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Riscaldamento in banchina con la 220 - Versione stampabile

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Riscaldamento in banchina con la 220 - Zaurac - 05-11-2012 00:30

Citazione:IanSolo ha scritto:
La fisica ha dato ampie dimostrazioni che 'nulla si crea e nulla si distrugge', l'acqua che sta nell'aria in forma di umidita' non sparisce riscaldando l'aria con qualunque mezzo lo si faccia, la sua quantita' puo' cambiare solo per apporto (incremento facendone ad es. bollire in una pentola o bruciando qualcosa con molecola idrogenata) o sottrazione (calo facendone assorbire da materiale igroscopico o condensandone su parete fredda). Non e' possibile quindi che un riscaldatore elettrico possa 'seccare l'aria', la sensazione di maggiore secco che si ha in alcuni casi e' dovuta solo alla piu' alta temperatura cui si e' impostato il riscaldatore o alla elevata velocita' con cui si fa circolare l'aria, per non avere questa percezione basta ridurre un po' l'impostazione del termostato o non orientare il getto d'aria verso la persona. Inoltre cio' che dice Observer e' totalmente condivisibile.
Del riscaldamento (anche elettrico) si e' gia' parlato qua :
http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=66627

La fisica dice anche che un composto può essere liquido o gassoso. La percezione di aria più o meno secca è data anche da quanta acqua è presente in forma puramente gassosa e quanta in forma liquida concentrata in microgoccioline in sospensione. I termoventilatori, a parità di temperatura creata nell'ambiente, devono riscaldare volumi di aria minori in minor tempo (l'aria corre sulla resistenza) e questo richiede maggior temperatura rispetto ad altri sistemi. Il risultato è acqua nell'atmosfera molto vaporizzata e quindi sensazione di 'secco'.
E ti assicuro che la mia gola la pensa come me Smile


Riscaldamento in banchina con la 220 - IanSolo - 05-11-2012 00:52

Il caso di acqua in sospensione liquida in microgoccioline si chiama Nebbia o Nuvola, mi pare raro averle in barca (si puo' verificare con un facile esperimento aspirando dell'aria attraverso un pacchetto di filtri in cellulosa di fine porosita', la differenza di peso prima e dopo da' l'indicazione di quanta sia l'acqua in sospensione in forma liquida).
Per avere acqua sospesa in forma liquida e' necessario trovarsi al di sotto o almeno in prossimita' della temperatura definita 'Dew Point' (equaz. di Clausius Clapeyron), temperatura al di sotto della quale l'acqua puo' essere presente in forma liquida oppure bisogna avere una umidita' talmente alta da avere elevato tale punto fino al livello della temperatura ambiente ambedue i casi rappresentano il limite di formazione della nebbia. La sensazione di secco che si nota con il riscaldamento ventilato e' dovuta solo alla grande velocita' di scambio che si ha nella zona interessata dal getto d'aria, zona che puo' essere molto vasta con apparecchi a ventole assiali che operano con getti d'aria molto intensi, lontano dalla zona 'perturbata' o con apparecchi a bassa velocita' (tangenziali) tale sensazione scompare.


Riscaldamento in banchina con la 220 - Ulisse 47 - 05-11-2012 01:02

Citazione:Zaurac ha scritto:
Citazione:IanSolo ha scritto:
La fisica ha dato ampie dimostrazioni che 'nulla si crea e nulla si distrugge', l'acqua che sta nell'aria in forma di umidita' non sparisce riscaldando l'aria con qualunque mezzo lo si faccia, la sua quantita' puo' cambiare solo per apporto (incremento facendone ad es. bollire in una pentola o bruciando qualcosa con molecola idrogenata) o sottrazione (calo facendone assorbire da materiale igroscopico o condensandone su parete fredda). Non e' possibile quindi che un riscaldatore elettrico possa 'seccare l'aria', la sensazione di maggiore secco che si ha in alcuni casi e' dovuta solo alla piu' alta temperatura cui si e' impostato il riscaldatore o alla elevata velocita' con cui si fa circolare l'aria, per non avere questa percezione basta ridurre un po' l'impostazione del termostato o non orientare il getto d'aria verso la persona. Inoltre cio' che dice Observer e' totalmente condivisibile.
Del riscaldamento (anche elettrico) si e' gia' parlato qua :
http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=66627

La fisica dice anche che un composto può essere liquido o gassoso. La percezione di aria più o meno secca è data anche da quanta acqua è presente in forma puramente gassosa e quanta in forma liquida concentrata in microgoccioline in sospensione. I termoventilatori, a parità di temperatura creata nell'ambiente, devono riscaldare volumi di aria minori in minor tempo (l'aria corre sulla resistenza) e questo richiede maggior temperatura rispetto ad altri sistemi.<font face='Arial Black] Il risultato è acqua nell'atmosfera molto vaporizzata e quindi sensazione di 'secco'.[color='Arial Black]
E ti assicuro che la mia gola la pensa come me Smile
Neanche il professor Zichichi avrebbe potuto essere più chiaro.....Big GrinBig GrinBig Grin


