Per Albert: gennaker da calza a avvolgitore ? - Versione stampabile +- I Forum di Amici della Vela (https://forum.amicidellavela.it) +-- Forum: TECNICA E MANUTENZIONE (/forumdisplay.php?fid=12) +--- Forum: Sails Rigging e Racing (/forumdisplay.php?fid=14) +--- Discussione: Per Albert: gennaker da calza a avvolgitore ? (/showthread.php?tid=29420) |
Per Albert: gennaker da calza a avvolgitore ? - matteo - 12-06-2009 00:21 Vero; se c'è vento metto mia moglie al timone con la drizza in mano e io sto in coperta a tirarlo giù/metterlo a posto. Vero che non ho mai fatto ciò con più di 16/17 nodi di reale Per Albert: gennaker da calza a avvolgitore ? - Calabuig - 12-06-2009 00:43 <blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da matteo Ma io che non uso neanche la calza, da solo (+ mr. Simrad AP) o al massimo con mia moglie, sono un fenomeno o c'ho solo posteriore? Poggio bene per coprirlo con la randa, giù la drizza e cade in coperta. Poi lo si mette nel sacco. Per issarlo ancora più facile. C'è da dire che non lo uso con più di 13/15 nodi reali. O almeno, non lo tiro su con questo vento. Ho il bompresso saluti matteo <hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote] Matteo, sulle mie (poche) doti marine non si discute neppure, come ha giustamente notato Anonimone. La calza è utile e comoda soprattutto quando ammaini, su questo non credo ci siano dubbi (so di altri croceristi - un po' imbranati come me - che lo chiudono anche per strambare). Non ho alcuna pretesa di usare il gennaker con vento sopra i 15 kn, avendo il fiocco autovirante mi servirebbe proprio con poco vento. Comunque, colgo il tuo spunto come stimolo e comincerò a usarlo di più, ammortizzando l'investimento già fatto e prima di farne altri... A. Per Albert: gennaker da calza a avvolgitore ? - shein - 12-06-2009 01:46 <blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da Lo Parlando di calza, ma veramente ci sono tutte queste difficolta di utilizzo e/o rotture? a me con quella del c 45 s nn trovo ormai da 3 stagioni nessun tipo di controindicazione, posteriore o cosa? N mi dite che shien e' cosi bravo... Se ne possiamo parlare dei vari problemi ed ev rotture che incontrate in modo da poterle tenere presente ed analizzare per evitari future ev. errori ( che magari mi capiteranno tutti insieme in una botta sola.) Vi ringrazio. L'esperienza insegna sempre ciao, Lo <hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote] ....devo forse ricordarti un certo trasferimento Ortona-Pescara (poi diventato Ortona-Giulianova) ??? Per Albert: gennaker da calza a avvolgitore ? - anonimone - 12-06-2009 01:52 <blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da Calabuig Matteo, sulle mie (poche) doti marine non si discute neppure, come ha giustamente notato Anonimone. <hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote] Scusa Cala, non volevo essere offensivo, è che prima di spendere un bel po' di soldi in genere è meglio capire se ne vale la pena o no. Direi che comunque hai capito il senso del mio intervento BV Per Albert: gennaker da calza a avvolgitore ? - zankipal - 12-06-2009 02:57 Il Rollgen costa come un avvolgifiocco, fà la stassa funzione ed è necessario allo stesso modo, anche per il genova si possono usare i garrocci, poi se uno vuole i lato di poppa lo fa anche a vele bianche, ognuno fa quello che vuole. Dipende sempre se uno cerca efficenza e funzionalità o contenere i costi. Per Albert: gennaker da calza a avvolgitore ? - anonimone - 12-06-2009 03:23 Certo Zanki, ma uno deve anche sapere i pro ed i contro (e poi prende le sue personalissime decisioni). Visto che si parla di Rollgen includo alcune considerazioni e/o consigli (li ho da tanto, mi sono sempre dimenticato di postarli :blush. Ah, non le ho scritte io, ma l'inventore del rollgen Rollgen Il sistema di avvolgimento deve essere murato a pruavia dello strallo e messo in tensione con la drizza di spi. La tensione da applicare serve a limitare la catenaria e a migliorare la trasmissione della torsione. Il sistema si mette in forza al momento di issare e non sono necessari aggiustamenti . Con un winch di coperta rapporto 28 si trasmette