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wc elettrico intasato - Versione stampabile

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RE: wc elettrico intasato - kermit - 25-07-2018 07:01

(25-07-2018 06:40)BeppeZ Ha scritto:  Kermit provare per credere.
Non costa niente.
Non ho spiegazioni scientifiche (batteri? Microrganismi?) ma abito a Venezia e ti assicuro che l'acqua della laguna ha un odore diverso da quella del rubinetto. Quando poi c'è poco ricambio di marea (come nei tubi del wc a barca inutilizzata) ancora peggio.
Ecco, la spiegazione è quella, un po come se fosse l'acqua di fiumara sul Tevere. In questo caso mi arrendo ma tra scegliere l'acqua di mare pulita e l'acqua dolce preferisco alla grande l'acqua di mare che è salata ed imputridisce meno dell'acqua dolce


RE: wc elettrico intasato - Edolo - 25-07-2018 09:10

Peccato che i porti abbiano un'acqua ricca di batteri, microorganismi e chi più ne ha più ne metta.
Spiegaci dunque perché con l'acqua di mare dopo una sosta il bagno puzza e con la dolce no?


RE: wc elettrico intasato - kermit - 25-07-2018 09:24

(25-07-2018 09:10)Edolo Ha scritto:  Peccato che i porti abbiano un'acqua ricca di batteri, microorganismi e chi più ne ha più ne metta.
Spiegaci dunque perché con l'acqua di mare dopo una sosta il bagno puzza e con la dolce no?
In porto uso i bagni pubblici cosa c'entrano i porti?


RE: wc elettrico intasato - Casper - 25-07-2018 09:25

(25-07-2018 02:10)Edolo Ha scritto:  Si ma non entra nella tazza se mentre pompi tieni la levetta su scarico. Te lo posso assicurare... la ho assaggiata 2619

Si, ma ci entra alla prima pompata quando riattivi il cesso, dopo aver sostato per una o più settimane nel tubo... non è che si smaterializza e magicamente scompare nel frattempo Smiley4


RE: wc elettrico intasato - Edolo - 25-07-2018 09:43

(25-07-2018 09:25)Casper Ha scritto:  Si, ma ci entra alla prima pompata quando riattivi il cesso, dopo aver sostato per una o più settimane nel tubo... non è che si smaterializza e magicamente scompare nel frattempo Smiley4

Chiaro, ma se resta nel tubo che me frega? Quando arrivo do qualche pompata, lo uso.


RE: wc elettrico intasato - BeppeZ - 25-07-2018 10:10

Non facciamoci paranoie anche per due litri di acqua dolce da buttare nel cesso, altrimenti siamo davvero da TSO!
79
Poi, siccome sono democratico, se qualcuno vuole annusarsi le puzze è libero di farlo.


RE: wc elettrico intasato - Casper - 25-07-2018 12:12

(25-07-2018 09:43)Edolo Ha scritto:  Chiaro, ma se resta nel tubo che me frega? Quando arrivo do qualche pompata, lo uso.

... e ti esce la puzza...


RE: wc elettrico intasato - Edolo - 25-07-2018 12:20

(25-07-2018 12:12)Casper Ha scritto:  ... e ti esce la puzza...

Francamente no.
Casper... di cessi puzzolenti ne ho visti un mucchio, la maggior parte.
Il mio, da quando lo riempio di acqua dolce e la pompo fuori e poi lo ririempio, non ha mai puzzato.
Che te devo di?


RE: wc elettrico intasato - bullo - 25-07-2018 13:08

I cessi puzzano perchè si pompa poco e la cacca rimane nei tubi.
L'acqua dolce marcisce prima.
Dentro ci va solo la cacca!-


RE: wc elettrico intasato - mimita - 25-07-2018 13:26

Consiglierei leggere questa dotta discussione prima di pranzo ......meglio di una dieta ! 8989
In ogni caso la puzza di zolfo che sentite quando ne riprendete possesso non c’entra un menga con la cacca , sono i microrganismi di cui è piena che muoiono . La puzza di quella dolce marcita fa addirittura più schifo !