Riscaldamento in banchina con la 220 - Zaurac - 05-11-2012 01:17

Citazione:IanSolo ha scritto:
Il caso di acqua in sospensione liquida in microgoccioline si chiama Nebbia o Nuvola, mi pare raro averle in barca (si puo' verificare con un facile esperimento aspirando dell'aria attraverso un pacchetto di filtri in cellulosa di fine porosita', la differenza di peso prima e dopo da' l'indicazione di quanta sia l'acqua in sospensione in forma liquida).
Per avere acqua sospesa in forma liquida e' necessario trovarsi al di sotto o almeno in prossimita' della temperatura definita 'Dew Point' (equaz. di Clausius Clapeyron), temperatura al di sotto della quale l'acqua puo' essere presente in forma liquida oppure bisogna avere una umidita' talmente alta da avere elevato tale punto fino al livello della temperatura ambiente ambedue i casi rappresentano il limite di formazione della nebbia. La sensazione di secco che si nota con il riscaldamento ventilato e' dovuta solo alla grande velocita' di scambio che si ha nella zona interessata dal getto d'aria, zona che puo' essere molto vasta con apparecchi a ventole assiali che operano con getti d'aria molto intensi, lontano dalla zona 'perturbata' o con apparecchi a bassa velocita' (tangenziali) tale sensazione scompare.


Vabbè, io sospenderei questa disquisizione da 'bar della fisica'.
Visto che anche tu confermi la sensazione di secco che si nota col riscaldamento ventilato (si, in genere con ventole assiali) hai suggerimenti per la barca?


Riscaldamento in banchina con la 220 - Trixarc - 05-11-2012 01:26

Comunque, a parte le pregevoli disquisizioni scientifiche, magari l'aria fosse un po' secca! Il fastidio più grosso che mi è capitato di avere in barca d'inverno è la terribile umidità che ti entra nelle ossa...Wink


Riscaldamento in banchina con la 220 - babygrand - 06-11-2012 01:29

personalmente utilizzo stufetta ad aria , se secca un pò l'aria meglio, normalmente termostato quasi al minimo.
per l'attacco della alimentazione elettrica vado direttamente alla colonnina in banchina (mi fido poco delle linee a 220v interne alla barca) ho dotato le presa sulla colonnina di due uscite una la utilizzo per la normale alimentazione della barca ed una in questo caso per la stufa ( in altri casi può servire per utensili vari )


Riscaldamento in banchina con la 220 - andante - 06-11-2012 15:38

Due termo ad olio De Longhi, tutte le porte aperte e si sta da dio!!
Per il poco utilizzo che ne faccio d'inverno, ammortizzare il webasto sarebbe arduo!!


Riscaldamento in banchina con la 220 - stout - 06-11-2012 18:22

Scusate ma voi non avete problemi di condensa?
Per scaldare non vedo problemi o con una stufetta o con uno a olio,... arrivare a 20 gradi è semplice, ma quando fuori la temperatura è bassa il problema è la condensa quindi non capisco il problema della secchezza, magari, ben venga se si asciugasse tutto, o sbaglio. ...io metto i sali d'inverno.


Riscaldamento in banchina con la 220 - RMV2605D - 06-11-2012 20:35

Citazione:stout ha scritto:
Scusate ma voi non avete problemi di condensa?
Per scaldare non vedo problemi o con una stufetta o con uno a olio,... arrivare a 20 gradi è semplice, ma quando fuori la temperatura è bassa il problema è la condensa quindi non capisco il problema della secchezza, magari, ben venga se si asciugasse tutto, o sbaglio. ...io metto i sali d'inverno.

Se c'è il problema dell'umidità, oltre alla necessità di scaldare, un bel deumidificatore fà entrambe le cose e scalda molto di più di una stufetta a parità di corrente consumata (oltre al calore corrispondente al consumo c'è il calore latente di condensazione).

Big GrinBig GrinBig Grin


Riscaldamento in banchina con la 220 - Observer - 06-11-2012 21:09

Citazione:stout ha scritto:
Scusate ma voi non avete problemi di condensa?
Per scaldare non vedo problemi o con una stufetta o con uno a olio,... arrivare a 20 gradi è semplice, ma quando fuori la temperatura è bassa il problema è la condensa quindi non capisco il problema della secchezza, magari, ben venga se si asciugasse tutto, o sbaglio. ...io metto i sali d'inverno.

Per togliere l'umidità sul serio, e non 'nasconderla', bisogna accendere la/e stufa/e e aprire gli oblò, se no sembra solo che sparisca ma in realtà è sempre lì!