alla drizza un carico di circa 250 kg, anche sottraendo il rendimento del sistema la tensione e più che sufficiente . Tutte le vele asimmetriche possono essere avvolte e se dimensionate con criteri standard sono sicuramente collegabile al sistema di avvolgimento senza nessuna modifica. Rollgen puo funzionare male se: --Lo strallo e stato tagliato lungo, non può essere messo in forza e fatica a trasmettere la torsione. --La vela e stata chiusa in assenza di vento, ammalloppando il tutto nella parte bassa. Durante la fase di riapertura, parte della vela, può essere trascinata in controrotazione, il rimedio consiste nello sventare e riavvolgere più volte la vela eliminare la controrotazione. --Se la vela è troppo rigida nei rinforzi, la penna può creare una ostacolo in fare di avvolgimento urtando contro lo strallo del genova --Ricordate che la vela esposta non è un genova non filegge nel vento, sbatte e tira con un carico pulsante, se c’è vento usate i normali accorgimenti, governate la barca al gran lasco, la randa proteggerà la fase di avvolgimento. --Il sistema di avvolgimento esendo flessibile non si comporta come l’avvolgitore del Genova, ha un ritardo e da una sensazione di mancato funzionamento immediato. Avvolgete sempre nello stesso senso di rotazione per mantenere la precarica dello strallo. --Se ci facciamo sorprendere da un rinforzo, prima di chiudere modifichiamo la rotta dirigendo al gran lasco, se non si può perchè siamo sotto costa meglio mettersi i guanti e fare ricorso a una buona dose di unto di gomito, dopo dobbiamo riconoscere che utilizzando Rollgen siamo diventati un pò imprudenti ( tanto la vela è avvolgibile ) Posizionamento del ROLLGEN E’ importante che lo strallo di Rollgen in posizione di lavoro non appoggi contro lo strallo di prua (es: il Genoa avvolto sullo strallo), anche in fase avvolgimento /svolgimento con la sua naturale “catenaria”. La distanza dallo strallo di prua dipende dall’altezza dell’uscita della drizza e dalla posizione del punto di aggancio del tamburo di Rollgen (testa del bompresso). Più queste quote sono elevate, più lo strallo di Rollgen sarà lontano dallo strallo di prua, più la manovra di apertura e chiusura dell’asimmetrico risulterà facile in tutte le condizioni. E’ possibile installare Rollgen con tali quote molto ridotte (es. sulla prua senza bompresso, se il pulpito e aperto nella parte alta o e costituito da due parti come sulle barche più recenti.), avendo l’accortezza di avvolgere e svolgere Rollgen SOLO in andature nelle quali la naturale pressione del vento lo allontani dallo strallo di prua, evitando dannose sovrapposizioni. Avvolgimento della vela Avvolgere la vela con un angolo apparente del vento compreso tra 80° e 130° per fare in modo che il bordo di entrata della vela resti lontano dalla strallo Rollgen. Vorrei sottolineare il fatto che è normale pensare che la vela fileggi lontano dall’asse di avvolgimento, mente serve un pò di attenzione per verificare che anche il bordo di entrata dell’asimmetrico (che è più lungo dello strallo Rollgen) voli lontano dall’asse di avvolgimento fino a quando lo stesso non lo recuperi. Per compiere l’operazione, lasciare completamente la vela riprendendo la scotta solo dopo che il 50% della vela è stata avvolta, per “ottimizzare” il corretto avvolgimento del tessuto sullo strallo di Rollgen. Lasciare fileggiare la vela in modo che il bordo d’entrata della vela si allontani dallo strallo, avvolgendosi dall’alto (penna) verso il basso (mura). Qualora le condizioni non consentano al bordo di entrata di fileggiare lontano dallo strallo di Rollgen (es. poco vento o vento apparente troppo in poppa), orzare leggermente per diminuire l’angolo ed aumentare il vento apparente . Vele montate a pruavia dello stallo Gli asimmetrici in circolazione sono disegnati con una testa abbastanza stretta, per facilitarne la chiusura con la cosiddetta “calza” quando li si vuole ammainare. Di conseguenza, con venti leggeri al gran lasco, risentono della copertura dalla randa e non hanno abbastanza superficie per autosostenersi, catturando le brezze in quota. Il sistema di avvolgimento Rollgen non pone i