RE: wc elettrico intasato - dapnia - 25-07-2018 13:36

Col caldo il problema delle fermentazioni e degli odori conseguenti si fa più sentito, e visto l'interesse sull'argomento ho ripescato un paio di miei interventi a proposito di cessi, non esaustivi perché al cesso non c'è mai fine, ma articolati
Ne faccio un copia e incolla che può essere interessi qualcuno che ha una storia tribolata con la funzione cerca

Cari Cessofili, il cesso in se e per se non puzza: poverino come potrebbe.
Puzza ciò che ci fate dentro ed intorno.
Non sempre pulire normalmente basta e per due motivi: primo non è detto che si arrivi in tutte le fessure e gli anfratti già raggiunti da gocce e colaticci vari, secondo i contenitori facilmente prendono l'odore del contenuto (come ben sanno i vinai e gli imbottigliatori). E’ quindi conseguente che tutto ciò che sta intorno, le parti di legno, le fessure fra le viti di fissaggio, ecc. abbiano la tendenza a ritenere umidori che poi rilasciano con effluvi non sempre apprezzati.
Ne consegue che la pulizia del circostante periferico debba essere fatta con spazzoline morbide e stracci “pelosi” (ottimi i pezzi di vecchi asciugamani in spugna), accuratamente lavati dopo e spesso buttati e sostituiti.
I detersivi strani servono a poco, la candeggina profumata, o l’Aiax bianco, un po’ diluiti fanno mirabilia.