Riscaldamento in banchina con la 220 - luna rotta - 12-11-2012 01:13

Citazione:maema ha scritto:
Per quanto (permettetemi una nota polemica..) riscaldarsi convertendo l'energia elettrica in calore tramite resistenze è quanto di più folle dal punto di vista ecologico si possa fare...
Esistono dei termoventilatori cosiddetti industriali, che invece delle resistenze a filo utilizzano quelle 'armate' che hanno il buon senso quando si guastano di non tentare di provocare incendi. Non sono belli ma muovendo l'aria evitano il formarsi di zone calde/fredde.. Nelle barche in legno sono praticamente d'obbligo durante l'inverno, e le stesse sono utilizzate dai resinatori per favorire la catalisi durante i periodi freddi. Possibilmente fate una linea dedicata banchina-stufa per non lasciare l'impianto di bordo in tensione.

Un esempio economico:
http://www.ebay.it/itm/BEPER-RI-091-Termoventilatore-industriale-in-acciaio-2-potenze-1650-3300-Watt-/251022696824?pt=Termoventilatori_e_Termoconvettori&hash=item3a721e6178&_uhb=1
É da tre anni che vado avanti d'inverno con quel termo.
Come ho scritto in un altro post l'anno scorso, é incredibile come riscaldi la barca uniformemente in così poco tempo e la mantenga davvero calda anche nelle notti più rigide (22 gradi interni circa a -5 gradi esterni su un 34 piedi)


Riscaldamento in banchina con la 220 - chitoffafa - 13-11-2012 07:56

....ma a voi gli scaldini con la ventola non fanno rumore?....a me sembra di morire la notte quando ogni due e tre incomincia a ronzare..


Riscaldamento in banchina con la 220 - silentisland - 13-11-2012 22:13

Citazione:luna rotta ha scritto:
Citazione:maema ha scritto:
Per quanto (permettetemi una nota polemica..) riscaldarsi convertendo l'energia elettrica in calore tramite resistenze è quanto di più folle dal punto di vista ecologico si possa fare...
Esistono dei termoventilatori cosiddetti industriali, che invece delle resistenze a filo utilizzano quelle 'armate' che hanno il buon senso quando si guastano di non tentare di provocare incendi. Non sono belli ma muovendo l'aria evitano il formarsi di zone calde/fredde.. Nelle barche in legno sono praticamente d'obbligo durante l'inverno, e le stesse sono utilizzate dai resinatori per favorire la catalisi durante i periodi freddi. Possibilmente fate una linea dedicata banchina-stufa per non lasciare l'impianto di bordo in tensione.

Un esempio economico:
http://www.ebay.it/itm/BEPER-RI-091-Termoventilatore-industriale-in-acciaio-2-potenze-1650-3300-Watt-/251022696824?pt=Termoventilatori_e_Termoconvettori&hash=item3a721e6178&_uhb=1
É da tre anni che vado avanti d'inverno con quel termo.
Come ho scritto in un altro post l'anno scorso, é incredibile come riscaldi la barca uniformemente in così poco tempo e la mantenga davvero calda anche nelle notti più rigide (22 gradi interni circa a -5 gradi esterni su un 34 piedi)

L'ho visto in vendita al Leroy Merlin e quasi qausi sono tentato a prenderlo....a rumorosità, come siamo messi con questo apparecchio?


Riscaldamento in banchina con la 220 - Observer - 14-11-2012 00:26

Citazione:chitoffafa ha scritto:
....ma a voi gli scaldini con la ventola non fanno rumore?....a me sembra di morire la notte quando ogni due e tre incomincia a ronzare..

Ma voi la tenete accesa tutta la notte??
A cosa serve quando siete sotto a un bel piumone o in un bel sacco a pelo? Magari non gli stessi che si usano d'estate Big Grin

Ripeto un bel timer per avere il caldo quando vi alzate e risolvete il problema!


Riscaldamento in banchina con la 220 - Nap - 14-11-2012 01:41

Quando la temperatura esterna scende sotto lo '0' il problema condensa è abbastanza serio.
L'inverno passato, lungo la VTR dello scafo correvano le gocce in un modo esagerato. In sentina c'era acqua. Non parliamo delle cornici in alluminio.
Il problema è direttamente proporzionale al numero delle persone a bordo e se si fa cucina ancora peggio.
Ho provato a prendere un deumidificatore, con 2 persone funziona, 4 così così, cena con amici 8 persone è come non averlo.

[hide][Immagine: 2012111318379_Condensa barca.JPG][/hide]


Riscaldamento in banchina con la 220 - ghibli4 - 14-11-2012 02:07

Citazione:Observer ha scritto:
Per togliere l'umidità sul serio, e non 'nasconderla', bisogna accendere la/e stufa/e e aprire gli oblò, se no sembra solo che sparisca ma in realtà è sempre lì!

