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winch 40 lewmar - clem - 28-02-2009 04:38 <blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da sailor13 <blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da clem Nella sezione Banchina post 'le nuove zattere obbligatorie, appello a Nautica' il 25/2 ho portato quattro esempi di zattere acquistabili online all'estero. Di queste due sono di produzione italiana e un pò per curiosità ma anche a difesa del nostro mercato ho chiesto il prezzo direttamente alle due aziende. Il prezzo di vendita tramite rivenditori a me vicini è risultato più che doppio. Dico la verità che è piuttosto frustrante per un cliente essere considerato molto poco, anzi zero. Le due case produttrici dovrebbero ben conoscere i prezzi praticati all'estero dei loro prodotti e d'altra parte anche per i rivenditori la frustrazione non dev'essere inferiore. E' certo che qualcosa nel mercato non funziona. Se poi andiamo a leggere (notizia di oggi) il cartello operato in Italia da certi produttori di pasta, allora forse qualche spia si accende. Bv <hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote] La prima cosa che non và è che tu, privato, non dovresti poter comprare direttamente in fabbrica. La seconda cosa che non va è che il fabbricante non dovrebbe farti lo stesso sconto che fa al commerciante. La terza cosa che non va è che il fabbricante non dovrebbe vendertelo in nero. Tutto questo fa si che il commerciante, invece di avere la possibilità di vendere 1000 zattere e fare quindi un giusto ricarico, ne vende solo 10 ai quei poveri sprovveduti che non hanno faccia tosta di andare direttamente alla fonte o che non hanno dimestichezza con il computer o con le lingue straniere, e su quelle 10 zattere deve fare tutto il suo guadagno. La cosa peggiore di tutti è che il privato che ha comprato direttamente è anche portato a pensare 'se le ha vendute a 500 a me, figurati a quanto meno le vende a quel ladrone del negozio che ho sotto casa'... <hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote] ...... Ho scritto IL PREZZO DI VENDITA TRAMITE RIVENDITORI, che significa che le case produttrici hanno indicato i rivenditori a cui rivolgersi per l'acquisto e che loro hanno stabilito il prezzo. Tutto il resto è frutto della tua fantasia. winch 40 lewmar - sailor13 - 28-02-2009 05:16 <blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da clem <blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da sailor13 <blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da clem Nella sezione Banchina post 'le nuove zattere obbligatorie, appello a Nautica' il 25/2 ho portato quattro esempi di zattere acquistabili online all'estero. Di queste due sono di produzione italiana e un pò per curiosità ma anche a difesa del nostro mercato ho chiesto il prezzo direttamente alle due aziende. Il prezzo di vendita tramite rivenditori a me vicini è risultato più che doppio. Dico la verità che è piuttosto frustrante per un cliente essere considerato molto poco, anzi zero. Le due case produttrici dovrebbero ben conoscere i prezzi praticati all'estero dei loro prodotti e d'altra parte anche per i rivenditori la frustrazione non dev'essere inferiore. E' certo che qualcosa nel mercato non funziona. Se poi andiamo a leggere (notizia di oggi) il cartello operato in Italia da certi produttori di pasta, allora forse qualche spia si accende. Bv <hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote] La prima cosa che non và è che tu, privato, non dovresti poter comprare direttamente in fabbrica. La seconda cosa che non va è che il fabbricante non dovrebbe farti lo stesso sconto che fa al commerciante. La terza cosa che non va è che il fabbricante non dovrebbe vendertelo in nero. Tutto questo fa si che il commerciante, invece di avere la possibilità di vendere 1000 zattere e fare quindi un giusto ricarico, ne vende solo 10 ai quei poveri sprovveduti che non hanno faccia tosta di andare direttamente alla fonte o che non hanno dimestichezza con il computer o con le lingue straniere, e su quelle 10 zattere deve fare tutto il suo guadagno. La cosa peggiore di tutti è che il privato che ha comprato direttamente è anche portato a pensare 'se le ha vendute a 500 a me, figurati a quanto meno le vende a quel ladrone del negozio che ho sotto casa'... <hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote] ...... Ho scritto IL PREZZO DI VENDITA TRAMITE RIVENDITORI, che significa che le case produttrici hanno indicato i rivenditori a cui rivolgersi per l'acquisto e che loro hanno stabilito il prezzo. Tutto il resto è frutto della tua fantasia. <hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]Purtroppo no, anche se mi riferivo al tuo caso come esempio, ma ti assicuro che in molti casi, la realtà è proprio questa. Per fortuna negli ultimi anni le cose stanno cambiando. winch 40 lewmar - clem - 28-02-2009 05:23 Non ho nessuna intenzione di entrare nei tuoi esempi specie quando trattano di evasione fiscale. Chiaro? winch 40 lewmar - zankipal - 28-02-2009 20:31 La situazione del mercato nautico in Italia non è rosea e non da adesso, oggi è ancora più complicata dalle vendite online. I numeri di vendita nautici non sono alti ma in proporzione l'Italia è uno dei mercati con i numeri migliori, purtroppo se le case produttrici sono estere e il cliente acquista all'estero tramite internet in Italia di soldi ne rimangono pochi, con questo non mi sento di biasimare chi compra dove è più conveniente. Un altro aspetto è che da noi si compra lo sconto non il prodotto, ed è un abitudine tipicamente Italiana che obbliga il venditore a proporre un listino alto per poi giocarsela con uno sconto altrettanto alto. Da una parte ci sono le aziende produttrici o gli importatori che quando hanno bisogno di creare rete di assistenza e vendita promettono tanto e poi davanti al cliente che vuole comprare direttamente si fanno ingolosire e non rispettano gli accordi con i rivenditori. Dall'altra parte ci sono i rivenditori che per poter vendere un prodotto devono applicare forti sconti e quindi pochi margini, risultato non si spinge più di tanto la vendita, a me capita di vendere attrezzatura solo se la devo montare altrimenti non mi conviene nemmeno far girare fatture senza un utile. Lo stato che come al solito non aiuta applicando tasse superiori a quelle di paesi esteri mettendo il venditore Italiano in svantaggio verso la concorrenza anche Europea (ma non abbiamo fatto l'Europa unita, la moneta unica ecc.. con quello che ci è costato l'euro?). Risultato un mercato difficile dove non c'è chiarezza nei prezzi, dove il cliente ha sempre la sensazione di essere truffato, dove alcuni disonesti ci sguazzano e truffano, e alla fine buttiamo via anche una delle risorse che l'Italia ha rispetto a paesi come la Germania che il mare quasi non ce l'hanno. |