Detto ciò passiamo alla macchina infernale, per stabilire il numero delle pompate che è opportuno dare dopo: è necessario calcolare la capacità totale del circuito, dividerla per la portata della pompa, moltiplicare per tre e pompare anche un po’ di più.
Ma (e questo è un ma importante) prima di “fare” si devono lavare i tubi e lasciare nella tazza quattro dita d’acqua, in modo che il “fatto” non transiti in tubi quasi asciutti, ma trovi un ambiente già ben umido e lubrificato che renda l’adesione di residui e morchie più difficile.
In più, dopo il “fattaccio”, le prime tre o quattro pompate non saranno fatte per espellere subito il corpo del reato ma fatte solo aspirando l’acqua di risciacquo in modo che il tutto sia una miscela prevalentemente liquida, e continuando poi con la levetta in posizione di scarico, in modo che il transito avvenga in un ambiente già bagnato.
Un mezzo bicchiere di candeggina profumata pura, messo nella tazza ogni giorno e lasciato riposare una diecina di minuti, prima di venir pompato fuori, igienizza tutto il circuito riducendo le puzze.
Il risciacquo abbondante e il bicchiere candeggina prima di lasciare la barca, e all’arrivo, avanti del primo utilizzo, sono un “must” che i nasi apprezzeranno.
Qualche goccia di ottima acqua di colonia in sentina non risolverà certo i problemi di una stalla, ma potrà dare quel pizzico di esotico a una barca, se non fragrante almeno pulita: vi sono in commercio fragranze sottili, discrete e persistenti.
L’olfatto, il più sensibile dei sensi, “apprezza” odori e profumi già in concentrazioni di poche parti per milione: come dire…battaglia persa?
Gli odori quasi sempre provengono dal circuito di risciacquo del cesso.
L’acqua che ristagna nel tubo di risciacquo è acqua di mare, non sempre pulitissima e che contiene alghe e microorganismi vari, dalla cui decomposizione deriva l’odore che si sente uscire alle prime pompate; poi il circuito si lava e gli odori “cessano”.
I serbatoi delle acque nere hanno (dovrebbero avere) degli sfiati sui quali è buona norma mettere un filtro antiodore, anche per questo è difficile che gli odori provengano dal tubo di “evacuazione” del cesso perché da lì la roba esce e non entra, ed è più facile che siano vuoti e sciacquati dopo l’utilizzo.
Dopo un po’ di tempo capita che i tubi di scarico siano incrostati di calcare, sale e cose varie ed è normale che lo siano, le concrezioni certo non sono profumate, e trattengono gli odori meglio che un tubo senza residui; per questo c’è poco da fare, si smontano e: o si puliscono battendoci su qualcosa in modo che le concrezioni si frantumino, si stacchino ed escano poi lavando il tubo, o si cambiano i tubi stessi. Alcuni tipi di tubi resistono meglio di altri agli insulti dell’uso, il tubo miracoloso non esiste e i migliori allungano solo di parecchio il tempo perché succeda quello che alla fine capita a tutti.
Personalmente sulle barche uso un mio sistema che ho già descritto: sulla presa a mare di scarico del più vicino lavandino, monto uno stacco con porta gomma e applico un tubo dal quale può pescare la pompa per il risciacquo; prima di lasciare la barca, si riempie il lavandino e si aggiunge della candeggina (amuchina e/o igienizzanti vari a seconda dei portafogli) si chiude la presa a mare diretta e si pompa aspirando dal lavandino la miscela che pulisce, deodora e disinfetta il tubo di carico.
Naturalmente, ogni situazione richiede una applicazione diversa di valvole e stacchi, ma si può fare sempre e puzze non se ne sentono più al ritorno in barca.
La valvola di scarico del cesso bloccata non è una bella cosa, ma non c’entra nulla con gli odori.
La ragione del blocco può essere un rigonfiamento degli anelli di tenuta, o un indurimento del perno che manovra la sfera e/o della sua sede.
O, più facilmente, concrezioni residuali formate da calcare/Sali di reazione tipo quei residui duri che intasano anche i tubi e dovuti a varie ragioni, o carta igienica.
Secondo me, la cosa più probabile sono le concrezioni dei serpulidi e animaletti vari che incrostando la sfera non la fanno chiudere; in questo caso se non passa acqua si può versare un po’ di viacal o cose simili e aspettare un paio d’ore, se passa acqua l’intervento dall’interno è inutile e non resta che scendere e grattare (senza rovinare la sfera) con un coltellino o cose simili. Se non son grosse cose, e questo dipende fal tempo che hanno avuto per attaccarsi, manovrando avanti e indietro la sfera con delicatezza, si possono rimuovere, sapendo che poi alla prima occasione la sfera (qualche valvola costosa si può aprire) o tutta la valvola è meglio cambiarla.
Versare un po’ di vaselina (olio d’oliva) ogni tanto, insieme al fatto di manovrarle quotidianamente salvano tante sfere.
L’acqua puzzolente ha un’altra origine: viene dal residuo di acqua di mandata che resta nello scarico, dopo l’ultimo risciacquo del cesso.
Il tubo che porta fuori, ha (deve avere) una curva il più alta possibile, con una valvolina rompisifone; alla fine del risciacquo la parte di acqua che resta a valle della curva va a mare, l’altra parte resta nel tubo e non c’è nulla da fare, perché anche le canoniche dieci pompate a cesso vuoto, espellono solo una parte dell’acqua, perché il circuito è lungo, l’aria è comprimibile, un piccolo residuo d’acqua fa da tappo e un po’ ne resta. Appena dopo la pompa di espulsione, c’è la valvola tricuspide, questa serve, appunto, per non far tornare indietro l’acqua di risciacquo, ma se solo è un po’ cotta, vecchia o ha un qualche traccia di incrostazione su uno dei labbri, non trattiene il suddetto residuo di acqua dell’ultimo risciacquo, che ritorna lentamente nel cesso, e può essere anche un litro, dipende dalla lunghezza del tubo a monte della curva. Dato che il più delle volte è acqua di mare, ricca di microrganismi, con un qualche residuo di morchia da tubazione, ecco che puzza molto e in fretta.
Il difetto si riscontra anche sulle pompe che hanno il blocco della membrana col contrappeso, quel sistema che impedisce (dovrebbe impedire) l’allagamento se ci si dimentica la levetta in posizione aperta, perché anche quella, basta che abbia un piccolo residuo sul labbro e trasuda.
La vera (sola) sicurezza per non avere troppa acqua in barca (affondare) è il rompisifone e il chiudere la valvole correttamente.
A questo c’è una parziale soluzione, facendo un risciacquo con acqua dolce e un po’ di candeggina, prima di lasciare la barca.
L’idea di una valvola di non ritorno sullo scarico del cesso non è praticabile perché anche la migliore delle valvole s’intasa in breve tempo; a parte che ce ne vorrebbe una del 36/38 e sarebbe da pulire spesso.
Per i serbatoi di raccolta c’è già la tre vie, che basta manovrare.
Un’altra fonte di colaticci e puzze può essere il sistema di aspirazione dell’acqua di risciacquo. In quei tubi resta sempre un po’ di acqua, la quale, come detto prima, è acqua di mare ricca di vita, facile che dopo un po’ di tempo d’inattività, al primo risciacquo puzzi.
Per evitare questo maleodorante benvenuto, sulle mie barche uso un sistema che ho già descritto in almeno altri due post e nella storia del restauro dell’Alpa.
Subito sopra la presa a mare di scarico del più vicino lavandino, monto un T con una valvola, a questa valvola faccio arrivare un tubo che parte da un T analogo montato, sempre con valvola, appena sopra la valvola di carico dell’acqua di risciacquo del cesso.
Prima di lasciare la barca, si riempie il lavandino e si aggiunge della candeggina (amuchina e/o igienizzanti vari a seconda dei portafogli) si chiudono le prese a mare dirette del lavandino e del cesso e si pompa aspirando dal lavandino la miscela che pulisce, deodora e disinfetta il tubo di carico, la tazza e il tubo di scarico.
Questo è utile anche quando, dopo una lunga inattività, o una lunga bolinata (avendo l’impianto del cesso fatto così e così) si svuota la pompa di scarico: si riempie il lavandino, si pompa e si ricarica l’impianto.