Sara' per questo motivo che se si vogliono evitare le formazione di muffe nei mesi freddi e' salutare una bella arieggiata la mattina presto anche se fuori e' sotto zero Big Grin, anzi meglio cosi' molta dell'umidita' dell'aria e' per terra sotto forma di brina.

L'aria fredda trattiene molto meno vapore....da qui il perche' del fenomeno delle condense.


Ma voi dormire a casa vi fa' schifo 42.


Riscaldamento in banchina con la 220 - luna rotta - 14-11-2012 02:23

Citazione:silentisland ha scritto:
Citazione:luna rotta ha scritto:
Citazione:maema ha scritto:
Per quanto (permettetemi una nota polemica..) riscaldarsi convertendo l'energia elettrica in calore tramite resistenze è quanto di più folle dal punto di vista ecologico si possa fare...
Esistono dei termoventilatori cosiddetti industriali, che invece delle resistenze a filo utilizzano quelle 'armate' che hanno il buon senso quando si guastano di non tentare di provocare incendi. Non sono belli ma muovendo l'aria evitano il formarsi di zone calde/fredde.. Nelle barche in legno sono praticamente d'obbligo durante l'inverno, e le stesse sono utilizzate dai resinatori per favorire la catalisi durante i periodi freddi. Possibilmente fate una linea dedicata banchina-stufa per non lasciare l'impianto di bordo in tensione.

Un esempio economico:
http://www.ebay.it/itm/BEPER-RI-091-Termoventilatore-industriale-in-acciaio-2-potenze-1650-3300-Watt-/251022696824?pt=Termoventilatori_e_Termoconvettori&hash=item3a721e6178&_uhb=1
É da tre anni che vado avanti d'inverno con quel termo.
Come ho scritto in un altro post l'anno scorso, é incredibile come riscaldi la barca uniformemente in così poco tempo e la mantenga davvero calda anche nelle notti più rigide (22 gradi interni circa a -5 gradi esterni su un 34 piedi)

L'ho visto in vendita al Leroy Merlin e quasi qausi sono tentato a prenderlo....a rumorosità, come siamo messi con questo apparecchio?
Non pensavo lo vendessero anche in Italia; io finora l'ho trovato solo in svizzera, dove é molto comune.
Il rumore di quello che ho io (la forma é uguale ma marca e modello diversi) é ovattato, per nulla fastidioso.
Consiglio mio comprarlo ad occhi chiusi.


Riscaldamento in banchina con la 220 - palve - 14-11-2012 15:11

Con le ventole si fanno circolare maggiormente le polveri che in assenza di movimenti dell'aria tendono ad appoggiarsi.
Il fastidio descritto come aria troppo secca può dipendere da quello.


Riscaldamento in banchina con la 220 - mauro-37 - 16-11-2012 03:35

Citazione:Observer ha scritto:

Ma voi la tenete accesa tutta la notte??
A cosa serve quando siete sotto a un bel piumone o in un bel sacco a pelo? Magari non gli stessi che si usano d'estate Big Grin

Ripeto un bel timer per avere il caldo quando vi alzate e risolvete il problema!

Avendo la vetroresina a vista, cielino e murate (credo sia questo il problema). In pieno inverno di notte, per capirci con temperatura esterna a 4/5 gradi, nel mio caso non riesco proprio a scaldarla. Ho un termoventilatore da 2000W e nonostante l'abbia tenuto sempre acceso, non si raggiunge mai una bella temperatura confortevole .
Pertanto, freddo + rumore del coso, mi hanno fatto rinunciare a passar qualche bella notte invernale a bordo. Sadsmiley


Riscaldamento in banchina con la 220 - Observer - 16-11-2012 03:57

Citazione:mauro-37 ha scritto:
Citazione:Observer ha scritto:

Ma voi la tenete accesa tutta la notte??
A cosa serve quando siete sotto a un bel piumone o in un bel sacco a pelo? Magari non gli stessi che si usano d'estate Big Grin

Ripeto un bel timer per avere il caldo quando vi alzate e risolvete il problema!

Avendo la vetroresina a vista, cielino e murate (credo sia questo il problema). In pieno inverno di notte, per capirci con temperatura esterna a 4/5 gradi, nel mio caso non riesco proprio a scaldarla. Ho un termoventilatore da 2000W e nonostante l'abbia tenuto sempre acceso, non si raggiunge mai una bella temperatura confortevole .
Pertanto, freddo + rumore del coso, mi hanno fatto rinunciare a passar qualche bella notte invernale a bordo. Sadsmiley

Disapprovazione

CVD Non esistono soluzioni universali Wink
In questo caso opterei per una bella stufa ad olio.

BV