limiti della calza , la vela può essere disegnata per il massimo dell’efficienza. Si può ordinare al velaio uno spi-asimmetrico, una vela costruita con una testa ellittica di dimensioni generose, per ottenere la massima proiezione al vento. Il bordo di ingresso molto tondo e l’allontanamento del punto di mura, con l’utilizzo del bompresso, fanno sì che la vela risenta poco della presenza della randa quando l’andatura si avvicina al gran lasco. Inoltre in caso di rallentamenti della barca per cause esterne o per momentanee variazioni del vento, questa vela riesce a conservare la potenza sufficiente a farla ripartire senza bisogno di interventi dell’equipaggio per ricostituire le condizioni di vento apparente. Questa è una vela che fà la differenza a bordo. Assicurando velocità e stabilità alla barca genera comfort e di conseguenza interesse e coinvolgimento dei compagni: insomma fà apprezzare anche la navigazione con poco vento. Per distinguere la vela asimmetrica stivata nel gavone della nostra barca si può utilizzare un parametro ( facile ). Es. se misuriamo la lunghezza a metà della vela (AMG) di un genova e la confrontiamo con la lunghezza della base (ASF) troviamo che (AMG è il 50% di ASF). Il genova ha una forma triangolare quindi il risultato è abbastanza intuitivo. Con lo stesso criterio possiamo dire che parliamo di uno spi asimmetrico quando (AMG è > 90% di ASF), di un Gennaker quando (AMG è <> 75% di ASF) e di un Drifter moderno quando (AMG < 65% di ASF) Abbiamo detto che lo spi asimmetrico è l’ideale per il gran lasco, il Gennaker lo dice la parola stessa e un compromesso tra un genova e uno spinnaker, il Drifter in tessuto laminato non in nailon è l’ideale per risalire quando il piano velico prevede un autovirante o abbiamo rinunciato ad un Genova 150% per un più “comodo” 120% . BV Per Albert: gennaker da calza a avvolgitore ? - zankipal - 12-06-2009 05:13 Ma tu lo conosci 'l'inventore' del Rollgen?????[?][?][?][?] Per Albert: gennaker da calza a avvolgitore ? - anonimone - 12-06-2009 05:36 <blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da zankipal Ma tu lo conosci 'l'inventore' del Rollgen?????[?][?][?][?] <hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote] Sì conosciuto nel 2007 in sardegna, si chiama Renzo. BV PS: e non ha virgolette Per Albert: gennaker da calza a avvolgitore ? - zankipal - 12-06-2009 16:48 <blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da anonimone <blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da zankipal Ma tu lo conosci 'l'inventore' del Rollgen?????[?][?][?][?] <hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote] Sì conosciuto nel 2007 in sardegna, si chiama Renzo. BV PS: e non ha virgolette <hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote] Forse ti riferisci al cognome Rienzo, cmq non l'ha inventato lui ma suo zio ex titolare dell'azienda, da quando è stato scritto il testo che hai postato sono stati fatti notevoli progressi e ancora stanno studiando degli sviluppi come ho potuto vedere stamattina in sede. Per Albert: gennaker da calza a avvolgitore ? - anonimone - 12-06-2009 17:50 <blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da zankipal Forse ti riferisci al cognome Rienzo, cmq non l'ha inventato lui ma suo zio ex titolare dell'azienda<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote] No, se uno brevetta un'apparecchiatura e ne deposita il nome si chiama inventore Pensa che prima della bamar l'aveva proposto alla Harken, ma in Harken non credevano alla possibilità di sviluppo commerciale della cosa (oppure speravano di farlo senza pagargli i diritti :cool. Peccato che il personaggio ha fatto il brevetto internazionale di tasca sua... Se non credi a me credi alla documentazione bamar (in fondo alla seconda pagina) http://www.bamar.it/new_pdf/news/newsletter_it_09_04.pdf Và là che oggi hai imparato qualcosa anche tu BV Per Albert: gennaker da calza a avvolgitore ? - zankipal - 12-06-2009 19:36 <blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da anonimone <blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da zankipal Forse ti riferisci al cognome Rienzo, cmq non l'ha