wc elettrico intasato - marcofailla - 25-07-2018 13:45

evviva il compendio di @dapnia sul cesso marino! una vera "miniera" di spunti


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RE: wc elettrico intasato - fiolet - 25-07-2018 14:13

Aggiungo una info al ricco post da Dapnia: quanto pompare? Sulle istruzioni del JBsco E' scritto che lacqua di risciacquo ( con tubo da 38") "avanza" di 1 mt ogni 7 pompate. Il mio ckto e' lungo 3 mt, quindi io, DOPO LA SCOMPARSA DELL ULTIMO RESIDUO SOLIDO, pompo almeno altre 20 volte, piu altre 3-4 per ulteriore pulizia. Poi svuoto l eventuale eccesso.


RE: wc elettrico intasato - ZK - 25-07-2018 20:32

l' acqua dolce e' tratta, come minimo dal sindaco, poi a volte pure dall' utente.
puzza di meno solo per quello. una spruzzata di un qualunque detersivo con la scritta presidio medico chirurgico che contiene sali quaternari di ammonio e passa subito qualunque acqua sia nell' ultima pompata.


RE: wc elettrico intasato - lord - 26-07-2018 11:30

Io vedo che se lascio l'acqua salata dopo una settimana rimane l'alone sulla tazza e puzza. Questa cosa con un paio di litri d'acqua dolce messi prima di lasciare la barca non accade. Nessun detersivo ameno di lavaggio serio.
Nelle regate lunghe però, chiedo gentilmente di mettere in cambusa una bottiglia di alcol; chiuque va in bagno se ne muinisce e da una passata con la carta ad asse e tazza. Sarò schizzinoso, ma il cesso all'arrivo è decente e non si crea quell'odore da vespasiano. Come però ho scritto in altri post, tento di fare pipi sempre fuori.


