c.d., collaterale della vela grassa, non un requisito... rapporto tra grasso del profilo e superficie velica - marcofailla - 05-03-2017 12:18 ma voi quando pensate a una vela...pensate solo alla bolina? o pensate magari alla vela da bolina stretta (fiocco), da bolina larga (Genoa, code0), da traverso (reacher)? se la risposta fosse NO, come pensereste codesta vela di compromesso ? Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk RE: rapporto tra grasso del profilo e superficie velica - einstein - 05-03-2017 12:27 (05-03-2017 11:20)Sailor Ha scritto:(03-03-2017 21:26)einstein Ha scritto:(03-03-2017 12:07)Sailor Ha scritto:(03-03-2017 11:02)Temasek Ha scritto: Altro punto di vista: [hide][attachment=25063][/hide] ciao RE: rapporto tra grasso del profilo e superficie velica - einstein - 05-03-2017 12:55 (05-03-2017 12:18)marcofailla Ha scritto: ma voi quando pensate a una vela...pensate solo alla bolina? Se parliamo di vela di prua, la scelta è condizionata dal suo uso: se per regata avrà una forma e peso secondo il range di utilizzo (quindi sarà più di una), se per crociera (genoa avvolgibile) sarà il risultato di un compromesso. Comunque, di solito quando si issa il fiocco si fa meno angolo di bolina che con il genoa (causa ventone e mare relativo) e se devo pensare ad una vela di compromesso, perché non il genoa stesso.? ciao RE: rapporto tra grasso del profilo e superficie velica - Sailor - 06-03-2017 10:12 (05-03-2017 12:27)einstein Ha scritto:(05-03-2017 11:20)Sailor Ha scritto:(03-03-2017 21:26)einstein Ha scritto:(03-03-2017 12:07)Sailor Ha scritto:(03-03-2017 11:02)Temasek Ha scritto: Altro punto di vista: ...e quindi è un effetto collaterale. Diciamo la stessa cosa ma in maniera diversa. RE: rapporto tra grasso del profilo e superficie velica - bullo - 06-03-2017 14:41 Sarebbe bene che ci fidassimo del velaio, terrà conto del rapporto disloccamento/ SV, perciò se il crocierone ha poca tela, la mia oppppinione, farà delle vele un pò più grasse per dare più potenza ma che faranno stringere meno. E' più difficile regolare e stare al timone con una vela grassa che magra perchè ha si più forza areodinamica ma solo se l'angolo d'incidenza è quello ottimale e anche al timone bisogna stare attenti per chè se la fermi ci vuole più tempo per farla ripartire. Non capisco il significato di grasso del profilo / SV. Il rapporto è il quoziente di una divisione. Il grasso è un'opppppppinione. RE: rapporto tra grasso del profilo e superficie velica - einstein - 06-03-2017 16:38 (06-03-2017 10:12)Sailor Ha scritto: ...e quindi è un effetto collaterale. Diciamo la stessa cosa ma in maniera diversa. Potrebbe essere come dici tu se la posizione del grasso (avanti) fosse fissa e non regolabile; come detto sopra, se il grasso è spostato al centro o verso poppa, si migliora l'angolo di bolina ma si perde in tolleranza. Quindi direi che è proprio un requisito (attributo necessario per conseguire uno scopo). ciao RE: rapporto tra grasso del profilo e superficie velica - Sailor - 07-03-2017 09:16 Carissimo Einstein, ho tantissima stima di te e della tua competenza, spesso mi hai dato consigli utili (non si smette mai di imparare) e quindi con "pacatezza" ritengo di potere continuare questa discussione un poco cavillosa. Io direi che i requisiti principali della vela sono costituiti dalla profondità e posizione del grasso. Gli effetti principali potrebbero essere riassunti come potenza ed angolo di bolina (tralasciamo in questo caso l'angolo al vento di vela e barca, svergolamento, etc). Orbene, venendo alla posizione del grasso, affermo che portando il grasso in aventi la vela è più potente ma stringe meno, portandolo un po' più indietro si migliora l'angolo ma la barca è più difficile da portare quindi meno...tollerante. Le prime qualità necessarie per lo scopo di cui sopra sono, per me: potenza ed angolo, secondariamente tolleranza... BV RE: rapporto tra grasso del profilo e superficie velica - einstein - 07-03-2017 10:45 (07-03-2017 09:16)Sailor Ha scritto: ...venendo alla posizione del grasso, affermo che portando il grasso in aventi la vela è più potente ma stringe meno, portandolo un po' più indietro si migliora l'angolo ma la barca è più difficile da portare quindi meno...tollerante. Tutto corretto, ma se con la potenza non abbiniamo anche la tolleranza, difficilmente si potrà mantenere una buona media d'angolo lavorando l'onda. ciao RE: rapporto tra grasso del profilo e superficie velica - Sailor - 07-03-2017 13:12 Vero! |