inventato lui ma suo zio ex titolare dell'azienda<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote] No, se uno brevetta un'apparecchiatura e ne deposita il nome si chiama inventore Pensa che prima della bamar l'aveva proposto alla Harken, ma in Harken non credevano alla possibilità di sviluppo commerciale della cosa (oppure speravano di farlo senza pagargli i diritti :cool. Peccato che il personaggio ha fatto il brevetto internazionale di tasca sua... Se non credi a me credi alla documentazione bamar (in fondo alla seconda pagina) http://www.bamar.it/new_pdf/news/newsletter_it_09_04.pdf Và là che oggi hai imparato qualcosa anche tu BV <hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote] E chi è sto tipo? mai conosciuto! adesso mi informo Per Albert: gennaker da calza a avvolgitore ? - Calabuig - 12-06-2009 19:44 <blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da anonimone Scusa Cala, non volevo essere offensivo, è che prima di spendere un bel po' di soldi in genere è meglio capire se ne vale la pena o no. Direi che comunque hai capito il senso del mio intervento BV <hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote] Non ho colto il tuo intervento come offensivo, assolutamente ! Grazie per i consigli, direi che la lettura delle avvertenze dell'inventore (senza virgolette) è illuminante. A. Per Albert: gennaker da calza a avvolgitore ? - studiodip - 13-06-2009 01:45 Molto interessante. Se tutto va bene mi appresto ad armare un gran chiattone e queste vele da lasco saranno la mia salvezza. Per Albert: gennaker da calza a avvolgitore ? - albert - 13-06-2009 15:38 <blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da anonimone Certo Zanki, ma uno deve anche sapere i pro ed i contro (e poi prende le sue personalissime decisioni). Visto che si parla di Rollgen includo alcune considerazioni e/o consigli (li ho da tanto, mi sono sempre dimenticato di postarli :blush. Ah, non le ho scritte io, ma l'inventore del rollgen Rollgen Il sistema di avvolgimento deve essere murato a pruavia dello strallo e messo in tensione con la drizza di spi. La tensione da applicare serve a limitare la catenaria e a migliorare la trasmissione della torsione. Il sistema si mette in forza al momento di issare e non sono necessari aggiustamenti . Con un winch di coperta rapporto 28 si trasmette alla drizza un carico di circa 250 kg, anche sottraendo il rendimento del sistema la tensione e più che sufficiente . Tutte le vele asimmetriche possono essere avvolte e se dimensionate con criteri standard sono sicuramente collegabile al sistema di avvolgimento senza nessuna modifica. Rollgen puo funzionare male se: --Lo strallo e stato tagliato lungo, non può essere messo in forza e fatica a trasmettere la torsione. --La vela e stata chiusa in assenza di vento, ammalloppando il tutto nella parte bassa. Durante la fase di riapertura, parte della vela, può essere trascinata in controrotazione, il rimedio consiste nello sventare e riavvolgere più volte la vela eliminare la controrotazione. --Se la vela è troppo rigida nei rinforzi, la penna può creare una ostacolo in fare di avvolgimento urtando contro lo strallo del genova --Ricordate che la vela esposta non è un genova non filegge nel vento, sbatte e tira con un carico pulsante, se c’è vento usate i normali accorgimenti, governate la barca al gran lasco, la randa proteggerà la fase di avvolgimento. --Il sistema di avvolgimento esendo flessibile non si comporta come l’avvolgitore del Genova, ha un ritardo e da una sensazione di mancato funzionamento immediato. Avvolgete sempre nello stesso senso di rotazione per mantenere la precarica dello strallo. --Se ci facciamo sorprendere da un rinforzo, prima di chiudere modifichiamo la rotta dirigendo al gran lasco, se non si può perchè siamo sotto costa meglio mettersi i guanti e fare ricorso a una buona dose di unto di gomito, dopo dobbiamo riconoscere che utilizzando Rollgen siamo diventati un pò imprudenti ( tanto la vela è avvolgibile ) Posizionamento del ROLLGEN E’ importante che lo strallo di Rollgen in posizione di lavoro non appoggi contro lo strallo di prua (es: il Genoa avvolto sullo