RE: wc elettrico intasato - Beppe222 - 26-07-2018 11:46

(26-07-2018 11:30)lord Ha scritto:  Io vedo che se lascio l'acqua salata dopo una settimana rimane l'alone sulla tazza e puzza. Questa cosa con un paio di litri d'acqua dolce messi prima di lasciare la barca non accade. Nessun detersivo ameno di lavaggio serio.

+1
Stessa procura, stesso (ottimo) risultato.

Citazione:
Nelle regate lunghe però, chiedo gentilmente di mettere in cambusa una bottiglia di alcol; chiuque va in bagno se ne muinisce e da una passata con la carta ad asse e tazza. Sarò schizzinoso, ma il cesso all'arrivo è decente e non si crea quell'odore da vespasiano. Come però ho scritto in altri post, tento di fare pipi sempre fuori.

Su questo dissento un pochino.
A me, l'odore dell'alcol denaturato, da molto fastidio.
E poi, alcool e tubature in gomma, non vanno molto d'accordo.
Preferisco un prodotto disinfettante (tipo Lysoform o similari) in versione salvietta o, anche, in versione liquida con spruzzatore, da adoperarsi con un paio di strappi di carta igienica.


RE: wc elettrico intasato - kermit - 26-07-2018 11:53

Ognuno ha le sue pratiche, riguardo al cesso io prima di lasciare la barca ci butto mezzo bicchiere di aceto ed ho sempre la porcellana pulita e lucida ed il fondo bianco anche quello sotto l'acqua, per non parlare dei tubi.

L'acqua che invece rimane nelle docce (che è dolce) e che viene pompata fuori dalla pompa azionata dal galleggiante quando torno in barca sviluppa un tanfo infernale perchè putrida, ora metto da tempo aceto anche li. L'odore dell'aceto non mi disturba


RE: wc elettrico intasato - lord - 26-07-2018 11:57

(26-07-2018 11:46)Beppe222 Ha scritto:  +1
Stessa procura, stesso (ottimo) risultato.


Su questo dissento un pochino.
A me, l'odore dell'alcol denaturato, da molto fastidio.
E poi, alcool e tubature in gomma, non vanno molto d'accordo.
Preferisco un prodotto disinfettante (tipo Lysoform o similari) in versione salvietta o, anche, in versione liquida con spruzzatore, da adoperarsi con un paio di strappi di carta igienica.
Anch'io non lo amo l'odore dell'alcol. Intendo un pochetto di liquido su un paio di strappi di carta per passare l'asse e il top della tazza. MI sembra un buon modo per rispettare chi ci andra dopo di te.
Per la carta di "risulta" utilizzo i sacchetti dei cani mono uso.
L'alcol ha il vantaggio di evaporare veloce.


RE: wc elettrico intasato - lord - 26-07-2018 11:58

All'aceto non ho mai pensato, ma ci proverò


RE: wc elettrico intasato - Edolo - 26-07-2018 14:38

(26-07-2018 11:53)kermit Ha scritto:  Ognuno ha le sue pratiche, riguardo al cesso io prima di lasciare la barca ci butto mezzo bicchiere di aceto ed ho sempre la porcellana pulita e lucida ed il fondo bianco anche quello sotto l'acqua, per non parlare dei tubi.

L'acqua che invece rimane nelle docce (che è dolce) e che viene pompata fuori dalla pompa azionata dal galleggiante quando torno in barca sviluppa un tanfo infernale perchè putrida, ora metto da tempo aceto anche li. L'odore dell'aceto non mi disturba

Secondo me a Riva avete l'acqua dolce mica troppo buona!! Peggio di quella del porto parrebbe