strallo), anche in fase avvolgimento /svolgimento con la sua naturale “catenaria”. La distanza dallo strallo di prua dipende dall’altezza dell’uscita della drizza e dalla posizione del punto di aggancio del tamburo di Rollgen (testa del bompresso). Più queste quote sono elevate, più lo strallo di Rollgen sarà lontano dallo strallo di prua, più la manovra di apertura e chiusura dell’asimmetrico risulterà facile in tutte le condizioni. E’ possibile installare Rollgen con tali quote molto ridotte (es. sulla prua senza bompresso, se il pulpito e aperto nella parte alta o e costituito da due parti come sulle barche più recenti.), avendo l’accortezza di avvolgere e svolgere Rollgen SOLO in andature nelle quali la naturale pressione del vento lo allontani dallo strallo di prua, evitando dannose sovrapposizioni. Avvolgimento della vela Avvolgere la vela con un angolo apparente del vento compreso tra 80° e 130° per fare in modo che il bordo di entrata della vela resti lontano dalla strallo Rollgen. Vorrei sottolineare il fatto che è normale pensare che la vela fileggi lontano dall’asse di avvolgimento, mente serve un pò di attenzione per verificare che anche il bordo di entrata dell’asimmetrico (che è più lungo dello strallo Rollgen) voli lontano dall’asse di avvolgimento fino a quando lo stesso non lo recuperi. Per compiere l’operazione, lasciare completamente la vela riprendendo la scotta solo dopo che il 50% della vela è stata avvolta, per “ottimizzare” il corretto avvolgimento del tessuto sullo strallo di Rollgen. Lasciare fileggiare la vela in modo che il bordo d’entrata della vela si allontani dallo strallo, avvolgendosi dall’alto (penna) verso il basso (mura). Qualora le condizioni non consentano al bordo di entrata di fileggiare lontano dallo strallo di Rollgen (es. poco vento o vento apparente troppo in poppa), orzare leggermente per diminuire l’angolo ed aumentare il vento apparente . Vele montate a pruavia dello stallo Gli asimmetrici in circolazione sono disegnati con una testa abbastanza stretta, per facilitarne la chiusura con la cosiddetta “calza” quando li si vuole ammainare. Di conseguenza, con venti leggeri al gran lasco, risentono della copertura dalla randa e non hanno abbastanza superficie per autosostenersi, catturando le brezze in quota. Il sistema di avvolgimento Rollgen non pone i limiti della calza , la vela può essere disegnata per il massimo dell’efficienza. Si può ordinare al velaio uno spi-asimmetrico, una vela costruita con una testa ellittica di dimensioni generose, per ottenere la massima proiezione al vento. Il bordo di ingresso molto tondo e l’allontanamento del punto di mura, con l’utilizzo del bompresso, fanno sì che la vela risenta poco della presenza della randa quando l’andatura si avvicina al gran lasco. Inoltre in caso di rallentamenti della barca per cause esterne o per momentanee variazioni del vento, questa vela riesce a conservare la potenza sufficiente a farla ripartire senza bisogno di interventi dell’equipaggio per ricostituire le condizioni di vento apparente. Questa è una vela che fà la differenza a bordo. Assicurando velocità e stabilità alla barca genera comfort e di conseguenza interesse e coinvolgimento dei compagni: insomma fà apprezzare anche la navigazione con poco vento. Per distinguere la vela asimmetrica stivata nel gavone della nostra barca si può utilizzare un parametro ( facile ). Es. se misuriamo la lunghezza a metà della vela (AMG) di un genova e la confrontiamo con la lunghezza della base (ASF) troviamo che (AMG è il 50% di ASF). Il genova ha una forma triangolare quindi il risultato è abbastanza intuitivo. Con lo stesso criterio possiamo dire che parliamo di uno spi asimmetrico quando (AMG è > 90% di ASF), di un Gennaker quando (AMG è <> 75% di ASF) e di un Drifter moderno quando (AMG < 65% di ASF) Abbiamo detto che lo spi asimmetrico è l’ideale per il gran lasco, il Gennaker lo dice la parola stessa e un compromesso tra un genova e uno spinnaker, il Drifter in tessuto laminato non in nailon è l’ideale per risalire quando il piano velico prevede un autovirante o abbiamo rinunciato ad un Genova 150% per un più “comodo” 120% . BV <hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote] Veramente chiaro ed oggettivo, salvo quando ci vorrebbe far credere che uno spi asimmetrico non entri nella calza..... Ovviamente ognuna di queste prescrizioni dà luogo, se non rispettata, ad un garbuglio: qualsiasi attrezzatura è utile e funzionale se utilizzata nei suoi parametri. Ciao Per Albert: gennaker da calza a avvolgitore ? - bullo - 13-06-2009 20:23 Non capisco? Quanto grandi sono i gennaker? Non si dichiarano i mq. Forse ci si vergogna? La difficoltà la capisco quando si è soli e si ha a riva una vela di 300 mq. e oltre, altrimenti per ammainare e recuperare è solo questione di tecnica. La vela è un'oppppinione. Per Albert: gennaker da calza a avvolgitore ? - zankipal - 14-06-2009 00:23 <blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da bullo Non capisco? Quanto grandi sono i gennaker? Non si dichiarano i mq. Forse ci si vergogna? La difficoltà la capisco quando si è soli e si ha a riva una vela di 300 mq. e oltre, altrimenti per ammainare e recuperare è solo questione di tecnica. La vela è un'oppppinione.- <hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote] Tecnica a parte, che ognuno ha la sua, in una barca sopra i 9 mt devi cmq andare a prua lasciando il timone alla moglie o a un amico o a un pilota automatico che funzioni bene, il Rollgen ti dà la possibilità di aprire e chiudere l'asimmetrico stando alla ruota volendo. Per Albert: gennaker da calza a avvolgitore ? - gc-gianni - 14-06-2009 00:42 per fortuna il mio MPS è piccolo e lo uso senza ausilio di niente Per Albert: gennaker da calza a avvolgitore ? - bullo - 14-06-2009 03:05 Andare a prua? Bo? Apri il genoa, il gennaker o lo spi rimane più sventato, dietro queste vele, fili la cima di mura o il braccio per occhio, prendi la scotta e tiri stando in pozzetto vicino al boccaporto, la vela poi non la prendi per le balumine ma al centro, quando hai tutta la base in mano laschi la drizza e la butti direttamente sotto coperta. In regata sei hai equipaggio, tre quattro uomini per recuperare, fili la drizza, sei sei da solo non puoi farlo. E' propio vero che la vela è un'opppppinione. Per Albert: gennaker da calza a avvolgitore ? - verotitti - 14-06-2009 03:18 <blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da matteo <hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote] Matte, la differenza IMHO non la fa tanto la velocità del vento quanto la superficie del gennaker o spinnaker: tu avrai circa 70 mq di vela, sopra parlano di 130 mq: il y a une difference!!!! Per Albert: gennaker da calza a avvolgitore ? - mantonel - 14-06-2009 18:50 Anch'io provo a dire la mia non da esperto, ma da utente. Gennaker e calza: sotto i 10 nodi con la moglie al timone e la scotta gia'sul winch, per tirare su il gennaker di 150 mq e poi la calza, allálbero basto io. Con 15-20 kn si fa ma siamo in 3-4, soprattutto per tiralrla giu', ma viene bene e sempre senza problemi. La calza ha cima esterna libera e funziona benissimo, niente intralci. Se ci sorprende il vento, apro'il gavone e la faccio svicolare in cabina di prua, altrimenti nel gavone di prua do c'e'la sacca ad aspettare. Il Code 0 invece e'dotato di frullone: in genere non supero i 10 kn di apparente, perche'temo le raffiche e l'esplosione della vela, ma ci e'successo che il vento rinforzasse. In quelle condizioni, frullare si frulla, la parte alta della vela ha problemi a chiudersi, quindi si incasina e non poco. In breve con i frulloni, non e'una passeggiata se ci si fa sorprendere dal ventone. Per me e'inaccettabile che alcuni lascino il frullone a riva sul bompresso, anche se la barca e'allórmeggio in banchina. Dopo qualche bella botta ho visto un paio di gennaker lacerati e non deve essere stato divertente tirarlo giu'. In conclusione: penso che con un roll-gen, in condizioni di vento leggero, si possa approfittare maggiormente del gennaker, ma con vento piu'forte una buona calza fa il suo sporco lavoro e in pochi secondi ti mette la sicuro. VIsto il costo del Roll-gen, non esito a consigliare di valutare a parita'di costo un bel COde 0 su frullone. Ma perche i velisti non lo considerano? |